giovedì 25 marzo 2010

"Il reale è la sua ombra"

Quattro artisti contemporanei indagano le visioni della realtà
"Il reale è la sua ombra"
Dal 26 al 28 marzo presso il Gran Caffè di Corato, si svolgerà una mostra di pittura organizzata dall'Associazione Culturale "Virginia Woolf"
Sarà inaugurata venerdì 26 marzo, alle ore 19.00, presso il Gran Caffè di Corato (BA), in Piazza Matteotti, una collettiva di pittura dedicata ad indagare i rapporti tra l'arte e la realtà. Quattro artisti ed altrettanti stili di pittura, in questa mostra organizzata dall'Associazione Culturale "Virginia Woolf", dal titolo "Il reale è la sua ombra": il post-surrelismo metafisico di Anna Santovito, il realismo invisibile di Annarita Lorusso, l'evoluzionismo creatore di Vincenzo Cardascia ed il simbolismo lirico di Roberto Fatiguso.
Il giornalista e critico letterario Domenico Fumarola presenterà gli artisti e le opere in mostra, che sarà allestita fino al 28 marzo e visitabile negli orari di apertura dell'attività.

Rocco Dubbini - Galleria Marconi


Rocco Dubbini
in Marche Centro d'Arte
testo e cura Simonetta Angelini

L’inaugurazione si terrà domenica 28 marzo alle 18:00
La mostra termina il 25 aprile
La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica


presentato i lavori di Giovanni Gaggia, maicol e mirco, Gabriele Silvi, Rita Soccio e Rita Vitali Rosati. La personale è a cura di Simonetta Angelini che è autrice anche del testo critico.

Marche Centro d’Arte è un ciclo di tre mostre che la Galleria Marconi dedica ai fermenti artistici marchigiani, presentato già lo scorso anno e riproposto dopo il successo riscosso. Marche Centro d’Arte vuole dare voce e spazio a un territorio che presenta al suo interno una pluralità di prospettive, idee e linguaggi e che ha fatto di questa sua pluralità un punto di forza e distinzione.
Marche Centro d’Arte è un progetto che rientra nella rassegna Non lo so e non lo voglio sapere

“Un progetto e un processo di concentrazione e spostamento, di saturazione, di archiviazione e cristallizzazione. Oggetti familiari, i libri, che si fanno spazio e distanza, archetipo, relazione, affezione, traccia. Hanno memoria di parole, di gesti, di pensieri ed energia condensata, latente. In stato di equilibrio dinamico. Ad alto rischio entropico.” (Simonetta Angelini)

Non lo so e non lo voglio sapere non è solo una risposta, è anche una provocazione, un atteggiamento e in fondo una forma di agnosticismo, che nel caso dell’arte potremmo definire culturale. È un modo per affrontare i grandi quesiti dell’umanità: da dove veniamo? Dove andiamo? Perché il dolore? Perché le patate al forno sono sempre troppo poche?
Una risposta spesso comoda, a volte sconvolgente, che esprime una volontà di ignoranza che è molto lontana dall’affermazione socratica che il vero saggio è colui che sa di non sapere. Non c’è nessuna tensione alla conoscenza, nessuna curiosità, solo distacco e indifferenza.
Spesso davanti a una proposta di tipo artistico questa frase arriva e fa un po’ male. Chi la adotta può sembrare un po’ fuori dal tempo, ma in verità spesso appartiene a una maggioranza, nemmeno troppo silenziosa.
Sarebbe legittimo adesso rispondere alla domanda: perché intitolare in questa maniera una rassegna di mostre?
La risposta in fondo è già nel titolo.

Marconi Gallery of Cupra Marittima is opening the sole exhibition by Rocco Dubbini on Sunday 28th March at 6.00 p.m.This exposition closes Marche Centro d'Arte, after the successful group exhibition with the works by Giovanni Gaggia, maicol e mirco, Gariele Silvi,Rita Soccio e Rita Vitali Rosati. The sole exposition is cured by Simonetta Angelini, who is also the author of the critical text.

Marche Centro d'Arte is a series of three expositions dedicated to the artistic Marche turmoils by Marconi Gallery. It has been proposed again after the success of last year.. Marche Centro d'Arte aims to give evidence to a territory that presents a variety of prospects, ideas and languages and it has turned this variety into an aspect of strenght and distinction. Marche Centro d'Arte is a project part of the shows I don't know and I don't want to know.

