mercoledì 31 agosto 2022

Germano Celant in prospettiva

Lo Studio Celant e l’Accademia Nazionale di San Luca presentano a Roma nella sede di Palazzo Carpegna martedì 13 settembre alle ore 17.00 Germano Celant in prospettiva, la prima Giornata tematica di studio nell’ambito di Germano Celant. Cronistoria di un critico militante, progetto dedicato al grande critico e storico dell’arte realizzato a due anni dalla sua scomparsa, insieme a Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Prada, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Triennale Milano.

Marco Tirelli, Vice Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, così spiega motivazioni e spirito dell’iniziativa: “Germano Celant, sismografo dei movimenti tellurici che hanno attraversato la società e l’arte a lui contemporanee, ne è stato interprete e protagonista. Certo ci restano le testimonianze della sua formidabile attività, ma oggi quali sono i segni, le indicazioni, le eredità che ci lascia? L’arte contemporanea e il suo sistema sono o meno proiezioni di una via da lui indicata? Queste, tra le altre, sono le domande che ci porremo nella giornata di studio presso l’Accademia Nazionale di San Luca".

Germano Celant (Genova 1940 – Milano 2020) storico e critico dell’arte, internazionalmente conosciuto per la sua teorizzazione dell'Arte Povera, ha curato mostre in tutto il mondo e pubblicato centinaia di libri e cataloghi. Ha ricoperto la carica di Soprintendente Artistico e Scientifico della Fondazione Prada, Milano e Venezia, e quella di Curatore della Fondazione Aldo Rossi a Milano e della Fondazione Annabianca e Emilio Vedova a Venezia. Nel 2015 è stato Curatore di Arts&Foods. Rituali dal 1851, Padiglione d’Arte di Expo 2015 alla Triennale di Milano; nel 2016 è stato Project Director di The Floating Piers, opera di Christo e Jeanne-Claude al Lago d’Iseo; nel 2018 ha curato la mostra Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943 alla Fondazione Prada, Milano. La Biennale di Venezia gli ha conferito, postumo, il Leone d’Oro Speciale 2020.

GERMANO CELANT. CRONISTORIA DI UN CRITICO MILITANTE Le Giornate tematiche di studio sono aperte al pubblico e intendono non solo ripercorrere l' intensa carriera del noto strico e critico d'arte, ma anche creare le premesse per sviluppare un’approfondita riflessione sul suo operato grazie alla partecipazione di artisti, critici, architetti, collezionisti, curatori, direttori di istituzioni con cui Germano Celant ha collaborato nel corso di oltre cinquanta anni di lavoro.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili
Prenotazione obbligatoria via mail: prenotazioni@accademiasanluca.it
oppure 06.6798848 (portineria)


martedì 13 settembre 2022 alle 17:00
Accademia Nazionale di San Luca, Roma
a cura dello Studio Celant
da una proposta dell'Accademia Nazionale di San Luca

saluti
Paolo Icaro Presidente Accademia Nazionale di San Luca

introducono
Antonella Soldaini Consulente curatoriale e responsabile della ricerca scientifica Studio Celant
Marco Tirelli Vice Presidente Accademia Nazionale di San Luca 

modera
Claudio Strinati Segretario Generale Accademia Nazionale di San Luca

intervengono
Luca Massimo Barbero Direttore Istituto storia dell’arte Fondazione Giorgio Cini 
Stefano Boeri Presidente Triennale Milano
Stefano Collicelli Cagol Direttore Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci 
Chiara Costa Direttore programmazione Fondazione Prada 
Margherita Guccione Direttore scientifico Grande MAXXI
Angela Tecce Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre 
Andrea Viliani Responsabile e Curatore 2020-2022, CRRI- Centro di Ricerca Castello di Rivoli 




lunedì 29 agosto 2022

Panorama Monopoli

ITALICS, il primo consorzio in Italia che riunisce oltre sessanta tra le più autorevoli gallerie d’arte antica, moderna e contemporanea attive su tutta la Penisola, presenta da giovedì 1 a domenica 4 settembre 2022 a Monopoli (Bari), la seconda edizione della mostra diffusa “Panorama” a cura di Vincenzo de Bellis, direttore associato e curatore per le arti visive del Walker Art Center di Minneapolis.

“Panorama”, lo speciale racconto che ITALICS dedica con cadenza periodica ad alcune tra le località più straordinarie del paesaggio italiano, avviato lo scorso anno con la prima edizione tenutasi nella meravigliosa isola di Procida, propone un nuovo itinerario tra arte, architettura, antichità e contemporaneo, accompagnato da un calendario di occasioni di approfondimento come appuntamenti aperti al pubblico, performance e progetti speciali.

Il percorso in mostra abbraccia l’antico centro storico della cittadina adriatica e si dispiega lungo una costellazione di venti spazi espositivi, tra palazzi, chiese, piazze, edicole votive nascoste nei vicoletti e chiassi, in cui sono ospitate 70 opere dal Quattrocento a oggi che includono 7 lavori performativi, realizzate da 60 artisti internazionali appartenenti a epoche, generazioni e nazionalità differenti: Mario Airò (Pavia, Italia, 1961), Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, Italia, 1978), Stefano Arienti (Asola, Mantova, Italia, 1961), Gianfranco Baruchello (Livorno, Italia, 1924), Luca Bertolo (Milano, Italia, 1968), Paolo Bini (Battipaglia, Salerno, Italia, 1984), Alighiero Boetti (Torino, Italia, 1940 – Roma, Italia, 1994), Pier Paolo Calzolari (Bologna, Italia, 1943), Sexto Canegallo (Sestri Ponente, Genova, Italia, 1892 – 1966), Mariana Castillo Deball (Città del Messico, Messico, 1975), Adelaide Cioni (Bologna, Italia, 1976), Pietro Consagra (Mazara del Vallo, Trapani, 1920 – Milano, Italia, 2005), Maria Adele Del Vecchio (Caserta, Italia, 1976), Gaia Di Lorenzo (Roma, Italia, 1991), Nathalie Djurberg & Hans Berg (Lysekil, Svezia, 1978 / Rättvik, Svezia, 1978), Mimosa Echard (Alès, Francia, 1986), Sam Falls (San Diego, CA, Stati Uniti, 1984), Matteo Fato (Pescara, Italia, 1979), Ettore Ferrari (Roma, Italia, 1845 – 1929), Cesare Fracanzano (Bisceglie, Barletta-Andria-Trani, Italia, 1605 – Barletta, Barletta-Andria- Trani, Italia, 1651), Massimo Grimaldi (Taranto, Italia, 1974), Edi Hila (Shkodra, Albania, 1944), Judith Hopf (Karlsruhe, Germania, 1969), Adelita Husni-Bey (Milano, Italia, 1985), Alfredo Jaar (Santiago del Cile, Cile, 1956), Ann Veronica Janssens (Folkestone, Regno Unito, 1956), Runo Lagomarsino (Lund, Svezia, 1977), Giovanni Lanfranco (Parma, Italia, 1582 – Roma, Italia, 1647), Francesco Laurana e Nicola Samorì (Dalmazia, Croazia, 1430 – Avignone, Francia, 1502 / Forlì, Italia, 1977), Renato Leotta (Torino, Italia, 1982), Jieun Lim (Seul, Corea Del Sud, 1983), Lorenzo Lippi (Firenze, Italia, 1606 - 1665), Carlo Manieri (Taranto, Italia, 1633 – Roma, Italia, 1702), Franca Maranò (Bari, Italia, 1920 – 2015), Richard Marquis & Johanna Nitzke Marquis (Bumble Bee, AZ, Stati Uniti, 1945 / Northern Wisconsin, WI, Stati Uniti, 1947), Mario Merz (Milano, Italia, 1925 – 2003), Marisa Merz (Torino, Italia, 1926 – 2019), Luzie Meyer (Tubinga, Germania, 1990), Diego Miguel Mirabella (Enna, Italia, 1988), François Morellet (Cholet, Francia, 1926 – 2016), Valerio Nicolai (Gorizia, Italia, 1988), Alessandro Piangiamore (Enna, Italia, 1976), Michelangelo Pistoletto (Biella, Italia, 1933), Gianni Politi (Roma, Italia, 1986), Nathlie Provosty (Cincinnati, OH, Stati Uniti, 1981), Giangiacomo Rossetti (Milano, Italia, 1989), Medardo Rosso (Torino, Italia, 1858 – Milano, Italia, 1928), Mimmo Rotella (Catanzaro, Italia, 1918 – Milano, Italia, 2006), Antonio Sanfilippo (Partanna, Trapani, Italia, 1923 – Roma, Italia, 1980), Aviva Silverman (New York, NY, Stati Uniti, 1986), Carl-August-Wilhelm Sommer (Germania, 1839 – 1921), Eugenio Tibaldi (Alba, Cuneo, Italia, 1977), Patrick Tuttofuoco (Milano, Italia, 1974), Massimo Vitali (Como, Italia, 1944), Luca Vitone (Genova, Italia, 1964), Stanley Whitney (Filadelfia, PA, Stati Uniti, 1946), Antonio Zanchi (Padova, Italia, 1631 – Venezia, Italia, 1722).

