giovedì 30 giugno 2016

Festa dei Musei: 2-3 luglio 2016

“Festa dei Musei”: sabato e domenica 2-3 luglio 2016 | Musei e Paesaggi culturali

Il primo fine settimana di luglio, in coincidenza con la XXIV Conferenza generale dell’ICOM (International Council of Museum) per la prima volta organizzata a Milano (3-9 luglio 2016), il MiBACT celebrerà questa straordinaria iniziativa - solitamente dedicata agli specialisti - dando vita alla prima edizione della “Festa dei Musei”, un grande evento nazionale alla cui realizzazione concorreranno non solo i principali musei statali, ma anche tutte le realtà pubbliche e private che desidereranno aderire. Il tema che sarà al centro di questa inedita due giorni è quello del rapporto tra Musei e Paesaggi culturali, argomento individuato da ICOM per il congresso di Milano. Per tale occasione, nella giornata di sabato, oltre il consueto orario ordinario, sarà prevista un’apertura straordinaria serale al costo simbolico di 1 euro, mentre per la giornata di domenica l’ingresso sarà gratuito come ormai consuetudinariamente avviene in occasione della prima domenica del mese.

Uno degli aspetti peculiari dell’iniziativa, oltre l’indirizzo tematico comune, consisterà nella programmazione di eventi per fasce orarie destinate a precisi target di pubblico: nella giornata di sabato, famiglie e bambini la mattina (9.00-14.00: Il Patrimonio per i bambini), curiosi e appassionati nel pomeriggio (14.00-19.00: Il racconto del Patrimonio, Largo all’esperto, Dietro il Patrimonio) e, infine, il grande pubblico la sera, con eventi aperti al concorso di tutte le arti (19.00-24.00: Lo spettacolo della cultura); a tutte le categorie possibili di pubblico sarà invece integralmente dedicata la giornata di domenica (Il Patrimonio per/di tutti), con eventi incentrati sul tema della partecipazione al Patrimonio e largo spazio riservato a tutte quelle associazioni di cittadini e volontari che concorrono quotidianamente alla “vita” e alle “attività” di musei e luoghi della cultura.

Una tematica, quest’ultima, prescelta per dare maggiore risalto a quei valori promossi dalla Comunità Europea per tramite della Convenzione di Faro del 2005, un testo in attesa di ratifica da parte del nostro Parlamento che, tra le sue definizioni cardine, prevede concetti come quelli di “eredità culturale” e “comunità di eredità” che pongono finalmente l’attenzione sul valori anche immateriali del nostro Patrimonio e sul concorso dei cittadini alla sua valorizzazione, come espressione più alta dei principi di eguaglianza.


La Festa dei Musei avrà luogo:

sabato 2 luglio – con orari e costi ordinari nel corso della giornata e apertura straordinaria serale di tre ore al prezzo simbolico di 1 euro, con le gratuità previste per legge.
domenica 3 luglio – con orari ordinari e la gratuità prevista in occasione di ogni prima domenica del mese.

Per seguire l’evento sui social: #FDM2016; #festadeimusei2016


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mercoledì 29 giugno 2016

FORUM ITALIA. Presenting Italian Photography of the XXI century

FORUM ITALIA. Presenting Italian Photography of the XXI century.
Five days programme of meetings, lectures, photo books presentations and more, in the frame of Les Rencontres de la photographie, Arles 2016
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July 4-9 @ Hôtel du Forum. 10, Place du Forum - Arles
Free entry
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Monday, July 4
Daily Programme
6:30-7:00pm
Forum Italia - Presentation of the Week Activities
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Tuesday, July 5
Daily Programme
2:00-4:00pm
PortFolio Display
4:00-5:00pm
PECHA KUCHA (5min presentations)
Sara Cinelli, Gabriele Galimberti, Carolina Gheri,
Emma Grosbois, Mattia Micheli, Pietro Viti
5:30-7:00pm
Italian Emerging Photography n.3 by Laura Serani
Gilda Louise Aloisi, Arianna Angeloni, Massimo Antonaci, Jacopo Benassi, Ilaria Crosta & Niccolo' Hebel (Ilaria EtNiccolo), Ilaria Di Biagio, Enrico Di Nardo, Giorgio Di Noto, Nicolo Giudice, Vittorio Mortarotti, Michela Palermo
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Wednesday, July 6
Daily Programme
2:00-4:00pm
PortFolio Display
4:00-5:00pm
Inside “DER*LAB” with Irene Alison
fresh Looks & New Routes For Photography
Doll's Eye Reflex Laboratory
5:30-7:00pm
Collecting Photographs: Mario Peliti, Federica Angelucci, Walter Guadagnini, Helene De Franchis
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Thursday, July 7
Daily Programme
2:00-4:00pm
PortFolio Display
+ Portrait Shooting Session & Center Chrome Fine Art Lab Demo
4:00-5:00pm
PECHA KUCHA (5min presentations)
Beatrice Bruni, Giuseppe de Grazia, Groomingphoto Collettivo, Martina Melchionno, Cosimo Piccardi, Bärbel Reinhard, Camilla Riccò
5:00-6:00pm
A Come Arno. An Introduction by Irene Alison
6:00-7:00pm
"Seduction of Photography" Limited Edition Artist Book
presentation with Toni Thorimbert (author)
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Friday, July 8
Daily Programme
2:00-4:00pm
PortFolio Display
+ Portrait Shooting Session
3:00-4:30pm
“Birth of an Exhibition”
Center Chrome Fine Art Photolab showcase
featuring Paolo Woods and Gabriele Galimberti
5:00-6:00pm
Courageous Publishers
Four talented Publishers, some of the most interesting Italian photobooks:Danilo Montanari (Danilo Montanari Editore), Nicolò Degiorgis (Rorhof),Tommaso Parrillo (Witty Kiwi Books) and Tommaso Tanini (Tommino Tano) (Discipula Editions).
6:00-7:00pm
PhotoCollectives: CESURALAB, River Boom, TerraProject Photographers
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Saturday, July 9
Daily Programme
2:00-4:00pm
PortFolio Display
+ Portrait Shooting Session & Center Chrome Fine Art Lab Demo
4:00-5:00pm
PECHA KUCHA (5min presentations)
Lev Fazio, Chiara Fox Fossati, Francesco Levy, Veronica Mari, Silvia Noferi, Elisabetta Pallini, Filippo Romanelli
5:30-6:30pm
Nonni's Paradiso - An Olive Tree Story
book presentation with Martino Marangoni (author), Giovanna Calvenzi, Danilo Montanari. Published by Danilo Montanari Editore and The Eriskay Connection.

