giovedì 4 aprile 2013

Elina Brotherus_Spectator



Elina Brotherus
Spectator

21/03/2013 - 12/05/2013


Effearte presenta Spectator la prima mostra personale dell’artista Elina Brotherus a Milano.
L’esposizione presenta in anteprima per l’Italia una serie di lavori inediti realizzati dall’artista pochi mesi fa a New York, e una selezione delle opere tratte dalla sua recente monografia Artist and her Model (Le Caillou Bleu, Brussels 2012).
In questi lavori la nota fotografa, riconosciuta ormai a livello internazionale, attua una ricerca incentrata sullo sguardo dell’artista sul modello, che come spiega lei stessa, “non è né maschile né femminile ma qualcosa di neutrale, che osserva, scruta, a volte con sorpresa o ammirazione”. Da qui il titolo della mostra, Spectator.
Elina Brotherus investiga la figura umana e il suo spazio nell’ambiente naturale attraverso la macchina fotografica, alla ricerca della luce e del paesaggio a lei convenienti. La fotografa afferma che in questo tipo di approccio “cerca quello che troppo spesso manca nella vita di tutti i giorni: la calma, gli ampi spazi, la sorpresa, la solitudine reale che diventa in compenso un’esperienza condivisa”. Il riferimento storico allo spettatore di spalle è spesso presente, evidenziando il tema della reciprocità della visione.
La mostra, a cura di Lorella Scacco, fa parte della settima edizione del Photofestival di Milano, promosso da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging – in collaborazione con Camera di Commercio e Unione Confcommercio Milano.
La mostra è patrocinata dall’Ambasciata di Finlandia.

Elina Brotherus è nata a Helsinki nel 1972, vive e lavora tra Helsinki e la Francia. Prima di laurearsi presso l’Università di Arte e Design di Helsinki nel 2000, l’artista ha studiato presso l’Università di Helsinki laureandosi nel 1997 in Chimica Analitica. Le sue prime opere fotografiche hanno registrato eventi ed avvenimenti personali della vita dell’artista, come Wedding Portrait (1997) e Divorce Portrait (1998), così come i video Lesson (1998) e Attends-moi je t’aime (2001). Dal 2000 l’artista abbandona gli elementi autobiografici e, nonostante l’uomo e il paesaggio continuino a essere i soggetti principali delle sue opere, si concentra esclusivamente su interessi formali e sulla trattazione di temi universalmente noti. Con la serie fotografica The New Painting indaga i problemi formali propri della pittura, quali la luce, il colore e la composizione, e dà ai suoi lavori titoli che richiamano dipinti, come Baigneurs. Lo studio del rapporto tra individuo e spazio prosegue anche nelle serie concepite dal 2002, Model Studies, in cui la sua stessa immagine o quella di un modello professionista diventano attrattori dello sguardo nello spazio, e nei dittici Points of View on Landscape, dove l’artista si fotografa sia voltata di spalle che di fronte in paesaggi che sembrano richiamare le vedute di Lorrain o di Friedrich. In queste opere è presente il tema della reciprocità della visione, iniziato nel 2001 con il video Miroir, dove il riflesso del viso dell’artista si manifesta allo scomparire del vapore acqueo.

Fonte e dettagli: www.effeartegallery.com

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Amalia di Lanno