mercoledì 11 maggio 2011

“La signorina Papillon” parte da Santeramo





A portare in scena l’opera sarà la compagnia “Teatro Egò”

“La signorina Papillon” parte da Santeramo

Venerdì sera, a partire dalle ore 20.30, presso il teatro “Il Saltimbanco”, si terrà la prima dello spettacolo tratto da un’opera di Stefano Benni

Venerdì sera, a partire dalle ore 20.30, presso il teatro “Il Saltimbanco” di Santeramo in Colle (BA), in via San Domenico Savio, si terrà la prima dello spettacolo “La Signorina Papillon”, tratto da un’opera di Stefano Benni.

A portare in scena l’opera sarà la compagnia “Teatro Egò”, composta da quattro attori pugliesi: Giorgio Poggioli, Annarita Lorusso, Gianluca Masiello ed Enza Molinari, i quali - mettendo insieme esperienze artistiche diverse, che vanno dalla pittura alla scrittura passando per il cinema e la musica - hanno incrociato i propri percorsi durante alcuni stage di teatro, ed è naturalmente cresciuta in loro l’esigenza di mettere a frutto le proprie conoscenze, dando vita al progetto Egò.

La vicenda ruota attorno a Rose Papillon, donna apparentemente fragile e indifesa, ma dotata di forte personalità. Gli altri personaggi di quest'opera surreale, sempre sospesa tra la volatilità dei nostri sogni che spesso si scontrano con la realtà delle nostre esperienze e la durezza di alcuni personaggi, protagonisti o comparse all’interno dell’esistenza di ciascuno di noi, sono: Marie Louise, la parigina snob e leggera; Armand, il soldato millantatore e autoritario; Millet, il poeta mellifluo e ammaliatore.

La rappresentazione, che avrà la regia di Giorgio Poggioli, sarà ambientata in atmosfere squisitamente assurde ma presentate come normali sulla scena, in una visione tragicomica dell’esistenza tipica del teatro dell’assurdo.

È lo stesso regista a darci qualche indicazione sulla compagnia “Egò” e sui suoi compagni di viaggio: “Sono convinto che nulla accada per caso: ho sentito che gli incontri svolti nei diversi stage avevano un valore molto più alto della semplice conoscenza e collaborazione professionale, così è partita l'avventura del Teatro Ego'. La scelta fatta due mesi fa si è rivelata una delle migliori: i miei compagni di avventura mi stanno dando molte emozioni, umane e professionali. D’altronde il teatro consente proprio di dare un senso ad un amore, ad una passione: si tratta di un modo di vivere, che permette di toccare corde proprie e dei propri compagni e colleghi che altrimenti non sarebbero toccate


Domenico Fumarola