mercoledì 31 agosto 2016

Desplazados en Colombia, fotografie di Giorgio Palmera


Cascina Martesana e Associazione ETC
all'interno della rassegna triennale di cultura Altri Mondi
a cura di Paola Riccardi
presentano la mostra fotografica

Altri Mondi #7


Desplazados en Colombia fotografie di Giorgio Palmera


Un desplazado è un rifugiato interno: una persona che è stata costretta a fuggire dalla propria casa, abbandonando le proprie terre e i propri averi, ma che non oltrepassa i confini del proprio Paese. Con oltre 6 milioni di profughi la Colombia è il primo Paese al mondo per profughi interni, cioè che si spostano all’interno dei confini nazionali perché evacuati o in fuga dalle zone di conflitto. Massacri, omicidi, minacce paura: queste sono le cause del desplazamiento.

Le fotografie di Giorgio Palmera, da sempre impegnato nella fotografia sociale e fondatore di Fotografi Senza Frontiere, mostrano gli sguardi, il dramma di queste popolazioni indigene scacciate dai loro villaggi, vittime di infinite violenze e lotte intestine.

“La terra è al centro di tutto: terra da coltivare per i contadini, terra per il bestiame per i grandi latifondisti, terra da controllare per i guerriglieri e i narcotrafficanti. All’origine del conflitto c’è la terra.” afferma Gino Bianchi, antropologo, membro di Fotografi Senza Frontiere, e compagno di viaggio di Palmera.

La settima mostra del ciclo Il viaggio, paesaggi sociali, della rassegna Altri Mondi esplora e mostra la quotidianità dei desplazados, la capacità di ricostruire la propria vita, rendendola accettabile.

Tutti gli artisti sono selezionati attraverso bando di partecipazione, sono ancora aperte le iscrizioni per le rassegne 2017 (Il volto, ritratti del mondo) e 2018 (L’orizzonte, equilibri della natura).
Per informazioni: inmostra@cascinamartesana.com.

INAUGURAZIONE
venerdì 9 settembre 2016
dalle ore 19.00
Galleria espositiva El Bagnin De Gorla

La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre 2016
 a ingresso libero negli orari di apertura:
da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 24.00
sabato e domenica dalle 11.00 alle 24.00


Desplazados,
la crisi dimenticata
di Gino Bianchi

Girando per le strade di Bogotà, affollate e chiassose, lungo le larghe avenidas che scorrono tra grattacieli di cristallo e parchi rigogliosi, centri commerciali e negozi di cianfrusaglie, si vedono tra i cartelloni pubblicitari che reclamizzano jeans, birre o costumi da bagno indossati da bellissime ragazze bionde, le foto di uomini dai volti duri con abiti da contadino, indigeni in abiti tradizionali con gli occhi spenti, bambini dall’espressione terrorizzata. La scritta nel sottopancia recita qualcosa come “sono un desplazado, sono un tuo compaesano”.
Con oltre 6 milioni di profughi la Colombia è il primo paese al mondo per profughi interni, cioè che si spostano all’interno dei confini nazionali perché evacuati o in fuga dalle zone di conflitto.

La terra è al centro di tutto: terra da coltivare per i contadini, terra per il bestiame per i grandi latifondisti, terra da controllare per i guerriglieri e i narcotrafficanti. All’origine del conflitto c’è la terra.

Massacri, omicidi, minacce paura: queste sono le cause del desplazamiento.
I profughi non abbandonano le loro terre e le case al primo passaggio di truppe, la speranza è sempre che gli uomini armati se ne vadano presto. I villaggi non subiscono bombardamenti, non vengono rasi al suolo lasciando gli abitanti in mezzo alla strada: è un processo lento, frutto di una pressione psicologica che ad un certo punto diventa intollerabile, la paura ingestibile.

Oggi la Colombia è disseminata di piccoli gruppi armati che hanno un solo interesse: il controllo del territorio per allargare la loro area d’influenza nelle zone strategiche per il trasporto di armi, lo spostamento di truppe e naturalmente il traffico di coca.


Biografia
Giorgio Palmera
Giorgio Palmera è nato a Roma nel 1968. Si occupa principalmente di fotografia sociale. Ha realizzato reportage in Africa, Medio Oriente e America Latina. Tra il 1996 e il 1998 ha vissuto in Nicaragua, dove è nata l’idea di realizzare laboratori fotografici rivolti a ragazzi di strada. Da questa esperienza nasce nel 2002 Fotografi Senza Frontiere di cui è fondatore e presidente. Seguono laboratori fotografici in Algeria, con il popolo Saharawi, Palestina, Uganda, Argentina, Brasile e la comunità indigena dei Kuna di Panama. Suoi servizi sono apparsi su Al Jazeera, Courrier International, Der Spiegel, Die Zeit, Newsweek, Le Monde, Internazionale. Ha pubblicato un libro fotografico sulla costruzione del muro in Palestina, Al Jidar, Trolley Ltd., Londra, 2006; un libro sulla prostituzione in Uganda, Body and Soul, Postcart, Roma, 2009. Ha vinto il Lucca Book Contest 2011 con un libro sulla ricostruzione della memoria in Argentina, MEMORIA, Postcart, Roma, 2011. Recentemente ha realizzato un documentario per RAI CINEMA: “Transamazonica - L’Ultima Frontiera”, con Meeri Koutaniemi e Gino Bianchi. Dal 2013 è membro e fondatore dell’agenzia fotogiornalistica ECHO.

www.giorgiopalmera.com | www.fotografisenzafrontiere.org | www.echophotojournalism.com



informazioni
Cascina Martesana
Via Bertelli 44 (MM Turro - Gorla) Milano
etc@cascinamartesana.com

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martedì 30 agosto 2016

Ciro Palumbo. Il volo del poeta visionario

Ciro Palumbo. Il volo del poeta visionario

Ventiquattro opere dell’artista accompagnate
da una serie di componimenti poetici di Aldo Nove

