venerdì 30 giugno 2023
Oltre il giardino, il progetto di Asilo Bianco a Villa Nigra sul lago d'Orta
giovedì 29 giugno 2023
STRAPERETANA VII edizione | ULTRAMODERNE
STRAPERETANA VII edizione
ULTRAMODERNE
Sonia Andresano, Ruth Beraha, Tomaso Binga, Beatrice Celli, Anouk Chambaz, Francesca Chiola, Maria Adele del Vecchio, Sara Dias, Ra di Martino, Satya Forte, Maria Lai, Veronica Leffe, Giulia Mangoni, Eva Marisaldi, Elisa Montessori, Lulù Nuti, Cloti Ricciardi, Maddalena Tesser
8 luglio - 10 settembre 2023
Palazzo Maccafani, Palazzo Iannucci e le strade del borgo - Pereto (L’Aquila)
www.straperetana.org
FB straperetana | IG straperetana
Associazione Culturale Straperetana
Palazzo Maccafani, Piazza Maccafani 5, Pereto (AQ)
info@straperetana.org
THE POLAR STREAM, il nuovo progetto di Roberto Ghezzi alle isole Svalbard
THE POLAR STREAM
un progetto di Roberto Ghezzi
a cura di Mara Predicatori
con il patrocinio di Istituto di Cultura a Oslo
in collaborazione con
dott.ssa Fabiana Corami CNR ISP - Istituto Scienze Polari
Elizabeth Bourne – Spitsbergen Artists Center
Phoresta ETS (Ente Terzo Settore)
il videomaker Leonardo Mizar Vianello
Spitsbergen Artists Center - Vei 100.2 Longyearbyen Norway 9130
dal 12 luglio al 5 agosto 2023
Amalia Di Lanno - info@amaliadilanno.com
giovedì 22 giugno 2023
MOON BOX
MOON BOX
Sergio Laterza Ferrara Art Gallery Castello Orari: 10 –
21.30 San Basilio – Pisticci Info: +39 338 411 0008 22 giugno +39 338 620 2992 10
settembre 2023 info@galleriaferrara.it
COMUNICATO STAMPA Giovedì 22 giugno 2023, alle ore 19.00 al
Castello San Basilio (Marconia di Pisticci, Contrada San Basilio) sarà
inaugurata la mostra di Sergio Laterza MOON BOX promossa da Ferrara Art
Gallery. L’evento è stato creato espressamente per l’antico maniero dei
marchesi Berlingeri, una famiglia di mecenati e appassionati di arte
contemporanea che hanno reso questa antica struttura - costruita come masseria
fortificata dalla comunità monastica dei Basiliani nel VII secolo - uno luogo
ideale per promuovere l’arte contemporanea internazionale e italiana. Situato
tra le antiche città di Metaponto e Matera, lontana dalle mode e dalle
distrazioni, il Castello San Basilio a Pisticci è uno spazio surreale e allo
stesso tempo un luogo ideale per la ricerca e la sperimentazione artistica. In
questo straordinario contesto fatto di storia e di modernità, le opere di
Sergio Laterza hanno trovato il loro naturale habitat espositivo dando vita a
una scenografia originalissima, unica e irripetibile. Nella corte del castello
sono esposte 33 light boxes che coprono l’arco temporale dal 2014 (anno di
realizzazione della prima opera “Amore Lucano”) al 2023 (“EVOLVO”). Si tratta
pertanto di una mostra antologica mai realizzata prima. Le creazioni di Sergio
Laterza sono “scatole luminose”, serigrafate ed illuminate con neon o LED di
ultima generazione. L’insegna “LEGGO” dal 2022 fa parte delle collezioni
permanenti del MUSMA - Museo della Scultura Contemporanea Matera e, nello
stesso anno, è stata esposta a Ivrea “Capitale del Libro”. Questi i titoli
dell’intera collezione in mostra al castello: 1. LEGGO da LEGO (azienda leader
nelle costruzioni di mattoncini modulari famosi in tutto il mondo). 2. CENZINO
da CINZANO (nota azienda produttrice di bevande alcoliche). 3. BURBERI da
BURBERRY (casa di moda). 4. Psi-Colabile da Pepsi-Cola (bibita gassata,
concorrente della Coca Cola). 5. psicosi da Pepsi-Cola (idem c.s.) 6. IP IP
URRA' da IP - Italiana Petroli (compagnia petrolifera italiana) 7. HERPES da
HERMES (casa di alta moda e cosmesi francesi) 8. Pago CON CALMA da Pago
BANCOMAT (logo bancomat) 9. BATOSTE da LACOSTE (casa di moda francese, nata per
l’abbigliamento sportivo) 10. PEPSICOLOGI da Pepsi-Cola (celebre bevanda) 11. w
la mamma da logo capovolto di Mc Donald’s (catena di fast food statunitense 12.