Come per la precedente edizione che festeggiava la carriera di Daniel Buren e il suo profondo legame con l’isola di Procida, anche quest’anno, in occasione di “Panorama Monopoli”, ITALICS celebra l’esemplare esperienza artistica di un’autrice fondamentale per il territorio con il conferimento dell’Italics d’Oro all’artista e fotografa Lisetta Carmi (Genova, 1924).

Lisetta Carmi sarà la protagonista di un progetto speciale sviluppato in collaborazione con il festival internazionale di fotografia e arte PhEST – See Beyond the Sea che prevede una mostra di scatti inediti realizzati nel 1960 tra Puglia e Basilicata, presentata in anteprima durante la premiazione in calendario per venerdì 2 settembre 2022, che resterà aperta al pubblico per tutta la durata del festival, dal 9 settembre al 1 novembre 2022.

Il progetto “Panorama Monopoli” si sviluppa come un grande racconto corale ispirato al concetto greco di xenia, a cui contribuisce ciascuna delle opere selezionate offrendo molteplici letture su tematiche universali che, dal Quattrocento a oggi, hanno mosso la creatività degli artisti di epoche diverse e interessato le riflessioni umane lungo circa sette secoli.

Per i greci, il termine xenia riassumeva il senso dell’ospitalità e il rapporto con lo straniero, regolato da norme comportamentali di base, come ad esempio la consuetudine di omaggiare l’ospite con un “regalo di addio” per testimoniare di aver gradito la sua visita. In un certo senso la xenia è una forma di amicizia ritualizzata basata sulla reciprocità.

Il concetto si lega a quello di straniero, da xenos, e alla storia di Monopoli, che è comune a quella di tante altre città sulle coste adriatiche, crocevia di scambi, interessi, popoli e commerci. Egnatini (provenienti dal centro messapico della vicina Egnazia), Bizantini, Bretoni, Arabi, Spagnoli, Veneziani hanno contributo in vari modi a rendere la cultura della città un vero e proprio mosaico policromo ma, allo stesso tempo, queste minacciose presenze l’hanno strutturata come una poderosa fortezza sul mare.

Spiega il curatore Vincenzo de Bellis: «Se trasliamo questi concetti a oggi, notiamo quanto sia cambiato il rapporto con l’altro. Ripudiamo lo straniero, senza renderci conto che nella società contemporanea siamo tutti stranieri gli uni agli altri. La nostra epoca ha snaturato completamente il significato di vicinanza e lontananza, ha trasformato la distanza in un motivo di paura e di esclusione, oppure l’ha ridotta a zero in una prossimità che è solo virtuale, vissuta e mediata da uno schermo. Così le notizie ci toccano ma non ci riguardano, non le sentiamo vivide, eppure sono vicine, perché tutto oggi è vicino. In un 2022 sconvolto da una pandemia mondiale e da una guerra, quella in Ucraina, che ci ricorda le tante altre guerre in corso, ora solo più silenti per lo scoppio dell’ennesima; in un anno in cui non si sono arrestate le migrazioni di massa tra i vari confini del mondo e che per la nostra posizione, affacciati sul Mediterraneo, vediamo provenire soprattutto da Oriente, dal Medioriente e dal Nord Africa, “Panorama Monopoli” non può e non vuole essere una mostra politica nel senso più immediato del termine. Molti degli artisti in mostra non parlano delle cronache attuali, e non potrebbe essere diversamente da così, raccogliendo opere che spaziano dal Quattrocento ad oggi. La selezione pone l’accento su temi universali che aprono a una ampia varietà di letture, a volte anche inaspettate, specie laddove opere e artisti di epoche e provenienze diverse sono posti in dialogo nel percorso espositivo».

“Panorama Monopoli” si riconferma un’esperienza espositiva unica. Una mostra che si configura come l’emanazione di ITALICS, in grado di riunire antico, moderno e contemporaneo, stili, tecniche e pensieri molteplici in itinerari d’arte che conducono alla scoperta degli aspetti più autentici e meno conosciuti del nostro Paese, proseguendo così dal vivo lo straordinario viaggio iniziato nel 2020 tra le pagine web della piattaforma Italics.art.

Il format Panorama, fortemente voluto e condiviso dalle gallerie consorziate in un’ottica di collaborazione con le energie attive sui territori toccati, è un impegno formale e dichiarato che vedrà espandere le sue tematiche con un programma e alleanze mirate a ribadire la centralità e il ruolo delle gallerie d’arte italiane in un sistema culturale, locale e globale in grande evoluzione.

“Panorama Monopoli” è realizzata con il patrocinio del Ministero della Cultura, e il supporto di Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, e Comune di Monopoli - Assessorati alla Cultura e al Turismo. Belmond Ltd. si unisce a ITALICS come main partner per supportare le attività del Consorzio e “Panorama Monopoli”. Sviluppando la sua lunga e fortunata tradizione nel campo dell’ospitalità e del tempo libero, Belmond ha sempre dedicato grande attenzione e cura al patrimonio culturale e alla storia dei Paesi in cui opera. La partnership con ITALICS svilupperà il comune obiettivo di promuovere l’Italia e il suo territorio attraverso l’arte, invitando il pubblico a vedere la cultura e la bellezza diffuse nel Paese da un punto di vista diverso. 

IL PERCORSO ESPOSITIVO 
L’antico borgo marinaro di Monopoli situato nel cuore del litorale pugliese lungo la “Costa dei Trulli” custodisce una stratificazione secolare di storia della civiltà umana. Il centro storico, di origine medievale, è un dedalo di viuzze pedonali, tipici chiassi e antiche piazze, un gioiello di edilizia popolare in dialogo con sontuosi edifici religiosi e splendidi palazzi signorili. È proprio tra queste strade che prende corpo la seconda edizione della mostra diffusa “Panorama” che include circa 70 opere di 60 artisti distribuite lungo un percorso composto da 20 spazi espositivi. Sette sono le performance che attiveranno i luoghi scelti per l’azione, la comunità locale o, a loro volta, altre opere esposte nel medesimo contesto. Un itinerario che si sviluppa in sintonia con il paesaggio architettonico e naturale e che invita a perdersi tra soluzioni formali e tematiche diverse. Gli allestimenti favoriscono dialoghi a più voci tra artisti di generazioni o epoche differenti, alternati a presentazioni monografiche dedicate ad artisti contemporanei. 