Il sacro, il mito, il viaggio e il conflitto fra cuore e ragione: sono questi i temi centrali della personale di Ciro Palumbo Il volo del poeta visionario, in programma dal 7 al 23 ottobre al Palazzo della Città Metropolitana di Bari.
Ventiquattro opere raccontano i percorsi più recenti di un artista che ci ha abituati, negli anni, a una narrazione pulita, pittoricamente potente, intrinsecamente simbolica, ricca di suggestioni dal passato e tuttavia profondamente contemporanea, perennemente alla ricerca del senso ultimo dell’esistenza dell’uomo.
La serie di oli su tela dei Mulini di Dio – vicini per temperamento alla pellicola di Lech Majewski I colori della Passione, ispirata al dipinto Salita al Calvario di Bruegel – ci rende partecipi di una fede antica, faticosa, scabra e frugale, narrata in toni onirici e visionari; mentre più carnali sono i lavori dedicati al mito, dove paesaggi emotivi (in bilico tra le isole inquiete di Böcklin e le piazze sospese di De Chirico) si fanno scenario per figure troppo perfette per essere umane e troppo vere per essere marmo: Persefoni rapite in abbracci sottilmente erotici, Prometei meditabondi e guerrieri che portano sulle spalle un possibile destino di pace.
E poi c’è il viaggio, metafora della vita ma anche del cambiamento interiore, dell’arricchimento emotivo, della scoperta del mondo e di sé. Condotto dall’artista su leggiadre imbarcazioni fenicie o su arche capienti, capaci di farsi casa, isola e microcosmo. Infine – nella nuova serie delle tavole di legno – la battaglia tra spirito e carne diventa il pretesto per un racconto sognante, dove il cuore (organo pulsante e sanguinante) è imprigionato e ferito o libero di volare, si fa terra feconda in cui gli alberi affondano le radici o cielo stellato.
Rappresentante di una pittura dalle potenti radici tradizionali, di un procedere artistico lento e meditato, Palumbo ci invita a una lettura del suo lavoro altrettanto attenta e minuziosa, a una caccia al tesoro tra suggestioni celate e calambour semantici, tra personalissime libere associazioni e percorsi universali del pensiero, tra dettagli definiti come in un full HD e cieli dal sapore emotivo e gestuale.
Nelle opere più recenti in mostra – realizzate negli ultimi mesi – i colori si fanno più accesi e contrastati e la figura centrale, il cuore emotivo della narrazione, tende a isolarsi, evidenziandosi rispetto a sfondi sempre più indefiniti.
In mostra anche le sculture, terrecotte dalle cromie calde in cui tornano i temi più cari a Ciro Palumbo.

Accompagnano la mostra una serie di componimenti inediti in versi di Aldo Nove ispirati alle opere, in un gioco di rimandi tra pittura e poesia.
Lo scrittore sarà presente all’inaugurazione.

La mostra Il volo del poeta visionario nasce in collaborazione con FMR ART’È nell’ambito di un progetto di largo respiro iniziato con la personale di Ciro Palumbo Homo viator, al Museo Piaggio nella primavera di quest’anno.

SUDARIO talk con Stefano Tripodi, Sara Bianchi e Andrea Zambardi

8 settembre 19.30

SUDARIO
talk con Stefano Tripodi, Sara Bianchi e Andrea Zambardi

Planar c/o Hotel Imago Rooftop
Via Altamura, 24 Bari


Planar è felice di presentare SUDARIO, la prima fanzine autoprodotta dedicata al Sud Italia che ospita immagini di progetti di fotografi e artisti che raccontano il Sud Italia. Sudario è un periodico che in ogni numero esplora, attraverso linguaggi differenti e attraverso le immagini, una parte dell'Italia inconfondibile, controversa e stratificata.
Durante la presentazione ci confronteremo con Stefano Tripodi, fondatore diThe View From Lucania e curatore di SUDARIO, Sara Bianchi e Andrea Zambardi grafic designer e stampatori in Risograph di Sudario.

SUDARIO
La parola “sudario” originariamente indicava il pezzo di stoffa usato dai soldati romani per lavare via il sudore. Più tardi fu usato per indicare il sudario funebre usato per coprire il corpo di un defunto ed divenne automaticamente sinonimo della Sacra Sindone, il telo in cui il corpo di Gesù Cristo fu avvolto dopo la sua morte.
Indipendentemente da qualsiasi contesto storico, la parola ed i suoi significati sono inestricabilmente legati a questi concetti di assorbimento, sofferenza, spiritualità e principio. Usando questi termini come punti di riferimento di questa ricerca TVFL sceglie la parola “sudario” come titolo per il loro lavoro collettivo.
Sudario è una sorta di «un lenzuolo culturale che si posa di volta in volta su differenti strati e zone del Sud Italia e ne assorbe i tratti più stridenti ed assiomatici, restituendone ombre, macchie, pieghe, umori».
Andrea Fasciani

THE VIEW FROM LUCANIA
The View From Lucania è un'organizzazione indipendente fondata da Stefano Tripodi nel 2010. TVFL supporta il Sud Italia attraverso la realizzazione di progetti audiovisivi, mostre, eventi, workshop, produzioni fotografiche e cinematografiche supervisionate da fotografi e registi internazionali.

Durante la presentazione verrà lanciato SUDARIO#2
Contributors:Martin Errichiello, Filippo Menichetti, Valerio Spada, Taiyo Onorato, Nico Krebs, Michael Sieber


Planar Via Altamura, 24
70122 - Bari
info@planar.ph
contatti:
MAIL: info@theviewfromlucania.com

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lunedì 29 agosto 2016

Stefania Raimondi - Tracce di memoria



Mercoledì 7 settembre, alle ore 18, presso lo spazio del Foyer del PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, sarà inaugurata la personale pittorica di Stefania Raimondi “Tracce di memoria”, a cura di Chiara Reale. La mostra, che gode del Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sarà visitabile fino al 14 settembre 2016.

