Klimt. Alle origini di un mito
Da mercoledì
12 marzo al 13 luglio venti tele a olio sono in mostra a Palazzo Reale
Milano, 11
marzo 2014 - La mostra
“Klimt. Alle origini di un mito", realizzata in collaborazione con il
Museo Belvedere di Vienna (Österreichische Galerie Belvedere), promossa dal
Comune di Milano-Cultura, organizzata e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE
Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group, è curata da Alfred Weidinger,
affermato studioso di Klimt e vice direttore del Belvedere, e si avvale della
collaborazione per l’Italia della studiosa klimtiana Eva di Stefano.
Venti gli
oli di Gustav Klimt che il pubblico potrà ammirare dal 12 marzo al 13
luglio 2014 a Palazzo Reale. Una raccolta straordinaria se si pensa che sono in
tutto cento al mondo i dipinti e gli affreschi del maestro di cui si ha notizia
e che il Museo Belvedere, in occasione del 150° anniversario della nascita di
Klimt, ha esposto un totale di quaranta oli nella grande mostra del 2012 che
dava conto della formazione, dello sviluppo e dell’apice della carriera
artistica del genio austriaco.
La
riproduzione dell’originale del “Fregio di Beethoven" – esposto nel
1902 a Vienna all’interno del Palazzo della Secessione costruito nel 1897
– occupa un’intera sala in mostra, “immergendo" il visitatore nell’opera
d’arte totale, massima aspirazione degli artisti della Secessione Viennese,
sulle note della Nona sinfonia di Beethoven. Tutto il percorso espositivo si
avvale di un allestimento che integra tematiche e opere.
La mostra si
propone di indagare i rapporti familiari e affettivi di Klimt, esplorando gli
inizi della sua carriera alla Scuola di Arti Applicate di Vienna e la sua
grande passione per il teatro e la musica attraverso l’esposizione di opere
provenienti anche da altri importanti musei, tra cui diversi capolavori come
Adamo ed Eva, Salomè, Girasole e Acqua in movimento.
“Nell’ambito
di un progetto culturale che vede Milano al centro del panorama dei grandi
eventi espositivi internazionali, questa mostra rappresenta un capitolo di
notevole qualità e importante significato – ha dichiarato l’Assessore alla
Cultura Filippo Del Corno –. I capolavori in mostra, infatti illustrano
compiutamente diverse fasi della vita di Klimt e, accompagnati da una ricca
documentazione, ricostruiscono il contesto di formazione della personalità
dell’artista fin dalle sue prime esperienze giovanili".
Particolare
attenzione sarà dedicata all’opera giovanile di Klimt, alla sua formazione
presso la Kunstgewerbeschule viennese e ai suoi inizi come decoratore dei
monumentali edifici di rappresentanza lungo il Ring, sulla scia di Hans Makart,
indispensabili presupposti della sua evoluzione in direzione della modernità
perché, come scrive in catalogo Agnes Husslein-Arco, direttore del Belvedere:
“Pochi sanno che la Künstler-Compagnie, la Compagnia degli Artisti costituita
nel 1881 da Gustav Klimt, da Franz Matsch (compagno di Klimt alla
Kunstgewerbeschule dell’Österreichisches Museumfür Kunst und Industrie) e da
Ernst Klimt, fratello minore di Gustav, fu attiva per quasi dodici anni,
distinguendosi soprattutto nella decorazione pittorica di edifici pubblici,
specialmente teatri. A tali incarichi si dovette, in fondo, anche il successo
di questa società di pittori, e in particolare di Gustav Klimt, sulla scena
artistica viennese".
“Klimt. Alle
origini di mito" accompagna così il visitatore in un percorso alla
scoperta di un artista divenuto mito attraverso alcuni dei capolavori più noti
del maestro austriaco che, ancora oggi, incantano e che in mostra i visitatori
possono ammirare: da Adamo ed Eva alla Famiglia, dal Girasole a Fuochi Fatui,
da Acqua in movimento a Salomè, senza tralasciare i paesaggi evocativi come
Dopo la pioggia o Mucche nella stalla e i grandi ritratti femminili.
La mostra si
apre con il contesto famigliare: accanto a opere dei fratelli Ernst e Georg,
sono esposti anche ritratti giovanili fatti da Gustav a membri della sua
famiglia, nonché fotografie originali provenienti dal lascito dell’artista.
