lunedì 6 maggio 2013

Adelaide Di Nunzio_Gods and Godesses

 La sibilla cumana

Adelaide Di Nunzio
‘Gods and Godesses’
a cura di Antonio Maiorino Marrazzo

Inaugurazione: sabato 18 maggio 2013 h 19.00 - 23.00
Galleria PrimoPiano, Via Foria 118, Napoli
orari galleria: mar. mer. giov. dalle 15.30 alle 19.30 – lun. ven. sab. su appuntamento
fino al 30 giungo 2013
Tel. +39 081 19560649 Info +39 339 8666198 www.primopianonapoli.com – primopianonapoli@gmail.com


La galleria PrimoPiano di Napoli è lieta di annunciare la mostra personale di A. Di Nunzio ‘Gods and Godesses’, un progetto di 24 immagini fotografiche che attraversano il mondo delle divinità classiche sondando gli archetipi maschili, femminili e bi-sessuati. La narrazione dell’artista prende avvio dalla constatazione della divaricazione tra il modello del mondo antico e quello contemporaneo. Le antiche icone diventano così, nell’originale interpretazione della Di Nunzio, simboli di decadenza e di una frattura insanabile.

Nel progetto di Adelaide Di Nunzio v’è questa necessità di attraversare quell’antica lacerazione che ha ferito e trasformato il mare nostrum in un luogo non più di transito di idee e di commercio ma in un mare silente e sovente di morte. Una grande madre incombe solenne in queste opere e ne diviene una continua chiave di ri-lettura, quella madre che sempre giocherà un ruolo primario nel disegno della nostra identità culturale: la grecità.

L’abilità della Di Nunzio è di riuscire ad arricchire di un senso nuovo quei risvolti impliciti delle storie delle divinità che non sono mai affiorate prima. Le sue interpretazioni degli dèi e delle dee sono un supplemento di senso.

Un esempio di questa capacità di cogliere il potenziale inespresso nella mitologia greca, romana o etrusca è nell’opera che rappresenta la dea Strenia che è simbolo del nuovo anno e insieme di prosperità e fortuna. Strenia si sovrappone, in un gioco di rimandi la cui indagine già profonde fascino con una sostituzione di significato, alla Janara costretta a contare i grani di sale che, nell’immagine che propone l’artista, si stagliano come strisce di cocaina e suggeriscono la decadenza e lo smarrimento. Allo stesso modo Zeus, colto in un ambiente viscontiano, appare soggiogato, senza più capacità di esercitare potere, un dio delegittimato e stanco, pienamente italiano.

Si palesa ai nostri occhi la stasi dell’Olimpo al momento della cesura tra lo spirito apollineo e quello dionisiaco, un Adamo e una Santa (la Madonna) sono a guardia di questa divaricazione e di un monoteismo che non smette di esercitare la sua pressione assecondando quella apparente e funzionale inconciliabilità tra mondo razionale e mondo metafisico
La Di Nunzio sonda gli archetipi del femminile e la natura bi-sessuata del divino. Apollo ha sulla punta della sua freccia un rosso giacinto (forse un cuore) che mira allo spettatore quale promettente minaccia d’amore nel ricordo di quello struggente che infervorò il dio delle arti per il giovane Giacinto che involontariamente ferì mortalmente in una gara di lancio del disco. Caronte rivela una natura femminile, immerso in un candore antitetico a quello della tradizione che lo rappresenta cupo e di una ferocia illuminata.
Lacan sostiene che “il simbolico è un foro”, un vuoto, un senso di assenza e le opere di Adelaide Di Nunzio hanno il pregio di riportarci a quell’assenza con grande maestrìa.


Adelaide Di Nunzio nasce a Napoli nel 1978.
Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Napoli e alla Scuola di Fotografia Bauer di Milano. Sul fronte artistico è impegnata in un ambizioso progetto in cui mitologia, fotografia e simbologia si fondono, sublimandosi, per ri-creare immagini oniriche ed evocative. 2009 Numen Gallery (Benevento) Collettiva “ 44th” - 2009 Numen Gallery (Benevento) Personale “White Goddesses” 2010 Partecipazione al “Turin Photo Festival” 2011 alla Biennale di Venezia, Padiglione Accademia. Partecipazione nel Dicembre 2011 alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia , Torino. In questo periodo si divide tra Reportage ed Arte: lavora ad un progetto sulle donne e i diritti negati e sull’impatto delle criminalità in Africa e nel Sud-Italia. Molti dei suoi reportage e foto sono stati pubblicati presso testate nazionali e internazionali (Vanity Fair – Panorama – Rolling Stones – Corriere della Sera – Sunday Times). Attualmente freelance e collabora con l’agenzia Tips di Milano

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Amalia di Lanno