ARRENDETEVI da UNDERGROUND (metropolitana di Londra) 13. Taci da Baci (celebre
logo della Perugina) 14. NontiCredoBank dal logo UniCredit Bank (istituto di
credito) 15. Cesso da logo Esso (compagnia petrolifera) 16. COMPARI & SOCI
da CAMPARISODA (classico aperitivo italiano) 17. BAGORDI dal logo BACARDI (noto
rum) 18. SCRIVIMI da logo della MARTINI (marchio di bevande alcoliche prodotte
dalla società Martini & Rossi) 20. PIETRO da ETRO (casa di moda) 21.
GALLERY da GOOGLE (motore di ricerca di Internet tra i più diffusi) 22. PIVELLI
da PIRELLI (azienda leder in Italia per la produzione di pneumatici) 23. EVOLVO
da VOLVO (casa automobilistica svedese) 24. DIFENDITI dalla casa di moda FENDI
25. COMPARI dal logo CAMPARI (uno degli aperitivi più apprezzati nel mondo) 26.
Amore Lucano da Amaro Lucano (il logo della storica azienda di Pisticci Scalo,
fondata dal Cav. Pasquale Vena) 27. TOTAL-mente SHELL-erati (compagnie
petrolifere) 28. Babiere dalla nota bambola Barbie 29. RELAX orologio senza
lancette, ispirato al celebre ROLEX (opera realizzata per il Castello San
Basilio, luogo senza tempo, perfetto per ogni ispirazione-meditazione e relax,
ovviamente…!). Sono esposti, inoltre, quattro concetti della Storia della
filosofia, spiegati con l'esempio del gatto nero in una stanza: 1. Filosofia: è
come trovarsi in una camera buia e cercare un gatto nero. 2. Metafisica: è come
trovarsi in una camera buia e cercare un gatto nero che non c'è. 3. Teologia: è
come trovarsi in una camera buia, cercare un gatto nero che non è lì e gridare:
“l'ho trovato!” 4. Scienza: è come trovarsi in una camera buia e cercare un
gatto nero con una torcia tascabile. Sergio Laterza è un artista di origini
lucane (è nato a Montescaglioso, la “Città della Musica”) vive e lavora a
Matera. La sua arte è caratterizzata da una forte componente concettuale,
supportata da una straordinaria carica comunicativa intrisa di ironia. L’autore
utilizza una varietà di medium, tra cui la digital art, la fotografia, i light
boxes e oggetti vari e di costume per creare opere d'arte che sono spesso vere
e proprie provocazioni contro la società odierna, personificata dai loghi delle
grandi aziende del lusso (“RELAX”), ma anche dei produttori di beni di largo
consumo e/o popolari (“Cesso”): solo per citarne alcuni. A partire dal 2000 ha
realizzato diversi progetti fotografici e scultorei, esplorando le tematiche
più disparate attraverso una visione e un'estetica che muovono continuamente il
confine fra reale e irreale. Molti suoi progetti e serie fotografiche sono
diventati mostre che hanno riscosso grande successo di critica e di pubblico.
