Carlos Martiel
Punto di Fuga
Punto di Fuga
a cura di Eugenio
Viola
venerdì 22 marzo dalle ore 19:00
Museo Nitsch (vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli)
venerdì 22 marzo dalle ore 19:00
Museo Nitsch (vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli)
Venerdì 22 marzo alle ore 19:00 negli spazi del Museo
Nitsch inaugura Punto di Fuga, performance e prima personale europea
dell’artista cubano Carlos Martiel, a cura di Eugenio Viola.
Il “punto di
fuga” e la relativa elaborazione prospettica ad esso sotteso sono espressione
della volontà di conferire al mondo un ordine geometrizzante, il frutto di un
episteme occidentale che prova a razionalizzarlo in termini logico-matematici.
Entrambi appartengono ad un sistema di pensiero fondato sulla concezione
antropocentrica dell’uomo misura del mondo, rappresentato da Leonardo da Vinci
nell’Homo Vitruvianus, visualizzazione estrema della corrispondenza
neoplatonica tra macrocosmo e microcosmo.
Partendo da
queste considerazioni e confrontandosi con un motivo topico della storia
dell’arte e della cultura occidentale, Carlos Martiel ribalta col proprio corpo
il portato iconico dell’immagine di partenza, esibisce la deviazione dal
modello, dall’essenza platonica che aspira alla purezza originaria, dall’eidos
di tradizione classica per restituirne una versione polemicamente
multiculturale e meticciata.
Il corpo
dell’artista diviene un paesaggio da attraversare e percorrere, la sua pelle
una tela da personalizzare e penetrare, le sue appendici rami da cui pendono
precisi segni di appartenenza: il luogo dell’incontro fra codici differenti e
molteplici. L’azione diviene uno sforzo di congiunzione tradotto in tensione
geometrico-performativa, sofferenza ed estasi quasi mantrica di un corpo
declinato nella sua irriducibile alterità.
Nel lavoro
di Carlos Martiel il contesto di appartenenza e la consapevolezza del proprio
corpo sono sempre presentati come il prodotto mutevole di processi attributivi
complessi. Nei lavori presentati in mostra, la strada e lo spazio pubblico
diventano i suoi luoghi privilegiati d’intervento e d’azione, garantiti da
continue forme di riappropriazione.
L’artista
cubano si concentra su episodi mirati, volti a intensificare la percezione
delle disuguaglianze sociali, spingendo il pubblico ad adottare,
inevitabilmente, una posizione ideologica che porta con sé le tracce di una
situazione determinata, di un contesto preciso. Le sue azioni, come spesso nel
magmatico continente latino americano, sono legate ad una forte icasticità
espressiva, assumono gli accenni della denuncia, il sapore della rivolta, e
rimandano situazioni sgradevoli, segnali allarmanti del profondo disagio
esistenziale nel quale si dibatte la società contemporanea. Le sue opere
violente, drammatiche, sono caratterizzate da una bellezza disturbante e da una
forza quasi catartica che le spinge oltre il commento sociologico o
contestuale: originate da una precisa localizzazione geopolitica, procedono per
induzione dal particolare al generale in quanto fanno riferimento, nostro
malgrado, a problematiche globali.
Eugenio
Viola
Si
ringraziano Ana Pedroso, contemporaneacubaproject, Philipp Dür, SaBuLee
Carlos
Martiel (La Habana
Cuba, 1989), vive e lavora tra Buenos Aires e l’Avana, dove ha frequentato la
Cattedra di “Arte de Conducta” di Tania Bruguera (2008-09). Ha realizzato
numerose performances e partecipato a diverse mostre in America Latina, fra cui
al Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam (La Habana, Cuba, 2012); Haus Der
Kunst (Vallarta, Messico, 2012); Espacio Quina (Belo Horizonte, Brasile, 2012);
Museo d’Arte Moderno di Buenos Aires (MAMbA, Argentina, 2012); Centro de Arte
Contemporáneo de Quito (CAC, Ecuador, 2012). Ha inoltre partecipato all’XI
Biennale de la Habana 2012 e preso parte alla 135.aktion di Hermann Nitsch
(I.S.A. La Habana, 2012), alla VI Biennale di Liverpool (2010) e alla XXXI
Biennale di Pontevedra (Galizia, 2010)
Eugenio
Viola (Napoli,
1975) è critico d’arte e curatore indipendente. Studioso delle poetiche
performative e corporali e delle loro derive, ha pubblicato sull’argomento
numerosi saggi e ha curato le monografie e le relative mostre dedicate a Marina
Abramović al PAC di Milano (The Abramović Method, 24 Ore Cultura, Milano, 2012)
e ad Orlan al Musée d’Art Moderne de Saint Etienne in Francia (Le Récit,
Charta, Milano, 2007), oltre al Festival di performance Corpus. Arte in Azione
(Museo Madre Napoli, 2009-12).
Venerdì, 22
Marzo, 2013 - 19:00
Napoli // fino al 22 aprile 2013
Carlos Martiel – Vanishing Point
a cura di Eugenio Viola
MUSEO NITSCH
Vico Lungo Pontecorvo 29d
081 5641655
info@museonitsch.org
www.museonitsch.org
Carlos Martiel – Vanishing Point
a cura di Eugenio Viola
MUSEO NITSCH
Vico Lungo Pontecorvo 29d
081 5641655
info@museonitsch.org
www.museonitsch.org
Segnala:
Amalia di Lanno