Una panoramica di tutti gli eventi previsti in Europa per la Notte dei Musei che quest’anno si celebra il 18 maggio. Dall’Inghilterra alla Francia, dalla Serbia all’Italia ecco alcuni appuntamenti.
Più di 3000 musei coinvolti in tutta Europa, milioni di visitatori previsti, la Notte europea dei Musei propone quest’anno la nottata di sabato 18 maggio per vivere pienamente un’esperienza unica alla scoperta di quei luoghi di arte e cultura in un orario decisamente inusuale: dalle 20:00 alle 2:00 di notte. E le porte si apriranno al pubblico gratuitamente. Da Mosca a Madrid, da Londra a Istanbul passando per Roma, da Marsiglia a Belgrado sono due i minimi comuni denominatori: la gratuità, perché il patrimonio artistico e culturale è per tutti e soprattutto per il pubblico giovane e meno abbiente, e la vivacità e la ricchezza degli eventi in programma. Non solo musei, collezioni pubbliche e private o siti archeologici aperti, ma anche arte nell’arte con happening di danza, musica, cinema, poesia, letture, lezioni, in luoghi decisamente d’eccezione. La Notte dei Musei, dunque, è la festa pensata e voluta in Europa per la scoperta o riscoperta, in alcuni casi, della ricchezza del patrimonio culturale comune e proprio di ciascuna Nazione coinvolta.
In Italia è il Ministero dei Beni e le Attività Culturali ad organizzare la quinta edizione de La Notte dei Musei e dispiace far notare che vengano spese solo otto righe sintetiche di presentazione e un rimando ad un elenco di musei, aree e parchi archeologici statali aperti in occasione dell’evento: 4 spazi aperti in Friuli Venezia Giulia e in Liguria; 5 in Abruzzo, Basilicata e Piemonte; 6 in Sardegna; 7 in Lombardia; 11 nelle Marche; 12 in Veneto; 13 in Umbria; 14 in Molise; 17 in Puglia; 19 in Calabria; 21 in Emilia Romagna; 28 in Toscana; 37 nel Lazio; 49 in Campania, per un totale di 257 contenitori culturali appartenenti allo Stato italiano. Solo a Roma saranno aperti 100 spazi espositivi e culturali, tra musei civici, musei statali, spazi privati, biblioteche comunali, accademie e istituzioni culturali straniere, istituti e le case di cultura, siti archeologici della città. Sarà possibile visitare gratuitamente oltre 30 mostre ospitate dai musei interessati, ed assistere a concerti e iniziative in programma, per un totale di circa 200 eventi.
lanottedeimusei.it è il sito ufficiale italiano gestito privatamente con l’intento di dare visibilità e spazio alle varie iniziative pensate per la notte del 18 maggio e il portale si arricchisce di ora in ora perché molti programmi nelle varie città italiane sono ancora in fieri; ed è Instagram Italia il media partner ufficiale a livello nazionale per raccontare ognuno la propria notte: l’hashtag di riferimento perché la propria notte sia 2.0 è #ndmigersitalia13.
Approccio e sensibilità differenti si notano in Francia, paese da sempre all’avanguardia in Europa per le politiche a favore della cultura. In un sito – dalla grafica e dai cromatismi abbastanza poco sviluppati e quindi di facile ed immediata consultazione – esclusivamente dedicato alla nona edizione de La Nuit européenne des musées il cittadino francese può trovare qualsiasi tipo di informazione, dettaglio e curiosità per poter vivere a pieno la sua notte di festa. È assolutamente encomiabile la volontà di rendere noto l’intero entourage di lavoro mettendo altresì in allegato, e quindi fruibili, i documenti ufficiali prodotti in occasione della notte del 18 maggio 2013. In un documento ufficiale di ben 188 pagine si apprende che la notte in questione è voluta e quindi organizzata dal Ministero della Cultura e Comunicazione e da quest’anno, per la prima volta, vi è l’apporto anche di un altro dicastero, quello dell’Educazione Nazionale. Vi è altresì un editoriale scritto dal Ministro della Cultura e Comunicazione francese, Aurélie Filippetti nel quale si riporta un invito accorato a tutti i francesi a fruire intensamente e quindi di appropriarsi con entusiasmo del patrimonio culturale comune, a considerare casa propria ogni museo che si vorrà visitare. Invito questo affatto disatteso dai francesi i quali, solo l’anno scorso, sono accorsi in più di 2 milioni nei 1300 musei partecipanti all’iniziativa. Si apprende, inoltre, che la Notte europea dei Musei è posta sotto l’alto patronato del Consiglio di Europa, dell’UNESCO e dell’ICOM (Consiglio Internazionale dei Musei), il quale festeggia il 18 maggio la Giornata internazionale dei musei con una tematica espressa da una formula algebricamente evidente: Musei (memoria + creatività) = Progresso sociale.
Nel Regno Unito non si parla de “La Notte dei Musei” ma di musei di notte con una-tre-giorni intitolata Museums at Nights: da giovedì 16 a sabato 18 maggio, migliaia di musei, gallerie d’arte e patrimoni culturali pubblici e privati verranno aperti ovunque nel paese e daranno il via a un fantastico mashup di eventi notturni con l’arte declinata in ogni sua forma ufficiale e ufficiosa. Anche in Gran Bretagna la maratona culturale con i musei come protagonisti è stata fortemente voluta – quest’anno alla sua quinta edizione – dalla sua Ambasciatrice,Lauren Laverne, per incoraggiare nuovi spettatori/fruitori ad entrare nei numerosi ed importanti musei e gallerie d’arte coinvolti. Andare a zonzo per musei di notte è nulla senza un pigiama party e ve ne sono due degni di nota: l’opportunità, unica e sola nella vita, di essere per una notte principe o principessa in un esclusivo party in pigiama, appunto, a Kensington Palace (per lungo tempo residenza reale inglese prima del trasferimento nel 1819 a Buckingham Palace) a Londra; la chance di Dormire-Come-un-Re ad Hampton Court Palace, palazzo reale aperto normalmente al pubblico nel distretto londinese di Richmond upon Thames.
Ma non è la “solita” Europa a festeggiare i musei. In Serbia si è arrivati alla decima edizione di Musei di notte e quest’anno, sempre sabato 18 maggio, dalle 18:00 alle 2:00 verranno aperti più di 150 istituti culturali tra musei, gallerie e spazi espositivi nelle 68 città che in Serbia hanno aderito alla Notte europea dei Musei. A Belgrado se ne contano 55 di luoghi aperti per far sì che la cultura continui nel suo cammino di apertura e di arricchimento comune.
Non resta quindi che aspettare sabato 18 maggio, calzare scarpe comode e andare alla scoperta dei propri musei con curiosità e sete di arte e cultura.- di Francesco Schiraldi -tafter
ricevo e pubblico Massimo Nardi