“Con Tracce di Memoria Stefania Raimondi rende esplicita la sua coraggiosa sperimentazione dei materiali accompagnata, in modo non contrastante ma complementare, da una poetica delicata, un messaggio sotteso e mai invadente. L’artista lavora in bilico fra volontà di controllo (la precisione delle linee, la fedeltà ai dettagli anatomici) e quella di abbandono (l’utilizzo di materiali inusuali e dal risultato incerto come il gesso o il carboncino su legno), nel continuo tentativo di porre una tregua fra la rassicurante precisione e la fame di scoperta.
Su legni e cartoni, rigorosamente riciclati, prendono forma in calce, carboncino e olio corpi di uomini e donne che sembrano appartenere indissolubilmente alla natura del materiale stesso, come se fossero stati lì ad aspettare che l'artista li riportasse alla luce. A una storia già vissuta, ovvero la storia che il supporto recuperato porta con se e che non potremo mai conoscere, si sovrappone l'esperienza dell'artista, la volontà di continuare a raccontare proprio dal punto in cui qualcuno ha finito di farlo. Il ciclo di lavori Tracce di Memoria di Stefania Raimondi è anche questo: la volontà di rincominciare ad intraprendere un percorso terminato da qualcun altro, il nodo con cui il bandolo di una matassa ormai terminata si allaccia al bandolo di una matassa del tutto nuova” –
Chiara Reale

Scheda Tecnica:
Stefania Raimondi - Tracce di memoria
a cura di Chiara Reale
vernissage mercoledì 7 settembre 2016, ore 18
dal 7 al 14 settembre 2016
Foyer del PAN – Palazzo delle Arti di Napoli
via dei Mille 60, Napoli


Young at Art. BasiCally #2


A partire da sabato 10 settembre 2016, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) si trasferisce idealmente a Matera. Lo spazio espositivo Momart Gallery, infatti, ospiterà, fino al 14 ottobre, la seconda tappa del progetto espositivo itinerante Young at Art, attraverso il quale il museo situato ad Acri, sulle pendici della Sila Greca, in provincia di Cosenza, promuove annualmente un gruppo di giovani talenti della scena artistica del territorio con il progetto Young at Art .
Giunto alla sua quinta edizione, il progetto è sconfinato oltre i limiti regionali aprendo le partecipazioni, oltre che agli artisti Under 35 nati in Calabria, anche a quelli nati in Basilicata, con la convinzione che le due regioni siano accomunate da una grande fecondità creativa e una ricchezza culturale antica capace di tradursi in pratiche artistiche estremamente attuali e affascinanti. BasiCally, il titolo scelto per l’edizione 2016 di Young at Art, oltre a essere una crasi dei nomi delle due regioni, è un avverbio inglese il cui significato, “fondamentalmente, essenzialmente”, richiama l’attenzione a quell’essenza intangibile, ma chiaramente percepibile, che accomuna il territorio calabrese a quello lucano, entrambi rigogliosi e variegati, come la produzione essenzialmente artistica che scaturisce da essi.
Le circa 30 opere dei 10 artisti ( Ettore Basentini – Pittura/Scultura/Installazione, Marta Cerminara – Pittura/Fiber Art, Francesco Cristiano – Fotografia, Debora De Bartolo – Fotografia, Annamaria Di Lecce – Scultura, Valentina Ferrandes – Videoarte, Roberto Gentili – Illustrazione, Antonella Malvasi – Pittura, Adua Martina Rosarno – Pittura, Francesco Speciale – Scultura/Installazione) che prendono parte alla quinta edizione del progetto sono una vivida testimonianza della grande varietà di approcci e linguaggi, sintomo della fertilità della scena contemporanea delle due regioni.
Per la prima volta, grazie all’importante partnership di ReBAC (Rete Basilicata Arte Contemporanea), Young at Art approda nella splendida città dei sassi e lo fa in un luogo estremamente affine allo spirito che muove da sempre il progetto espositivo.

Young at Art. BasiCally #2
Luogo: Momart Gallery
Piazza Madonna dell'Idris n.5 e 7,
75100, Matera
Artisti: Ettore Basentini, Marta Cerminara, Francesco Cristiano, Debora De Bartolo, Annamaria Di Lecce, Valentina Ferrandese, Roberto Gentili, Antonella Malvasi, Adua Martina Rosarno, Francesco Speciale
Curatori: Massimo Garofalo e Andrea Rodi

Orari: dal martedì al sabato, 10-13, il pomeriggio dalle 16 alle 18.
Info: Ufficio stampa MACA - tel. 0119422568; info@museomaca.it; www.museomaca.it; youngatart2016.com
Momart Gallery – tel. 334 9714460; info@momartgallery.it; www.momartgallery.it

domenica 28 agosto 2016

SEMINARIA SOGNINTERRA. Un chilometro d'arte in scala reale


IV edizione | Maranola (Formia) 1 - 2 - 3 settembre 2016 


Programma
Finalmente ufficiale il programma del Festival biennale d’arte ambientale Seminaria Sogninterra 


nel borgo medievale di Maranola, che quest’anno si svolgerà dall’1 al 3 settembre 2016. 


Il tema di quest’anno è la scala 1:1, che indica il rapporto tra l’opera d’arte e la realtà, una relazione e la necessità di un dialogo alla pari, per riappropriarsi dello spazio in maniera dialogica, con installazioni in scala d’uomo, che creano ambienti vivibili in cui il pubblico può immergersi e mettersi in gioco nello spazio e nel corpo dell’opera, completandone il senso. 


Guidati dalla direzione artistica di Isabella Indolfi e Marianna Fazzi, gli artisti Emanuela Ascari (Maranello, Italia) _ Laura Cionci (Milano, Italia) _ Alexandra Dementieva (Brussels, Belgium) _ Davide Dormino (Roma, Italia) _ Anna Frants (New York, USA) _ Alexei Kostroma (Berlin, Germany) _ Giacomo Lion (Roma, Italia) _ Aurora Meccanica (Torino, Italia) _ Gino Sabatini Odoardi (Pescara, Italia) _ Stalker (Roma, Italia) _ Saverio Todaro (Torino, Italia) _ Delphine Valli (Roma, Italia), sono chiamati a dialogare col borgo attraverso opere site specific video, sculture, installazioni, lavori multimediali, relazionali o performativi. 


Gli abitanti ed i volontari del paese faranno il resto, adottando gli artisti e aprendo al pubblico le proprie case; il loro coinvolgimento è, infatti, la chiave che permette a questo festival indipendente di portare l’arte contemporanea fuori dai musei e dalle gallerie, dritta nella vita della gente, con la convinzione che una produzione partecipata e una distribuzione libera possano fornire un modello alternativo allo sviluppo economico, culturale e sociale del territorio. 


All’interno del paese, fra i vicoli e le torri, gli spazi pubblici e privati, in un percorso espositivo di un chilometro, 12 artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, si sintonizzeranno sulle variabili sociali e geografiche del paese. All’esterno nella panoramica Piazza Ricca le sonorità promosse da Esperimenti Festival che porta a Maranola la ricerca di giovani musicisti italiani emergenti come K’an e Lemon Lights. 