Il percorso espositivo abbraccia le principali chiese del borgo, come la Chiesa ed ex monastero dei Santi Giuseppe e Anna, con il suo sorprendente pavimento in maiolica che ospita uno dei molteplici dialoghi tra epoche diverse della storia dell’arte che si incontreranno lungo il percorso; i centri nevralgici del tessuto urbano come Piazza Palmieri dove andrà in scena una performance, e poi Piazzetta Santa Maria e Largo Castello; e poi spazi più raccolti di chiostri, chiassi, androni ed edicole votive dei vicoli del centro storico che custodiranno installazioni site-specific. Palazzo Martinelli, il Complesso di San Leonardo, le stalle di Casa Santa e la Sala delle Armi del Castello Carlo V ospitano i quattro principali nuclei espositivi. 

La mostra nel settecentesco Palazzo Martinelli che si erge sulle mura di cinta con il suo scenografico loggiato ad arcate ogivali, si sviluppa in sei stanze, ognuna delle quali presenta un dialogo sorprendente tra artisti distanti in termini cronologici e culturali. 

Il Complesso di San Leonardo, ex Monastero delle monache Benedettine di origine cinquecentesca divenuto dopo l’Unità d’Italia un istituto scolastico e poi rimasto senza destinazione d’uso, è dedicato alla presentazione di opere di artisti contemporanei articolate in dieci spazi con nove monografiche e un progetto site-specific in progress che vedrà il suo completamento nelle giornate di apertura di “Panorama Monopoli”. 

Le stalle annesse alla Casa Santa, ex convento dei Carmelitani Scalzi sorto alla fine del Cinquecento e in seguito rifugio per giovani orfane e bisognose, ospitano le opere di sei artisti distribuite in tre ambienti. 

Il Castello Carlo V, fortificazione pentagonale che sorge su una striscia di terra più avanzata verso il mare rispetto al prospetto cittadino, ospita nella sua Sala delle Armi tra grandi ancore in ferro, cannoni dell’Ottocento e importanti testimonianze archeologiche, le opere di cinque artisti contemporanei, tra cui nuove creazioni concepite appositamente per l’occasione e in risposta al luogo che le accoglie. Sempre tra le mura del Castello di Monopoli andrà in scena un dialogo molto speciale tra una pittura antica e una scultura contemporanea, attivato ciclicamente da una performance. 

Nel pieno spirito di Italics che propone esperienze autentiche alla scoperta delle tradizioni e dello spirito del territorio che ospita la mostra diffusa, a dare il via a Panorama Monopoli sarà un atto simbolico: la partecipazione a un appuntamento millenario, che si tiene ogni anno presso Cala di Porta Vecchia.

All’alba del primo settembre, a Cala di Porta Vecchia, si assisterà a un rito tradizionale diffuso tra gli abitanti di alcuni comuni della Costa dei Trulli e della Valle d’Itria, considerato di buon auspicio. Si ritiene infatti che fare il bagno in mare all’alba del primo settembre garantisca salute per tutto l’inverno e, in occasione di un momento così particolare per Monopoli, un tuffo collettivo rituale e simbolico, Massimo Vitali realizzerà una serie di scatti come parte del suo progetto fotografico dedicato alle spiagge. 

L’ITALICS D’ORO A LISETTA CARMI - LA COLLABORAZIONE CON PhEST – See Beyond the Sea 
ITALICS è lieta di annunciare che il premio Italics d’Oro dell’edizione 2022 di “Panorama” celebra la fondamentale esperienza artistica e l’opera di Lisetta Carmi. Ogni edizione di “Panorama” riconosce e festeggia un artista che vive un rapporto intenso con il territorio in cui si tiene la mostra diffusa. Il primo protagonista di Italics d’Oro nel 2021 è stato Daniel Buren, artista che da oltre trent’anni intrattiene una relazione molto speciale con l’isola di Procida.

L’artista e fotografa Lisetta Carmi (Genova, 1924) dal 1979 ha scelto di vivere in Puglia, a Cisternino, dove è iniziata la sua lunga storia con la fotografia e ha fondato negli anni una comunità di meditazione. L’Italics d’Oro dell’edizione Monopoli le è conferito con la seguente motivazione: «Lisetta Carmi è una grande artista italiana che si è distinta grazie a un lavoro fortemente in anticipo sui tempi e che risulta per questo, ancora oggi, di estrema attualità. Le sue fotografie documentano soggetti e realtà poco rappresentate e sono tra le prime a introdurre un approccio artistico nel lavoro di documentazione fotografica, mettendo in luce le tensioni tra classi, le questioni di genere, visioni tra erotismo e potere». 

In occasione di “Panorama Monopoli”, nell’ottica di sviluppare una rete di relazioni proficue con le realtà più autorevoli attive sul territorio in ambito culturale, ITALICS è lieta di annunciare la collaborazione con PhEST – See Beyond the Sea, festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli, giunto alla sua settima edizione. 

A suggellare la collaborazione e il gemellaggio tra le due iniziative, ITALICS e PhEST annunciano la mostra di una serie di scatti inediti di Lisetta Carmi, realizzati nel 1960 tra la Puglia e la Basilicata e mai esposti prima, allestita presso Palazzo Palmieri, sede centrale di PhEST, e visitabile per tutta la durata del festival.

Le immagini selezionate non solo rappresentano il primo momento di contatto tra l’artista, di origini genovesi, e il territorio che poi ha scelto come luogo di vita e di lavoro, ma si tratta delle primissime prove fotografiche in assoluto mai realizzate dall’artista. 

Come Lisetta Carmi stessa ha avuto occasione di spiegare, il suo rapporto con la fotografia ha avuto inizio proprio in Puglia: «Ho iniziato a fotografare con una piccola macchina Agfa Silette senza alcuna preparazione. Era il 1960, sono partita con il mio amico etno- musicologo Leo Levi per la Puglia. Siamo andati a San Nicandro Garganico, dove abitava un gruppo di ebrei allievi del mistico e veggente Donato Manduzio, nelle catacombe ebraiche di Venosa, ad Alberobello. Ho usato nove rullini per documentare quei luoghi bellissimi e interessanti. Non avevo mai fatto una foto in vita mia». 

Venti di questi scatti saranno esposti eccezionalmente in anteprima in occasione del conferimento del premio nelle giornate di “Panorama Monopoli” e successivamente saranno soggetto di un focus personale nell’ambito di PhEST, a Monopoli da venerdì 9 settembre a martedì 1 novembre 2022. 

INFORMAZIONI 

ITALICS Art and Landscape
www.italics.art @italics.art #PanoramaMonopoli 

CONTATTI PER LA STAMPA 
PCM Studio di Paola C. Manfredi

Via Carlo Farini, 70 - 20159 Milan | www.paolamanfredi.com Federica Farci, +39 342 0515 787 | federica@paolamanfredi.com

COLOPHON 
Panorama Monopoli

1 – 4 settembre, Monopoli (BA) 
Orari sedi espositive:
1 settembre, 12.00 – 20.00
2 – 4 settembre, 10.00 – 20.00 

Un progetto di Italics
A cura di Vincenzo de Bellis
Coordinamento curatoriale: Stefania Scarpini
Strategia e sviluppo: ArtsFor_
Progetto grafico: Leftloft
Comunicazione e coordinamento editoriale: Carlotta Poli
Relazioni esterne: Damiana Leoni
Relazioni con i media: PCM Studio di Paola C. Manfredi 

Patrocini: Ministero della Cultura; Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia; Assessorati alla Cultura e al Turismo del Comune di Monopoli. 