COCKTAIL EVERY EVENING 7:00-8:00pm (except monday july, 4)


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Capitanata Grand Tour



Mostra: Capitanata Grand Tour.
A cura di Antonio Scotellaro.
Dal 8 Luglio al 31 Luglio 2016
Palazzetto dell'Arte “ Andrea Pazienza “ Foggia.

Artisti:
Daria Kirpach, Salvatore Bruno, Viola Gesmundo, Vito Capone,
Concetta Russo, Leonardo Scarinzi, Corrado Terracciano, Esposito Bros,
Gianluca Improta, Keziat, Fabio Casiero. Palumbo Louis Antonio, Angela Vocale, Alfonso Galluzzo, Morena Petrillo, Giuseppe Sambero, Tiziana D'ambrosio, Ubaldo Urbano.

Capitanata Grand Tour. II Edizione.
Scenari Artistici di Capitanata post 2000.
20 Esperienze creative del territorio.

“ Col toponimo “ Capitanata “ e l'iconoclastia “ Grand Tour “ parte la seconda edizione della mostra: Capitanata Grand Tour. Scenari Artistici di Capitanata post 2000. 18 esperienze creative del territorio, una ricognizione su scala nazionale e mondiale di quegli artisti di origine o per adozione affini alle vicende culturali di questo territorio. Consegnare al futuro, ma anche al presente, un'immagine compatta ed esaustiva dell'arte Contemporanea di Capitanata prodotta negli ultimi 30/40anni. Siamo alla II Edizione, un appuntamento estivo da non perdere con l'arte visiva, un progetto inserito nella programmazione del Foggia Estate. L'anno scorso fu una scommessa, quest'anno una conferma di un format adatto a tenere aperti spazi espositivi nei mesi estivi. Un cambio di mentalità, una prospettiva di analisi nuova, di domanda e offerta, in una città di provincia poco avvezza all'arte contemporanea. Invertire la rotta, quindi, puntare sulla qualità e sulla competitività del prodotto cultura. Il lungo viaggio intrapreso l'anno scorso portò alla storicizzazione di circa 30 artisti alcuni fari del secondo 900° con le forze propulsive e innovative dei nuovi linguaggi post 2000.
Da queste relazioni tra generazioni e visioni del mondo nacque il concept in movimento della mostra. Il Grand Tour delle esperienze, della ricerche e della conoscenza avrà quest'anno tre sedi, si inizia con Foggia poi si sposta nel Golfo, Manfredonia infine sui Monti Dauni. Anche quest'anno è stata effettuata una ricognizione accurata e oculata delle esperienze creative del territorio di Capitanata con innesti importanti di esperienze creative consolidate nel panorama artistico da circa 40 anni. Tutti questi artisti non producono solo oggetti per il godimento estetico, ma dalle loro idee, nasce una identità nuova di Territorio, palesano empatie e sinergie, un complesso di riferimenti all'etica e alla cultura nelle quali viviamo. Grazie alla loro capacità di leggere il mondo, di esprimersi attraverso linguaggi, nuovi o vecchi che siano, traducono il presente e si confrontano con il passato, instaurano relazioni tra generazioni, gettano ponti, inaugurano scenari, lanciano ipotesi di futuro, forniscono possibilità di dialogo con il presente, allargando tutte quelle maglie di opportunità espositive rimaste finora ad appannaggio di pochi predatori di spazi pubblici.
L'arte prodotta in Capitanata, mai come oggi, si dimostra vitale. L'arte visiva, in generale, ha acquisito nell'ultimo ventennio un vocabolario più complesso, meno ancorato a vecchi linguaggi e metodi di rappresentazione. Le energie nuove hanno soppiantato le vecchie, spesso antiquate e inadeguate a una discussione globale o al passo coi tempi. Il contemporaneo si rivolge a dinamiche internazionali, sempre meno distrettuali. Il toponimo Capitanata non identifica solo un determinato territorio fisico e morfologico, ma una dimensione extraterritoriale, con una forte espansione Internazionale, grazie a molti artisti che hanno portato la loro esperienza originaria e creativa nel mondo in cerca di originalità, riconoscibilità, identità; usufruendo di piattaforme e media in grado di diffondere e rendere in tempo reale, in quella complessa rete di internet, le informazioni accessibili e condivisibili. La rassegna è un compendio, la Capitanata l'epicentro di tutte le ramificazioni e i centri concentrici prodotti e dipanati nel mondo dagli artisti, capaci di contaminarsi, di organizzarsi e rendere fluide idee, stimoli e vivacizzare la discussione culturale.
Gli artisti sono diventati l'unica coscienza critica e creativa capace di esprimersi oltre i confini provinciali, rifiutando qualsiasi tipo di assoggettamento o stagnazione culturale. Capitanata Grand Tour è tutto questo. La localizzazione sulla mappa. Una Capitanata multicolor, multidisciplinare, che ha piglio, immette creatività fresca, capace di produrre arte e renderla competitiva a livello Nazionale e Internazionale. E' il viaggio da compiere nel sottobosco culturale, una ricognizione pionieristica del raro, del discontinuo, dell'irriverente. E' la nostra idea di relazioni internazionali partendo dal luogo d'origine. E' cibo culturale letale. E' un territorio che gli artisti vogliono divorare per non essere divorati. E' la carta d'identità all'interno della quale l'arte si è mossa da queste latitudini. E' un sommergibile in emersione dalla palude culturale. E' un mito che divora la sua città: “ TE MAGNO “. In una società liquida, connessa, in rete, promiscua, sempre di fretta, agitata, che consuma pasti take away e acquista on line, gli artisti giovani e meno giovani cercano nella creatività quel linguaggio universale e di libertà che è la sussistenza stessa dell'arte: il suo rinnovamento.
Buon Voyage a tutti”.
A.S.