Inserito nel catalogo 2016 di Lazio Creativo e patrocinato dalla Regione Lazio, il festival è organizzato dall’associazione culturale Seminaria Sogninterra e dal Comune di Formia, con il contributo di UnipolSai di Gaeta di Michele Gradone e Banca Popolare del Cassinate. Quest’anno Seminaria si avvale di due importanti collaborazioni a livello internazionale: da un lato la Fondazione Romaeuropa, artefice del più importante festival in Italia per la promozione e la diffusione dell’arte, del teatro, della danza e della musica contemporanea; e dall’altro il Cyland Media Art Lab di San Pietroburgo, vale a dire un grande evento di arti digitali che si tiene annualmente in Russia. 


Inoltre, Seminaria allarga il suo network in sinergia con il MAP – Museo dell’Agro Pontino di Pontinia (LT) che dal 2011 è divenuto un museo vitale e Guilmi Art Project (GAP) un progetto di residenza artistica attivo a Guilmi (CH) dal 2007.
Tra le eccellenze del territorio Seminaria collabora con il Teatro Bertolt Brecht di Formia e la Pinacoteca d’Arte Contemporanea Giovanni da Gaeta.




Programma musicale in Piazza Ricca _ a cura di ESPERIMENTI 
Giovedì 1 Settembre – ore 21.30 
ESPERIMENTI Soundsystem (djset) 
Venerdì 2 Settembre – ore 22.30 
K'AN (live)
[Time Released Sound / Onyudo] 
Sabato 3 Settembre – ore 22.30 
LEMON LIGHTS (live) 
[Waves For The Masses / Le Narcisse] 


CONTATTI 
cell: +393296039274| +393479679950 http://www.seminariasogninterra.it/ mail: info@seminariasogninterra.it
fb: SEMInARIA sogninterra 


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WOW! E basta

WOW! E basta

In occasione della Seconda Edizione di 5 POINTZ Italy, che riparte da Polignano a Mare (Ba) con un primo tour sperimentale regionale, ROSSOCONTEMPORANEO e ART and ARS Gallery presentano la prima tappa di “WOW! E basta”, mostra d’arte contemporanea e documentaria itinerante a cura di Gigi Rigliaco e Angelo Raffaele Villani.
L’evento è inserito nella programmazione dell’Estate Polignanese 2016 come tutto il programma di 5 POINTZ Italy, ed è patrocinato e supportato dal Comune di Polignano a Mare (Ba), con il patrocinio morale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ed Apulia Film Commission.
In mostra la poliedricità comunicativa di artisti appartenenti a linguaggi espressivi diversi, tra Pop Art e Street Art, in un percorso che si fa confronto attivo, con, a volte, momenti di sovrapposizione narrativa pur nella diversità.
In mostra artisti tutti pugliesi: AWER, Chekos’Art, Guido Corazziari, Fenix Asar, Fabrizio Fontana, Frank Lucignolo, Salvatore Masciullo, Neea.Bros, Nekos One, Nocci, Nista, Massimo Pasca, SPIT, Stencilnoire.

La prima tappa di “WOW! E basta” si terrà nei giorni 2.3.4 settembre 2016, con inaugurazione venerdì 2 settembre alle ore 19:00, presso Palazzo San Giuseppe in Via dei Mulini (ex sede del Museo Pino Pascali), alla presenza di Istituzioni, curatori ed artisti.
La mostra sarà introdotta da un’analisi documentaria, sintetica, sulla scena artistica newyorkese da fine anni ’70 ai ’90 e sulla nascita delle culture metropolitane, attraverso un lungo viaggio narrato da immagini e testi spot (non risolutivi) di un fenomeno che è evoluzione continua e non facilmente circoscrivibile a perimetrazioni semplicistiche ed oggettive. Una mostra che giocherà tra assonanze e dissonanze, come spesso accade nella polverizzazione identitaria delle manifestazioni artistiche contemporanee, dove ormai si assiste a repentini dissolvimenti di appartenenza a correnti comuni di pensiero e ricerca, liberando fortemente le individualità dei singoli.
E’ il postmodernismo delle accentuazioni esasperate di personalismi senza eco e lasciti, delle ricerche senza eredi.
Visioni assolutamente personali di un frullatore continuo che fagocita se stesso, e nel quale si mixano esperienze diverse, di uno status creativo a 360°, partendo dalle espressioni più commerciali (spesso no sense) della Pop Art ed arrivando all’esplosione dei messaggi dell’arte di strada, che non è mera decorazione, ma spesso arte di protesta, di impegno sociale.
La strada si conferma la vera agorà contemporanea, dove le esperienze più diverse, lontane dai luoghi istituzionali e celebrati, trovano terreno fertile per nuovi momenti di interdisciplinarietà.
Partendo dalle opere di Andy Warhol per arrivare a quelle di Jean-Michel Basquiat e Keith Haring: stili diversi, finalità differenti, ma a volte così sovrapponibili, per via di un diretto coinvolgimento con la poliedricità delle forme della società stessa, luogo delle esperienze del quotidiano.
Stessa sovrapponibilità, la totale eterogeneità che attraversa le opere degli artisti in mostra.
Colorate, ironiche - a volte impegnate, ma con un garbo che si fa leggerezza e gioco - le ricerche di Guido Corazziari, Fabrizio Fontana e Salvatore Masciullo, rivivono forte il richiamo di una certa Pop Art americana dagli anni ’60 in poi – Andy Warhol in assoluto, ma anche Robert Rauschenberg – riproponendo le icone di sempre, ormai immaginario collettivo, ma ancora quel messaggio commerciale e consumabile senza pretese di pubblicità e televisione, fino a toccare il mondo del fumetto e dei giocattoli. Dalle tele, alla carta, alle installazioni e sculture, il colore vivace e la sensazione tranquillizzante dell’immagine già vista precedentemente, del già conosciuto (come accade per ogni brand che si rispetti), sono elementi distintivi e riconoscibili trasversalmente in tutte le opere proposte.
A cavallo tra Pop e Street Art, le opere di Frank Lucignolo e Massimo Pasca sono transizione figurativa di rimandi chiari al mondo anche qui del fumetto, ma che già sposta l’attenzione verso nuovi ambiti di freschezza compositiva in continuo divenire, di raffigurazione fortemente stilizzata, in cui i personaggi affollanti le intere campiture della tela, quasi ossessivamente, riportano alla memoria il tratto inconfondibile dell’opera metropolitana di Keith Haring.
La ricerca, infine, di alcuni tra i writers e street artists più dinamici della “scena metropolitana” pugliese – AWER, Chekos’Art, Fenix Asar, Neea.Bros, Nekos One, Nista, Nocci, SPIT e Stencilnoire – in cui la carica comunicativa dell’arte di strada è vissuta come un graffio inatteso nella quotidianità dell’urbano, interpretando messaggi di immediato impatto sociale: a volte irriverenti, a volte trasgressivi, a volte ironici. E in alcuni come tags da ripetere all’infinito, con evoluzioni e complessità formali sempre maggiori.
Messaggi (ed opere) che si palesano su differenti supporti operativi - vinili, posters, tavole, murales, t-shirt – spingendosi a contaminare ed influenzare ambienti paralleli, come la grafica pubblicitaria, le campagne di marketing, e non per ultimo il gusto di migliaia di persone. E qui, forte, l’influenza delle opere di Jean-Michel Basquiat, uno dei massimi esponenti del graffitismo americano della prima ora, fautore, insieme a Keith Haring, di una prima apertura del movimento artistico di strada verso situazioni più istituzionali come le gallerie d'arte