Dall'incontro con Lidia Berlingieri e Piervittorio Leopardi proprietari del
Castello San Basilio è nato il progetto MOON BOX, evento ideato per far conoscere
oltre trenta light boxes (scatole luminose) raffiguranti loghi o citazioni
famose, modificati in modo ironico: una sorta di gioco delle parole e della
immaginazione. L’allestimento è stato pensato, sin dal primo momento, per
creare un’atmosfera di grande suggestione, dove il visitatore si trova a
“vagare” e a "sostare" all'interno di una vera e propria piazza
metafisica piena di attività commerciali: simulacri di negozi chiusi e
stranianti. Un progetto che si sostanzia – come abbiamo scritto – di ironia,
talento grafico e acume intellettuale. «L'idea - spiega l'autore - è stata
quella di escogitare un modo divertente e curioso per trasformare un luogo
quasi sacro e senza tempo, ossia la corte del castello di San Basilio in una
piazza post era consumistica. Prendendo in prestito la veste grafica di alcuni
loghi di brand famosi con accostamenti che inevitabilmente fanno sorridere». Il
lavoro di Sergio Laterza esplora in maniera critica e creativa i grandi brand,
ispirandosi al détournement - che può essere definito come “volontario
smarrimento dell'orientamento”, in riferimento al “vagare senza meta e scopo”.
Il senso di questa perdita dell'orientamento, proposta dall’artista, è quello
di abituare il pubblico a un'apertura mentale verso nuovi, inattesi e magari
anche estranianti aspetti della realtà. Si tratta, quindi, di un training
sensoriale, che favorisce nuove percezioni ed inedite esperienze estetiche che
favoriscono, nel visitatorefruitore, la formazione di una coscienza critica in
una società invasa dalla pubblicità e da una informazione acritica e
massificata. Hanno collaborato: Mariadelaide Cuozzo (testo di presentazione),
Mauro Bubbico (grafica), Antonello Di Gennaro (campagna fotografica), Michele
Saponaro (comunicazione), Lucana Neon (allestimenti) La mostra resterà aperta
fino al 10 settembre 2023, con i seguenti orari: dalle 10.00 alle 21.30, tutti
i giorni, compresi i festivi. Ingresso libero e gratuito. Si consiglia di
contattare preventivamente, chiamando: mobile +39 338 411 0008 / +39 338 620
2992 o invaiando mail a info@galleriaferrara.it Si allega documentazione
fotografica. * Sergio Laterza non ha mai usato l'intelligenza artificiale, ha
sempre usato la sua! Matera, 20.06.2023
------------------------------------------- Ufficio Stampa Michele Saponaro
mobile +39 338 883 1053 michele.saponaro52@gmail.com
Una piazza in un cortile e un gatto nero in stanza buia.
Presentazione della mostra di Sergio Laterza Moon Box. Castello San Basilio,
Marconia di Pisticci, 22 giugno 2023. Il dialogo tra il luogo storico e l’arte
contemporanea è oggi una modalità espositiva sempre più frequentemente
sperimentata. Il Castello San Basilio, grazie all’importante attività di
promozione dell’arte italiana e internazionale portata avanti da Lidia Berlingieri
e Piervittorio Leopardi, è una realtà in cui questo connubio si è realizzato
con esiti rilevanti. L’installazione ambientale Moon Box di Sergio Laterza è
uno di questi esiti. Con le sue lightboxes, l’artista ha trasformato
magicamente la corte del Castello nella piazza in formato ridotto di una
metropoli contemporanea: una piccola Times Square o Piccadilly Circus, dove le
insegne pubblicitarie luminose gareggiano nel catturare l’attenzione di
passanti e flâneurs, secondo Walter Benjamin, inevitabilmente “distratti”,
dunque richiedenti forti stimoli percettivi. Ma in realtà quella che la mostra
propone è una parodia di tali luoghi urbani o degli analoghi luoghi virtuali
della “società dello spettacolo” e dei messaggi pubblicitari in essi presenti,
come ci si rende conto una volta superata la prima impressione visiva data
dalle insegne, che richiamano il design dei loghi di marche di consumo talmente
note che la nostra mente le associa immediatamente ai prodotti commerciali
corrispondenti. Dopo il primo impatto, ci accorgiamo che le scritte luminose