2016 – Capitanata Grand Tour – Palazzetto dell'Arte “ Andrea Pazienza “ ( FG )

Venerdì 8 Luglio alle ore 18:30 presso il Palazzetto dell'Arte
“ Andrea Pazienza”- Sala Rosa 1° piano – sarà inaugurata la mostra collettiva di arte contemporanea dal titolo “ Capitanata Grand Tour “ Scenari artistici di capitanata post 2000. 18 esperienze creative del territorio. La rassegna è giunta alla II Edizione e quest'anno toccherà tre tappe: Foggia, Manfredonia e Monti Dauni. A cura di Antonio Scotellaro.

L'evento culturale è stato inserito nella programmazione del Foggia Estate, ed è patrocinato dal Comune di Foggia, l'Assessorato alla Cultura e dal Palazzetto dell'Arte intitolato ad Andrea Pazienza. La mostra di Arti Visive è organizzata da: Andrea Pacilli Editore/Buenaventura Comunicazione/JamArtProject e Gloria Fazia Direttrice del Polo Museale Civico di Foggia.

Periodo: dal 8 Luglio al 31 Luglio 2016.
Spazio Espositivo: Sala Grigia Palazzetto dell'Arte “ Andrea Pazienza “

Artisti:
Daria Kirpach, Salvatore Bruno, Viola Gesmundo, Vito Capone,
Concetta Russo, Leonardo Scarinzi, Corrado Terracciano, Esposito Bros,
Gianluca Improta, Keziat, Fabio Casiero Palumbo Louis Antonio, Angela Vocale, Alfonso Galluzzo Morena Petrillo, Giuseppe Sambero, Tiziana D'ambrosio Ubaldo Urbano.

Ricerca Iconografica: JamArtproject
Crediti Fotografici: Giusi Di Stefano
Ufficio Stampa: Andrea Pacilli Editore/JamArtProject
Progetto Grafico: Buenaventura Comunicazione
Allestimento: JamArtproject
Servizi Educativi e Museali: UtopiKamente aps.

Eventi collaterali:si
Catalogo Mostra: Fine Settembre.
A cura di Andrea Pacilli Editore.
Informazioni utili: Palazzetto dell'Arte
via Galliani,1 Foggia.
Orari Visite: dal martedì al sabato
9:00-13:00 / 16:00-20:00

Per info:0881/726008


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martedì 28 giugno 2016

Cuba.Tatuare la storia



LA MOSTRA
5 luglio -12 settembre → www.pacmilano.it
La più ampia mostra mai realizzata sull’arte cubana. Installazioni, disegni, live performance, video e fotografia. 31 artisti cubani, molti dei quali vivono e lavorano a L’Avana. Un viaggio dentro e fuori dall’isola che ha segnato la storia del ventesimo secolo tra splendori e difficoltà, utopia e contraddizioni, culture, politica, religione e rivoluzione.

