Spazio Mostre dal 29 marzo al 9 settembre 2012
a cura di Marina Pugliese
Tecnica mista è una generica definizione che si trova spesso nelle didascalie per indicare l’uso di più materiali e tecniche in un’unica opera.
Gli enormi cambiamenti dell’arte del XX secolo non sono stati solo formali - come la scomposizione dell’immagine e l'astrazione - ma anche tecnici. L'utilizzo, oltre ai mezzi tradizionali, di materiali sperimentali o di uso comune ha esteso le possibilità espressiva ma al contempo reso le opere molto più complesse tecnicamente e fragili da conservare. Questa mostra propone di gettare lo sguardo dietro le quinte dell’arte del Novecento per capire come e perché gli artisti hanno inventato nuove tecniche, a partire dal collage, l’assemblaggio e il fotomontaggio o utilizzato nuove classi di materiali come la plastica o di dispositivi come il video. Ogni tecnica è esemplificata da un'opera delle collezioni del Museo del Novecento
e la mostra è anche occasione per esporre quelle del patrimonio poco note come Rossogiallonero (1968) di Carla Accardi,
appena restaurate come Coma (2000) di Alexander Brodsky e nuove donazioni come la Scultura da prendere a calci (1959) di Gabriele Devecchi. Questo a testimoniare la fervente attività di un museo aperto al pubblico da appena un anno.
In mostra si riprendono i contenuti di un saggio, Tecnica mista pubblicato nel 2006 da Bruno Mondadori, che fu occasione
di studio sulla tecnica di varie opere oggi esposte al Museo del Novecento. Il testo viene oggi ripubblicato quale catalogo
della mostra mentre abbiamo creato una serie di rimandi che permettano includere nel percorso di ricerca sulle tecniche anche il patrimonio del museo. Per i piccoli tra i 5 e i 10 anni è stata realizzata una apposita guida che attraverso semplici attività li aiuta ad avvicinarsi alle tecniche più innovative dell’arte del Novecento.
Fonte: www.museodelnovecento.org
Segnala:
Tecnica mista è una generica definizione che si trova spesso nelle didascalie per indicare l’uso di più materiali e tecniche in un’unica opera.
Gli enormi cambiamenti dell’arte del XX secolo non sono stati solo formali - come la scomposizione dell’immagine e l'astrazione - ma anche tecnici. L'utilizzo, oltre ai mezzi tradizionali, di materiali sperimentali o di uso comune ha esteso le possibilità espressiva ma al contempo reso le opere molto più complesse tecnicamente e fragili da conservare. Questa mostra propone di gettare lo sguardo dietro le quinte dell’arte del Novecento per capire come e perché gli artisti hanno inventato nuove tecniche, a partire dal collage, l’assemblaggio e il fotomontaggio o utilizzato nuove classi di materiali come la plastica o di dispositivi come il video. Ogni tecnica è esemplificata da un'opera delle collezioni del Museo del Novecento
e la mostra è anche occasione per esporre quelle del patrimonio poco note come Rossogiallonero (1968) di Carla Accardi,
appena restaurate come Coma (2000) di Alexander Brodsky e nuove donazioni come la Scultura da prendere a calci (1959) di Gabriele Devecchi. Questo a testimoniare la fervente attività di un museo aperto al pubblico da appena un anno.
In mostra si riprendono i contenuti di un saggio, Tecnica mista pubblicato nel 2006 da Bruno Mondadori, che fu occasione
di studio sulla tecnica di varie opere oggi esposte al Museo del Novecento. Il testo viene oggi ripubblicato quale catalogo
della mostra mentre abbiamo creato una serie di rimandi che permettano includere nel percorso di ricerca sulle tecniche anche il patrimonio del museo. Per i piccoli tra i 5 e i 10 anni è stata realizzata una apposita guida che attraverso semplici attività li aiuta ad avvicinarsi alle tecniche più innovative dell’arte del Novecento.
Fonte: www.museodelnovecento.org
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