“A project and a a process of concentration and shifting, of saturation, of closure and fossilization. Familiar objects, the books, which become space and distance, archetypal, relationship, affection, trace. They have memories of words,of gestures, of thoughts and concentrated, hidden energy. In a state of dynamic balance. At high entropic risk.” (Simonetta Angelini)

I don't know and I don't want to know isn't just an answer, it's also a provocation, an attitude and, after all, a kind of agnosticism, that about art we could say cultural. It is a way to face the great questions about mankind: where do we come from? Where do we go? Why sorrow? Why baked potatoes are never enough?
An answer which is often convenient, sometimes upsetting. It expresses the will of ignorance, that is very far from the Socratic statement following which, the real wise man is the one who knows he doesn't know. There isn't any will for knowledge, no curiosity, only detachment and indifference.
This sentence is often made in front of an art proposal and it hurts a little. The one who says it may seem a bit out of the time, but he really is often one of the not too much silent majority.
It would now be legitimate to answer the question: why such a title for a program of expositions?
The answer is already in the title, after all.

“L’OMBRA DELLA LUCE”


L’ombra della luce “sospesa tra arte e design”
Galleria d’Arte Contemporanea –Globalart- via Ugo Foscolo,29 – Noicattaro (Bari)
Tel 080 4782863 – cell .347 1843201 - info@globalartweb.org
dal 28 marzo al 28 aprile 2010 ..
giorno 28 marzo ore 19:00
Opere di Daniela Chionna
Via Madre Teresa di Calcutta,46 Francavilla Fontana (Brindisi) Info: tel 0831 842842 – cell. 328 4630359 – http://www.danielachionna.it/ - info@danielachionna.it - http://www.danielachionna.com/info@danielachionna.com - http://www.facebook.com/
Presenta : Prof. Carmen De Stasio – critico d’arte –saggista.
Interverrà: Rosa Didonna - gallerista







La luce per vedere, la luce per vivere una vita a colori, la luce ispiratrice , la luce come obiettivo e come mezzo; quanto ha influito sulla creatività e sulla crescita artistica dell’umanità? Quanto nella vita si deve alla nostra capacità di “ vedere la luce”, di ” mettere alla luce” , di “ essere illuminati” di poter apprezzare quanto ci circonda “attraverso essa” ? Da sempre l’arte visiva ha cercato di cogliere la luce e di inserirla nella sua espressione attraverso i contrasti, l’alternanza dei volumi, per giungere alla nostra era in cui la luce stessa è parte nell’opera come elemento tecnologico ulteriore,energia rivelatrice e rivelante di ciò che è dentro e ciò che è fuori di essa. Questa esigenza è così approdata al mondo creativo del Design aprendo inconsuete ed imprevedibili situazioni, proponendo, fra ironia e provocazione, un modo diverso di apprezzare la luce nei nostri ambienti. Le mie opere non sono lampade. Le mie opere sono quadri luminosi e contenitori di luce…che chimerica pretesa voler contenere la luce, intrappolarla, ma l’arte è immaginazione,è un’idea strana, fantastica, è un desiderio assurdo e irraggiungibile, è l’eterno gioco, la grande menzogna vestita della verità che ci piace vedere o percepire ,è l’affermazione contraria a quello che è o si ritiene sia vero.
La mia espressione creativa si traduce in materia .
Materia che si articola estrosamente in grovigli, grumi , filamenti metallici, nuclei di vetro, corrugate superfici tradotte in pittoriche impronte, segni e scolature, crateri, lacerazioni, rilievi, tessiture, reti, legni erosi dal mare, pietre “le cellule del nostro pianeta”, e poi la luce .
E’ la luce che crea la nuova visione di ciò che è creato, è lei che ricongiunge le dense masse all’astrale cosmogonia da cui tutto ha origine , in cui tutto vive . E’ la luce che tutto disgrega, dilata, espande al limite dei confini dell’immaginario.
Uno stile? Il mio stile è una molteplicità di stili che non possono e che non vogliono essere ricondotti a un denominatore comune. Le mie creature fluttuano seguendo un certo nomadismo di forma e concetto ,oserei dire una poetica , frutto della mia continua curiosità “versatile”e sperimentale sempre tesa verso l’avventura del vivere.