Main Partner: Belmond 
Media partner: Il Giornale dell’Arte 

Artisti: Mario Airò, Francesco Arena, Stefano Arienti, Gianfranco Baruchello, Luca Bertolo, Paolo Bini, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Sexto Canegallo, Adelaide Cioni, Pietro Consagra, Mariana Castillo Deball, Maria Adele Del Vecchio, Gaia Di Lorenzo, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Mimosa Echard, Sam Falls, Matteo Fato, Ettore Ferrari, Cesare Fracanzano, Massimo Grimaldi, Edi Hila, Judith Hopf, Adelita Husni-Bey, Alfredo Jaar, Ann Veronica Janssens, Runo Lagomarsino, Giovanni Lanfranco, Francesco Laurana e Nicola Samorì, Renato Leotta, Jieun Lim, Lorenzo Lippi, Carlo Manieri, Franca Maranò, Richard Marquis & Johanna Nitzke Marquis, Mario Merz, Marisa Merz, Luzie Meyer, Diego Miguel Mirabella, François Morellet, Valerio Nicolai, Alessandro Piangiamore, Michelangelo Pistoletto, Gianni Politi, Nathlie Provosty, Medardo Rosso, Giangiacomo Rossetti, Mimmo Rotella, Antonio Sanfilippo, Aviva Silverman, Carl August Wilhelm Sommer, Eugenio Tibaldi, Patrick Tuttofuoco, Luca Vitone, Massimo Vitali, Stanley Whitney, Antonio Zanchi.

Gallerie partecipanti: A arte Invernizzi; ADA; Galerie Rolando Anselmi, Roma | Berlin; Apalazzogallery; Alfonso Artiaco; Bottegantica; Galleria Canesso; Cardi Gallery; Clima; GALLERIA CONTINUA; Galleria Raffaella Cortese; Monica De Cardenas; MASSIMODECARLO; Galleria Tiziana Di Caro; Alessandra Di Castro; Galleria Umberto Di Marino; ERMES ERMES; FANTA-MLN; Galleria Fonti; Gagosian; Galleria dello Scudo; Giacometti Old Master Paintings; Gió Marconi; kaufmann repetto; Laveronica Arte Contemporanea; Galleria Lia Rumma; Magazzino; Martina Simeti; Mazzoleni, London – Torino; Francesca Minini; Galleria Massimo Minini; Monitor Roma, Lisbona, Pereto; Moretti Fine Art; Maurizio Nobile; Galleria Franco Noero; Galleria Lorcan O'Neill; Carlo Orsi; P420; Peola Simondi; Giorgio Persano; Pinksummer; Galleria Porcini; Richard Saltoun Gallery; Galleria Russo; Studio SALES di Norberto Ruggeri; Schiavo Zoppelli Gallery; SpazioA; Studio Trisorio; Caterina Tognon Arte Contemporanea; Tommaso Calabro Galleria d'Arte; Tornabuoni Arte; TUCCI RUSSO Studio per l'Arte Contemporanea; Galleria Federico Vavassori; VEDA; Galleria Carlo Virgilio & C.; Vistamare | Milano, Pescara; ZERO... 

BIOGRAFIA ITALICS
ITALICS è il primo consorzio in Italia che riunisce oltre sessanta tra le principali gallerie d’arte contemporanea, moderna e antica attive su tutta la Penisola, nato nel 2020 da un’idea di Lorenzo Fiaschi (GALLERIA CONTINUA) e Pepi Marchetti Franchi (Gagosian).

L’obiettivo all’origine di ITALICS è quello di sviluppare nuove modalità di incontro culturale e umano tra appassionati d’arte e non solo, dando corpo a progettualità che abbracciano il patrimonio culturale e paesaggistico italiano in percorsi d’arte e riscoperta, caratterizzati da un approccio multidisciplinare e dalla tessitura di profonde relazioni con il territorio.

Attorno all’intuizione di raccontare l'Italia e la sua straordinaria unicità attraverso gli occhi dei galleristi si è formato un gruppo di lavoro che comprende Alfonso Artiaco, Ludovica Barbieri (Massimo De Carlo), Massimo Di Carlo (Galleria dello Scudo), Francesca Kaufmann (kaufmann repetto), Massimo Minini, Franco Noero e Carlo Orsi. Animati dal desiderio di costruire una rete nazionale diffusa basata sulla collaborazione e la condivisione di esperienze, i nove galleristi hanno invitato a prendere parte al progetto altre gallerie lungo tutta la Penisola e le sue isole, includendo alcune tra le gallerie più affermate a livello nazionale e internazionale, così come esperienze emergenti e realtà sperimentali. Oggi, ITALICS è un organismo estremamente dinamico in continua evoluzione.

Nel settembre 2021, le idee, le ispirazioni e l’impegno del Consorzio hanno trasportato sull’isola di Procida (NA), Capitale Italiana della Cultura 2022, la prima edizione, a cura di Vincenzo de Bellis, della mostra diffusa “Panorama”: lo speciale racconto che ITALICS dedica con cadenza periodica ad alcune tra le località più straordinarie del paesaggio italiano costruendo itinerari senza tempo.

Per restare aggiornati sull’elenco dei partecipanti al Consorzio e sulle attività in corso e future, consultare il sito www.italics.art.

Consorzio ITALICS con sede legale in Piazza della Libertà 13 - 00193 Roma 

Galleristi ideatori
Lorenzo Fiaschi, GALLERIA CONTINUA, Presidente Pepi Marchetti Franchi, Gagosian, Vice-presidente 

Galleristi promotori
Alfonso Artiaco, Galleria Alfonso Artiaco Ludovica Barbieri, MASSIMODECARLO Massimo Di Carlo, Galleria dello Scudo Francesca Kaufmann, kaufmann repetto Massimo Minini, Galleria Massimo Minini Franco Noero, Galleria Franco Noero Carlo Orsi, Galleria Carlo Orsi. 

Rappresentanti delle gallerie consorziate Michele Casamonti, Tornabuoni Arte Federica Schiavo, Schiavo Zoppelli Gallery. 

Managing Editor: Carlotta Poli
Ufficio stampa: PCM Studio di Paola C. Manfredi
Strategia e sviluppo: ArtsFor_
Immagine: Leftloft
Studio di consulenza tributaria e societaria: Dante & Associati

domenica 28 agosto 2022

Il mattino ha Lory in bocca, la prima mostra d’arte da balcone a Bari

Pierluca Cetera, L'Ozio, 2019, olio su tela

Il 30 agosto 2022, alle ore 19, si inaugura a Bari la prima mostra d’arte da balcone: si tratta di una collettiva, intitolata “Il mattino ha Lory in bocca”, che nasce da un’idea del curatore Francesco Paolo Del Re e viene allestita sui balconi di un appartamento al primo piano nel quartiere Madonnella, all’angolo tra via Dalmazia e via Spalato, di proprietà dei collezionisti Loredana Savino e Matteo De Napoli, organizzatori dell’evento espositivo.

Visibile liberamente da chiunque passi per strada, la mostra presenta dal 30 agosto al 4 settembre le opere di tredici artisti: Natascia Abbattista, Mariantonietta Bagliato, Pierluca Cetera, Guido Corazziari, Marika D’Ernest, Luca De Napoli, Sabino de Nichilo, Antonio Milano, Ezia Mitolo, Stefania Pellegrini, Fabrizio Provinciali, Giuseppe Verga, Claudio Zorzi.