DUE SETTIMANE DI EVENTI
5 - 19 luglio → www.pacmilano.it/eventi
> PERFORMANCE di Susana Pilar Delahante Matienzo (05/7), Carlos Martiel (06/7), Grethell Rasúa (07/7)
> PUBLIC PROGRAM proiezioni, incontri con gli artisti, visite guidate e workshop per scoprire Cuba attraverso arte, architettura, cinema, musica e poesia.

5 - 8 luglio OPENING WEEK
Mostra aperta fino alle 22.30 con ingresso € 4 valido dalle 18.30.

SEGUICI DIETRO LE QUINTE → www.pacmilano.it/blog


CUBA. Tatuare la storia
05 Luglio 2016 - 12 Settembre 2016
a cura di Diego Sileo e Giacomo Zaza



Il PAC di Milano prosegue l’esplorazione dei continenti attraverso l’arte contemporanea, disegnando per il 2016 una linea guida sull’arte cubana, dentro e fuori dall’isola, con 31 artisti di diverse generazioni attivi dalla fine degli anni Settanta in poi.

TATUARE LA STORIA significa tracciare un segno sull’identità condivisa di Cuba, metafora dell’incontro di culture confluite in un orizzonte creolo e tropicale, miraggio di un mondo utopico, ma intrinsecamente contraddittorio. Ogni singolo artista al PAC racconterà la tappa di un viaggio verso l’isola, con i suoi splendori e le sue difficoltà, i suoi rumori e furori, le sue istanze culturali, linguistiche e mitiche, le sue diverse manifestazioni ideologiche.

Partendo dalla storica radice performativa dell’arte contemporanea cubana, la mostra presenterà una vasta selezione di opere e installazioni – alcune realizzate per il PAC –dei più rappresentativi artisti cubani e dei più promettenti artisti della nuova generazione, una sezione dedicata a Lázaro Saavedra (Premio Nazionale delle Arti Plastiche 2014) e un tributo ai due artisti cubani più influenti, Ana Mendieta e Félix González-Torres. La mostra si estenderà al MUDEC Museo delle Culture di Milano con un’installazione site specific dell’artista Eduardo Ponjuán (Premio Nazionale delle Arti Plastiche 2013).

Conclusa l’esposizione a Milano, la mostra sarà allestita dal 7 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017 presso i Cantieri della Zisa di Palermo (ZAC), confermando la collaborazione - avviata nel 2014 con la mostra di Regina José Galindo - tra le due città e i due spazi espositivi pubblici dedicati al contemporaneo.

La mostra è realizzata con il sostegno di TOD’S, sponsor dell’attività espositiva del PAC, con il contributo di Alcantara e con il supporto di Vulcano, media partner Radio Popolare.

Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, conterrà testi inediti dei tre curatori e dell’artista e critico d’arte Tonel, oltre a un ricco apparato iconografico.


GLI ARTISTI Juan Carlos Alom, Tania Bruguera, Maria Magdalena Campos-Pons, Javier Castro, Celia-Yunior, Colectivo Enema, Susana Pilar Delahante Matienzo, Ángel Delgado, Humberto DÍaz, Carlos Garaicoa, Luis Gárciga, Luis Gómez Armenteros, Antonio Gómez Margolles, Félix González-Torres, Grupo Arte Calle, Ricardo Miguel Hernández, Tony Labat, Reynier Leyva Novo, Ernesto Leal, Los Carpinteros, Meira Marrero & José Toirac, Carlos Martiel, Ana Mendieta, Reinier Nande, Glexis Novoa, Marta MarÍa Pérez Bravo, Eduardo Ponjuán, Wilfredo Prieto, Grethell Rasúa, René Francisco Rodriguez, Lázaro Saavedra, Tonel.



5-19 luglio
NUOVE PERFORMANCE
di Susana Pilar Delahante Matienzo, Carlos Martiel, Grethell Rasúa

+ PUBLIC PROGRAM
proiezioni, incontri con gli artisti, visite guidate e workshop per scoprire Cuba attraverso arte, architettura, cinema, musica e poesia


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Angelo Filomeno - Helidon Gjergji. Tra Mediterraneo, Africa e Area Adriatica

Helidon Gjergji, e-mages, 2014

Angelo Filomeno, Days of Pain - Thursday


Inaugurano il 2 luglio alle ore 18,30

ANGELO FILOMENO E HELIDON GJERGJI:
DUE MOSTRE PER L’ESTATE DELLA FONDAZIONE PINO PASCALI
Tra Mediterraneo, Africa e Area Adriatica, a cura di Antonio Frugis e Santa Nastro

Il 2 luglio alle ore 18,30 presso la Fondazione Pino Pascali doppio appuntamento espositivo che coinvolge due importanti protagonisti della scena artistica mondiale entrambi residenti a New York. Il primo è Angelo Filomeno, con il titolo ‘Angelo Filomeno, omaggio a Pino Pascali ‘africano’, la mostra a cura di Antonio Frugis presenta il lavoro di un artista che dipinge usando l’antica tecnica del ‘ricamo’ su preziose sete e tessuti etnici, tematiche riferite al primitivismo e ai riti sciamanici, ai simboli della vita e della morte nelle civiltà del Sud Italia e dell’Africa. Una passione quella per l’Africa che si è tramutata in una collezione di sculture antiche di grande pregio che saranno esposte in corollario alle opere di Filomeno insieme ad opere di Pino Pascali dedicate all’Africa, confermando così l’impegno del Museo nel racconto dell’eredità pascaliana presso gli artisti contemporanei.