Daniela Chionna
Artist Designer

Personale del maestro Salvotore Carbone nella Galleria Linea d'Arte di Bari


Sabato alle ore 18 si inaugura la personale del maestro Salvotore Carbone dal titolo "I luoghi della memoria" nella Galleria Linea d'Arte di Bari. Sarà presente l'artista.
..."Carbone propone una sfaccettata configurazione dello spazio con l'inenzione di far emergere quanto sta dietro e attorno al lavoro progettuale e produttivo; articola la sua ricerca in tre gruppi di allegorie, che illustrano rispettivamente il disegno, le riflessioni concettuali, il percorso dell'arte moderna."...
..." porta alle estreme conseguenze il suo linguaggio fatto di archetipi primordiali, in cui la cultura mediterranea e salentina con i suoi segni severi, si fonde con gli stimoli culturali elaborati nel tempo"...



LINEA D'ARTE è un importante riferimento per l'arte visiva contemporanea grazie alle sue numerose attività artistiche-culturali che diffondono sul territorio le recenti contaminazioni italiane ed internazionali nel campo dell'arte Perchè la linea tracciata dall'arte crei un percorso di riflessione per tutti e non un confine fra il pubblico e gli artisti.

GALLERIA LINEA D'ARTE

e-mail: ellealba@libero.it
Indirizzo: Via de Rossi N°83
70100 Bari Italy
http://www.lineartebari.com/

info:3477607401
Loredana Albanese

martedì 23 marzo 2010

"La notte del Futurismo"


giovedì 25 marzo 2010
Ora: 20.35 - 23.55
Acquaviva delle Fonti-Ba Sala 2000 via per cassano
via per cassano Sala 2000
Acquaviva delle Fonti, Italy

maps

Invito a partecipare con il proprio contributo artistico a un live panting( i colori e tela ci sono portati i pennelli ) per la chiusura del tour “ La notte del Futurismo” manifestazione organizzata da FEDERICO II EVENTI che si chiude ad Acquaviva delle Fonti. Il Tour dopo Bari, auditorium Vallisa, festival della Creatività presso il Castello di Pazin Croazia “ La notte del Futurismo” conclude il suo tour e che ha visto coinvolti tra la puglia e la Croazia oltre 200 artisti. Solo tre ore, dalle 21,00 alle 24,00 per liberare parole, voci, immagini. Un tempo limitato per un evento che per la sua unicità ha dimostrato di essere una delle manifestazioni più importanti per la città e l’intera regione. E’ La notte del Futurismo nella quale artisti, scrittori, danzatori, fotografi e videomaker potranno esprimere la loro creatività in una serie di performance nella sala 2000 via Cassano ad Acquaviva delle Fonti

L’iniziativa nasce per poter organizzare anche ad Acquaviva delle Fonti, dopo Bari, una manifestazione per i cento anni del Futurismo che non fosse commemorativa in senso stretto ma che potesse invece mettere in evidenza questa voglia di grande cambiamento, di trasformazione rispetto al passato, considerando anche l’evoluzione che ogni forma d’arte ha subito in questo lungo lasso di tempo...

Quello che ci interessa è sottolineare lo spirito del movimento stesso che rifiutava per esempio i luoghi canonici di espressione artistica: noi utilizzeremo una sala ristorante, luogo sicuramente impensabile nel 1909 per un evento del genere. In generale non abbiamo chiesto agli artisti di ispirarsi al futurismo ma interpretando il senso profondo del movimento, di esprimersi liberamente. L’artista quindi non è più posto su un piedistallo ma ridimensionato nella sua condizione umana che dona a tutti i sentimenti che riesce ad esprimere attraverso l’arte.

Ritornando alla velocità, ecco perché tutto verrà fatto in tre ore e non sarà lasciata traccia. L’arte si manifesta in quel momento ed è importante esserci.
Di seguito i nomi di alcuni artisti che si esibiranno in varie performance: Mario Valerio, Delia Sforza, Giovanni Mansueto, Dunia Calianno, Angela Regina, Daniela Addante, Grazia Loiacono, Tullio Statti, Carmela Toscano,Michele Loiacono, a questi artisti si aggiungeranno tutti coloro che vorrano partecipare.

