domenica 30 aprile 2023
La Visione del Tempo di Danilo Fiorucci
sabato 29 aprile 2023
Raphaela Simon | Blaue Nacht
Via Gustavo Bianchi, 1
00153 Roma, Italia
A Bologna i “Corpi. Sospesi & Imperfetti” di Serafina Figliuzzi ed Emanuele Giannelli
Quando sono i corpi ad unire e a fare da trait d’union nonostante le differenze di genere.
Il vernissage del 2 maggio alle 19,00 sarà accompagnato da una pièce teatrale dell’attore Lorenzo Zuffi
La performance è un’esperienza multisensoriale che mette in scena elementi sacri e profani e realizza una sorta di santuario moderno, con un gioco di luci e ombre che sottolinea la plasticità dei corpi sospesi e imperfetti. Un rito collettivo che culmina in sinergia tra attori e astanti.
Il finissage del 14 maggio sarà impreziosito dal Coro “Ensamble Coelacanthus”.
Partner è l’ANT Bologna con una raccolta fondi a loro interamente devoluta.
INFO
“Corpi. Sospesi & Imperfetti”
02 -14 maggio 2023
Basilica di Santo Stefano, Bologna
Fotografa, Serafina Figliuzzi
Scultore, Emanuele Giannelli
Performer, Lorenzo Zuffi
Ufficio stampa Artpressagency di Anna de Fazio Siciliano:
e-mail annasicilianodefazio@gmail.com– mob. 349.1505237
venerdì 28 aprile 2023
Sabino de Nichilo e Dario Molinaro | Innen und Aussen
La mostra sarà inaugurata il 30 aprile alle ore 18 e resterà aperta fino al 30 giugno.
Sabino de Nichilo / Dario Molinaro
Innen und Aussen
a cura di Antonello Tolve
dal 30 aprile al 30 giugno 2023
MOMART GALLERY
Piazza Madonna dell’Idris n. 5 e 7 |Matera - 75100
www.momartgallery.it- momartgallery57@gmail.com
direttore artistico Monica Palumbo
tel. +39 338 841431
Ufficio stampa
Carmela Cosentino +39 320 7934325
mercoledì 26 aprile 2023
Teresa Gargiulo | Centodieci tessere per un mosaico potenzialmente infinito
Piazzetta Nilo, 7
80134 Napoli - IT
ph. +39 081 552 5526
giovedì 20 aprile 2023
Cristina Iotti e Massimo Barlettani | The Power of Flowers
Cristina Iotti – Massimo Barlettani
The Power of Flowers
La silente rivoluzione dei fiori
a cura di Maria Gabriella Damiani
Inaugurazione 3 maggio ore 18,00
dal 3 al 21 maggio 2023
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzetta Cattedrale (centro storico)
72017 Ostuni (Br)
Tel. 0831.335373 – Cell. 348.8032506
info@orizzontiarte.it- www.orizzontiarte.it
F: Orizzontiartecontemporanea
Communication Manager
Amalia Di Lanno
www.amaliadilanno.com - info@amaliadilanno.com
mercoledì 19 aprile 2023
Mitografie di Lorenzo Bruschini
vive il poeta, per testimoniare
il riso delle onde, e il pianto del sapere
MITOGRAFIE
mostra personale di Lorenzo Bruschini
Vernissage
Giovedì 20 Aprile 2023
dalle 18:00 alle 21:00
Testo critico:Marta Spanò
Lettura di poesie di Maura Del Serra: Daniela Cavallini
Presentazione della cartella Mitografiecon la poetessa Maura Del Serra
Editore: De Luca Editori d’Arte
Giovedì 4 Maggio 2023
dalle 17:00 alle 21:00
la mostra resterà aperta fino al 9 maggio 2023
Via Giulia 13, 00186 Roma
