A Roma_HOGRE :: ANANABISMO ::

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>>> a cura di Christian Omodeo

Da qualche mese, da quando ha spostato il suo quartiere generale al Nord, lontano da Roma, Hogre continua il suo percorso artistico in Valpadana. Una nuova città, nuovi incontri e nuovi spunti per confermare e per consolidare quella reputazione che gli ha permesso di imporsi – ancora giovanissimo – tra i nomi più interessanti e promettenti della street art capitolina ed italiana.

Convinto sostenitore del fatto che venderemo il Colosseo ad una multinazionale cinese molto prima di quanto si possa oggi immaginare, Hogre si conferma uno street artist dissacrante, devoto del non-sense ed acerrimo nemico delle logiche che regnano sovrane nelle nostre società. Ananabismo, il suo nuovo progetto espositivo, declina un campionario ragionato della sua personale visione del mondo ed invita a tirare un sospiro di sollievo in questo 2012 che tanti (o troppi?) hanno deciso di vivere nel segno della crisi ancor prima dell’ultimo cenone di Capodanno.

Accolto da carri-banana, treni-lumaca e tirannosauri alla guida di vecchie 500, lo spettatore potrà scoprire una nuova serie di serigrafie e di pezzi unici su tela prodotti negli ultimi mesi e nei quali Hogre porta avanti un discorso unitario: l’accostamento di oggetti di per sé antitetici. Frutto di una lunga ed accurata selezione, quest’ondata impertinente di non-sense aiuterà a guardare con un occhio diverso le scelte illogiche che spesso ci accompagnano nella vita di tutti i giorni.

Mondo Bizzarro, piattaforma per le arti ipercontemporeanee del XXI secolo, ha accolto un anno fa la prima mostra personale in galleria di Hogre. Ananabismo offrirà quindi l’occasione per apprezzare e per valutare l’evoluzione e le ricerche di questo street artist negli ultimi mesi.

Mondo Bizzarro è inoltre lieta di annunciare la pubblicazione, proprio in occasione di questa mostra, di un volume che raccoglie per la prima volta tutta la produzione di Hogre e che permette finalmente di apprezzare la rapidità con la quale il suo stile ed il suo immaginario sono evoluti in questi anni.

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Amalia Di Lanno