Angelo Filomeno è nato a Ostuni nel 1963, vive e lavora a New York, vanta partecipazioni in prestigiose gallerie internazionali, così ha scritto di lui Paolo Vagheggi :

“Le sue opere sono costruite con straordinari, preziosi e complessi ricami realizzati con macchina da cucire Singer in fili di seta su shantung, con rifiniture manuali, di cui è esperto avendo appreso la tecnica da bambino, al fianco della madre sarta”.
Alla 52.Biennale di Venezia del 2007 curata da Robert Storr, Angelo Filomeno ha conquistato la scena internazionale proponendo immagini di scheletri ricamati con fili d’oro su pannelli di shantung di seta blu notte, inquietanti cavalieri della morte sullo sfondo di metropoli infinite.

La seconda mostra personale è dedicata all’artista albanese, ma residente a New York, Helidon Gjergji, in un progetto a cura di Santa Nastro. Nato a Tirana vive e lavora a New York. Il suo curriculum vanta la partecipazione a mostre e Biennali in tutto il mondo, da la 52.edizione della Biennale di Venezia alla ottava edizione di Manifesta a Murcia in Spagna, alla prima Biennale di Tirana; inoltre la 12. Biennale di Architettura di Venezia e mostre in importanti musei internazionali quali il New Museum di New York, il Museo Madre di Napoli, il Chelsea Art Museum per citarne alcuni.

La mostra, intitolata Screenings, si annuncia come una sorta di diagnosi sui mali della società attuale e riconferma l’interesse della Fondazione Pino Pascali per i temi sociali legati all’area adriatica e balcanica. Tra le tipologie di screenings poposte vi sarà l’installazione ‘e-mages’, che trasforma in una slide show presentation l’album di famiglia confezionato dalla mamma di Giuseppe Stalin, Ketevan Geladze, da cui emerge un inedito ritratto del despota intimo e domestico senza che nulla possa far presagire i tempi bui della sanguinosa dittatura. Ne scopriamo i momenti più felici: abbracci, sorrisi, attimi che si rifrangono e si frammentano, come in una matriosca iperrealista, sullo specchio rotto e implacabile della Storia. In occasione della mostra, inoltre, l’artista realizzerà una struggente installazione site specific intitolata Seta di Damasco, un omaggio ai tanti morti in mare prima di raggiungere le nostre sponde.

Per finire un video del famoso progetto Facades, ideato nel 2000 dall’allora sindaco di Tirana, ed oggi Primo Ministro Edi Rama che segna la rinascita artistica dell’Albania e che diviene sulla scena mondiale un limpido esempio di come l’Arte possa diventare un simbolo emblematico per lo sviluppo e la qualità della vita di un territorio.

Sulle facciate dei grigi caseggiati di Tirana oltre a Gjergji, che ha scelto di lavorare sulla facciata di un complesso di edilizia popolare, il progetto ha coinvolto artisti quali Tomma Abts, Olafur Eliasson, Liam Gillick, Dominique Gonzalez Foerster, Tala Madani, Anri Sala, Rirkrit Tiravanija.


Info:
Angelo Filomeno,omaggio a Pino Pascali ‘africano’ a cura di Antonio Frugis
Helidon Gjergji, Screenings a cura di Santa Nastro
Direzione artistica Rosalba Branà
Inaugurazione: 2 luglio alle ore 18,30
Ingresso gratuito

La mostra rimarrà aperta fino al 2 settembre 2016
Orario: dal martedì alla domenica ore 11-13 / 17-21. Lunedì chiuso.
Visite su appuntamento, tel. 080.424.9534 -333.2091920
(La biglietteria chiude mezz'ora prima del museo - biglietto 2 euro più eventuali riduzioni a chi ne ha diritto).

FONDAZIONE MUSEO PINO PASCALI
VIA PARCO DEL LAURO 119 - 70044 POLIGNANO A MARE (BA) - PH/fax: +39 080 4249534
press: Santa Nastro +39 3928928522


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Carlos Casas. Caves, Stones and Lights



Carlos Casas
Caves, Stones and Lights.
Capo di Leuca Fieldworks
30 July – 21 August 2016, Mon – Sun 19h – 22h
Exhibition curated and produced by Ramdom.
Lastation, Piazza Bitonti, Piazza San Rocco, Gagliano del Capo (LE), Italy

Investigation on the Extreme Land 2015-16

The exploration of a territory is not only a surface process, but implies a deep, careful investigation, in the bowels of the earth and its inhabitants.

Capo di Leuca, the last extremity on the southern part of Italy, is a complex entity in which natural and human landscape merge into each other, they are mutually contaminated. No scientific study has unearthed their connection, but there sure is a strict relationship between the quarry, the caves, the stones of this land, and the ways in which they have moulded the nature of its inhabitants.

