mercoledì 10 aprile 2013

Michelangelo Pistoletto_Année1 - Le Paradis sur Terre

Michelangelo Pistoletto
“Année1 - Le Paradis sur Terre”
 
25 aprile 2013 - 2 settembre 2013
opening 24 aprile 2013
Musée du Louvre, Parigi Sala della Maquette, Dipartimento dei Dipinti, Dipartimento di Antichità orientali,
Dipartimento di Antichità greche, etrusche e romane e Giardino delle Tuleries 

Curatori:
Marie-Laure Bernadac, Marcella Lista, Pauline Guélaud


Il Louvre inaugura con Michelangelo Pistoletto un nuovo ciclo di mostre di artisti contemporanei.
Non si tratta più di presentare solamente alcune opere in dialogo con le collezioni, principio fondamentale dei Contrepoints, ma anche di approfittare della presenza dell’artista per organizzare un programma di incontri fruttuosi con i diversi servizi educativi e culturali, oltre a dibattiti e performances presso l’auditorium, e nel giardino delle Tuileries.
Di tutti gli inviti fatti ad artisti contemporanei al Louvre, quello a Michelangelo Pistoletto è senza dubbio quello che interroga più da vicino i differenti momenti temporali: il passato retrospettivo rappresentato dal patrimonio museale stesso, il presente dei visitatori catturato negli specchi, ed il futuro simbolizzato dal simbolo del Terzo Paradiso, attraverso un’opera monumentale creata appositamente per il Louvre.

La mostra intitolata “Anno 1, il paradiso sulla terra”, segna in effetti il passaggio ad una nuova era, quella di una trasformazione umana, sociale, culturale, politica, celebrata nel mondo intero il 21 dicembre 2012 per mezzo di diverse installazioni e performances, tra cui quella nella Cour Napoleon del Louvre.



L’inserimento di opere di Michelangelo Pistoletto in molteplici dipartimenti del Louvre permette un dialogo con la storia dell’arte, dall’antichità ai giorni nostri, ed incarna l’incontro di diverse civiltà: fa dunque da cassa di risonanza a tutto ciò che rappresenta la vocazione fondamentale del museo del XXI secolo.
Dai suoi primi Quadri specchianti, che ci invitano ad una riflessione sulla funzione del quadro e ad una messa in dubbio della prospettiva, fino alle sue ultime opere come The Mirror of Judgement o Il tempo del Giudizio, l’artista ci fa confrontare, integrandoci nell’opera, con la nostra responsabilità all’interno dell’evoluzione del mondo. 

In questa direzione prospettica si inserisce una sezione della mostra interamente dedicata a Cittadellarte, con un allestimento ideato da Juan Esteban Sandoval e Paolo Naldini di Cittadellarte, curato da Studio Azzurro. La fondazione di Cittadellarte, a Biella, è la dimostrazione più visibile del passaggio dalla creazione individuale, iniziata con l’ autoritratto, alla creazione collettiva ed internazionale, che raggruppa diversi campi delle scienze umane.


“Amate le differenze!” (Love difference). Queste frasi in differenti lingue, luminose ed appese sulle mura del vecchio Louvre medioevale, sono il riflesso delle preoccupazioni dell’artista riguardo alle identità multiple emerse con la globalizzazione, in particolare nel Bacino del Mediterraneo.
Dalle antichità greche e romane al dipartimento di pittura, passando per la Corte Marly e le mura di Carlo VI, il Louvre è così attraversato, attivato dalla presenza delle opere di Michelangelo Pistoletto, ed impregnato dalla visione dell’artista che pone ogni visitatore di fronte al simbolo del Terzo Paradiso. Questo simbolo rappresenta per lui il passaggio dal binomio natura ed artificio, femminile e maschile, una nuova matrice di pensiero per immaginare altre relazioni tra l’uomo e la società, così come un’altra economia del mondo.


Pubblicazione:
Michelangelo Pistoletto – Année 1, le Paradis sur Terre
con testi di Henri Loyrette, Bernard Blistène, Marie-Laure Bernadac, Marcella Lista, Paolo Naldini e Nicola Setari.
Co-editori Musée du Louvre Editions e Actes Sud.



La mostra di Michelangelo Pistoletto è stata realizzata grazie al supporto di Galleria Continua.

La sezione della mostra dedicata a Cittadellarte ha beneficiato del supporto di:
Illy, Reda, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Aishti Foundation.


Media partners:
Télérama, Beaux Arts magazine, Paris Première e France Culture.

Fonte: 


Segnala:
Amalia di Lanno