Comunicato
stampa
Gli
organizzatori incontreranno la stampa a partire dalle 18,30
Lunedì
8 aprile 2013 alle 19,30, presso la Galleria
Spazio Giovani in via Venezia 41 a Bari,
si inaugura la mostra, “Fotografare la città, raccontare la città.
Le trasformazioni del quartiere Murat, un percorso tra arte e storia” a
cura dell’associazione Camera 231.
In
occasione del bicentenario della fondazione del quartiere Murat della città di
Bari, l’associazione Camera 231 in collaborazione con
l’associazione Il Murattiano,
ha proposto un incontro volto a promuovere la conoscenza della città moderna
attraverso il mezzo fotografico per riscoprire elementi e aspetti dimenticati o
per rivelarne di nuovi. I partecipanti sono stati invitati a fotografare il
quartiere Murat di Bari e le trasformazioni in esso avvenute, secondo una
visione personale e conoscitiva.
L’evento
è consistito in un percorso guidato, volto a illustrare i principali aspetti
storici e le modificazioni progressivamente intervenute nel tessuto urbano, aperto
a fotografi che volessero provare a raccontare la città e le caratteristiche di
crescita, a partire dall’anno di fondazione del Borgo avvenuta nel 1813.
L’area
interessata ha riguardato il quadrilatero murattiano che si estende da corso
Vittorio Emanuele fino via Quintino Sella, da corso Cavour fino alla Stazione
Ferroviaria.
L’invito
a partecipare è stato esteso a tutti, esperti o principianti, alle prese con il
difficile compito di documentare una città
perennemente sospesa in una dimensione oscillante tra classico e moderno, tra
recupero e innovazione, tra spazio pubblico e privato. Le tematiche che le
immagini svelano sono molto differenti nonostante l’opera di distruzione del
quartiere, avviata durante gli anni Cinquanta e mai definitivamente conclusasi,
abbia contribuito a cancellarne silenziosamente la memoria. Esse costringono ad
un continuo salto temporale tra tessuto ottocentesco ed edilizia del primo Novecento,
tra tardo-liberty e Movimento Moderno; come le corti silenziose dei palazzi signorili,
simili a quinte di teatro, su cui si aprono lucernai dimenticati tra il nuovo
che avanza e il vecchio che resiste; come le ardite sperimentazioni di Vittorio
Chiaia o le raffinate architetture di Vito Sangirardi; come l’esuberante
eclettismo di Ettore Bernich o le lunghe prospettive che si aprono verso la
città moderna, ricordando l’ambizione che accompagnò, nel 1813, la nascita del nuovo
quartiere e le decisioni che, a partire dal 1955, ne decretarono l’inizio della
distruzione.
Quarantuno i fotografi
partecipanti, ottanta le fotografie in esposizione, Danilo Abrescia, Salvatore
Balice, Giorgia Barbieri, Francesco Bellafronte, Tiziana Bellanova, Vito
Bellino, Dario Birardi, Enrica Birardi, Stefania Bux, Roberta Cascione,
Giovanni Chiaia, Carla Corvasce, Antonella Deiana, Alessia D’Addabbo, Roberta
Erriquez, Angela Fragassi, Maria Luisa Franza, Rossella Friggione, Annarita
Fucilli, Domenico Gissi, Tiziana Giudice, Donato Grieco, Liliana Messina,
Maurizio Mercante, Donato Minuto, Marco Mudoni, Angela Pacucci, Nicola Patino,
Teresa Pensa, Cristina Pierno, Mariangela Ranieri, Simona Sabato, Michele
Salomone, Stefano Sansone, Nancy Signorile, Margherita Stufano, Sara Tomasicchio,
Gianluca Traversa, Roberta Trevisi, Anna Uva, Marco Villasmunta.
Sabato
13 aprile, ore 19, i tre lavori giudicati più interessanti saranno premiati
nell’ambito della cerimonia di chiusura dell’evento. Un quarto premio sarà
assegnato a seguito di votazione popolare.
La
mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 17 alle 20.
Per
informazioni scrivere a info@camera231.it
http://www.facebook.com/events/534915269865201/
Segnala:
Amalia di Lanno