Mondi diversi, in questi protagonisti pugliesi, che nel raccontare l’eterogeneità della scena creativa regionale, diventano straordinaria prerogativa di ricchezza e vivacità di un territorio che è esso stesso complessità e diversità.

[Angelo Raffaele Villani]


PARTNERS:
- WANTED, Web Site: http://wantedcinema.eu/
- LOGOS Servizi per le Idee: https://www.facebook.com/service.logos/

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WOW! E basta
A cura di Gigi Rigliaco e Angelo Raffaele Villani.
Con ROSSOCONTEMPORANEO e ART and ARS Galllery

Palazzo San Giuseppe (ex Museo Pino Pascali), Via Mulini
Polignano a Mare | Ba
2.3.4 settembre 2016



Info:
5 POINTZ Italy | Web Site: https://5pointzitaly.com/

ROSSOCONTEMPORANEO
Email rossocontemporaneo@gmail.com - https://rossocontemporaneodesign.com/

ART and ARS Gallery
Email: artgallery.rigliaco@virgilio.it - http://www.artandarsgallery.it/


sabato 27 agosto 2016

FREDSTER



FREDSTER
a cura di Giuseppe Savoca

A partire da giovedì 1 settembre 2016, Burning Giraffe Art Gallery ospita la prima personale in Italia dell’artista e illustratore francese Fredster (Nantes, 1977). 

La mostra, a cura di Giuseppe Savoca, è composta da una collezione di delicate silhouette fantasmatiche tracciate a pennarello su carta. Blocchi di colori intensi danno vita a figure intime, in cui è il rosa della pelle nuda a fare la parte del protagonista, intervallandosi agli azzurri e gialli dei tessuti degli abiti, che spesso coprono i volti dei personaggi, tramutandoli in spettri dal calore quotidiano, che colpiscono lo spettatore per la loro vicinanza e familiarità.

I disegni di Fredster giocano con l’omoerotica tratta da internet trasfigurandola attraverso l’uso di tinte pastello accese e nette, mettendo in discussione le identità di genere, gli archetipi della virilità, dando così vita a un’esplorazione di nuove immagini di mascolinità. 

«Maschi in stati di beatitudine, mezzi nudi, con colori tenui e umidi che creano una tensione erotica leggera, quasi fanciullesca, che rivela una sessualità decisa, che a volte diventa più esplicita, ma che serve per comporre una mitologia personale dell’attrazione tra i maschi e la loro sessualità» (Alex Vaccani, TOH! Magazine #22).

Traendo spunto dal lavoro di un Cocteau post-punk e malinconico, i disegni di Fredster, sviluppando delle orbite grafiche allucinate e introducendo, qua e là, pezzi di autoritratti, mettono in discussione il rapporto della creazione con la fantasia e l’ossessione.

Le opere di Fredster sono state esposte in gallerie e festival in Francia, Germania e Canada. Più recentemente, è stato protagonista della mostra Queerodrome, presso Lieu Unique, a Nantes, e di TRAUM, Le cas Y, presso lo spazio espositivo Bel Ordinaire, a Pau, nella regione dei Pirenei.

Sabato 3 settembre, Fredster sarà protagonista, insieme a Fabrizio Modenese Palumbo, della performance audio/video NOVÖ YŪREI (a post-cartoonist shunga), presso Magazzino sul Po, a Torino, nell’ambito dell’evento IMAGO del Varvara Festival.


FREDSTER
a cura di Giuseppe Savoca
Vernissage: giovedì 1 settembre 2016, dalle 18:30 alle 21:30
Periodo mostra: dall’1 al 24 settembre 2016
Orari di apertura: dal martedì al sabato, 14:30 – 19:30
Ingresso libero
Burning Giraffe Art Gallery
Via Eusebio Bava 8/a, 10124, Torino


mercoledì 24 agosto 2016

Si gioca e si fotografa per le Notti Colorate nel quartiere di Castello e al Ghetto.

 
In occasione delle Notti colorate organizzate dal Comune di Cagliari il quartiere storico di Castello e il Centro comunale Il Ghetto saranno i set ideali di tante attività per i piccoli dai 5 agli 11 anni ma anche per ragazzi e adulti cui sono dedicati tre interessanti tour fotografici. Tutto a cura del Consorzio Camù in collaborazione con le associazioni Edukarel e Insà.
Ed è tutto pronto per l'ultima delle Notti colorate, la Notte blu, in programma giovedì 25 agosto. In questa occasione i bambini dai 5 agli 11 anni saranno invitati a partecipare a un gioco/laboratorio sugli animali che abitano il mare e potranno dare sfogo alla loro fantasia per creare e realizzare dei fantastici animaletti marini utilizzando materiale da riciclo.
Nel frattempo, sempre dalle 20.30 ragazzi e adulti potranno partire dalle sale del Ghetto alla scoperta delle storie e dei misteri di Castello con l'obiettivo di scattare immagini da condividere su Instagram con l’hashtag #storyca.
 
