Sesto Fiorentino, 4 dicembre 2011 – 22 gennaio 2012
Il Gruppo “La Soffitta, Spazio delle Arti”, intende dare continuità alla prima edizione di “Alto – Basso” che si è svolta a Sesto Fiorentino nei mesi di novembre e dicembre 2010, attraverso la realizzazione di un nuovo evento di rilevanza culturale che coinvolga i due spazi espositivi presenti sul territorio di Sesto Fiorentino: “La Soffitta Spazio delle Arti” di Colonnata, nella parte alta della città e il Centro espositivo “Antonio Berti”, più in basso, vicino al centro storico.
Il progetto del Gruppo “La Soffitta”, che vanta una tradizione pluridecennale nell’organizzazione di mostre, è stato realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino, che ha fortemente creduto in una nuova occasione di promozione culturale ed artistica per il territorio.
La scelta dell’autore della prossima mostra è ricaduta su un importante artista fiorentino della prima metà del XX secolo, non ancora molto noto al vasto pubblico: Guido Spadolini, padre dello Statista Giovanni Spadolini, dell’architetto Pierluigi e del medico radiologo Paolo. Per la realizzazione di questo evento il Gruppo “La Soffitta” si avvarrà della compartecipazione della Fondazione Spadolini Nuova Antologia che si è resa disponibile non solo per il prestito delle opere, ma anche per una fattiva collaborazione all’organizzazione della mostra.
L’occasione ci è propizia per far conoscere una figura che ha vissuto un particolare momento storico: Guido Spadolini nacque nel ventennio successivo all’Unità d’Italia, nel 1889, ed morì sotto i bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, l’11 marzo del 1944, prestando soccorso ai feriti, in qualità di Capitano della Croce Rossa Italiana.
Come per la precedente edizione, anche per quella del 2011, la curatela scientifica della mostra sarà affidata alla storica dell’arte Giulia Ballerini, alla quale spetterà, in collaborazione con la nipote Maria Donata Spadolini e sotto la supervisione del Presidente della Fondazione, Prof. Cosimo Ceccuti, la selezione delle opere provenienti in gran parte dalla Fondazione Spadolini – Nuova Antologia di Firenze.
Solo due fino ad oggi le mostre che hanno presentato opere di Guido Spadolini: quella organizzata a Castiglioncello nel giugno del 2000 in cui è stata esposta un’esauriente serie di dipinti e incisioni legati al paesaggio: da una parte il Pian dei Giullari e dall’altro la costa livornese. La seconda mostra, presentata all’Accademia delle Arti e del Disegno nel 2006, è stata dedicata all’importante opera grafica di Guido Spadolini, riordinata e approfondita da due studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Il presente progetto, oltre alla presentazione delle opere più note dell’artista, prevede l’esposizione di diverse opere inedite, provenienti da collezioni private, spesso corredate da disegni o altro materiale preparatorio, col preciso intento di dare maggiore completezza possibile all’operato dell’artista e di approfondirne il discontinuo fare artistico.
La copiosa produzione di Spadolini verrà divisa in due grandi filoni: la pittura e la grafica che verranno esposte in sede separate. La doppia sede espositiva rispetterà, per quanto possibile, questa divisione, mostrando due aspetti complementari dell’operato dell’artista: nello spazio espositivo “Antonio Berti” si potranno ammirare i dipinti ad olio e alcuni pastelli, mentre nei locali de “La Soffitta” sarà allestita la sezione dedicata alla grafica.
Attraverso i disegni e le acqueforti sarà possibile ricostruire l’excursus pittorico dell’artista, seguire quel particolare uso del “chiaro-scuro” che inizialmente risente delle indicazioni artistiche fornitegli dall’artista Tito Lessi, suo maestro alla Scuola Libera di Nudo all’Accademia, della passione del segno di tradizione Fattoriana e del gioco di luce caratteristico di opere macchiaiole.
Dopo la Grande Guerra, sviluppato un linguaggio intimo e personale, Spadolini lavorò a contatto con artisti quali Plinio Novellini, Primo Conti e il giovane Pietro Annigoni, ma anche Ardengo Soffici. La sua passione per le fotografie, che usava come sussidio alla pratica artistica, è testimoniata anche dall’amicizia con Vittorio Alinari e dall’ingente numero degli scatti fotografici presenti nell’archivio della famiglia Spadolini ancora in fase di inventariazione, depositato presso la Fondazione Alinari per la fotografia.
Per quanto riguarda la pittura, possiamo affermare che quelle di Guido Spadolini sono opere vissute nella pienezza degli affetti familiari: amava dipingere i dintorni fiorentini, soprattutto la “sua” Pian de' Giullari, S. Margherita a Montici e la costa livornese (Castiglioncello, Rosignano, Vada), dimostrando sempre interesse per la natura in generale, nella sua ricca semplicità, fermandone i giochi di luce e i contrasti cromatici. Gli olii dell’artista offrono uno spaccato della “Toscana com’era”, con i suoi giardini, le sue ville, i suoi campi lavorati, colti attraverso scorci paesaggistici di grande coinvolgimento emotivo.
In mostra saranno presenti un centinaio di opere di Guido Spadolini, fra studi, disegni, pastelli su cartone, acqueforti, alcune con le relative lastre in zinco, numerose tele e tavole ad olio: di tutte le opere esposte saranno redatte le schede tecniche e le relative riproduzioni per arricchire la pubblicazione del catalogo che sarà edito da Polistampa Edizioni – Firenze, per la curatela della Dr.ssa Giulia Ballerini che si occuperà degli approfondimenti critici e arricchito da alcuni interventi legati all’ambito storico e a quello biografico dell’artista.
La manifestazione beneficerà del patrocinio del Comune di Sesto Fiorentino, dell’Istituzione Sesto Idee e del patrocinio della Fondazione Spadolini Nuova Antologia
I termini temporali individuati per lo svolgimento della mostra sono i giorni dal 4 dicembre 2011 al 22 gennaio 2011.
Press-office Daniela Lombardi
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