Ufficio stampa
Alessandra Lenzi | alessandralenzi.press@gmail.com
Tel: (+39) 320 5621416
Alberta Zallone | DI NOTTE GLI ALBERI DIVENTANO SOGNI
domenica 16 aprile 2023
OTHERSIDE PINA DELLA ROSSA Rassegna “MATERIE 9” a cura di Valerio Falcone
OTHERSIDE
PINA DELLA ROSSA
Rassegna “MATERIE 9”
a cura di Valerio
Falcone
18 marzo - 18 aprile 2023
Sala
delle Esposizioni Fornace Falcone
Eboli, Salerno
Dal 18 marzo al 18
aprile, nella Sala delle Esposizioni Fornace Falcone, ad Eboli (SA), la mostra
personale di PINA DELLA ROSSA, per la rassegna MATERIE 9,
a
cura di Valerio Falcone. L’esposizione,
intitolata OTHERSIDE , è costituita
da una grande installazione, site
specific, realizzata con le opere più significative dell’artista, L’artista
espone una istallazione a parete di opere che iscrivono un percorso
‘intermittente’ di quadri e
segmenti geometrizzati fotografici, cunei testurizzati e cromatici che sviluppano una costellazione
di intricate ramificazioni, volti consunti, pelle rugata. Come un’alterazione
re-immaginante, il senso dell’opera
si ‘stravolge’ in una tensione di piani immaginali. L’opera ‘si apre’ al desiderio della sua
alterità, in un germinante movimento della propria stabilità. Pina Della Rossa concepisce la pratica
artistica come uno sprofondamento e una risalita del proprio corpo psichico. Le
sue visioni sono una soglia mobile di
oscuramenti e illuminazioni, in una
eccedente topografia dell’anima, come un ribaltarsi eterotopico del
‘dentro’ in ‘fuori’, e viceversa.
Spostando in altre possibilità il suo ‘confine’, l’opera di Pina Della Rossa,
radicata nella inquietudine originaria dello sguardo, risuona di un
‘inimmaginabile’ che ne interroga l’unità di senso. Un auto-riflettersi del gesto ‘che vede’ in
rifrazioni visive su traiettorie imprevedibili, lungo le quali s’intona un
dolente, silente canto da un invisibile pentagramma. L’opera nella sua erranza,
tra unità e frammenti, tra presenza e assenze, si fa visibile elegia della
lontananza dell’altrove. Segnali, non
svelamenti, evocazioni orbitanti di una trasmutante apocalisse del visibile
sono ‘in opera’. Nessuna quieta chiarità l’attraversa, bensì ri-velanti, umbratili filamenti di luce nera
e improvvise emersioni di un contrappunto rosso, radici dell’aurorale luce
iniziale. La mappa dell’anima ‘segnata’ da
Pina Della Rossa è custodia di un mistero irraggiungibile, neanche
immaginabile, solo visibile eco silenzioso in un profondo ‘ascolto’.
OTHERSIDE
PINA
DELLA ROSSA
MATERIE
9, a cura di Valerio Falcone
SALA DELLE ESPOSIZIONI FORNACE FALCONE per la Cultura
Eboli
– Salerno
Galleria di riferimento:
AREA 24 SPACE Via
Ferrara, 4 -80143 Napoli - Tel. 3396495904 http://www.adrart.it
PINA DELLA ROSSA
E-mail: info@pinadellarossa.it Sito: www.pinadellarossa.it
Pina
della Rossa
OTHERSIDE Sabato 18 marzo – 18 aprile 2023
Rassegna “MATERIE 9”, a cura di Valerio
Falcone
Sala delle Esposizioni Fornace Falcone, Eboli
(SA).