Fotografie, dipinti, sculture, installazioni, neon: le opere vengono esposte sul balcone e stese all’aria aperta come si mette il bucato ad asciugare nelle belle giornate.

In occasione dell’inaugurazione, Natascia Abbattista è protagonista della performance intitolata “Perdere l’amore”, che si svolge su uno dei balconi affacciato sulla strada, a diretto contatto con i passanti.

In concomitanza con la mostra e anche successivamente sarà possibile visitare, su appuntamento, la collezione d’arte di Loredana Savino e Matteo De Napoli che raccoglie opere di Cristiano De Gaetano (tra le altre, l’“Autoritratto con le mani di pane”, un olio su tela del 2003) e di Natascia Abbattista, Giovanni Albore, Michele Ardito, Mariantonietta Bagliato, Pierluca Cetera, Guido Corazziari, Marika D’Ernest, Gaël Davrinche, Luca De Napoli, Saverio Paternoster, Senait Stella, Teresa Vallarella, Giuseppe Verga. La visita si può prenotare telefonando al numero 3381016153.

Scrive il curatore Francesco Paolo Del Re: “Oggi Bari è una città con pochissimi spazi e pochissima attenzione per l’arte contemporanea. A questa mancanza noi abbiamo deciso di rispondere a modo nostro, pensando a un’arte che – se non ha muri, non ha porte e non ha luoghi in cui ritrovarsi – ha però balconi. Su questi balconi abbiamo deciso di abitare con una festa artistica temporanea e irriverente. Nel nostro panorama di balconi, l’arte esce dai limiti e dagli spazi tradizionalmente deputati alla sua esposizione e alla sua fruizione e si conquista un’insolita ribalta urbana, un palcoscenico cittadino tutto da inventare, per misurarsi con la realtà e interromperla con i suoi segni, introducendo una discontinuità chiassosa ed eccentrica nello scenario consueto delle passeggiate del quartiere Madonnella. Fuori dalla metafora, l’arte va così a occupare letteralmente lo spazio indicato dall’espressione stare fuori come un balcone, che adoperiamo per indicare un comportamento bizzarro e insolito. Tredici artisti chestanno fuori come un balconescelgono di esporre le loro opere su uno spazio di confine tra il dentro e il fuori, tra la privatezza della casa e il suolo pubblico, tra il non mostrato e il visibile, tra il pieno e il vuoto. Un’arte liminale, di confine, che – mostrata sulla facciata di un palazzo – è rinfacciata e sfacciata. Non intervento di arte urbana, non street art, non operazione di arte pubblica, non esercizio di un candeggio giusto o sbagliato: ‘Il mattino ha Lory in bocca’ è semplicemente un modo per salutare agosto e, convenzionalmente, la fine delle vacanze. Un inno alla scanzonatezza e all’impermanenza luminosa dell’estate. Una mostra da balcone, leggera della leggerezza dei panni stesi al sole, esposta al vento, effimera e festosa come una bandiera sciorinata, che si offre fiera della sua stranezza, prima che cambi il tempo”.


INFORMAZIONI TECNICHE:
TITOLO DELLA MOSTRA: Il mattino ha Lory in bocca
ARTISTI: Natascia Abbattista, Mariantonietta Bagliato, Pierluca Cetera, Guido Corazziari, Marika D’Ernest, Luca De Napoli, Sabino de Nichilo, Antonio Milano, Ezia Mitolo, Stefania Pellegrini, Fabrizio Provinciali, Giuseppe Verga, Claudio Zorzi

Performance di Natascia Abbattista

 

A CURA DI: Francesco Paolo Del Re 
LUOGO: balconi al primo piano di via Dalmazia angolo via Spalato, Bari
QUANDO: dal 30 agosto al 4 settembre 2022
VERNISSAGE: 30 agosto 2022, ore 19
INFORMAZIONI: cell. 3381016153


pubblica: 

sabato 27 agosto 2022

[OMAR al trullo] Residenza e Mostra Collettiva_a cura di MIXTA

 


Sebastian Contreras, Matteo Costanzo,

Devin Kovach, Flavia Carolina D'Alessandro

Tamara Marino, Giorgia Mascitti, Giuseppe Mongiello

 

a cura del collettivo curatoriale indipendente MIXTA

 

residenza 24 — 30 agosto

mostra 27 — 30 agosto

opening 27 agosto  19.00

OMAR al Trullo” è il secondo progetto del programma estetico OMAR che fa seguito al primo  "OMAR da Mauro"

OMAR è nato nel 2021 al termine della residenza RAMO-Ritratto a Mano 0.6 curata da Giuliana Benassi, Giuseppe Pietroniro e Angelo Bucciacchio e che vedeva come tutor Francesco Arena. Il programma si fonda sulla coesione di artisti che vogliono sperimentare una pratica basata sull’ibridazione e su l'estemporaneità, in spazi dal forte innesco estetico. 

OMAR IG profile


 

"OMAR al Trullo" è un progetto di residenza con mostra collettiva conclusiva in un trullo nella campagna di Francavilla Fontana (BR). 

 Il progetto prevede una mini-residenza dal 24 al 30 agosto 2022 che attraverso una OPEN CALL per curatorə ha selezionato il collettivo indipendente MIXTA per la restituzione al pubblico che avverrà dall'opening il 27 agosto fino al termine della residenza stessa. 

  MIXTA è un collettivo curatoriale indipendente che mira allo sviluppo delle pratiche artistiche all’interno del tessuto urbano e sociale della città di Genova. Si determina come progetto curatoriale che affianca lavori individuali, collaborazioni e lavori collettivi con l’intento di indagare i nuovi linguaggi contemporanei in un processo di auto-istituzione permanente. MIXTA è attualmente coordinato da Arianna Maestrale e Silvia Mazzella.

MIXTA IG profile

 

per ulteriori info contattare

scriviaomar@gmail.com

 

 

venerdì 26 agosto 2022

Estetica del Trauma | Group show

Ferdinando Mazzitelli Trasparente 2022 Live performance


Sabato 3 settembre dalle ore 17.00 la Shazar Gallery presenta Estetica del Trauma, mostra collettiva di giovani studenti delle Accademie di Napoli e de L’Aquila, a cura di Monica Biancardi. Ancora una volta gli spazi di via P. Scura si aprono alla sperimentazione con dieci artisti abruzzesi e campani, Giovanna Capone, Federico Luciano, Andrea Marinucci, Ferdinando Mazzitelli, Federico De Sanctis, Beatrice De Meis, Maria Teresa Perdonà, Ilena Ragosta, Giulia Romolo, Lorenzo Scimia, che hanno affidato la propria indagine creativa alla fotografia, attraverso la ricerca produttrice di conoscenza. In mostra gli sguardi che rimandano al trauma, alla mancanza e al turbamento di momenti temporalmente diversi ma tutti accomunati dallo straniamento post traumatico.

“Da un danno non si esce illesi; che sia vissuto in prima persona o indirettamente. Il terremoto che devastò la città de L’Aquila più di tredici anni fa è ancora presente nel territorio e gli abitanti fanno i conti con una realtà fatta di crepe, a cui è stato sottratto un tessuto sociale che stenta a ricucirsi. La desolazione della pandemia ha avuto seguito in un ennesimo conflitto, che ha aggiunto ulteriori disturbi sia fisici che psichici, accompagnato da un cambiamento climatico che sembra non dare tregua. Scheletri industriali a memoria di tutto quel veleno iniettato nel sottosuolo nel nostro paese; pezzi autobiografici mancanti, il cui riempimento è affidato allo spettatore, oppure flashback di una minoranza sessuale che provocatoriamente si espone ad una ricerca d’indagine…Quando il trauma non è evento sporadico ma si ripete nel tempo e in forme diverse, alimenta una società sintomatologicamente fragile, frantumata in mille pezzi”.

