Edward Weston 15.12.12 / 17.02.13
Fotografie - Una
retrospettiva
La grande mostra dedicata a Edward Weston (1886 –
1958), artista americano considerato
uno dei più grandi maestri della fotografia del Novecento, approda dal 15
dicembre al 17 febbraio del 2013 al CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea di
Foligno.
A oltre quindici anni dalla sua ultima personale
in Italia, saranno visibili alcuni dei suoi più celebri bianchi e neri,
ripercorrendo il suo incessante lavoro di indagine sul mezzo fotografico e
presentando al pubblico la modernità della sua visione. Promossa dal Centro
italiano arte contemporanea di Foligno di concerto con Fondazione Fotografia di
Modena, la mostra verrà inaugurata sabato 15 dicembre.
Nel percorso di mostra trovano spazio tutti i
temi indagati dal celebre fotografo americano, dai nudi ai paesaggi, attraverso
una galleria di ritratti e di “oggetti” – dai suoi famosi peperoni ai
giocattoli indigeni – trasformati dall’artista in icone surrealiste e
postmoderne. Spesso direttamente paragonata alla pittura e alla scultura, la
fotografia di Weston è l’espressione di una ricerca ostinata di purezza, nelle
forme compositive così come nella perfezione quasi maniacale dell'immagine.
L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore
visive degli elementi stessi della natura.
A ripercorrere la carriera del fotografo saranno
centodieci opere fotografiche originali, scattate dai primi anni venti fino
agli anni quaranta, in gran parte provenienti dal Center for Creative
Photography di Tucson dove è conservato il più grande archivio dell’autore.
Realizzate dall’artista stesso o sotto la sua diretta supervisione, le stampe
fotografiche di Weston sono infatti una parte fondamentale e imprescindibile
del suo lavoro: stampe a contatto, di piccolo o medio formato, nelle quali non
è concessa alcuna manipolazione dell’immagine. Ogni dettaglio – descritto con
una nitidezza assoluta – concorre a definire la sua idea di perfezione,
indagando l’entità stessa della materia e le sensazioni che è capace di
trasmettere.
La mostra è affiancata da un catalogo a cura di
Filippo Maggia, edito da Skira, contenente un’ampia biografia ragionata e le
riproduzioni di tutte le opere esposte.
Orari di apertura: venerdi, sabato e domenica 10
- 13 / 15.30 - 19
Fonte:
Segnala:
Amalia di Lanno