“...Ti ascolto” è una performance ispirata a “The artist is present”
di Marina Abramovic, performance realizzata nel 2010 al MoMA. L'artista
si è messa a disposizione del pubblico, in una grande sala vuota, dove è
stata seduta immobile per sei giorni alla settimana, dall'apertura alla
chiusura delle porte del museo, ospitando uno alla volta gli spettatori
nella sedia posta di fronte di lei. Gli artisti Miguel Gomez e Nilde
Mastrosimone De Troyli dopo aver condiviso il “ Manifesto” di Marina
Abramovic, letto il 24 ottobre 2009 in
occasione dell'inaugurazione della Mostra "Il Teatro della prestazione"
al GAM, si sono ispirati al lavoro “The artist is present” e pensato
di proporlo sotto un'altra veste comunicativa, ” l'ascolto” come
riflessione sull'arte e sul mondo della comunicazione. Realizzeranno un
performance di 168 ore (sette giorni) consecutivi, dal 22 al 28 luglio
all'interno dell'auditorio Vallisa a Bari. Una scelta non casuale quella
della Vallisa, chiesa romanica del 1100, da 26 anni luogo di promozione
culturale che ha accolto un numero notevole di artisti di tutte le
discipline, luogo impregnato d'arte e che grazie alla sua architettura
porta al raccoglimento e all'ascolto.
“Ascolteremo tutti coloro
che vorrano sedersi e parlarci, ascolteremo in silenzio, senza
pregiudizi, senza barriere mentali, spingendo il corpo a misurarsi con i
propri limiti e ad oltrepassarli. Quello della performance è uno stato
mentale, raggiunto il quale il fisico può fare cose che normalmente non
arriverebbe mai a fare. Chiunque a qualsiasi ora del giorno e della
notte potrà provare ad abbattere il muro della comunicazione, a sedersi e
parlarci, faccia a faccia occhi negli occhi”.
“...Ti ascolto”
nasce dalla necessità di sperimentare quanto i mezzi di comunicazione
di massa, sempre più sofisticati, si stiano sostituendo alla realtà del
nulla, dell'incomunicabilità e del rumore.
Il moltiplicarsi dei
mezzi e delle modalità di comunicazione è un fenomeno tipico delle
società complesse, la comunicazione è il mezzo con il quale noi
esprimiamo noi stessi al mondo, e con il quale il mondo si esprime a noi
stessi. Purtroppo questi stessi mezzi ci allontanano sempre dalla reale
comunicazione fatta fisicamente da persona a persona e rende sempre piu
oscuro l'angolo in cui ammassiamo le cose non dette, non chieste.
Il mezzo di comunicazione di massa ci rende apparentemente piu uniti,
piu vicini, mentre non ci rendiamo conto che tutto questo è spesso solo
rumore che porta ad un senso di vuoto che condiziona i rapporti umani.
Questo sistema ci porta a non ascoltare, sempre piu spesso a leggere
messaggi, a dialogare attraverso tastiere. Da qui l'idea di “...Ti
ascolto”, l’incomunicabilità reale può essere superata solo a patto che
ci sia qualcuno che ascolti e qualcun'altro che parli, poi c'è il tempo
del silenzio. In questo lavoro performativo estremo nella sua
realizzazione, gli artisti non si nutriranno per tutte le 168 ore, solo
liquidi, non usciranno dal palco in cui sono posizionati e resteranno
per la maggior parte del tempo seduti, questo per raggiungere e
accedere ad una realtà parallela che lambirà lo spettatore e coinvolgerà
tutti coloro che che si siederanno per parlare.
“Ciò che è
costume sociale riempie anche il nostro mondo interiore ma se non
ascoltiamo, se non comunichiamo con noi stessi e con gli altri come
potremo lieberare la fame d’amore? Ascoltare, ascoltarsi, per essere piu
consapevoli della propria soggettività”.
Miguel Gomez Nilde Mastrosimone De Troyli
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Amalia di Lanno