Estetica del Trauma sarà visitabile fino al24 settembre dal martedì al sabato dalle ore 14.30 alle 19.30 o su appuntamento.


Si ringrazia l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila per la collaborazione

Press officer: Graziella Melania Geraci 3475999666 press@shazargallery.com

Shazar Gallery
Via Pasquale Scura, 8
80134 Napoli Tel. 081 1812 6773 www.shazargallery.com – info@shazargallery.com
Instagram: shazargallery – FB: shazargallery

A Urbino negli spazi di casa Raffaello la mostra Apotheca di Giuseppe Ciracì

L'ombra dell'Angelo 2021
olio, disegno a matita, una porzione di pagina del libro esposta alle intemperie per settimane e trasformata dal tempo applicata su tela, cm 40x50


Sabato 3 settembre, alle ore 18.00, negli spazi di Casa Raffaello, Bottega Giovanni Santi di Urbino, si inaugura la mostra Apotheca personale dell’artista Giuseppe Ciracì, a cura di Antonello Tolvee Luigi Bravi.

L’ esposizione è organizzata da Accademia Raffaello in collaborazione con Kyro Art Gallery di Pietrasanta, galleria toscana che segue da tempo il lavoro dell’artista pugliese.

La mostra Apotheca, interamente dedicata alle opere nate negli ultimi anni, prende le mosse dal ciclo di carte intitolato Azzurro cielo e presenta una serie di dipinti, disegni polimaterici e collagemolto coerenti per stile, tematiche e spirito creativo. Allestita negli spazi dell’antica bottega di Giovanni Santi, al piano terra della Casa natale di Raffaello, la mostra vuole indagare e riflettere sul valore della pittura oggi, attraverso la rilettura della storia dell’arte antica e moderna. La bottega, come sinonimo di mestiere, diviene, in questo caso, luogo mentale di evocazione memoriale, di confronto e dialogo teso a immaginare altri mondi possibili, alla ricerca di ulteriori strumenti per interpretare il presente e indagare il futuro. 


Giuseppe Ciracì - come si legge nello scritto di presentazione di Luigi Bravi, Presidente di Accademia Raffaello - “porta un’ondata di azzurro nella bottega di Giovanni Santi insieme agli abissi intatti dal Sole, le lievissime tonalità che scalano i colori del cielo, noti nel paesaggio urbinate dalle cortine delle file di colli che perdono d’intensità man mano che raggiungono il profilo dei monti, quella gradualità già nota a Giovanni Santi e persistente nelle elaborazioni di Raffaello. Il gioco che Ciracì attua sulle pietre miliari della storia dell’arte è metafora dello studio e interazione collaborativa con la natura, assimilata e tenuta insieme nel gesto creativo e creatore”.

Nella sua pittura, ricorrono lo stile figurativo e la ricerca concettuale, espresso il primo nei disegni su carta e acetato, la seconda nelle pagine stracciate da vecchi manuali di storia dell’arte, sottoposte all’azione atmosferica, del sole e della pioggia che trasformano i supporti e fanno virare i colori verso le tonalità del ciano.“A queste prime due operazioni” – come sostiene Antonello Tolve nel testo critico che accompagna la mostra – segue, infine, l’interferenza con il presente, con la pittura e il disegno, con le immagini che Ciracì articola sul supporto – mani, piedi, corpi familiari – per creare interferenze costruttive tra passato e presente, per raggiungere un potente accavallamento narrativo (tra la storia dell’arte, la storia personale dell’artista, la storia della natura) fatto di leggerezze, di ombre e sembianze, di cose e parole, di collaborazioni metaforiche tra l’artista e gli agenti atmosferici”.

Giuseppe Ciracì, Brindisi 1975
Ha frequentato il Liceo Artistico di Brindisi e si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha avviato il suo percorso professionale in Puglia per poi trasferirsi, nel 2003, a Milano dove ha sviluppato le ricerche nell’ambito della pittura figurativa, impegnandosi in un’originale rilettura della storia dell’arte antica e moderna. La sua recente indagine pittorica, avviata a partire dal 2017, è una riflessione intima sulla luce, la natura e il rapporto con l’uomo maturata negli anni di trasferimento da Milano al Sud, in Puglia. Nei lavori più recenti l'artista ha inteso tradurre in pittura il procedimento tecnico e concettuale dei disegni del ciclo denominato Azzurro cielo(2017-2018), incollando su tela le pagine del libro di storia dell’arte precedentemente esposte alle intemperie e trasformate in azzurro dagli agenti atmosferici e continuando, pertanto, con la pittura, parte dell’opera. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in spazi quali: The Project Gallery, Atene; Museo Riso, Palermo; Momart Gallery, Matera; Open Dream, Treviso; Kyro Art Gallery, Pietrasanta (LU); MAP Museo Mediterraneo dell’Arte Presente, Brindisi; Università Del Salento, Lecce; Nuovo Consiglio Regionale della Puglia, Bari; Università agli Studi Aldo Moro, Bari; Scatolabianca, Milano; MArTA Museo Archeologico Nazionale, Taranto; Casa del Mantegna, Mantova; Spazio Thetis Arsenale Novissimo, Venezia; Dream Factory, Milano; Centrale Montemartini, Roma; Gaya Art Space, Bali, Indonesia; Mya Lurgo Gallery, Lugano; 91 mQ Art Space, Berlino. È stato finalista in diversi premi nazionali tra cui il Premio Celeste, il Premio Arte Mondadori, il Premio Arte Laguna di Venezia e ha vinto la 2^ edizione del Premio di Pittura Giuseppe Casciaro. Ha collaborato con i suoi dipinti al film-documentario Sigmund Freud, Il grande pensatore, per la regia di Ferruccio Valerio. È docente di Discipline grafiche, pittoriche e scenografiche presso il Liceo Artistico Musicale Simone – Durano di Brindisi. In Italia è rappresentato da Kyro Art Gallery di Pietransanta - LU - (www.kyroartgallery.com). Vive e lavora a Brindisi. 

Tra le mani custodiva le stelle 2021
olio, pastello bianco, una pagina del libro esposta alle intemperie per diverse settimane e trasformata dal tempo, 37 fori su tela, cm 50x40


INFO
Giuseppe Ciracì | Apotheca
A cura di Antonello Tolve e Luigi Bravi
Testo critico di Antonello Tolve
Opening: 3 settembre ore 18.00
3 settembre / 25 settembre 2022.
Casa natale di Raffaello, Bottega Giovanni Santi
Via Raffaello 57, 61029 Urbino (PU)
Tel. e fax.0722320105
e-mail: segreteria@accademiaraffaello.it
In collaborazione con Kyro Art Gallery, Pietrasanta (Lu) - www.kyroartgallery.com info@kyroartgallery.com
Tel. +39 (0) 584 300701 

La mostra è visitabile ad ingresso libero negli orari di apertura della Casa di Raffaello www.casaraffaello.com

mercoledì 24 agosto 2022

Prospicio | installazione site-specific di Marina Quaranta al Museo Diocesano Monopoli


Il Museo Diocesano di Monopoli torna a proporre l’arte contemporanea ospitando presso la sua sede, all’interno della storica “Biblioteca Mons. Pedicini”, l’installazione site-specific di Marina Quaranta dal titolo Prospicio.

Lo spazio suggestivo della biblioteca, rimasto immutato per quasi due secoli, ove il tempo sembra essersi fermato, ha ispirato l’installazione dell’Artista, che ha voluto creare con segni, annotazioni e citazioni una macchina scenica su cui frammenti di memorie e simboli si materializzano seguendo la visione dell’Autrice.