Drezione Artistica: Michele Loiacono. Segreteria di produzione: Alessandro Abrusci.

info: 3483460826




FEDERICO II EVENTI www.federicoiieventi.it

“ARTE VIDEO ROMA FESTIVAL”

Aperte dal 15 Marzo 2010 le iscrizioni a concorso per partecipare a “ARTE VIDEO ROMA FESTIVAL”, manifestazione promossa dal C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate.
Il Festival intende selezionare e proporre una rassegna di elaborati audiovisivi progettati e realizzati come opere d'arte contemporanea.
Sono ammesse tutte le tecniche di produzione digitale che dedichino particolare attenzione alle peculiari capacità espressive, concettuali e formali degli strumenti utilizzati e che non abbiano intenzione di documentare bensì di generare fenomeni, mondi in cui scoprire e comprendere, reinterpretandolo nelle più diverse modalità, il senso profondo dell'esistenza di tutte le cose.

Non si indica un tema specifico quanto più uno spunto, un suggerimento che è riassumibile nella frase "Oltre l'apparenza" che è il sottotitolo di questa prima edizione.

Particolare attenzione sarà data alle opere di artisti under 35 e una sezione speciale sarà dedicata a quanti di loro risiedono a Roma e nel Lazio.
Alla manifestazione parteciperà anche una selezione di opere provenienti dalle cinque edizioni del Magmart - videoart international festival, una dal Schio Glocal Digital Fest e una piccola retrospettiva sulla storia dell'arte video per la quale il gruppo curatoriale Le Momo Electronique selezionerà le opere di alcuni degli artisti storici più importanti al mondo.

Il Festival dedica particolare attenzione e cura per le produzioni indipendenti e intende come un valore aggiunto i bassi costi di produzione, assegnando maggiore importanza alla pura composizione che alla capacità di definizione e simili.
Ciò non vuol dire che non siano accettati e apprezzati anche lavori costosi e particolarmente tecnologici ma questa eventualità tecnico/economica sarà sempre confrontato con la forza del progetto, qualunque esso sia.






REGOLAMENTO “ARTE VIDEO ROMA FESTIVAL”

C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate) indice il concorso internazionale per la partecipazione alla prima edizione di Arte video Roma Festival che si terrà in 2 giornate intorno alla prima metà del Luglio 2010.

La partecipazione è gratuita e rivolta ai seguenti generi di produzione:
videoarte, videoanimazione sperimentale, ricerca video, video danza, video astratti, video musicali sperimentali.

Ogni artista potrà inviare un numero illimitato di opere in formato dvd della durata massima di 15 minuti.

Le opere inviate dovranno essere accompagnate dalla seguente documentazione:
• sinossi della/e opera/e,
• scheda tecnica,
• curriculum vitae dell’/degli autore/i (con data e luogo di nascita),
• un CD con 3 o più still di ogni opera in formato jpg/300 dpi,
• autocertificazione in cui l'autore dichiara di donare le opere in questione al C.A.R.M.A. per scopi esclusivamente culturali, specificando cioè che si autorizza il Centro all'esposizione gratuita delle opere ma non alla vendita ed accetta che estratti dell’opera -non più di 30”- siano presentati a scopo promozionale.

Tutte le opere che parteciperanno saranno inserite nell'Archivio del C.A.R.M.A. per essere consultate. La consultazione dell’Archivio è aperta al pubblico e libera.
Le opere inviate potranno inoltre essere inserite nelle diverse manifestazioni future organizzate dal Centro al solo scopo di diffondere le Arti Digitali e far conoscere il lavoro degli artisti in queste impegnati.

Le copie delle opere inviate per la preselezione non saranno restituite.

I dvd dovranno pervenire entro il 30 Maggio 2010 all’indirizzo sotto indicato:

C.A.R.M.A. (Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate)
c/o Casa dei Popoli
Viale Irpinia n.50,
00177 Roma, Italy


La selezione delle opere è affidata ad un apposito comitato che valuterà insindacabilmente i lavori sulla base di valori artistici, estetici e di contenuto. Il comitato valuterà tutte le opere pervenute entro la data di scadenza e che abbiano rispettato tutti i criteri indicati in questo regolamento.
Il comitato di selezione si riserva il diritto di valutare ogni singola opera e non è tenuto a esplicitare i criteri di selezione agli autori non selezionati.
Il numero delle opere selezionate non è prefissato ma a discrezione dell'organizzazione del Festival.