altro non sono che una distorsione e spesso un rovesciamento semantico dei
brand originali. Questi inganni psico-percettivi non solo causano in noi una
sensazione di spiazzamento affine al détournement di matrice situazionista – un
riferimento culturale dichiarato dallo stesso Laterza – ma ci muovono anche al
riso. Diversi studi, da Baudelaire a Bergson, da Freud ad Eco, ci hanno
insegnato che il riso e l’umorismo sono cose assai serie che possono costituire
una vera e propria forma di resistenza critica contro i condizionamenti
psicologici e culturali esercitati dalla società moderna. Nel caso di Sergio
Laterza, l’umorismo si traduce in un’opposizione alle spinte consumistiche e
omologanti veicolate a livello globale dall’industria culturale e dai
mass-media. Sotto quest’aspetto, sul fronte artistico, l’operazione compiuta da
Laterza ha radici più nelle avanguardie del Novecento e nel Concettualismo che
nella Pop Art, alla quale a un primo sguardo potrebbe apparire accostabile,
poiché a differenza di un artista Pop, Laterza non si limita a registrare
oggettivamente i miti della società dei consumi e dell’industria culturale,
lasciando sottintesa la critica ad essi, ma intende, invece, demistificarli in
modo eclatante con l’arma dello humour, deprivandoli così della loro funzione
originaria. In questo senso, Sergio Laterza può essere definito un “anti-Pop”,
più vicino, semmai, all’ironia dissacrante del dadaista Duchamp, fondata sulla
decontestualizzazione e de-funzionalizzazione dell’elemento quotidiano, così
come l’artista lucano si avvicina ai giochi linguistici di Magritte, basati
sull’incontro-scontro tra immagine e parola, tra codice visivo e codice
verbale, e si approssima pure al riuso alternativo degli spazi pubblicitari
urbani messo in atto da Jenny Holzer. Al di là di queste affinità, la ricerca
di Laterza è innanzitutto frutto dei suoi studi e delle competenze che ha
maturato nel campo del design e della comunicazione visiva. Il suo percorso
formativo e la sua esperienza professionale in questi ambiti gli hanno
consentito di comprendere dall’interno i meccanismi di marketing dell’industria
culturale e dei mass media e dunque gli hanno offerto l’arma critica più
tagliente, quella basata sulla conoscenza approfondita del “nemico” da
combattere. Ma a conferire un accento particolare e originale alle creazioni di
Laterza contribuisce in buona misura pure una cultura di matrice “locale”,
dalle inflessioni vernacolari, che si contrappone ai linguaggi visivi globalizzati
causando un cortocircuito irresistibile. Così avviene, ad esempio, quando il
Cinzano diventa Cenzino – magari un amico con cui prendere un aperitivo al bar
–, Peroni diventa Terroni e Campari diventa Compari. Al tempo stesso, il gioco
di parole esprime talvolta in modo particolarmente scoperto l’intento satirico
di critica della società capitalistica che è sempre presente nelle opere di
Laterza e che si può riallacciare alla sua precedente attività da vignettista
umoristico; un intento evidente in insegne come Shell-erati, Total-Mente,
NonTiCredoBank, Batoste; Pago Con Calma, Nestress, Doic Bank, Di-FENDI-ti.
Oppure il gioco trasmette un positivo messaggio culturale, come nel caso di
LEGGO; o ancora propone un rovesciamento ironico della funzione dell’oggetto,
come quando il Rolex diventa Relax, suggerendo un uso del tempo differente.
Infine, non solo il mondo della pubblicità e del consumo, ma addirittura i
capisaldi della nostra cultura quali la filosofia, la teologia e la scienza,
sono scetticamente dissacrati dall’artista lucano, e anche qui il gioco
umoristico apre la strada a una riflessione: “cercare un gatto nero nel buio”,
espressione che per Laterza condensa l’essenza dell’anelito umano alla ricerca,
non è forse una metafora della nostra vita, della spinta a inseguirne invano il
senso sempre sfuggente e della tendenza a cedere al conforto che può darci
l’illusione di averlo trovato? Mariadelaide Cuozzo Docente di Storia dell’arte
contemporanea, Università degli Studi della Basilicata.
