Mostra personale_Solo show
La Galleria Tiziana Di Caro è orgogliosa di ospitare Antihorizon, terza mostra personale nei suoi spazi di Nicolàs Pallavicini (Buenos Aires, 1976), che inaugura sabato 18 maggio 2013 alle ore 19.00.
Con questa mostra Nicolàs Pallavicini presenta la sua produzione più recente, in cui, attraverso la pittura, l'artista si pone al limite di due contesti, in una zona in cui il pensiero umano sembra dover rimanere disorientato.
Nel suo percorso i passaggi si delineano chiaramente: dal paesaggio inteso in senso tradizionale, si giunge al paesaggio urbano, che nel tempo viene motivato dal caos. Ed è proprio questo caos che è al centro del progetto Antihorizon.
Il titolo indica una zona franca, in cui il senso dello spazio e della distanza sono come cancellati. Qui il visitatore si trova come davanti ad un bivio, le cui strade corrispondono a due aree di produzione.
La prima caratterizzata da gesti delicati e sensibili che evocano espressioni atmosferiche molto intense dal punto di vista cromatico, seppure rarefatte nella forma.
La seconda invece rimanda all'errore, alla cancellazione e alla catastrofe, che già avevano occupato un ruolo importante nella produzione del 2011 (Praxis – Mimesis), anche se al tempo ebbero una motivazione soprattutto di carattere formale, mentre ora risulta evidente che l'affastellarsi delle pennellate e la materia molto complicata non possono non indurre all'inquietudine.
Ancora una volta la pittura è un atto sovversivo, che oscilla tra l'obnubilazione e il disordine, tra il torpore ed il caos.
Quello che più caratterizza la produzione recente è l'attitudine a rendere molto evidente il gesto pittorico che diventa un atteggiamento fisico dell'artista nei confronti delle opere: le pennellate, alle volte sostituite da spatolate, sono sempre più materiche; sempre più frequente è anche la tendenza a calpestare le tele, senza preoccuparsi delle tracce di questa azione: le impronte lasciate sono indicatori di una volontà precisa, di una irruenza e spontaneità che non prevede ripensamenti.
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Galleria Tiziana Di Caro is delighted to announce the third solo exhibition of the works by Nicolàs Pallavicini (Buenos Aires, 1976), titled Antihorizon, opening Saturday 18 May 2013, at 19:00
With this project Nicolàs Pallavicini will feature his latest production, in which, through paintings, the artist places himself on the border between two different contexts, in an area where human thinking seems to be left disoriented.
His artistic path is very well defined: from the landscape interpreted in a traditional way, he passed through the urban landscape, which at that time was moved by caos. This caos is the core of the project Antihorizon.
The titled indicates a no man's land, where space and distance are cancelled. Here the visitor comes to a crossroad, whose roads correspond to two different production areas.
The first one is characterized by soft and emotional gestures, which evoke atmosferic expression, very intense concerning the colors, but inspite of this, they look rarefied in terms of form.
The second one refers to error, to cancellation, and to catastrophe, terms which have already been very important for his production of 2011 (Praxis – Mimesis), but at that time the artist's goal was meanly formal, while now the tie up of the brush strokes, and the so complicated matter induce to foreboding.
Once again painting is a subversive act, which is swinging between confusion and disorder, between caos and numbness.
What is very characteristic of the last production, is an attitude to perform a very evident pictorical action, which corresponds to a phisical attitude towards the paintings: the brush strokes are sometimes substituted by the spatolato, so that they are always more and more intense. More often he stomps on the canvas, without worrying about the consequences of this action: these footprints indicate a precise will, which is so impetuous and spontaneous and does not consider any afterthought.
La Galleria Tiziana Di Caro è orgogliosa di ospitare Antihorizon, terza mostra personale nei suoi spazi di Nicolàs Pallavicini (Buenos Aires, 1976), che inaugura sabato 18 maggio 2013 alle ore 19.00.
Con questa mostra Nicolàs Pallavicini presenta la sua produzione più recente, in cui, attraverso la pittura, l'artista si pone al limite di due contesti, in una zona in cui il pensiero umano sembra dover rimanere disorientato.
Nel suo percorso i passaggi si delineano chiaramente: dal paesaggio inteso in senso tradizionale, si giunge al paesaggio urbano, che nel tempo viene motivato dal caos. Ed è proprio questo caos che è al centro del progetto Antihorizon.
Il titolo indica una zona franca, in cui il senso dello spazio e della distanza sono come cancellati. Qui il visitatore si trova come davanti ad un bivio, le cui strade corrispondono a due aree di produzione.
La prima caratterizzata da gesti delicati e sensibili che evocano espressioni atmosferiche molto intense dal punto di vista cromatico, seppure rarefatte nella forma.
La seconda invece rimanda all'errore, alla cancellazione e alla catastrofe, che già avevano occupato un ruolo importante nella produzione del 2011 (Praxis – Mimesis), anche se al tempo ebbero una motivazione soprattutto di carattere formale, mentre ora risulta evidente che l'affastellarsi delle pennellate e la materia molto complicata non possono non indurre all'inquietudine.
Ancora una volta la pittura è un atto sovversivo, che oscilla tra l'obnubilazione e il disordine, tra il torpore ed il caos.
Quello che più caratterizza la produzione recente è l'attitudine a rendere molto evidente il gesto pittorico che diventa un atteggiamento fisico dell'artista nei confronti delle opere: le pennellate, alle volte sostituite da spatolate, sono sempre più materiche; sempre più frequente è anche la tendenza a calpestare le tele, senza preoccuparsi delle tracce di questa azione: le impronte lasciate sono indicatori di una volontà precisa, di una irruenza e spontaneità che non prevede ripensamenti.
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Galleria Tiziana Di Caro is delighted to announce the third solo exhibition of the works by Nicolàs Pallavicini (Buenos Aires, 1976), titled Antihorizon, opening Saturday 18 May 2013, at 19:00
With this project Nicolàs Pallavicini will feature his latest production, in which, through paintings, the artist places himself on the border between two different contexts, in an area where human thinking seems to be left disoriented.
His artistic path is very well defined: from the landscape interpreted in a traditional way, he passed through the urban landscape, which at that time was moved by caos. This caos is the core of the project Antihorizon.
The titled indicates a no man's land, where space and distance are cancelled. Here the visitor comes to a crossroad, whose roads correspond to two different production areas.
The first one is characterized by soft and emotional gestures, which evoke atmosferic expression, very intense concerning the colors, but inspite of this, they look rarefied in terms of form.
The second one refers to error, to cancellation, and to catastrophe, terms which have already been very important for his production of 2011 (Praxis – Mimesis), but at that time the artist's goal was meanly formal, while now the tie up of the brush strokes, and the so complicated matter induce to foreboding.
Once again painting is a subversive act, which is swinging between confusion and disorder, between caos and numbness.
What is very characteristic of the last production, is an attitude to perform a very evident pictorical action, which corresponds to a phisical attitude towards the paintings: the brush strokes are sometimes substituted by the spatolato, so that they are always more and more intense. More often he stomps on the canvas, without worrying about the consequences of this action: these footprints indicate a precise will, which is so impetuous and spontaneous and does not consider any afterthought.
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Amalia di Lanno