Per informazioni:
C.A.R.M.A.
ass.carma@gmail.com
Veronica D’Auria 349 2304021, veronica.dauria@gmail.com
http://carma.qblog.it
segnala - Veronica D'Auria

domenica 21 marzo 2010

LA NUOVA COMMEDIA DEL PREMIO OSCAR GABRIELE SALVATORES


dal 26 Marzo al cinema

"Preferisco leggere o vedere un film piuttosto che vivere. nella vita non c'è una trama!"- Groucho Marx
"Riuscitissima commedia.leggerezza e contagiosa ironia" - La Repubblica

I PERSONAGGI
FABIO DE LUIGI: Ezio, 38 anni, sceneggiatore.
FABRIZIO BENTIVOGLIO: Vincenzo, 55 anni, sposato con
MARGHERITA BUY: Anna, 45 anni, madre di
GIANMARIA BIANCUZZI: Filippo, 16 anni.
E padre di (parlo di Vincenzo)
VALERIA BILELLO: Caterina, 27 anni.
E figlio di (sempre Vincenzo)
CORINNA AGUSTONI: Nonna Anna, 80 anni. Vedova.
CARLA SIGNORIS e DIEGO ABATANTUONO: Mamma e Papà. Genitori di
ALICE CROCI: Marta, 16 anni, findanzata di Filippo.
EDO: Gianni, il cane di Ezio, single.

LA STORIA
Due famiglie incrociano i destini a causa dei figli sedicenni caparbiamente decisi a sposarsi. Un banale incidente stradale catapulta il protagonista-narratore, Ezio, al centro di questo microcosmo, nel quale i genitori possono essere saggi, ma anche più sballati dei figli, le madri nevrotiche e coraggiose, le nonne inevitabilmente svampite, le figlie bellissime e i cani cocciuti e innamorati. In poche parole, due famiglie di oggi, che sfuggono alle catalogazioni e alle etichette, in evoluzione continua, in equilibrio precario, vive, felici e confuse. Happy Family è una confessione camuffata, un diario mascherato, una commedia che parla della paura di essere felici, di cambiare la nostra vita per qualcos'altro che non conosciamo. È un esorcismo scritto nella Milano d'estate. Quando non si muove una foglia e dal silenzio può uscir fuori quello che di solito sta muto. Tutti i desideri e tutte le paure. Di essere troppo, di non essere nessuno. Sorrisi, scontri e incontri esalta! nti. Brutture e imperfezioni guardate con ironia. Difetti che diventano poesia. E così si scaccia per un po' il terrore quotidiano di vivere a metà, di essere scontati.
E' una commedia che racconta la vita come se fosse un film.
Oppure è un film che racconta la vita come se fosse una commedia.

Vai al sito ufficiale

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giovedì 18 marzo 2010

Andare, vedere, sentire e ricordare: Uliano Lucas in Puglia


Martedì 16 marzo alle ore 18, presso la Sala Murat di Bari, si inaugura la mostra fotografica "Andare, Vedere, Sentire e Ricordare: Uliano Lucas in Puglia".
La mostra, aperta sino al 3 aprile, rappresenta un viaggio nella nostra regione attraverso novanta fotografie (trenta inedite) in bianco e nero, dal 1980 ai giorni nostri.
Inviato speciale dell'Espresso in Puglia dal 1980, Lucas ha voluto documentare la vita della gente e in una intervista non può fare a meno di ricordare la sua esperienza (condivisa con Maruzza Capaldi, precisa) nei centri di salute mentale. Quando scoprì una realtà straordinaria, fatta di volti e storie di una possibile normalità che si contrapponeva a quella consueta, negativa e steretipata, del disagio mentale.
Le ultime fotografie, di pochi giorni fa, documentano il quartiere San Paolo di Bari e la metro che lo collega alla città.

Il catalogo presenta molti altri scatti, per un totale di centosessanta, corredate dai testi dell'Architetto Arturo Cucciolla (docente del Politecnico di Bari), della Dott.ssa Lucia Miodini (docente di Storia dell’Architettura Contemporanea all'Università di Parma) e del Dott. Nicola Signorile (giornalista della 'Gazzetta del Mezzogiorno').