I laboratori hanno una durata di due ore, dalle 20.30 alle 22.30.
 
Info e prenotazioni. dal martedì al sabato 9:00-13:00/16:00-20:00. Tel. 070/666399, cell. 346-6673565 o mail didattica@camuweb.it


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Ufficio Stampa Consorzio Camù
c/o Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMA
via San Lucifero 71, 09127 Cagliari
tel. 070 6402115 
cell.3466675296
Giuseppe Murru (responsabile), Stefania Cotza
e-mail: ufficiostampa@camuweb.it
www.camuweb.it 
www.exmacagliari.com

lunedì 22 agosto 2016

Sponz Fest, il festival diretto da Vinicio Capossela


 
Comunicato Stampa:
Dal 22 al 28 agosto torna per il quarto anno consecutivo lo Sponz Fest, il festival diretto da Vinicio Capossela che ha sede in Alta Irpinia e si avvale della collaborazione attiva dei comuni di Calitri, comune capofila del progetto, Sant’Andrea di Conza, Conza, Andretta, Cairano, Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi.

Chi tiene POLVERE spara – scrive il direttore artistico Vinicio Capossela - è un modo di dire calitrano- che in paese significa “chi ha qualcosa da dire lo dicachi ha qualche mezzo lo usi!”, anche se è un mezzo povero come la POLVERE. E’ un invito al fuoco d’artificio, a tirare fuori quello che abbiamo dentro. Un invito a non subire le cose, ma a farle. Un invito all’azione e alla speranza. Ma anche un invito alla festa. La festa antica, dionisiaca, sponzante. La festa che dissipa e consuma, per ricordarci che non bisogna avere paura di vivere, ma bisogna impiegare tutto il dono della vita affinché quando Thanatos arriva con la sua falce, non le resti niente da prendere. 
Qualsiasi cosa un uomo faccia genera polvere. Quindi la polvere è movimento e vita. Pulvis presso i romani era la polvere della pista, del circo, del campo di battaglia e dunque la polvere come prodotto del movimento: non solo caduta, ma anche sollevata e rimestata.La quarta edizione dello SPONZ FEST si propone quindi il sollevamento della POLVERE. Alzare la POLVERE dalla terra su cui si è posata. Fare polverone, sollevare la testa nella confusione delle voci. 
I greci antichi con la parola anastasis indicavano il sollevarsi, significando, allo stesso tempo, resurrezione ma anche insurrezione. Ecco, “chi tiene POLVERE spara” è l’insurrezione che si oppone all’oblìo, al cammino della POLVERE che ricopre di sé terre ed esistenze. 


E di azione e di speranza questa edizione del 2016 è davvero ricca, a cominciare dall’inaugurazione che avverrà sui binari della stazione di Conza, dove proprio il 22 agosto, il treno storico riattivato dalla Fondazione FS per l’occasione, effettuerà la prima corsa sulla Avellino-Rocchetta, sospesa ormai dal 2010.

Questo avvenimento - simbolico ma anche concreto visto che la linea potrà essere utilizzata nel corso della settimana per raggiungere i luoghi del festival - è anche la realizzazione di un sogno impossibile che aveva caratterizzato e ispirato l’intera edizione dello Sponz 2014, intitolata appunto “Mi sono sognato il treno”, e ambientata in parte proprio in quello scalo ferroviario allora dismesso, a dimostrazione di come a volte la poesia, l’arte, la cultura possano diventare strumenti fondamentali per la rinascita economica e civile di territori depressi cui è stata “tolta la voce” da decenni e ancora segnati dall’emigrazione e da eventi drammatici come il terremoto del 1980.

In occasione della prima corsa del convoglio, nei suggestivi vagoni anni ’30, Ascanio Celestini si esibirà in “Letture di 3^ classe” da Gianni Rodari e Giustino Fortunato. Diverse bande musicali accoglieranno il treno nelle stazioni descritte dalla locale railway song “Franceschina la calitrana”, e sarà infine organizzato un assalto al treno nella stazione di Conza – Cairano – Andretta, dove verrà inaugurato il festival, con incendio di polvere .

Ma non sarà solo la polvere del treno ad essere alzata nella settimana dello Sponz Fest.
A completare il cast artistico, direttamente dalle polverose strade del Texas, il 25 agosto arriva sui binari della stazione di Calitri il cantautore Micah P. Hinson.  Acclamato come una rockstar grazie alla sua aura di poeta maledetto, lo storyteller nato a Memphis e cresciuto in Texas è diventato imprescindibile per chi ama la nuova scena americana, grazie ad una carriera decennale che ha imposto una visione eclettica del country blues, con liriche impareggiabili e spesso autobiografiche.
Il suo nome arricchisce il già sostanzioso programma che per una settimana spazierà dalla musica alla letteratura, dall’arte ai temi ambientali, dall’enogastronomia al trekking, senza dimenticare le attività dedicate ai più piccoli, coinvolgendo nomi di primissimo piano della scena culturale italiana e internazionale.

La POLVERE, nelle sue diverse declinazioni, sarà anche l’elemento che caratterizzerà tutti gli appuntamenti del festival; che si tratti di quella alzata da Paolo Rumiz nel suo cammino sull’Appia Antica e fermata su pagina nel suo ultimo libro “Appia”o di quella che ricopre la diaspora dei migranti raccontata dal giornalista Domenico Quirico nel suo ultimo libro “Esodo” e dal poeta siriano Khaled Alnassiry nella raccolta “Ho creduto a ogni cosa”. 

Ci sarà la POLVERE vulcanica dell’attore Mimmo Borrelli edel suo spettacolo/monologo “La Voce del Vulcano” in scena il 24 agosto a Calitri, in una notte che vede anche l’omaggio a Carlo Gesualdo con il concerto de “La consorteria delle tenebre” dedicato alla polvere delle macerie e dei “tremamenti” della terra; e poi, infine, la polvere pirica del canto anarchico con Alessio Lega.

Ci sarà la POLVERE di “Chiedi alla polvere”, il libro che ha consacrato il talento e il genio di John Fante e che verrà ricordato lunedì 22 agosto nella serata iniziale del Festival, insieme al figlio Dan (scomparso nel 2015 e già ospite dell’edizione 2014) con un incontro animato, tra gli altri, dal poeta Vincenzo Costantino CinaskiVictoria Fante e lo stesso Vinicio Capossela.