WORKS. NEW MILLENNIUM, MUST Museo Storico della Città di Lecce, mostra di Angelo Filomeno
Mostra ANGELO FILOMENO WORKS. NEW
MILLENNIUM, MUST Museo Storico della Città di Lecce, 29 giugno- 22 ottobe 2023
Giovedì 29 giugno alle ore 18.30 verrà inaugurata nelle sale del piano terra del MUST Museo Storico della Città di Lecce (via degli Ammirati 11) la mostra Angelo Filomeno. Works. New Millennium.
La mostra nasce dalla collaborazione tra il MUST Museo Storico della Città di
Lecce e il Laboratorio TASC Territorio, Arti visive e Storia dell’arte contemporanea
del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e sarà visitabile
dal 29 giugno al 22 ottobre 2023.
Ideata dalla direttrice del MUST, architetto Claudia Branca e
curata dal professore Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte Contemporanea
all’Università del Salento, sarà la prima mostra di taglio antologico dedicata all’artista
italoamericano Angelo Filomeno. «La mostra si pone in linea con la programmazione culturale del MUST Lecce, con
la finalità di ideare e produrre autonomamente iniziative di valore scientifico e divulgativo al tempo stesso (vedi le mostre di Marianna Elmo e Francesco De Matteis), per estendere conoscenze e consapevolezze sullo scenario culturale
sia storico che strettamente contemporaneo» ha sottolineato Claudia Branca,
direttrice del MUST.
Per meglio comprendere il percorso artistico di Angelo Filomeno, il
catalogo bilingue a corredo della mostra, a cura di
Massimo Guastella, edito da Sfera Srl – Must Edizioni, raccoglie
i testi di Vittorio Sgarbi, dello stesso curatore, di Lia De Venere e gli
apparati filologici a cura di Alessia Brescia, Erika Presicce e Cristina
Sergi, giovani
ricercatrici dell’ateneo salentino.
Angelo Filomeno, originario
di San Michele Salentino (BR), classe 1963, tra le personalità più interessanti del panorama artistico internazionale, ha
frequentato il corso di pittura del professore Alfonso Siano all’Accademia di Belle Arti di
Lecce. Il luogo della formazione rappresenta un fattore non secondario nella motivazione dell'esposizione: «Tale aspetto non può che rafforzare saldamente il legame tra
la formazione accademica territoriale con i luoghi dove si è sviluppata e svolta
la
produzione artistica e culturale di Filomeno» ha scritto in catalogo Massimo Guastella.
Dopo il diploma, Angelo Filomeno si è trasferito a Milano dove ha avuto modo di esercitare le abilità sartoriali acquisite in giovane età, lavorando per note
maison di moda: Raffaella Curiel, Mila Schön, Versace. Dal 1992 si è stabilito a New York
dove ha collaborato con atelier di sartorie teatrali, come Eaves Brooks, nel Queens
e per Oscar de la Renta. È stato, in particolare, il rapporto con l’amica Carolyn Kostopoulos, proprietaria della Carrelli Costumes di Manhattan, a offrirgli l’opportunità di lavorare i tessuti per realizzare i costumi di cinema, teatro
e
spettacolo. Dopo varie esplorazioni di impronta concettuale degli anni Novanta,
agli esordi del nuovo millennio si registra la svolta della sua carriera, quando
sceglie di mettere a frutto la grande abilità di ricamatore su pregiate sete shantung,
affiancate poi ad altri materiali.
L’artista vanta numerose partecipazioni a rassegne di respiro internazionale;
nel 2007 è stato invitato alla 52° Biennale di Venezia dal curatore Robert Storr.
L’esposizione veneziana ha sancito la sua consacrazione nel sistema dell’arte contemporanea.
In mostra nel museo leccese, una selezione di oltre sessanta opere,
prevalentemente ricami, ma anche disegni, acquerelli, opere plastiche e installazioni, che
ripercorrono la sua produzione artistica dal 2001, anno in cui ha sviluppato un linguaggio autonomo e riconoscibile con le singolari, prime “pitture ricamate” dalle
tematiche macabre, realizzate con l’inseparabile macchina da cucire SINGER, sino ai
lavori più recenti realizzati nel 2023, con fienili e circhi americani ricchi di
policromie.
