40 opere su carta, dal piccolo al grande formato,
quasi tutte inedite, compongono l’esposizione che lo Spazio Arte Duina,
nella sua sede espositiva di Paitone, dedica al poliedrico artista
bresciano
E’ la prima importante personale di Stefano Arici
che in questo evento presenta al pubblico la poetica di tutto il suo
lavoro e dà prova di muoversi con disinvoltura tra l’opera tout court e
l’illustrazione.
La mostra sarà l’occasione per entrare nel mondo sorprendente dell’artista popolato da personaggi onirici a volte umoristici a volte inquietanti, creature che si muovono su segni leggeri e che sembrano arrivare dalle pagine dei racconti infantili o da quelle impertinenti di Italo Calvino.
Comincia lentamente, quasi per gioco, partendo da una macchia di colore, ad uscire dalla matita dell’artista, un volto o un paesaggio. Stefano Arici è guidato dall’intuito e dalla fantasia, senza quasi prevedere quello che affiorerà sulla carta, ci restituisce universi vaporosi e sorprendenti. Sono creature che scivolano sulle sfumature dell’acquarello: piccoli robot di latta, alberi che volano nel cielo, entità lunari che lasciano immaginare delle storie; pare ad un certo punto che sfuggano dal foglio per poi volare via.
“L’arte è un rifugio”, amava dire Jean Michel Folon, ci permette di evadere per un po’ dalla realtà e dalla logica schiacciante. Il punto di non coincidenza tra il mondo tangibile e il pensiero corrisponde a quello spazio di libertà artistica dove Arici plasma i suoi universi, quella porzione dove la razionalità sfida l’immaginazione poetica. Seguendo i tratti leggeri di Stefano Arici si approda nelle sue terre multicolori, popolate da incredibili protagonisti, dove è forse possibile ritrovare insieme alla lievità, anche lo stupore e la meraviglia dei sogni dell’infanzia.
La mostra sarà l’occasione per entrare nel mondo sorprendente dell’artista popolato da personaggi onirici a volte umoristici a volte inquietanti, creature che si muovono su segni leggeri e che sembrano arrivare dalle pagine dei racconti infantili o da quelle impertinenti di Italo Calvino.
Comincia lentamente, quasi per gioco, partendo da una macchia di colore, ad uscire dalla matita dell’artista, un volto o un paesaggio. Stefano Arici è guidato dall’intuito e dalla fantasia, senza quasi prevedere quello che affiorerà sulla carta, ci restituisce universi vaporosi e sorprendenti. Sono creature che scivolano sulle sfumature dell’acquarello: piccoli robot di latta, alberi che volano nel cielo, entità lunari che lasciano immaginare delle storie; pare ad un certo punto che sfuggano dal foglio per poi volare via.
“L’arte è un rifugio”, amava dire Jean Michel Folon, ci permette di evadere per un po’ dalla realtà e dalla logica schiacciante. Il punto di non coincidenza tra il mondo tangibile e il pensiero corrisponde a quello spazio di libertà artistica dove Arici plasma i suoi universi, quella porzione dove la razionalità sfida l’immaginazione poetica. Seguendo i tratti leggeri di Stefano Arici si approda nelle sue terre multicolori, popolate da incredibili protagonisti, dove è forse possibile ritrovare insieme alla lievità, anche lo stupore e la meraviglia dei sogni dell’infanzia.
Stefano Arici è nato a Brescia nel 1976. Illustratore, ha pubblicato
sia in Italia che all’estero; un suo libro, La Pluie, realizzato a due
mani con Matteo Gubellini, è stato selezionato al premio internazionale
“Ho il mal d’estro”. La sua ultima pubblicazione è Dans ma maison uscita
per i tipi della casa editrice francese Editions du Lampion.
Stefano Arici
La fantasia è un posto dove ci piove dentro
Paitone, Brescia, Spazio Arte Duina, via Italia 1
26 gennaio 2013 – 30 marzo 2013
Inaugurazione: sabato 26 gennaio 2013
Ingresso libero
Orari:
Dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00
La fantasia è un posto dove ci piove dentro
Paitone, Brescia, Spazio Arte Duina, via Italia 1
26 gennaio 2013 – 30 marzo 2013
Inaugurazione: sabato 26 gennaio 2013
Ingresso libero
Orari:
Dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00
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Amalia Di Lanno