Fornace Falcone per la
Cultura
Testo di Assunta Pagliuca, sull’opera di Pina Della
Rossa
“Segni del
tempo, performati come segni permanenti, diventano via di fuga e strumenti di
lotta e di denuncia. Pannelli disposti come in un puzzle disarticolato, con un
accostamento che rompe ogni geometria. Radici contorte e superfici rugose
spezzate da lamine nere privano gli elementi di uno spazio razionale. Una
consonanza di arte e vita, di arbusti il
cui radicamento si perde in segmenti profondamente neri, impercorribili ed
incomunicabili. Rimandi antropologici emergono
attraverso l’analogia di un viso raggrinzito con le radici rugose come
simulacri della fatica a sostenere i ritmi della vita. Segni del tempo che
scolpiscono con la loro presenza il trauma e la sofferenza di vissuti per
contenerli e strapparli all’armonia naturale. La sensibilità artistica di Pina
Della Rossa, artista napoletana di rilievo internazionale, il suo lavoro di
ricerca, iniziato negli anni Ottanta con la contaminazione di pittura e
fotografia, fa delle immagini uno strumento di riflessione e di analisi, in una
relazione di linguaggi diversi e di tecnologie digitali. Ciò che il fruitore
percepisce dalla visione dell’ opera prodotta non è quel che appare
nell’oggetto ma ciò che l’artista vuole comunicare, con un lavoro di
“deformazione” consapevole che scarnisce la fisicità oggettiva in ragione della
sua essenza per estrarne il significato più profondo. Una profondità che emerge
dai contrasti tonali, dagli urti cromatici che amplificano emozioni nelle loro
profonde stratificazioni. I giochi di piani, nell’accostamento delle immagini,
l’ intensità dei particolari realizzano modalità espressive attraverso
un’indole istintiva, ma con un’articolazione sintatticamente progettata, in cui
il complesso di sentimenti, lo stato d’animo, mai si piegano e si rassegnano
alla sofferenza. L’intento è quello di trascendere la superficie fisica
dell’opera, di trasfigurare con tracce di lirismo la struttura espressiva
conferendole caratteristiche di un Io narrante con il ricorso alla tecnica
dell’informale a forte connotazione simbolica. Minaccia, dolore, inquietudine
emergono nelle soluzioni cromiche di una metafisica di luci e di colori,
nella rottura di geometrie e
nell’articolazione di gradazioni
prospettiche, in cui tracce di vita escono dal loro nascondimento. La
disseminazione di immagini e la scomposizione dei piani creano una visione
ermeneutica che rigetta ogni condizione preordinata. Il campo visivo si dilata
e dirompe in una profondità essenziale senza alcun compiacimento edonistico.
Sotto l’effetto della contrizione e della forza implodono frammenti di realtà,
come tessere di mosaico, tenute insieme da contrasti di materiale e di
immagini, lamine di colore nero si scontrano con fratture rialzi e cedimenti
creando deformazione ed instabilità della scena per effetto di una complessità
problematica. Con abilità tecnica, l’artista dà vita, con i suoi inserti
policromi ed i suoi contrasti chiaroscurali, alla comunicazione delle immagini.
Pina Della Rossa non perde mai di vista l’obiettivo: far parlare l’opera, darle
respiro, liberarla dalla morsa, da quei cortocircuiti che la soffocano. Tra le
pieghe della propria coscienza, tra i segni del tempo si consuma il distacco da
ogni vessazione, con un’opera “visionaria” che assume in sé una tensione
all’interno della quale rintracciare relazioni ed ancoraggi dell’artista e del
genere umano, in un divenire dialettico, di compartecipazione e fusione. L’arte
diventa creatrice di stili e di rapporti sociali, nel suo dinamismo e nella sua
interattività processuale generando un agire connettivo. L’opera viene
restituita al tempo della vita, in uno spazio inglobante in cui lo spettatore
entra da protagonista come parte di un processo non prevedibile, che si radica
nell’architettura di un quotidiano replicabile. Con operazioni di
moltiplicazione, di decentramento e di coinvolgimento, il fruitore dell’opera
diventa riconoscibile in uno spazio d’identità con la possibilità di un
ancoraggio sociale e psichico. Pina Della Rossa manifesta questa volontà di
affidare all’arte anche una funzione di orientamento e di re-indirizzamento con
la capacità di “tendere verso” l’esperienza interna del soggetto e rimodulare
la polarità tra l’io e il mondo, tra il singolo e la collettività, in una
originaria autenticità. Sezioni finite che si propagano in tante disseminazioni
con un impianto strutturale che rivela un’architettonica sinottica puntuale,
tra frontiere e divisioni. Identità mutevoli, interazioni, oltre ogni tempo e
ogni spazio, viaggiano per la demolizione del limite. Segni del tempo che
tentano di trattenere lo spirito in segni indelebili sembrano trovare la
propria liberazione in una performance che si presenta come un viaggio
catartico che restituisce l’Io, ed il Noi, alla vita. L’opera diventa, così, lo
strumento ed il canale per avvicinare a sé, lasciandosi penetrare, ogni
spettatore che in forma sincrona entra nel rito messianico di questa
purificazione.”
