Claudio Abate: Obiettivo arte
15 maggio - 10 giugno 2013
15 maggio - 10 giugno 2013
Triennale di Milano
L’obiettivo
della macchina fotografica racconta la storia dell’arte. Lo scatto è opera e
testimonianza di una stagione culturale. Su iniziativa dell’Università IULM
e del Rettore Prof. Giovanni Puglisi, la Triennale di Milano
ospita le opere di Claudio Abate, stimato fotografo dell’arte italiana,
in una mostra curata e allestita dagli studenti della Laurea Magistrale in
Arti, patrimoni e mercati della Facoltà di Arti, turismo e mercati
dell’Università IULM. Un progetto inedito e innovativo che nasce dalla
partnership tra Triennale e IULM e che vede negli studenti parte attiva del
progetto: dall’idea curatoriale, alla campagna di comunicazione, alla fase di
allestimento degli spazi.
Claudio
Abate: Obiettivo arte inaugura il 14 maggio alla presenza dell’artista. La prima mostra
personale dedicata dalla città di Milano al grande fotografo italiano sarà
aperta al pubblico fino al 10 giugno. Al piano terra del Palazzo dell’Arte
della Triennale saranno esposte le fotografie scattate da Abate ai più grandi
rappresentanti dell’arte italiana e straniera dagli anni ’60 a oggi.
L’esposizione è curata dagli studenti e coordinata dal
vicepreside della Facoltà e coordinatore del corso di laurea magistrale
Vincenzo Trione, insieme con Anna Luigia De Simone e Veronica Gaia di Orio.
Il percorso
espositivo ripercorre l’opera di Abate ruotando intorno a tre tematiche. Ritratti
d’artista è la sezione in cui artisti come Jannis Kounellis e Mario
Schifano sono colti in pose divenute celebri. Artista che con la sua opera
si fa arte evidenzia l’aspetto di testimonianza della fotografia. Da una
parte una serie di scatti che ritraggono gli artisti accanto alle loro opere,
come nel caso di Mario Merz e di Pino Pascali. Dall’altra, artisti che si fanno
essi stessi opera attraverso la preziosa documentazione fotografica di
performance quali quelle di Gilbert&George e di Giuseppe Penone. Nella
sezione Opera d’arte l’oggetto indagato è la fotografia che si fa
qui opera e rappresentazione. L’installazione dei Cavalli di
Kounellis (1969) e lo Zodiaco di Gino De Dominicis (1970) sono
scatti che restituiscono l’immagine di un’epoca.
All’interno
del percorso sarà presente una fotografia che rivela il legame del lavoro di
Abate con la città di Milano: I sette Palazzi celesti di Anselm
Kiefer, in esposizione permanente all’Hangar Bicocca. Inoltre, sarà presente
un’opera molto cara al fotografo: una stampa originale datata 1972 che ritrae
Giorgio de Chirico e Gino De Dominicis, autografata dall’artista metafisico
come omaggio per Abate.
Un’inedita
intervista ad Abate, realizzata dagli studenti nel suo studio, consentirà di
approfondire la produzione dell’artista e di scoprire tramite le sue parole le
storie sottese alle immagini.
L’opera di
Claudio Abate riscrive la storia dell’arte attraverso scatti che sono divenuti
parte della memoria collettiva. Tra queste: Pino Pascali con Vedova Blu
e Giuseppe Penone con Rovesciare i propri occhi. Incontriamo personaggi,
opere e testimonianze artistiche di anni particolarmente stimolanti in
campo sociale, politico e intellettuale. Claudio Abate si muove in questa
atmosfera restituendola come ricognizione e reportage.
A corredo
della mostra, verrà pubblicato un Magazine con interviste inedite e
interventi critici sull’artista e il suo lavoro.
Claudio
Abate nasce a
Roma nel 1943. Le sue opere attraversano la storia delle avanguardie, dall’arte
povera al teatro di Carmelo Bene. Tra le più conosciute quelle che ritraggono i
Cavalli di Kounellis e Lo Zodiaco di Gino De Dominicis. Il suo
lavoro è stato oggetto di numerose e prestigiose esposizioni (Biennale di
Venezia 1993, MACRO 2002, Biennale di Mosca 2004, MART 2007, Palazzo delle
Esposizioni, Roma, 2012).
Fonte e
info: http://www.triennale.org
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Amalia di Lanno