In his research work, promoted by Ramdom as part of “Extreme Land Investigation” project Spanish visual artist and filmmaker Carlos Casas has been fascinated by the thousand-years old story of these stones, as well as by the people who – together with the sea – have shaped them: the stonebreakers. The artist explored the hidden caves of this land, where, hammering and chiseling, many houses and public buildings have been built over the centuries; he followed the light, which in the Finis Terrae rises and sets from the horizon counterpointing the switching rhythm of Santa Maria di Leuca’s lighthouse.

The natural light is one of the elements that gives magic to many of the caves placed between clefts along eastern coast of Salento. One in particular, Vucca de lu puzzu (Well’s mouth), appeared to the artist in its magnificence and majesty. While exploring it, Casas fell down and suffered a cranial trauma, comprehending first-hand his works try create an intimate bond between those caves, stones, lights and the most remote places of the human soul.

Casas’ exhibition features the works realized in this territory, and investigates the Cape of Leuca in its most intimate nature, offering a personal interpretation and, at the same time, posing new questions. In the end, we are born chained convicts in the depths of a cave.

Collateral events:

. July, 31th: Caves, stones and lights. The Capo di Leuca landscape explained to the Capo di Leuca. Talk with Carlos Casas (artists), Paolo Mele (Ramdom’s director), Domenico Licchelli (astrophysics). Short audio and video performances by the artist.

. July, 31th – August 1th: Exploration. Exhibition places live visited. One day at the discovery of the territory re-mapped in an artistic way. Morning: visit to the cavern. Afternoon: visit to the cave and sunset at the lighthouse. Reservation obligatory.

. August, 3rd, h 21.00: Carte Blanche: artist’s video screening, from the experiences that influenced him in the Extreme Land.


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Corigliano Calabro Fotografia. Festival Internazionale di Fotografia 2016



CORIGLIANO CALABRO FOTOGRAFIA E ACCADEMIA BELLE ARTI DI NAPOLI
UN BINOMIO DI CULTURA E DIFFUSIONE DELLA FOTOGRAFIA

Dal prossimo 13 al 17 Luglio 2016 si svolgerà a Corigliano Calabro la XIV edizione del Festival Corigliano Calabro Fotografia. Festival Internazionale di Fotografia durante il quale si svolgerà anche il 9° Portfolio Jonico del circuito FIAF nei giorni 16 e 17 Luglio. Novità di rilievo del Festival 2016 è certamente il maggior impegno verso la formazione di giovani fotografi che da quest’anno avverrà grazie alla collaborazione nata con l’Accademia di Belle Arti di Napoli. È stato sottoscritto infatti l'Accordo-Quadro di Cooperazione tra l’Associazione Culturale Corigliano per la Fotografia, che organizza il Festival, e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, che permetterà agli allievi del Biennio Specialistico in Fotografia e del Triennio Cinema-Televisione e Fotografia, che parteciperanno attivamente alle giornate del Festival, di accedere poi ai crediti formativi accademici rilasciati dalla importante istituzione culturale napoletana. È evidente l’importanza del protocollo sottoscritto tra i due enti per la diffusione e l’insegnamento della fotografia soprattutto tra i giovani. Sia per la presenza dei più grandi autori di fotografia contemporanea che da anni sono ospiti del Festival di Corigliano, sia per la grande esperienza in campo fotografico dell’Accademia di belle Arti di Napoli, il loro incontro non potrà che formare ulteriormente e in maniera ancora più consapevoli i giovani che si avvicinano a questo mondo.
Online, sui rispettivi siti, sono disponibili tutte le informazioni relative al programma della manifestazione, agli illustri ospiti dell’edizione 2016 e di tutte le precedent edizioni. Informazioni e format per poter iscriversi e partecipare al Portfolio Italia, ai workshop e ai tanti appuntamenti e dibattiti che si terranno durante la manifestazione.


Corigliano Calabro lì 18/06/2016
L’Associazione Culturale Corigliano per la Fotografia




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Iginio De Luca. Expatrie



Dal 1 al 26 luglio 2016 la Casa dell'Architettura ospiterà la mostra personale di Iginio De Luca dal titolo Expatrie, a cura di Giorgio de Finis.

La sera dell'inaugurazione alle 18.30 ci sarà una tavola rotonda sul lavoro di Iginio De Luca e sulle tematiche affrontate a Metropoliz, l'emergenza abitativa, l'art. 5 del Piano Casa, il MAAM museo abitato e abusivo, il rapporto arte e politica. Interverranno in conversazione: l’artista, il Presidente del Comitato tecnico Scientifico della Casa dell’Architettura Alfonso Giancotti, Giorgio de Finis, curatore della mostra e del MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, Paolo Di Vetta, militante dei Blocchi precari metropolitani, i critici Guglielmo Gigliotti e Franco Speroni.

Il progetto – realizzato nel contesto di Metropoliz, spazio occupato nell’ex fabbrica Fiorucci a Roma – si focalizza con spinta poetica sulla realtà abitativa delle molte famiglie di varia nazionalità che lì vivono, attraverso la presentazione di 17 elaborazioni fotografiche, un video ed alcuni disegni.