Pina Della Rossa vive e lavora a Napoli, artista e docente di Disegno e Storia dell’Arte, è
attiva sulla scena artistica nazionale ed internazionale dagli anni ottanta, si
occupa di fotografia, video, pittura, design ed installazioni. La sua ricerca
introduce una riflessione metaforica sul rapporto di Identità e Corpo, Materia
e Memoria. Artista e attivista, di matrice concettuale, si
svincola dalla fisicità, emancipandosi dalla scientificità dell’applicazione
fotografica, per accogliere stimoli di natura extra-sensoriale. Nel corso
della sua evoluzione artistica Della Rossa testimonia il suo saper unire l’arte
all’impegno sociale, elaborando progetti focalizzati su tematiche esistenziali,
tensioni urbane e collettive, e lotta alla violenza. In tal senso, si rivela
sensibile attivista per la difesa dei diritti umani. Le sue opere divengono
linguaggio della contemporaneità, scavo interiore, autobiografico e, nel
contempo, momento di rinascita.
La sua opera si estrinseca anche su giochi di
piani, su differenti componenti geometriche, quando, trasformandosi in puzzle,
si sottrae alle obbligazioni del formale: così, libera da vincoli, essa
esplode, senza confini, abitando in più luoghi. Nei puzzle si
evidenzia altresì un vero e proprio viaggio sui sentieri della memoria, una
comunione intima con la natura, in cui le intricate ramificazioni sono “nervi
scoperti”. In esse il reale si è eclissato trasformandosi in altre
sembianze, divenendo una proiezione corporea ed instaurando una relazione
simbiotica tra opera e fruitore. Traspare così la natura etica delle
immagini, che spostano il senso comune sull’alterità che pervade la
visione del reale.
Le
sue opere sono inserite in numerose collezioni permanenti, pubbliche e private,
tra cui: MUSEO MADRE – Napoli; CAMUSAC, Museo Arte Contemporanea, Cassino - Frosinone; MUSEO NAZIONALE, Thebes – Grecia; MUSEO ALLOTROPYA, Antikyra – Grecia;
MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove – Roma; BONGIANI
Art Museum di Salerno – Italia; MUSEO
MUSEO CAM Casoria Contemporary Art Museum, Casoria - Napoli; MOBIUS
Gallery – Cambridge, Massachusetts – USA; MUSEAVV – Nizza; MUSEO MACS - ARTE
CONTEMPORANEA, Santa Maria Capua Vetere – Caserta; Museo di Fotografia
Contemporanea “LA VALLE“, Cervinara – Avellino; MARIO COLONNA - ART
HOTEL GRAN PARADISO – Sorrento; Galleria GAM “MEDITERRANEUM
COLLECTION“ – Catania; Galleria AREA24Space – Napoli; Galleria
FRANCO RICCARDO ARTI VISIVE – Napoli; Galleria
3F FIORILLOARTE – Napoli; Galleria DEL CARBONE – Ferrara; Galleria
SPAZIO 88 – Roma; Galleria SPAZIO
UTOPIA Contemporary Art – Salerno; MUSEO
D’ARTE, Comune di Rittana – Cuneo;
Galleria TUFANOSTUDIOVENTICINQUE, R. Veronesi – Milano; THE LONDON BIENNALE, D.
