domenica 1 aprile 2012

Statement


Horiki Katsutomi
Irma Blank
Eva Sørensen
Elisabeth Scherffig
Valentino Albini
Corrado Bove
Gaspare


La Lakeside Art Gallery è lieta di invitarvi alla mostra "STATEMENT" a cura di Neil Davenport // Lakeside Art Gallery is pleased to invite you to the exhibition "STATEMENT" curated by Neil Davenport

Inaugurazione: sabato 14 aprile 2012 dalle ore 18 alle ore 21.30 alla presenza degli artisti // Inauguration: Saturday 14 April from 18.00 to 21.30 in the presence of the artists



L’esposizione raccoglie sette lavori di sette artisti protagonisti degli ultimi tre anni di programmazione della galleria. Ogni singolo lavoro è uno “statement”, a cui segue una dichiarazione “verbale”, delle rispettive ricerche. Una mostra che sintetizza il percorso della galleria e riunisce artisti di nazionalità e generazioni diverse, uniti dal rigore e dalla profondità delle proprie sperimentazioni.

Le impalpabili e liriche velature di colore di Horiki Katsutomi (1929) uniscono la sua sensibilità orientale alla cultura, al “mito” occidentale, diventando un “diario di viaggio” fisico e simbolico (Doppio Ulisse, 2002). Con la densa, ossessiva scrittura blu, realizzata con un mazzo di biro in entrambe le mani, Irma Blank (1934), si consegna al flusso del tempo, della vita (Avant-testo, 7-3-2006); l’artista danese Eva Sørensen (1940) traccia ripetutamente linee nere su carta (9–nov–8, 2008), segni concentrati e ossessivi, metafora del tempo e del “fare artistico”, mentre Elisabeth Scherffig (1949), presentando un nuovo lavoro inedito (Senza Titolo, 2012), parte da tre disegni “figurativi” su carta da lucido che, sovrapponendosi, stravolgono e trasfigurano il contesto geografico “osservato” già dal 2010. Il lavoro di Valentino Albini (1959) invece, partendo dall’immagine di fogli di riviste genera una “realtà-altra” grazie alla scomposizione e al mescolamento degli inchiostri tipografici mediante l’uso di solventi chimici (Arborea, 2010); Corrado Bove (1974) nel suo ultimo ciclo di opere, utilizza lastre in alluminio (Senza Titolo, 2012) dove la superficie è disciolta e risolidificata, tracciando ferite e ondulazioni, ottenendo effetti quasi “liquidi”. Gaspare (1983) mediante un processo di sedimentazione di materiali eterogenei tra cui la cenere delle sue stesse opere, metafora della memoria, crea tele “nere” (Untitled, 2012), radicale annullamento di generi e codici, un “nichilismo” attivo e ciclico.



STATEMENTS:

-Penso che le opere umane, sia artistiche sia non artistiche, sono tutte diari apologetici di ciascuno. (Horiki Katsutomi)

-Registro lo scorrere del tempo e il respiro del mondo, scrivendo. “Avant-testo” è un affondo verticale, è la voce dell’anima… (Irma Blank)

-Tracciare linee, sulla carta e sulla pietra, questo è il mio lavoro. (Eva Sørensen)

-Treosservazionifontanafreddagennaioduemiladieci. (Elisabeth Scherffig)

-La scomposizione degli inchiostri tipografici crea una nuova armonia. Una realtà-altra dove forme e significati hanno diviso il loro destino. (Valentino Albini)

-Un monologo interiore diretto, un flusso di coscienza. (Corrado Bove)

-Creare, distruggere, ricreare. Principio di eterna metamorfosi e rinascita. (Gaspare)


Orario Galleria: martedì – venerdì // Tuesday - Friday 15.30 – 19.30

sabato // Saturday 10.30 – 12.30 and 15.30 – 19.30

domenica e mattino su appuntamento // Sundays and mornings by appointment



LAKESIDE Art Gallery // Via A. Tacchini, 26 // 28922 VERBANIA (VB) http://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl

Tel: +39 0323.556252 // Cell: +39 347.6008131 // www.lakeside.vb.it // info@lakeside.vb.it


The exhibition brings together seven works by seven artists who have featured in the gallery’s programme over the last three years. Each individual work is a “statement” in itself and is accompanied by a written declaration by the respective artists. An exhibition that summarizes the gallery's strategy and approach and unites artists of different nationalities and generations with a shared rigour and depth of artistic research.

The impalpable and lyrical washes of colour of Horiki Katsutomi (1929) unite his Oriental sensibility with Western culture and mythology, becoming a physical and symbolic “travel journal” (Double Ulysses, 2002). With her dense, obsessive blue writing, executed with a bunch of biros in each hand, Irma Blank (1934) consigns herself unreservedly to the flow of time, of life (Avant-testo, 7-3-2006); the Danish artist, Eva Sørensen (1940) repeatedly traces black lines on paper (9-nov-8, 2008), concentrated and compulsive signs, a metaphor for time and artistic practice, while Elisabeth Scherffig (1949) presents a new work (Untitled, 2012) composed of three "figurative" drawings on tracing paper that when laid one on top of the other subvert and transfigure the geographical context she has been observing since 2010. Valentino Albini (1959) instead starts out with pages from printed magazines and generates an alternative reality thanks to the breaking down and mixing of the typographical inks through the use of chemical solvents (Arborea, 2010); in his latest series of works, Corrado Bove (1974) has used aluminium plates (Untitled, 2012) of which the surface has been melted and resolidified, tracing lacerations and undulations and obtaining almost liquid effects. Through a sedimentary process using heterogeneous materials including the ashes of his own work, a metaphor for memory, Gaspare (1983) creates “black” canvases (Untitled, 2012), a radical annulment of genres and codes, an active and cyclical nihilism.



STATEMENTS:

-I believe that human works, artistic or otherwise, are all apologetic diaries of their authors. (Horiki Katsutomi)

-I record the passage of time and the breath of the world, writing. “Avant-testo” is a vertical lunge, it is the voice of the spirit. (Irma Blank)

-Tracing lines, on paper and on stone, this is my work. (Eva Sørensen)

-Threeobservationsfontanafreddajanuarytwothousandandtwelve (Elisabeth Scherffig)

-The breaking down of typographical inks creates a new harmony. An alternative reality in which form and meaning have parted company. (Valentino Albini)

-A direct interior monologue, a flow of consciousness. (Corrado Bove)

-Create, destroy, recreate. Principle of eternal metamorphosis and rebirth. (Gaspare)

Segnala:
Amalia Di Lanno