L'esposizione, promossa da Maruzza Capaldi del gruppo "Recherche", è stata patrocinata dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia in collaborazione con il Museo della fotografia e il Dipartimento di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Bari.
contatti Comune: Bari
Provincia: Bari
Località: Sala Murat
Indirizzo: Piazza del Ferrarese - 70122
Telefono: 800018291
Periodo svolgimento evento Data evento (definitiva): dal 16/03/2010 al 03/04/2010
Orari da: 10.00 a: 13.00 da: 17.00 a: 21.00

altre informazioni Tipologia ingresso: Gratuito

Allegati da consultare Invito inaugurazione

mercoledì 17 marzo 2010

DA SOPRA (giù nel fossato) Castello Svevo di Bari - foto di Massimo Nardi


15 marzo -16 maggio 2010

L'iniziativa è parte del progetto Puglia-Circuito del Contemporaneo, realizzato grazie all'APQ "Sensi contemporanei" tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Puglia, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Provincia di Lecce e i Comuni di Barletta e Polignano a


a cura di Achille Bonito Oliva

Giusi Caroppo

Paola Marino



Vito Acconci Maria Theresa Alves Marco Bagnoli Jmmie Durham Lara Favaretto Subodh Gupta Jenny Holzer Allan Kaprow Maurizio Mochetti Maurizio Nannucci Luca Maria Patella Alfredo Pirri Francesco Schiavulli Kazuo Shiraga Ben Vautier






































































































































































































http://www.dasopra.it/web/Home.html

DA SOPRA (giù nel fossato) Castello Svevo di Bari


In foto Francesco Schiavulli VERSOXVERSO, 2004/2010
Macchine celibi in legno di risulta, misure e materiali vari
Courtesy l’artista.



Da Achille Bonito Oliva, curatore della mostra di arte contemporanea “da sopra (giù nel fossato)” riceviamo una presentazione dell’esposizione che si terrà presso il Castello Svevo di Bari dal 15 marzo al 16 maggio 2010. Di seguito l’articolo di presentazione della nostra critica d’arte Renata Pepe.
Il titolo della mostra evidenzia il pathos della distanza, l’intervallo che corre tra l’artista e il mondo, lo spettatore e l’opera d’arte. Le opere degli artisti di diverse generazioni, poetiche e culture, sono disposte tutte nel fossato dell’antico castello svevo di Bari. Un assedio estetico della sensibilità contemporanea diffuso interamente ad una distanza che obbliga una contemplazione dell’arte dall’alto verso il basso.
Normalmente l’arte richiede una contemplazione distanziata e frontale. In questo caso invece lo spettatore vive il privilegio di uno sguardo con una diversa prospettiva – giù nel fossato – dove sono disposte sculture, installazioni, opere luminose e sonore che vaporizzano nello spazio circostante un’immagine di un’arte che segue un percorso ascensionale: dal basso verso l’alto. Artisti multiculturali e multimediali assediano in tal modo una grande architettura del passato presa d’assalto da portatori di una sensibilità contemporanea che sa misurarsi con l’architettura, la memoria e la storia dell’arte.
In tal modo il castello non è soltanto un bastione in difesa della città, ma anche un luogo capace di ospitare i segni di una sensibilità contemporanea che cerca un confronto con l’architettura del passato, un cortocircuito con la memoria di una grande architettura e l’integrazione diffusa nel quotidiano che circonda il castello.

Gli artisti esposti sono Vito Acconci (USA), Maria Theresa Alves (Brasile), Jimmie Durham (USA), Marco Bagnoli (Italia), Subodh Gupta (India), Maurizio Mochetti (Italia), Lara Favaretto (Italia), Jenny Holzer (USA), Allan Kaprow (USA), Luca Maria Patella (Italia), Maurizio Nannucci (Italia), Alfredo Pirri (Italia), Francesco Schiavulli (Italia), Kazuo Shiraga (Giappone), Ben Vautier (Francia).
Le opere selezionate partecipano tutte all’intento di un confronto assolutamente rispettoso del passato per stabilire una erotica conflittualità con un luogo per definizione chiuso su se stesso, ma invece per tradizione aperto ed ospitale: il castello.
La sensibile adesione al progetto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e dell’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, permette una mostra assolutamente inedita, a conferma di un trend espositivo che in questi anni ha coinvolto nel territorio pugliese numerosi castelli di prestigio storico.
L’originalità di «Da sopra (giù nel fossato)» sta nell’indicare fisicamente una distanza ulteriore, assolutamente particolare per la contemplazione dell’arte contemporanea, aperta a tutti i viandanti della città di Bari e non vietata ai minori.
Achille Bonito Oliva