La seconda parte della mostra è dedicata all’apprendistato dei fratelli Klimt alla Scuola d’Arte Viennese, nell’ambito della quale fondarono, insieme a Franz Matsch, la cosiddetta Künstler-Compagnie (Compagnia degli Artisti): le opere presenti illustrano pertanto la formazione di Klimt pittore storicista e il suo rapporto con l’arte di Hans Makart.
La crisi klimtiana dopo lo scioglimento della Künstler-Compagnie è contestualizzata nella crisi dell’arte viennese stessa, che sfocerà nella fondazione della Secessione. Qui una scelta di opere della prima fase della Secessione diventa dunque testimonianza del rifiuto definitivo della tradizione storicistica e del successivo passaggio all’avanguardia internazionale.
Due sale saranno dedicate al ritratto e al paesaggio, generi prediletti da Klimt dalla fondazione della Secessione. Tre importanti ritratti femminili - Signora davanti al caminetto e i due Ritratto femminile - eseguiti da Gustav Klimt tra il 1894 e il 1898, approfondiscono il primo tema, illustrando, al tempo stesso, il particolare rapporto dell’artista col genere femminile. In esposizione anche alcune lettere d’amore scritte a Emilie Flöge, scoperte in tempi recenti, che gettano luce sull’intimità della sua vita amorosa.
Nella sala dei paesaggi, oltre a due importanti dipinti di Klimt – Dopo la pioggia e Mucche nella stalla - è offerta una panoramica sul paesaggismo austriaco del tempo, dalle prime tendenze impressionistiche di fine Ottocento ai dipinti secessionisti di Carl Moll e di Koloman Moser.
Altri due dipinti, Fuochi fatui e La famiglia, illustreranno la pittura simbolista di Klimt, sezione che conclude l’esposizione.
La seconda parte della mostra è dedicata all’apprendistato dei fratelli Klimt alla Scuola d’Arte Viennese, nell’ambito della quale fondarono, insieme a Franz Matsch, la cosiddetta Künstler-Compagnie (Compagnia degli Artisti): le opere presenti illustrano pertanto la formazione di Klimt pittore storicista e il suo rapporto con l’arte di Hans Makart.
La crisi klimtiana dopo lo scioglimento della Künstler-Compagnie è contestualizzata nella crisi dell’arte viennese stessa, che sfocerà nella fondazione della Secessione. Qui una scelta di opere della prima fase della Secessione diventa dunque testimonianza del rifiuto definitivo della tradizione storicistica e del successivo passaggio all’avanguardia internazionale.
Due sale saranno dedicate al ritratto e al paesaggio, generi prediletti da Klimt dalla fondazione della Secessione. Tre importanti ritratti femminili - Signora davanti al caminetto e i due Ritratto femminile - eseguiti da Gustav Klimt tra il 1894 e il 1898, approfondiscono il primo tema, illustrando, al tempo stesso, il particolare rapporto dell’artista col genere femminile. In esposizione anche alcune lettere d’amore scritte a Emilie Flöge, scoperte in tempi recenti, che gettano luce sull’intimità della sua vita amorosa.
Nella sala dei paesaggi, oltre a due importanti dipinti di Klimt – Dopo la pioggia e Mucche nella stalla - è offerta una panoramica sul paesaggismo austriaco del tempo, dalle prime tendenze impressionistiche di fine Ottocento ai dipinti secessionisti di Carl Moll e di Koloman Moser.
Altri due dipinti, Fuochi fatui e La famiglia, illustreranno la pittura simbolista di Klimt, sezione che conclude l’esposizione.
KLIMT. Alle
origini di un mito
Palazzo Reale, Milano | 12 marzo – 13 luglio 2014
Orari: LUN 14.30 – 19.30 | MAR, MER, VEN, DOM 9.30 – 19.30 | GIO, SAB 9.30 – 22.30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
Per prenotazioni e informazioni: +39 02 54917
Palazzo Reale, Milano | 12 marzo – 13 luglio 2014
Orari: LUN 14.30 – 19.30 | MAR, MER, VEN, DOM 9.30 – 19.30 | GIO, SAB 9.30 – 22.30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
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