La mostra potrà essere visitata fino al 22 ottobre 2023 negli orari di
apertura del Must
(martedì - domenica dalle 9 alle 21; dal 15 ottobre martedì – giovedì dalle 9
alle 19
– venerdì sabato e domenica dalle 9 alle 20).
Info tel.
0832.241067 email: biglietteria@mustlecce.it
mercoledì 21 giugno 2023
Cristiano De Gaetano. Biglietti agli amici
martedì 20 giugno 2023
Gianni De Serio e Mariangela Cassano "Momenti di Grafica d'Arte Trasversale" allo Spazio Start di Giovinazzo
Venerdì 23 giugno 2023 alle ore 19,30, presso la
suggestiva galleria SPAZIO START nel centro storico di
Giovinazzo (via Cattedrale n.14), verrà inaugurata la mostra personale degli
artisti Gianni De Serio e Mariangela Cassano dal titolo “Momenti di Grafica
d’Arte Trasversale” a cura di Patrizia Dinoi. Presenterà la
mostra il critico prof.ssa Paola Nitti. L’evento sarà arricchito
dall’intervento lirico della cantante Vittoria Didonna.
La mostra è
visitabile fino al 15 luglio 2023, con orario di
apertura 19:30 – 21:30, oppure su appuntamento (tel. 389 191
1159).
Momenti di Grafica
d’Arte Trasversale, la mostra personale di Gianni De Serio e Mariangela Cassano, dà vita ad
opere d’arte originali, che costituiscono un’interessante commistione tra arte
e tecnologia, tra espressività e tecnica, contribuendo, così, ad
allargare sempre più l’orizzonte della produzione artistica
contemporanea. Il titolo della mostra – Momenti di Grafica d’Arte Trasversale –
richiama le tante situazioni condivise della loro vita, all’interno della loro
casa–atelier che hanno visto la realizzazione di opere di una armoniosa sintesi
fra innovazione e tradizione, nell’ambito della Grafica d’Autore (si passa
dalla grafica incisa, alla monotipia, alle tecniche digitali, alla UV, alla
stampa giclée, alla serigrafia, al collage, alla xilografia, alla grafica
installata nello spazio). Le opere dei due artisti dialogano in perfetta
sintonia e condivisione tra passato e presente, lasciando tuttavia spazio per
la sperimentazione autonoma di entrambi.
Artista eclettico, studioso del segno,
incisore e artista multimediale, Gianni De Serio, attualmente, è docente di Tecniche
Grafiche Speciali, Tecniche e Tecnologie della Grafica e Serigrafia presso
l’Accademia di Belle Arti di Lecce. La sua poetica, sempre in equilibrio fra
tradizione e sperimentazione, gli permette di creare opere pittoriche,
incisioni, serigrafie, grafica digitale, installazioni multimediali, videomaking.
Molte sue creazioni sono state oggetto di pubblicazioni e di edizioni di
Cartelle d’Arte a tiratura limitata. Nelle sue creazioni più recenti,
della Serie “La pelle”, Gianni De Serio, al pari degli innumerevoli grandi
artisti della storia dell’arte, si confrontata con il nudo, uno dei temi, non
solo tra i più accettati e consueti dell’intera storia dell’arte, ma anche
oggetto di studio nelle Accademie di tutto il mondo. Nella sua opera “Decor”
l’immagine femminile richiama alla mente il nudo femminile presente in
“Colazione sull’erba” di Éduard Manet. Numerose sono le sue partecipazioni a manifestazioni
artistiche nazionali e internazionali, con riconoscimenti di alto profilo.
Mariangela Cassano è figlia d’arte, poiché nasce in una
famiglia di maestri tipografi. È artista incisore dalle brillanti intuizioni
creative, sempre pronta a sperimentare e conoscere nuove tecniche e
metodologie, utilizzando la materia, come soggetto principale delle sue opere.