L’artista, che ha incontrato gli abitanti nello loro case, instaurando un rapporto dialettico e di confidenza, ha scelto di realizzare dei ritratti di famiglia, sommando a ogni fotografia la planimetria del relativo appartamento. Ne esce una sovrapposizione tra la casa e i suoi abitanti che sottende l’appartenenza al luogo e una definizione di spazio domestico che si “scontra” e confronta con le caratteristiche tipiche della residenza.

De Luca ha misurato gli spazi, ha disegnato le piantine di case non accatastate e le ha archiviate, aggiungendo però a ogni disegno “un’appendice di desiderio”, una stanza non esistente ma voluta, immaginata, sperata.
Attraverso la griglia planimetrica, l’artista simboleggia la liberazione e al contempo la prigionia, dando forma alla storia delle famiglie incontrate, da qui il titolo “Expatrie”, dal francese expatrié, espatriato.
Expatrie, dunque, apre uno spazio di riflessione intorno al tema dell’abitare, dell’appartenenza, del rifiuto, attraverso un’espressione che è poetica e politica allo stesso tempo, che cerca l’aderenza al reale pur nel suo stato di sospensione visiva.
Dice De Luca: “Penso a quanto sia cruciale il tema dell’abitare e quante metafore sviluppi: lo spazio domestico è anche una questione politica oltre che privata, di responsabilità nazionale perché parla di rifugi, di asili contro la fame, di viaggi, di perdita di certezze e di avventure verso l’ignoto […]La storia soggettiva si intreccia alla storia collettiva, storia di confini, contesti di transito in perenne sospensione in un cortocircuito simbolico tra privato e pubblico, tra casa e nazione. ”

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Inside Art (Roma, 2016) con testi di Giorgio de Finis, Iginio De Luca, Guglielmo Gigliotti, Franco Speroni, Massimo Arioli e uno scritto di Vito Bruno.

Iginio De Luca (Formia, 1966) è un artista a tutto tondo. È un musicista, un attore, un artista visivo. Vive tra Roma e Torino, insegna Decorazione e Installazioni Multimediali all’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Negli ultimi anni la sua poetica, sempre in bilico tra la sfera privata e la pubblica, la dimensione intima e quella politica, si esprime soprattutto attraverso video, fotografia e azioni performative. Considerandoli a cavallo tra arte urbana e performance, l’artista compie blitz a volte sorvolando, altre proiettando e scappando, altre ancora arrivando in luoghi con elementi di forte disturbo ed impatto visivo. Pur lavorando su molti campi, nella poetica di Iginio De Luca si riconosce un’unità molto intensa. L’artista ha realizzato diverse mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, tra le ultime personali “Nato a Formia e residente a Roma”, Galleria Gallerati, Roma 2016; “Azioni”, CIAC - Castello Colonna, Genazzano 2013; tra le collettive “Frammenti d’Italia #2”, Box Milano 2015; “Ogni uomo è un’isola”, Galleria Martano, Torino 2013; “Ti racconto”, sedi varie, Cremona 2012; “Ente Comunale di Consumo”, Complesso del Vittoriano, Roma 2010.

Scheda tecnica
Iginio De Luca
Expatrie
dal 1 al 26 luglio 2016
Inaugurazione: 1 luglio ore 18.30
Acquario Romano – Casa dell’Architettura
Piazza Manfredo Fanti 47, Roma
Orari: dal lunedi al venerdì dalle 10.00 alle 19.00, sabato e domenica chiuso
06 97604598
catalogo Iginio De Luca - Expatrie, Inside Art edizioni, Roma 2016.

Ufficio stampa Casa dell’Architettura
Chiara Capotondi
chiaracapotondi@yahoo.it

Ufficio stampa della mostra: Green spin
Rif. Federica La Paglia
+39 338.9982553 / f.lapaglia@gmail.com

press@greenspin.eu / www.greenspin.eu


pubblica:

lunedì 27 giugno 2016

Vania Elettra Tam. Origami e pregiudizio



ORIGAMI E PREGIUDIZIO
OPERE di VANIA ELETTRA TAM

A cura di Gabriella Damiani
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA

Piazzetta Cattedrale
Centro Storico
Ostuni

1 – 15 LUGLIO 2016
INAUGURAZIONE VENERDI’ 1 LUGLIO 2016
ORE 19:30

Dopo i recentissimi successi raccolti a Trieste con la mostra personale “Kanon – regole ferree” e con la retrospettiva “OKO 10” al City Museum of Sibenik in Croazia, Vania Elettra Tam torna ad esporre nella galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni. E’ da ben 8 anni che la galleria Orizzonti sostiene il bellissimo percorso di crescita artistica della Tam ed è con orgoglio (ma senza pregiudizio), che oggi ci presenta il suo nuovo ciclo pittorico. Nelle sale sottostanti la Biblioteca Diocesana, sempre in piazzetta Cattedrale, ed in attesa di ritornare nel proprio spazio di sempre totalmente ampliato e ristrutturato, la Orizzonti ha invitato Vania Elettra Tam a realizzare delle opere site-specific, proprio per la sede della Biblioteca stessa. Una sfida che l’artista accoglie con entusiasmo e che la porta a realizzare i suoi primi dipinti tridimensionali. Sei rielaborazioni di ritratti di donne rinascimentali dall’atteggiamento composto e lo sguardo serio, ma con un pensiero fisso in testa che proprio non vuole rimanere imprigionato. Le sei Signore infatti hanno il capo avvolto in un soggolo bianco, diffusamente usato nel medioevo da alcune nobili Donne, che prende strane forme e come in un’esplosione diventa ora uccello, ora pesce, ora un qualcosa che vuole fuggire lontano. Vania Elettra Tam per realizzare questi effetti tridimensionali piega la carta prendendo spunto dall’antica arte giapponese denominata origami. Ecco spiegato il motivo della scelta del titolo ORIGAMI E PREGIUDIZIO, un chiaro riferimento al celeberrimo romanzo in cui viene evidenziato quanto sia facile cadere in inganno quando si giudica basandosi solo sulle apparenze.

In fondo chi è in grado di sapere cosa balena nella testa di chicchessia?


ORIGAMI E PREGIUDIZIO
OPERE di VANIA ELETTRA TAM
Inaugurazione: venerdì 1 luglio 2016, ore 19.30
Dal 1 al 15 luglio 2016


GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzetta Cattedrale (centro storico)
72017 Ostuni (Br)
Tel. 0831.335373 – Cell. 348.8032506
F: Orizzontiartecontemporanea

Ufficio stampa
Amalia Di Lanno

Federico Lombardo. Ai confini della pittura

Coppia 2016 - acquerello cm 77x57

Baronato Quattro Bellezze
via di Panico 23 Roma
Progetto
QUATTRO MOSTRE QUATTRO BELLEZZE

Capitolo 2
FEDERICO LOMBARDO
AI CONFINI DELLA PITTURA
a cura di BQB Gallery, direzione artistica KK
con un testo di Lorenzo Canova


Il 30 giugno 2016 alle ore 19,00 la BQB Gallery inaugura la sua sesta mostra con il secondo capitolo di QUATTRO MOSTRE QUATTRO BELLEZZE: la personale di Federico Lombardo Ai confini della pittura dove sarà esposta una serie di recente esecuzione che comprende un quadro a olio, disegni a china, acquerelli e lavori digitali, opere in cui l’artista indaga proprio il confine sottile che separa l’esecuzione pittorica tradizionale dalla sua parafrasi attraverso i nuovi programmi elettronici di rappresentazione e di creazione di immagini. In questo ciclo Lombardo torna alle radici della grande pittura italiana facendo dialogare la tradizione con il presente, le radici del grande disegno italiano con le nuove tecnologie digitali e ridà anche vita all’esercizio fondamentale della copia, che già Giorgio de Chirico aveva stabilito come un modo nuovo di fare arte, lasciandolo in eredità a generazioni di artisti successivi che vanno dalla Pop Art italiana e internazionale fino ai più giovani pittori internazionali o ad artisti di grande impatto mediatico come David LaChapelle, Jeff Koons, Yan Pei-Ming o William Kentridge. Lombardo scopre quindi un nuovo metodo che si colloca proprio ai confini della pittura, all’incrocio tra la storia e la sua perenne metamorfosi attraverso strumenti e media diversi che, tuttavia, ritornano sempre alla sua essenza archetipica, al suo nucleo genetico quasi atemporale. Raffaello e Michelangelo, Caravaggio e il Barocco si rinnovano quindi grazie al pensiero e alla manualità di Lombardo, in bilico tra la materia tattile del colore e la sua sublimazione attraverso il filtro del pensiero e la mediazione del medium digitale. I volti e i corpi, il movimento dei gruppi di figure e la fissità degli sguardi ritratti sono così distillati da una visione rigorosa che trova nella luce il fulcro della sua azione rigeneratrice e trasfigurante, il cardine di un nuovo confronto con il passato per scoprire un nuovo modo di dare forma al futuro.


QUATTRO MOSTRE QUATTRO BELLEZZE è un progetto che, tra maggio e novembre 2016 vedrà succedersi quattro mostre personali di quattro artisti internazionali, documentate da un catalogo finale Artificio Edizioni & BQB edizioni, con un testo di Lorenzo Canova.


Federico Lombardo, Castellammare di Stabia 1970, vive e lavora a Ciampino. Diplomato in scultura col maestro Augusto Perez. Tra le numerose esposizioni si ricordano: 1998 Immagini di donna, Galleria Marazzani Visconti Terzi, Piacenza - 1999 Il nuovo ritratto in Italia , spazio Consolo, Milano; Tre modi di essere donna, Galleria In Arco, Torino- 2000 Sui Generis, PAC, Milano- 2001 V Biennale del Sharajah, Dubai, Emirati Arabi 2002 Acquerelli, Galleria Alessandro de March, Legnano; D'Italia, Galleria d'arte e moderna e contemporanea Repubblica di S. Marino- 2003 Federico Lombardo, Bonelli arte contemporanea; Beel, Guida ,Lombardo, d'AC Ciampino, Roma- Mito Contemporaneo Futurismo ed oltre. Basilica Palladiana, Vicenza. La nuova Scena.

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