Il 15 marzo segna la nuova tappa del progetto Puglia – Circuito del Contemporaneo con l’inaugurazione della mostra da sopra (giù nel fossato). In questa occasione 15 artisti di fama internazionale si confrontano con il monumento simbolo della città di Bari: il Castello Svevo. Il fossato del castello viene occupato da installazioni che lo spettatore può osservare
“da sopra” in un rimando tra memoria e presente, attraverso il confronto tra architettura del passato e segni d’arte contemporanea.
“L’originalità di da sopra (giù nel fossato) – come anticipa il curatore Achille Bonito Oliva – sta nell’indicare fisicamente una distanza ulteriore, assolutamente particolare per la contemplazione dell’arte contemporanea, aperta a tutti i viandanti della città di Bari e non vietata ai minori”.
In occasione dell’inaugurazione il rapporto con “i viandanti della città” viene ulteriormente accentuato dalla performance a sorpresa di Lara Favaretto e dalle installazioni di Francesco Schiavulli e Allan Kaprow, che invitano ad intergire con le loro opere, andando al di là della “contemplazione”.
La mostra è stata resa possibile grazie all’Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei” per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle regioni del Sud Italia, siglato fra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Puglia, la Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Provincia di Lecce e i Comuni di Barletta e Polignano a Mare.

Info http://www.pugliacircuitodelcontemporaneo.it/ ; http://www.dasopra.it/
LSDmagazine

venerdì 12 marzo 2010

Alessandro Bergonzoni a Polignano




Sabato 20 marzo alle ore 19 al Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, presentazione del libro “Bastasse grondare” di Alessandro Bergonzoni, edito da Libri Scheiwiller.
Presenta il libro Raffaele Gorgoni, scrittore e giornalista RAI
Il suo primo "libro d'arte" di "...disegni di conseguenze, corpuscoli, quintali d'attimo, denti in missione: la rincorsa che il silenzio prende prima di arrivare a dire, una pre-munizione, che farà deflagrare la scrittura "sotto sotto", un mentre e un mantra, pagina dopo pagina, un discorso scorsoio che solo alla fine si stringe..." Alessandro Bergonzoni non soltanto attore/autore unico nella scena teatrale italiana, ma artista globale, un volume di segni, disegni e parole, che rappresenta un punto di partenza/arrivo della sua personale ricerca artistica. L’autore indaga e pratica il linguaggio dell’arte da sei anni; il suo ultimo libro si guarda e si legge, parole e immagini sono compagne d’avventura, “ un libro in carta e ossa realizzato attraverso un percorso di scarnificazione”. Disegni a china, carboncino, smalti, tratti veloci, bianco e nero, i disegni di Bergonzoni sono degli haiku visivi, disegnati su quaderno come le brevi poesie giapponesi la cui semplicità apparente attesta una profonda verità, così le tracce e segni dell’autore assumono il valore di una spiritualità irreale. Straripante nella parola e parsimonioso nel segno, mai eccessivo, piuttosto il suo segno è puro come una nota musicale, candido come il linguaggio di un bambino.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

Info: Museo Pino Pascali 080.424.9534 –Ass.alla Cultura 080.4252300
segreteria@museopinopascali.it - http://www.museopinopascali.it/
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Alessandro Bergonzoni

A 24 anni dopo l’Accademia Antoniana e la laurea in giurisprudenza, inizia la collaborazione artistica con Claudio Calabrò, da quel momento regista-supervisore di tutta la sua attività fino a Madornale 33, debuttando in teatro nel doppio ruolo a lui congeniale di attore-autore con Scemeggiata (1982), a cui faranno seguito Chi cabaret fa per tre (1983) e La regina del Nautilus (1984). Già in questi primi spettacoli Bergonzoni sviluppa i suoi temi comici: il rifiuto del reale come riferimento artistico, “l’esplorazione” linguistica e l’assurdo come mondo comico da esplorare a tutto campo.
Il 1985 oltre al debutto de La saliera e l’ape Piera, vede Bergonzoni impegnato con le sue prime esperienze radio-televisive. Ma è con Non è morto nè Flic nè Floc (1987) che ad Alessandro Bergonzoni arrivano i primi riconoscimenti sia da parte della critica (menzione speciale del premio I.D.I. 1988) che da parte del grande pubblico.
Accanto alla continua e intensissima carriera teatrale partecipa a programmi radio-televisivi, anche come autore, collabora a numerosi quotidiani, periodici e riviste letterarie e comincia una ricerca sui temi della comicità, avviando una serie di incontri-seminari, che ancora oggi continuano, con studenti universitari e liceali.
Nel 1989 pubblica il suo primo libro: Le balene restino sedute. Il secondo libro È già mercoledì e io no esce nel 1992; il 1995 vede l’uscita per Garzanti de Il grande Fermo e i suoi piccoli andirivieni dove per la prima volta si cimenta con la struttura del romanzo. Nel 1996 Alessandro Bergonzoni debutta nel ruolo di sceneggiatore-attore nel suo primo cortometraggio Piccola Mattanza, diretto da Claudio Calabrò, che viene presentato al Torino Filmfestival. Nel 1997 esce, per la Ubulibri, Silences - Il teatro di Alessandro Bergonzoni, la raccolta dei sei testi teatrali che raccontano i suoi quindici anni di attività. Opplero - Storia di un salto - edito da Garzanti e presentato al Salone di Torino - è pubblicato nel 1999. Del settembre 2005 è invece Non ardo dal desiderio di diventare uomo finchè posso essere anche donna bambino animale o cosa (Bompiani) che viene presentato con un “rave book” al Festivaletteratura di Mantova e nello stesso anno espone per la prima volta una sua opera al Museo Archeologico di Aosta oltre partecipare al film di Mimmo Paladino Quijote presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2006 espone un’altra opera alla Certosa di Padula. Nel maggio del 2007 partecipa al progetto per le due porte di ingresso del Museo d’arte moderna di Bologna in occasione della mostra Vertigo. A novembre dello stesso anno debutta al Teatro Duse di Bologna il suo nuovo lavoro teatrale dal titolo NEL. Il 22 febbraio 2008 a Napoli inaugura la sua prima personale d’arte.
dal sito ufficiale di Alessandro Bergonzoni

