La Fondazione Giorgio Cini annuncia un nuovo importante
progetto espositivo che aprirà al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore
il 29 maggio 2013: Marc Quinn, grande mostra personale a cura di
Germano Celant e prodotta in collaborazione con l’artista, che vedrà
una selezione di oltre 50 opere – tra sculture, dipinti, disegni e altri
oggetti d’arte – realizzate da Marc Quinn, uno dei più noti esponenti della
generazione degli Young British Artists.
Con oltre 50 opere tra cui 13 mai esposte prima,la
mostra dal titolo Marc Quinn sarà tra le più importanti mai
dedicate all’artista. Oltre a celebrare il rinnovarsi della collaborazione tra
Quinn e Celant (che risale all’esposizione Garden organizzata da Fondazione
Prada a Milano nel 2000), Marc Quinn segna il ritorno a Venezia dell’artista
inglese dopo The Overwhelming World of Desire alla Collezione Peggy
Guggenheim nel 2003, e ribadisce il crescente interesse della Fondazione
Giorgio Cini per l’arte contemporanea.
Nelle intenzioni di Marc Quinn – che da sempre attua una profonda indagine
su alcuni temi privilegiati, quali il rapporto tra arte e scienza, il corpo
umano e i suoi meccanismi di sopravvivenza, la vita e la sua conservazione, la
bellezza e la morte – l’antologica alla Fondazione Giorgio Cini che aprirà al
pubblico il 29 maggio 2013 è un “viaggio dalle origini della vita” e
celebra, attraverso opere originali, “il timore e la meraviglia nei confronti
del mondo in cui viviamo”.
Sarà possibile ammirare, in un nuovo ed unico spettacolare allestimento
concepito appositamente per l’Isola di San Giorgio, il ciclo Evolution
(2005): serie di dieci monumentali blocchi di marmo raffiguranti feti di varie
dimensioni, che riproduce il mistero della vita come dono extraterreno che
emerge dalla laguna. Un omaggio alla natura, che vede l’arte come componente
intrinseca e misteriosa, sono le sette colossali conchiglie della serie
The Archaeology of Art: queste perfette forme simmetriche sono infatti
realizzate da minuscole creature senza cervello, che sembrano seguire un ordine
apparentemente più grande di loro. Infine sarà possibile vedere la grande opera
Alison Lapper Pregnant (2005), installata dal settembre 2005
su una della basi al centro della londinese Trafalgar Square. L’opera, che era
il pezzo centrale della cerimonia di chiusura dei Giochi Paralimpici per
celebrare il trionfo della forza vitale sulle avversità, propone “un nuovo
modello di eroismo femminile” in cui amore, maternità, vitalità raggiungono una
forma imprevedibile e un picco inaspettato.
Il lavoro concettuale di Marc Quinn si realizza attraverso scultura,
pittura, installazioni e video. Il forte interesse dell’artista per la
capacità di metamorfosi sia della natura che della vita umana lo guida verso un’attrazione
per la spiritualità innata dell’uomo. Quinn mette in discussione i codici della
natura attraverso l’utilizzo di materiali che non accettano compromessi, quali
ghiaccio, sangue, marmo, vetro e piombo. Attraverso l’utilizzo di tali
materiali le opere di Quinn esplorano vita, morte, sessualità e religione in
modo poetico e allo stesso tempo provocatorio. Quinn trasforma l’atto del
semplice osservare, forzando lo spettatore a mettere in discussione quanto lo
circonda, spingendolo verso l’ignoto, per favorire la riscoperta.
29 Maggio – 29 Settembre 2013
10-19 tutti i giorni
10-19 tutti i giorni
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Ingresso libero
Ingresso libero
Consulta il sito
Informazioni:
Palazzo Cini a San Vio
Dorsoduro (San Vio), 864 Venezia
Tel: 041 2710230
Fax: 041 5205842
Palazzo Cini a San Vio
Dorsoduro (San Vio), 864 Venezia
Tel: 041 2710230
Fax: 041 5205842
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Amalia di Lanno