Medalla – Londra; ARCHIVIO AMAZON Archive of artistic
works and projects about the Amazonic World, R. Maggi – Amazzonia; ARCHIVIO Visivo e Libri d’Artista di San Cataldo -
Caltanisetta; ARCHIVIO Libri d’Artista “IBRIDIFOGLI” – Salerno.
Nel 2016 è stata inserita nell’ATLANTE dell’ARTE
CONTEMPORANEA a Napoli e in Campania, Loredana
Troise (a.v.), a cura di Vincenzo Trione – per il progetto di Ricerca e
Documentazione del Museo MADRE – Napoli. Ed. Electa.
Ha esposto in numerose mostre presso musei, gallerie nazionali e internazionali, accanto ad artisti,
come: Araki, Nagasawa, Oppenheim, Vettor Pisani, Spoerri. Tra le più
importanti ricordiamo: “9 ARTISTI ITALIANI“ - Galleria Area24Space,
Napoli; “Per-formare una
collezione”, MUSEO MADRE – Napoli; “SEGNI PERMANENTI“, MUSEO MACRO – Roma; ”MATERIE 9” a cura di Valerio Falcone Eboli,
Salerno; ”RELAZIONI MARGINALI SOSTENIBILI / Shozo Shimamoto”, Bongiani
Museum - Galleria Sandro
Bongiani – Salerno; “TAKE
CARE PROJECT”, FONDAZIONE 107 – Torino; “Signum”, BIBLIOTHE’ Gallery – Roma;
“NARRATO CON FIGURE”, FONDAZIONE Filiberto e Bianca MENNA, Salerno; STILL
FOTOGRAFIA e WE WORLD Onlus – Milano; “ThinkAboutNaturalAction”,
ANDREANUOVOHomeGallery – Napoli; FOCUS Artphilein – Photography, Lugano –
Svizzera; “L’AMAZZONIA DEVE VIVERE”, MUSEO DIOTTI, Cremona; PADIGLIONE
BIRMANIA, Palazzo Zanardi Landi – LODI; MACVA -
MUSEO DE ARTE CONTEMPORÁNEO DE VALENCIA, Valencia – Venezuela; ARCHIVIO Visivo e Libri d’Artista –
Caltanisetta; “Da una trifora sul cortile dell’attualità #1”, AREA24Space
– Napoli; FIERA di Bologna; “FUORI SALONE” – Milano; “EXPO’ Arte-Cibo” –
Milano; MUSEO CAM Casoria Contemporary Art Museum, Casoria - Napoli; ARTELIBRO – Bologna; “NATURE“,
FrancoRiccardiArtiVisive, Palazzo Partanna – Napoli; “DOPO LA BATTAGLIA”,
PAN – Palazzo delle Arti Napoli; MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE – Napoli; MUSEO
FILANGIERI – Napoli; “Mater Nostra”, PALAZZO FERRARI, Parabita; PARATISSIMA,
THE OTHERS ART FAIR – Torino; TILT ESTETICA – TRIENNALE DI ARTI VISIVE” – Roma;
Museo MAAAC – Cisternino; SETUP – Bologna; UN CASTELLO ALL’ORIZZONTE – Perugia;
PRIMOPIANOLivingGallery – Lecce; DEUTSCHES HIRTENMUSEUM – Hersbruck-Germania;
SICOF – Fotografia Internaz. – Milano; “RI-Scatto”, Galleria SPAZIO88 – Roma; “Selected
works”, Galleria AREA24 Space - Napoli,
che in particolare ne segue gli sviluppi artistici.
Galleria di riferimento:
AREA 24 SPACE
Via Ferrara, 4 -80143 Napoli - Tel. 3396495904 http://www.adrart.it
PINA DELLA ROSSA
E-mail: info@pinadellarossa.it Sito: www.pinadellarossa.it
Pina
della Rossa
OTHERSIDE
Sabato 18 marzo – 18 aprile 2023
Rassegna “MATERIE 9”, a cura di Valerio
Falcone
Sala delle Esposizioni Fornace Falcone, Eboli
(SA).
Fornace Falcone per
la Cultura