Prospicio’’ è il lemma latino che dà origine al termine prospettiva, significa avere la vista in su ma anche guardare avanti, vedere lontano, fare la guardia, stare in osservazione, badare, aver cura, osservare, scorgere, spiare, intravedere… rimandando, dunque, ad un senso di visione a tutto tondo della realtà, che ne abbraccia tutte le manifestazioni.

Marina Quaranta ha concepito quest’opera come una “macchina prospettica”, un’architettura nell’architettura, come avviene nella celebre tavola di San Girolamo nello studio (1474-75 ca.)di Antonello da Messina, dove però lo spazio si fa più intimo, proprio come nel quadro di Lazzaro Bastiani, capolavoro del Museo Diocesano di Monopoli, dedicato allo stesso soggetto (San Girolamo nello studio e donatore 1475 – 1480 circa). Analogamente prendono forma spunti letterari, come il racconto distopico La biblioteca di Babeledi Jorge Luis Borges, dove la biblioteca viene descritta come un luogo infinito in cui eterni “viaggiatori” vagano nel tempo e nello spazio “alla ricerca di un libro, del catalogo dei cataloghi” e parlano di “scale senza gradino, dove per poco non si ammazzano”, di speranza e scoramento, di contraddizioni infinite. Un altro riferimento è Merzbaudi Kurt Shwizzer in cui luogo, architettura e scultura si fondono prendendo la forma dello studio temporaneo dell’artista orientato in verticale, dove il frammento si fa segno, appunto, intuizione. La “scala” diviene contenitore-wunderkammer, un caleidoscopio di rimandi, una scatola magica che cela alcune opere e ne espone altre; una macchina del tempo, in cui il passato, il presente e il futuro prendono forma in un progetto ascensionale che invita a far fluire e incrociare i pensieri, tra narrazione, citazione e immaginario. L’inciampo genera la scoperta, il racconto utilizza la fiaba e riflette sull’iconografia delle opere esposte, “l’arte torna arte”, la preghiera, il pensiero, il vissuto personale, s’intrecciano e diventano un tutt’uno con il luogo. Marina Quaranta invita ad entrare in questo spazio, che è fisico e visionario, per perdersi; chiudersi per aprirsi, mostrando il proprio mondo mentre lo si nasconde, perché tutto sfugge, nulla è mai abbastanza compiuto e la visione è sfocata, consapevole che il viaggio di chi cerca è sempre incerto.

INNESTI
Prospicio è un luogo nel luogo e la biblioteca, pur essendo lo spazio in cui ognuno si isola nel proprio viaggio di ricerca, è allo stesso modo punto di incontro, aperto “ai viaggiatori”…Quest’opera vuole diventare dimora ospitante per le persone incontrate nel corso del tempo, dunque INNESTI, è il titolo del programma di interventi esterni che prevede il contributo di alcuni amici dell’Artista che hanno condiviso con lei momenti di ricerca; parteciperanno al suo lavoro attraverso apporti multidisciplinari che comprendono la filosofia, la letteratura, l’architettura, la fotografia, il disegno, il viaggio…

In accordo con lei, gli “ospiti” potranno condividere le opere esistenti o utilizzarne alcune parti per allestire un percorso personale, presentare un oggetto d’affezione o un libro da mostrare o magari da nascondere…

Partecipazioni: 
“Mediterranei” di Giuseppe Ciaccia
“Racconti di viaggio” di Dino Lorusso
“Inciampi” di Massimo Romanazzi
“Da Ulisse a Zarathustra: l’interminabile cammino” di Giuseppe Liuzzi


Notizie biografiche:
Marina Quaranta è nata nel 1978 a Castellana Grotte, dove vive e lavora.Diplomata in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dal 2008 insegna Discipline Plastiche e Scultoree al Liceo Artistico Luigi Russo di Monopoli. Dal 2014 al 2016 è stata docente di disegno per la scultura all’Accademia di Belle Arti di Bari. L’installazione e la scultura sono i linguaggi artistici con cui si esprime principalmente, ricorrendo a materiali diversi per suggerire molteplici letture dell’opera. Affronta il tema dell’abitare, esplorando il rapporto tra spazio fisico e mentale, interno ed esterno, memoria e quotidiano. I suoi lavori, sono punteggiati di simboli e metafore che tracciano una sorta di “biografia emotiva” in cui s’intrecciano la memoria personale con quella dei luoghi ospitanti. Ha esposto in molte collettive in Italia e all’estero, tra queste: 2021 - Patine Verticali, intervento di public-art , Castellana Grotte (BA); 2016 - Sonora, MUSMA, Museo della Maiolica, Laterza (Ta); 2015 - Red Line,istallazione di public art, Primavera Mediterranea, via Argiro, Bari; Dimensioni Parallele,Museo Archeologico di Bitonto (BA); Uovo Kids (a cura di Massimo Torrigiani e Manuel Morisetti), Sala Murat, Bari; 2014 - Evoca,istallazione site specific, ex Scuola rurale di Genna, Castellana Grotte (BA); L’altro Punto (a cura di Elisabetta Longo), Teatro Margherita, Bari; 2007 - Le tour d’horizon,Galleria Koma, Mons (Belgio); 2006 - Building-Art,GAMEC-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo; 2005 - HP, Hipegallery,Assab One, Milano; Esami in galleria (a cura di Marco Pellizzola) Galleria Corraini, Mantova; 2004 -Mostra Bianca (a cura di Adriana Martino), Centro d’Arte Contemporanea Bannata, Piazza Armerina (EN); Railwaystories(a cura di Adriana Martino), Stazione Centrale, Pescara.

Con il Patrocinio del Comune di Monopoli e la collaborazione di Unipol Sai – Assicurazioni, Agenzia Generale di Putignano

28 Agosto -16 Ottobre 2022
Apertura: dal martedì alla domenica ore 10.30/13.30 e 17.30/20.00, lunedì chiuso
Domenica 28 agosto, giornata dell’inaugurazione, il museo sarà chiuso nella mattinata e resterà aperto fino alle ore 22,30 (ultimo ingresso alle ore 21.45)



Prospicio | installazione site-specificdi Marina Quaranta
A cura di Manuela De Leonardis e Massimo Romanazzi

Museo Diocesano Monopoli 28 Agosto - 16 Ottobre 2022
Inaugurazione alla presenza dell’Artista Domenica 28 Agosto ore 18,30

Museo Diocesano Monopoli
Via Cattedrale, 26, 70043 Monopoli BA
Tel e Fax +39.080.748002

E-mail: info@museodiocesanomonopoli.com www. museodiocesanomonopoli.com 
Cartapulia -Museo Diocesano di Monopoli FB: Museo Diocesano di Monopoli

Direttore del Museo: dr.ssa Miranda Carrieri

Il Museo Diocesano è accessibile ai portatori di disabilità motoria

Si rammenta che nel rispetto delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19 nell’ordinanza del Ministro della Salute del 28 aprile 2022, è necessario indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 in occasione della conferenza di presentazione; l’accesso alle sale è consentito per un numero massimo di 10 persone ogni 20 minuti.