Nei suoi lavori, il senso materico della superficie appare come una visione
macrofotografica, nella trama reticolare dei segni incisi. Attualmente insegna Tecnologia
dei Materiali per la Grafica, presso l’Accademia di Belle Arti di Bari e
ricopre incarichi di docenza in discipline grafico pubblicitarie nella scuola
secondaria di II grado. Come
per gli artisti protagonisti dell’Informale, che non è stato un
Movimento, né una Scuola o una “tendenza”, bensì una condizione, uno “stato
d’animo”, Mariangela Cassano, nei suoi ultimi lavori (Collage Multimaterici
Informali), si è liberata da schemi figurativi, proponendo opere grafiche
in cui il segno ricerca un nuovo rapporto con il mondo attraverso l’arte.
La comunicazione è
curata da Spazio Start.
Progetto grafico:
Claudia Dagostino
Per informazioni:
Tel.: 389 191 1159
Email : spaziostart.giovinazzo@gmail.com
Web: https://www.facebook.com/spaziostart
Heroes - Mascoli a Milano
Home Theatre III OPEN STUDIO con Alice Paltrinieri
Home Theatre III
OPEN STUDIO
con Alice Paltrinieri
Studio d'arte, via Faenza 109, Triggiano
Home Theatre è un progetto di Open Studio, uno spazio dinamico al servizio del dialogo tra artisti, E' una zona liminale che risponde alla necessità di imbastire la trama di connessioni fortuite. Il titolo dell’evento, nel suo significato originario, fà riferimento a un insieme di dispositivi tecnologici usati in ambienti domestici, per amplificare i suoni, e coinvolgere al massimo lo spettatore. Traslato nel nostro contesto, dove l’interazione è rigorosamente dal vivo, libera dalla mediazione tecnologica, diventa metafora di diffusione delle sinergie attivate nel dialogo tra l'artista ospite e il pubblico.
Questa seconda stagione porta con sé una novità, diversamente dalle precedenti, un unico artista protagonista dell'Open Studio. L'evento presentato subisce una variante rispetto alla sua forma originale. L'artista invitato ha l'occasione di trascorrere del tempo in studio e sviluppare un progetto personale, innescando connessioni con il territorio pugliese. Lo studio d'arte diventa palcoscenico sperimentale per la restituzione. Il terzo episodio di Home Theatre si svolge in tre giornate e avrà protagonista Alice Paltrinieri: 26-27 giugno Open Studio rivolto ad amici e artisti che vorranno interagire con il nostro ospite. (10.00-12.30 am - 19.00-21.00 pm)
Focus del progetto è la narrazione, il racconto del lavoro, gli aneddoti, progetti e le curiosità dell'artista, che porteranno lo spettatore a rendersi complice del processo creativo. Un tentativo per immaginare lo studio d'artista non più solo come il luogo misterioso per la creazione, silenzioso e solitario, bensì come un nuovo spazio interattivo, come una sorta di 'Sunday Salon'* everyday. Home Theatre si prospetta, al contempo, come un porto mobile, dinamico, inteso quale area di attraversamenti, scambi e connessioni, come una stazione di transito, in attesa di trovare altre dimore, per passare il testimone e amplificare ancora una volta il risultato dell’interazione. L'
* Sunday Salon dell’artista Louise Bourgeois: per più di 30 anni il suo appartamento di Chelsea (dal 1958 fino alla sua morte nel 2010) è stato la sede dei suoi famosi “Sunday Salons”, ai quali ha invitato in gran parte studenti e giovani artisti, ma anche personaggi affermati come Joan Jonas, Nan Goldin o Jonas Mekas.
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26 - 27 giugno, open studio con Alice Paltrinieri in presenza
ore 10.00 - 12.30
ore 19.00 - 21.00 (degustazione vino)
Dal 28 giugno in poi, sarà possibile visitare lo studio su appuntamento telefonando al +39 3474831440
LINKS - Reference IG:
Isabella Nurigiani | In forma fluens
A cura di Cornelia Bujin
CAMERA DEI DEPUTATI
Complesso di Vicolo Valdina – Piazza di Campo Marzio, 42
Inaugurazione su invito: Martedì 27 giugno 2023, ore 18.00
*l’ingresso è consentito entro le ore 17.45 fino a capienza della sala, con obbligo di giacca per i signori
Apertura al pubblico: dal 28 giugno al 7 luglio 2023, ore 11.00 -19.00