mercoledì 5 giugno 2013

MUSEO DELLA FOTOGRAFIA DEL POLITECNICO DI BARI presenta: PIO TARANTINI_IL FASCINO DISCRETO DELL'INQUIETUDINE





IL LABORATORIO DEL MUSEO DELLA FOTOGRAFIA DEL POLITECNICO DI BARI
presenta:

PIO TARANTINI

"IL FASCINO DISCRETO DELL'INQUIETUDINE"

Una storia fotografica tra Salento e Milano, cinema e letteratura, santi e

bandiere, angeli e demoni.


Martedì, 11 giugno 2013 - ore 17.30 Sala Conferenze del Palazzo Politecnico Via

G. Amendola n. 126/B 70126 Bari

Ingresso Libero - Parcheggio libero ex Officine Scianatico Via Amendola 136/B


Presentazione di Berardo Celati - Fotografo
Interviene Pio Meledandri - Direttore Museo della Fotografia del Politecnico di

Bari


Comunicato stampa:
Martedì 11 giugno 2013 nella Sala conferenze del Politecnico di Bari in Via  Amendola 126/B il Fotografo Pio Tarantini illustrerà il suo percorso di ricerca  fotografica dai primi lavori compiuti di reportage sociale – realizzati negli anni  settanta e recentemente esposti in una mostra a Milano – alle più recenti ricerche che lo vedono impegnato nell'approfondire le sue tematiche più care attraverso uno stile ormai consolidato.

In questo senso grande importanza ha rivestito nella sua ricerca degli anni più recenti l'approfondimento della rappresentazione della precarietà della presenza umana nel mondo attraverso i suoi numerosi e noti lavori in cui la figura umana è ripresa con la tecnica del mosso, sia inserita in contesti riconoscibili che isolata su sfondi neutri o astratti (Studi sul mosso, 2002; L'ombra del Vero, 2003, Imago, 2008).

La sua capacità di creare atmosfere dense di significati attraverso l'uso sapiente della luce crepuscolare ha connotato la sua cifra stilistica che si riscontra in un'ampia gamma di tematiche: fotografo eclettico, Tarantini da molti decenni ha costruito il suo personale racconto del mondo.

Come recita il titolo dell'incontro Tarantini porrà in evidenza il suo forte legame con la terra d'origine, Il Salento e la Puglia, e la sua formazione intellettuale ed emotiva.
 

Segnala:
Amalia di Lanno