E poi naturalmente la polvere da alzare ballando fino a “sponzarsi come baccalà”: quella di dinamite che arriva da Guča, Serbia, con l’esplosiva banda di ottoni “Arizona Dream”, protagonista di un concerto all’alba di martedì 23 agosto sulla suggestiva rupe di Cairano, e poi attiva a fomentare la dissipazione nell’arco di  tutto il festival; quella che verrà sollevata venerdì 26 agosto nella “grande notte del ballodromo”, la sponza-notte dove, per dieci ore consecutive, si alterneranno sul palco orchestre “tradizionali” come la Banda della Posta e Tonuccio e i Pink Folk; e altre che rinnovano la tradizione della musica da ballo come gli straordinari Extraliscio guidati da Mirco Mariani e l’Orchestrina di Molto Agevole di Enrico Gabrielli.

Ed ancora il suono della POLVERE indagato da due grandi musicisti come Giovannangelo De Gennaro e  Gavino Murgia che si esibiranno rispettivamente mercoledì 24 e giovedì 25 agosto, a rinnovare gli spaventi lungo il sentiero della cupa.
Nell’anno della pubblicazione di Canzoni della cupa, particolare significato avrà il tradizionale concerto di Vinicio Capossela, che sabato 27 agosto porterà allo stadio di Calitri, ribattezzato per l’occasione “Sponz A-rena”,una versione speciale del tour Polvere con voci e protagonisti della terra dell’osso, ospiti che hanno preso parte al disco come Giovanna Marini e altri a sorpresa. 

Sarà un concerto speciale, che introdurrà alla grande notte incendiaria nel centro storico di Calitri al seguito dell’infuocato ensemble dei Diables de l’Onyar, diavoli dalla Catalogna che animeranno le grotte e i vicoli del paese vecchio fino all’alba.
A chiudere il festival infine, domenica 28 agosto, il concerto del violoncellista Mario Brunello tra le arcate a cielo aperto dell’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, un luogo straordinario che si è scrollato di dosso la POLVERE del terremoto del 1980 e che dopo un lungo lavoro di restauro si presenta oggi in tutta la sua bellezza.

Ma tanti altri eventi speciali ed estemporanei anche quest’anno animeranno i vicoli e le grotte di Calitri dall’alba e al tramonto e dal tramonto all’alba: le attività ricreative rivolte ai più piccoli e i corsi di cucina tradizionale, la sezione articurata da Mariangela Capossela e dal gruppo Sponz Arti con la sua l'installazione/performance "Il velo della Sposa", le mostre fotografiche, le proiezioni di film e l’eccezionale allestimento del laboratorio del Teatro delle Albe che venerdì 26 agosto metterà in scena “l’Antigone”. Diverse grotte del centro storico saranno restituite all’uso di cantina, in un percorso di cultura legato al vino, grazie alla presenza di diversi produttori provenienti da diverse zone d’Italia, che appenderanno la Frasca all’ingresso degli antri tufacei. Quest’anno un particolare rapporto di scambio culturale sarà con la Sardegna.

Per poter realizzare alcuni punti di un programma così denso e articolato, l’Associazione Sponziamoci
 (che si basa totalmente sul volontariato) ha deciso di percorrere anche la strada del crowdfunding, tramite la piattaforma Eppela (eppela.com), con una campagna di successo che ha raccolto oltre 20.000 euro in meno di un meseFino al 4 agosto si può continuare a sostenere lo Sponz Fest ed essere ricordati come benefattori. Per saperne di più sulla campagna e sulle ricompense previstehttps://www.eppela.com/it/projects/9318-sponz-fest-2016

Anche PostepayCrowd, il programma di crowdfunding di Postepay, Visa e della piattaforma Eppela, cofinanziato dai partner, ha sostenuto lo Sponz Fest nella campagna con un co-finanziamento di 5.000 Euro. 
Cosa è lo Sponz Fest
.

Chi c’è stato, lo sa: lo Sponz Fest è una magia capace di coinvolgere e travolgere, un flusso di inesauribile energia che dagli stretti vicoli di Calitri si espande nella Valle dell’Ofanto per un’intera settimana. La storia dello Sponz Fest è di per se un piccolo miracolo che nelle prime tre edizioni ha convogliato in Alta Irpinia circa 30.000 persone e più di 70 ospiti tra musicisti, artisti, scrittori, poeti, registi, attori.
Nato per darsi un’occasione di fare “comunità” e come festa sui riti dello sposalizio, si è allargato ai temi dell’unione, del rapporto con la terra, dell’incontro con le altre culture.  

Il vero protagonista dello Sponz fest resta il territorio, il basso continuo della terra, i suoi paesaggi, i suoi paesi
. Ecco i principali luoghi che il festival toccherà grazie anche ai percorsi organizzati anche quest’anno da Irpinia Trekking, da percorrere tanto a piedi che su asini e muli: Centri storici di Sant’Andrea di Conza, Andretta, Cairano, Calitri, stazioni ferroviarie di Calitri, Conza - Andretta - Cairano. Abbazia del Goleto, Formicoso di Bisaccia e campagne circostanti. 
Il programma completo dello Sponz 2016 e tutte le informazioni sono disponibili sul sito 
www.sponzfest.it e sulla SPONZ APP, l’applicazione ufficiale per iOS e Android disponibile a breve gratuitamente su App Store e Google Play.
Dal 22 Agosto 2016 al 28 Agosto 2016
Calitri | Avellino
Luogo: Sedi varie
Enti promotori:
  • Comuni di Calitri
  • Sant’Andrea di Conza
  • Conza
  • Andretta
  • Cairano
  • Bisaccia
  • Sant’Angelo dei Lombardi

Sito ufficiale: http://www.sponzfest.it



pubblica:
Massimo Nardi



 

XV Edizione ANTIQUARIATO IN VALLE D’ITRIA (Martina F., 13-21 Agosto 2016)


XV Edizione Antiquariato in Valle d’Itria (Martina F., 13-21 Agosto 2016)

Si conclude domenica 21 l’annuale di Antiquariato e Modernariato

 

Battute conclusive per “Antiquariato in Valle d’Itria”, annuale di Arca Promoter dedicata all’Antiquariato e al Modernariato in corso di svolgimento sino a domenica sera presso l’Istituto Comprensivo “G. Marconi” di Martina Franca.