sabato 6 marzo 2010

“Festa della donna in poesia”, con la naturalezza stilistica di Francesca Pellegrino





Lunedì sera, alle ore 19.30, presso “Corte De Luca” a Santeramo in Colle sarà presentato il volume della scrittrice tarantina, in un incontro organizzato dall’Associazione Culturale “Virginia Woolf”
“Festa della donna in poesia”, con la naturalezza stilistica di Francesca Pellegrino
Il giornalista Domenico Fumarola introdurrà le poesie contenute in “Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni”

“Un’entrata chiassosa, che cattura per il linguaggio diretto, veloce, di una femminilità che assimila e brucia il dramma della totale esperienza di tinte chiare e fosche, a volte tenero, a volte gradasso per nascondere la fragilità dell’essere, immaginativo, prepotente, qua e là surrealista e volitivo”. Tinte chiare e fosche che non ripetono mai “il messaggio precedente, perché lo stile, che le appartiene sin dalle origini per naturalezza matura, varia per naturale animosità verso canoni strausati”. Con queste parole il poeta Alfredo de Palchi introduce l’opera poetica della scrittrice tarantina Francesca Pellegrino, che nelle poesie contenute in “Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni” parte dall’introspezione del proprio intimo per giungere alla sostanza, a volte tragica a volte ironica, del nostro vissuto.
Proprio l’ultima raccolta della Pellegrino sarà presentata lunedì 8 marzo, alle ore 19.30, presso la Sala Ricevimenti “Corte De Luca” a Santeramo in Colle (BA), sita in via Viglione 18 (strada provinciale 176, al km. 3), in un incontro organizzato dall’Associazione Culturale “Virginia Woolf”. Il giornalista e critico letterario Domenico Fumarola introdurrà il volume edito da Kimerik, mentre Annarita Lorusso, vice presidente dell’Associazione “Virginia Woolf”, leggerà alcuni versi delle poesie dell’autrice jonica, che sin dal 2005 si muove nel mare magnum della poesia, fondando, assieme ad altri artisti, il portale di scrittura http://www.apostrofo.com/ , di cui gestisce il forum e a cui partecipa attivamente come autrice. L’anno successivo la Pellegrino è finalista nella seconda edizione del premio letterario “IoScrivo” di Giulio Ferrone Editore ed entra a far parte del wikismo collaborando al progetto wiki-poesia, mentre nel 2008 pubblica il volumetto “L’Enunciato”, nella collana “Donne in Poesia”, edito da Libreria Padovana Editrice / Chelsea Editions, Padova-New York. Nel 2009 vengono pubblicate altre due raccolte, “Niente di personale”per i tipi della Samiszdat e “Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni” per la Casa Editrice Kimerik, una cui selezione viene tradotta anche in inglese da Emanuel di Pasquale (“I always forget to water dreams”) e pubblicata su riviste letterarie newyorkesi come “Journal of Italian Translation” e “Gradiva”.


Info F.la