Per Info: Museo Diocesano tel. 080 748002 (negli orari di apertura) 
Si ringraziano Wood Pallet Design per il supporto tecnico e Antonio Campanella per la consulenza illuminotecnica

lunedì 22 agosto 2022

Nucré, rassegna d'arte contemporanea a Ceglie Messapica (Br)

Emilio Notte [1891, Ceglie Messapica (BR) - 1982, Napoli] Oggetti, 1969 Olio su tela Oil on canvas 70 x 82 cm 
Courtesy- Pinacoteca Emilio Notte, Ceglie Messapica (BR)

Fra trulli, terrazze e mura storiche a Ceglie Messapica, in Puglia, nel cuore della Valle d’Itria, artisti contemporanei mostrano il loro sguardo sui luoghi, sui paesaggi e sul patrimonio culturale e antropologico del territorio con “Nucré”, rassegna di arte contemporanea che apre al pubblico dal 6 agosto al 15 settembre. Siamo nella città che ha dato i natali ad Emilio Notte (Ceglie Messapica, 30 gennaio 1891 – Napoli, 7 luglio 1982) uno dei più importanti esponenti del movimento futurista italiano. Notte nel 1977 donò una parte della propria collezione personale alla sua Ceglie Messapica, oggi nel Castello Ducale, in particolare nelle sale della Pinacoteca intitolata all’artista, sono custodite 10 opere, che finalmente il pubblico potrà ammirare.

Il progetto Nucré porta la firma di Rita Urso e Arechi Invernizzi ( Artopiagallery, Milano) e si articola in due esposizioni: il Castello Ducale − Pinacoteca Emilio Notte di Ceglie Messapica sarà la sede della mostra collettiva Frammento e ornamento, in dialogo con le opere di Emilio Notte, a cura di Roberto Lacarbonara; il Trullo Rubina, in contrada Menzella, ospiterà la mostra collettiva Dove la terra incontra il cielo, progetto a cura di Giulia Bortoluzzi, dedicato a Rubina Ciraci. 

Nucré, è una parola composta dai termini dialettali “nu” + “cré” e rappresenta una ricorrente formula vernacolare del territorio con cui si indica generalmente “un domani”, allusione e suggestione usata in forma di speranza, di promessa, di destino. Il termine fa riferimento a una delle più celebri poesie di Pietro Gatti, autore cegliese tra i più influenti poeti regionali del Novecento, cui è dedicata la Biblioteca civica.

In stretta relazione con l’opera Oggetti (1969) di Emilio Notte, ospitata nel Castello Ducale − Pinacoteca Emilio Notte di Ceglie Messapica, l’esposizione “FRAMMENTO E ORNAMENTO”, a cura di Roberto Lacarbonara, include i lavori di artisti contemporanei, italiani e internazionali, chiamati a indagare il carattere sempre parziale, frammentario, indiziario dell’opera, intesa come elemento di una unità perduta o indefinita. Oggetti appartiene alla serie delle "nature morte" e dei collage che Emilio Notte realizza nel pieno di una crisi della figura e della composizione: una lacerazione in grado di privilegiare la parzialità all’unità, il dettaglio all’interezza. Con la sua forma irregolare, l’aspetto di un antico mosaico, i contorni segnati dalla linea spezzata, ulteriormente accentuata dall'impiego di cornici a zig-zag, questa tela – insieme con le coeve Frammento e Composizione – mostra un debito nei confronti dell’amato Braque e del cubismo, pur nella consapevolezza di radunarne i frammenti alla luce di nuove esigenze spaziali. Le opere degli artisti in mostra definiscono pertanto un’ipotesi di ritrovamento, il rinvenimento di lacerti visivi residuali e discontinui, presenze “quasi-archeologiche” che riattivano segni immaginifici di grande potere evocativo. Una suggestione che sembra ulteriormente rafforzata dalla memoria dei preziosi apparati iconografici e ornamentali che decoravano il castello, riccamente affrescato nel XV secolo dalla famiglia Sanseverino, le cui tracce ancora visibili appaiono sulle mura dell’adiacente Biblioteca “Pietro Gatti”. 

Opere di:
Emanuele Becheri, Max Bill, T-Yong Chung, Gabriella Ciancimino, Benjamin Cohen, Antonio Corpora, Francesco Gennari, Giorgio Griffa, Franco Guerzoni, Jean-Baptiste Maitre, Vincenzo Marsiglia, Elizabeth McAlpine, Diego Miguel Mirabella, Davide Monaldi, Emilio Notte, Achille Perilli, Markus Saile.

Pinacoteca Emilio Notte, Castello Ducale di Ceglie Messapica, Via Chiesa 11
Apertura: Lun-Ven 9.30-12.30, 18.00-21.00; Sab e Dom: 18.00-21.00. Ingresso gratuito


Il progetto “DOVE LA TERRA INCONTRA IL CIELO”, a cura di Giulia Bortoluzzi, si propone come una riflessione sulla relazione tra la tradizionale vocazione agricola dei Trulli e l’importanza che l’osservazione e la conoscenza della natura, in particolare del cielo, da sempre caratterizzano il lavoro della terra. Queste antiche costruzioni, tipiche del territorio pugliese, sono infatti legate a origini contadine tanto nella loro forma architettonica quanto in un’accezione storico-antropologica − i Trulli originariamente erano costruiti utilizzando materiali ricavati dallo spietramento del terreno per renderlo più facilmente coltivabile ed erano utilizzati per alloggiare contadini e animali. Con la loro forma quasi a cupola i Trulli si slanciano verso l’alto e spesso all’esterno riportano segni e simboli, appartenenti a diverse culture (cristiana, ebraica, pagana etc.), che rimandano alla conoscenza dei regimi atmosferici, della natura del clima, e dell’osservazione delle stelle. La relazione tra terra e cielo emerge spontanea nell’incontro col territorio, ed è osservata sia dal punto di vista materico, nella sua architettura e artigianalità, sia da quello metaforico, legato a visioni cosmologiche ed esistenziali. Con le loro opere, gli artisti coinvolti invitano a osservare l’architettura che li ospita e il paesaggio circostante in nuove relazioni capaci di attivare inediti significati e sensazioni. 

Opere di: Pamela Diamante, Elise Eeraerts , Andrea Francolino, Luigi Ghirri, Carlo Guaita, Bea McMahon, Niamh O’Malley, Fabio Roncato, Martinelli Venezia

6 agosto – 4 settembre 2022
Trullo Rubina, Contrada Menzella, Ceglie Messapica

«Questo progetto è un ritorno a casa, al grembo materno in una sorta di doppio movimento. Come per mia madre e per mio padre che negli anni sessanta mossero da Ceglie Messapica verso Milano e lì trasformarono la loro vita nell’incontro e nella frequentazione assidua con gli artisti dell’epoca. Ma che ogni anno in estate ritornarono a riportare nei loro luoghi d’origine i semi del proprio cambiamento e la propria esperienza. Ma questi sono anche i luoghi dove ha origine l'arte di Emilio Notte, l'artista futurista cui è dedicata la Pinacoteca civica e dal cui confronto è nata la mostra "Frammento e Ornamento", una collettiva che apre allo scambio tra autori di differenti generazioni in dialogo con un'opera del maestro cegliese. Un'iniziativa che crediamo serva a riportare l'attenzione sulla ricerca di uno dei massimi interpreti della pittura italiana del XX secolo.  Le foto, i dipinti, le sculture, i video dell’esposizione “Dove la terra incontra il cielo” dialogano in modo spontaneo con la semplicità archetipica dell’architettura del trullo, la sua forma primaria e la sua paradossale imponenza fatta di pietre povere raccolte nei campi, con i colori accesi della terra e delle piante e l’azzurro intenso del cielo»,commentaRita Urso di Artopiagallery, Milano, ideatrice di Nucré assieme ad Arechi Invernizzi.

 



CEGLIE MESSAPICA | BRINDISI
Nucré, arte contemporanea a Ceglie Messapica (Br)
Castello Ducale e Trullo Rubina
a cura di Roberto Lacarbonara, Giulia Bortoluzzi
Fino al 15 Settembre 2022