In una quindicesima edizione caratterizzata dalla crescente qualità delle esposizioni presenti, sembra trovare un riscontro positivo la risposta offerta dal pubblico, che nella settimana principe dell’estate ha già visitato con affluenza sempre costante la Mostra, premiando la scelta degli organizzatori di abbandonare i banchi mercatali dell’antistante piazza Marconi a favore di una più lineare sistemazione degli espositori. Notizie incoraggianti, inoltre, provengono anche dal fronte di questi ultimi, che hanno riconosciuto un pubblico più colto ed esperto, oltre che incuriosito dagli arredi, dalle tele e dagli oggetti appartenenti alle diverse epoche rappresentate. Una maggiore propensione a concludere buoni affari, dunque, da parte degli stessi visitatori che, approfittando del periodo vacanziero, iniziano a palesare la piacevole abitudine di frequentare il cuore della Valle d’Itria proprio per il concomitante evento di Antiquariato e Modernariato. Merito, questo, sia dell’eterogeneità storica e di provenienza dei prodotti presenti, con oltre 70 espositori giunti da ogni parte d’Italia, a partire dal Veneto e sino alla Sicilia.

Possiamo ritenerci finora soddisfatti per questi risultati – ha affermato il presidente di Arca Promoter Nicola Lorusso -, ma sappiamo anche che i traguardi sin qui raggiunti possono considerarsi ulteriormente migliorabili in questo ultimo fine settimana, da sempre momento clou per la conclusione degli affari. Ci gratifica l’apprezzamento ricevuto dai visitatori, giunti qui anche  da fuori regione appositamente per il nostro evento, e il gradimento degli stessi espositori, che quest’anno hanno trovato una migliore organizzazione, riconoscendo soprattutto un incremento della qualità della merce esposta”.

Sabato e domenica, dunque, saranno le giornate di punta di questa XV edizione di Antiquariato in Valle d’Itria, grazie anche all’orario continuato che consentirà l’apertura dei cancelli dalle 9 alle 23 in entrambe le giornate.

Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili consultando il sito internet dell’Arca Promoter www.arcapromoter.it e i profili Facebook, Instagram, YouTube e Google Plus della stessa Associazione.

 

Martina Franca, 19 Agosto 2016                                   Ufficio Stampa ARCA PROMOTER

sabato 20 agosto 2016

"A letto con Marilyn" - Lu.C.C.A. Tuesday Nights


 
Comunicato stampa

 

Lu.C.C.A. Tuesday Nights

 

“A letto con Marilyn”

Quinto appuntamento con la rassegna “Realtà della finzione”

 martedì 23 agosto 2016 ore 21,30

 

 

Il sogno di ogni psicologo? Avere Marilyn Monroe sul lettino del proprio studio per parlare con lei e capire come ci si sente ad essere una delle donne più desiderate di tutti i tempi. Nell’anno del novantesimo anniversario dalla nascita del mito per antonomasia di Hollywood, il Lu.C.C.A. dedica una serata della rassegna “Realtà della finzione” all’intramontabile diva del grande schermo Marilyn Monroe. E lo fa per il quinto appuntamento con il Lu.C.C.A. Tuesday Nights dal titolo “A letto con Marilyn”, che si terrà martedì 23 agosto 2016 alle ore 21.30. A condurre come sempre Maurizio Vanni, nella veste di storyteller, affiancato dalla psicologa Giuseppina Tazzioli che intervisterà la star americana interpretata dall’attrice Ilaria Favali.

 

Un meta racconto che metterà a fuoco le vulnerabilità emotive di un personaggio che ha fatto la storia del cinema per capire quanto sia stata casuale la sua popolarità o quanto sia stata strategicamente pianificata. Ingenua e geniale o manipolatrice e cinica, pronta a tutto per il successo? Un’intera serata a disposizione per rispondere all’eterno quesito che appassiona da sempre i fan dell’attrice.

 

Biglietto unico di ingresso a 10 €, comprensivo di visita della mostra “Magnum sul set”. Per info e prenotazioni fino a esaurimento posti, telefonare allo 0583.492180 o scrivere a info@luccamuseum.com.

 

                                                                                                

 

Il programma di Lu.C.C.A. Tuesday Nights

 

Maurizio Vanni interagirà con:

 

19 luglio 2016

Tracce primordiali

Gennaro Scarpato, batterista moderno

Sherlee Blanco, theatre performer

 

26 luglio 2016

Aspettando Moby Dick

Cataldo Russo, theatre showrunner

e gli attori: Andrea Faver, Samantha Cesaretti, Michele Cariello

 

2 agosto 2016

Il regno della vera finzione

Lorenzo Vignando, ukulelista

Sandra Tedeschi, attrice

 

9 agosto 2016

Il tempo ritrovato

Simone Soldati, musicista

Silvio Zanoncelli, attore

 

23 agosto 2016

A letto con Marilyn

Giuseppina Tazzioli, psicologa

Ilaria Favali, attrice

 

30 agosto 2016

Aspettando Moby Dick

Cataldo Russo, theatre showrunner

e gli attori: Andrea Faver, Irene Passaglia, Michele Cariello

 

6 settembre 2016

Così è, se ci pare

Aram Khacheh, violoncellista

Antonella Lucii, attrice

 

20 settembre  2016

Marilyn: autopsia psicologica

Liliana Dell’Osso, Vice Presidente Società Italiana di Psichiatria

Ilaria Favali, attrice

 

27 settembre  2016

Tra verità, finzione e spiritualità

Ilaria Sacchelli, insegnante di yoga

Cristiano Tomei, chef

Claudia Cecchini, attrice

 

 

Per info e prenotazioni (fino a esaurimento posti):

Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art

Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180


 

Coordinamento organizzativo

Michela Cicchinè, Antonio Parpinelli, Fabrizio Bolaffio, Beatrice Coturri

 

Coordinamento esecutivo

Samantha Cesaretti

 

Una produzione di

MVIVA

 

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Addetto Stampa Lu.C.C.A.

Michela Cicchinè +39 0583 492180 / + 39 339 2006519 m.cicchine@luccamuseum.com
 
Pubblica:
Massimo Nardi