domenica 5 maggio 2013

MAPPING. Ridisegnare luoghi. Uomo | Natura | Habitat



Gabriele Bonato, Giuseppe Capitano, Izumi Chiaraluce, Alberto Di Fabio, Marco Grimaldi, Asako Hishiki, Susanne Kessler, Thomas Lange, Christian Leperino, Vincenzo Marsiglia, Hidetoshi Nagasawa, Panamarenko, Giulio Paolini, Perino e Vele, Cristiano Pintaldi, Piero Pizzi Cannella, Pietro Ruffo, Orsina Sforza, Antonella Zazzera
a cura di Davide Sarchioni


11 maggio – 14 luglio

Inaugurazione sabato 11 maggio – ore 18.30

L’Associazione Culturale IL FRANTOIO – Capalbio di Maria Concetta Monaci è lieta di presentare MAPPING. Ridisegnare luoghi. Uomo | Natura | Habitat

“Tracciare il quotidiano, significa riflettere sul passato per rileggere in modo critico le scelte fatte ed è allo stesso tempo un incentivo ad agire con consapevolezza e

lungimiranza”.(M.C. Monaci)

Il progetto nasce a partire dalla traslazione in senso più ampio del significato del verbo “Mappare” inteso come “rilevare dati relativi a fenomeni e redigerne una

rappresentazione”. È possibile fare una mappatura dei dati geografici per redigere una cartografia, una mappatura del Dna, dei processi chimici, biologici e fisici, del tempo che trascorre odi una misurazione, di un programma di lavoro o di vita, il mapping di un ambiente o di un corpo.

Tale prassi, sul piano artistico, diventa parte integrante del processo creativo e mira a ridisegnare la realtà, reinventandone i ritmi e i luoghi, nuovi percorsi e possibilità di lettura, attraverso differenti modalità operative derivate dalla varietà dei linguaggi e dalle specificità poetiche e di ricerca di ogni singolo artista.

Ripartire da una ridefinizione dalla propria identità, dall’uomo nel complesso bagaglio dei suoi valori, delle sue attitudini, della propria quotidianità anche in relazione al proprio habitat e al proprio ambiente diventa pur sempre un confronto con il luogo e con lo spazio, sempre meno spazio architettonico e sempre più spazio culturale amplissimo in tutte le sue valenze e possibilità di definizione e di ridefinizione. Immagini dipinte o plastiche, oggetti e strutture articolate nello spazio o in stretta interazione con esso, costituiscono l’ampio corpus di opere che delineano la varietà di una geografia visiva tesa a rintracciare il senso della vita umana, a svelare le dinamiche del mondo naturale e biologico e a ricercare un habitat ideale, inteso anche come spazio storico e culturale, in cui far convergere differenti visioni.

Nel parterre degli artisti invitati si trovano nomi affermati e di risonanza internazionale accanto a nomi più giovani o meno conosciuti fra i quali Gabriele Bonato, Giuseppe Capitano, Izumi Chiaraluce, Alberto Di Fabio, Marco Grimaldi, Asako Hishiki, Susanne Kessler, Thomas Lange, ChristianLeperino, Vincenzo Marsiglia, Hidetoshi Nagasawa, Panamarenko, Giulio Paolini, Perino e Vele, Cristiano Pintaldi, Piero Pizzi Cannella.


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Amalia di Lanno