venerdì 30 agosto 2013

Noemi Montanaro_Beauty-full

Noemi Montanaro

“Beauty-full”


Gli animali possiedono bellezza senza vanità,
forza senza insolenza, coraggio senza ferocia
e tutte le virtù dell'uomo senza i suoi vizi.
( A. Schopenauer )


The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare : “Beauty-full” , la prima personale di Noemi Montanaro , a Milano, a cura di Guido Cabib. Opening 24 Settembre 2013 ore 19.00 .

Noemi Montanaro , presenta una serie di sculture tassidermiche, installazioni e disegni appositamente prodotte per lo spazio espositivo The Format

Nella società attuale, la donna si incarna sempre di più in una ferita, una scissione netta e inarrestabile tra il proprio essere “naturale” e il gioco d'artificio che la discosta e la vede ideatrice della propria identità fisica, della propria esteriorità.
Sorge così un contraddittorio, da un lato è il corpo femminile, come testimonianza di un ciclo biologico che in esso si ripete, che le impone di generare in se il divenire attraverso la maternità e dall’altro, un opposizione alla natura stessa del suo corpo, che opera attraverso la trasformazione del suo statuto naturale, mediante interventi estetici che ne modificano i connotati esteriori e così la propria indipendenza che attraverso questi si rovescia prepotentemente al di fuori.
Strapparsi alla corporeità attraverso il corpo stesso.
Un ossimoro su cui si gioca non solo il corpo singolo, ma l'intero corpo sociale, su cui si opera la seduzione attraverso l'artificio, la verità dell'identità contemporanea attraverso l'inganno del corpo. Ma tutto ciò non avviene senza riferimenti costanti ad un senso di colpa primordiale, l'offesa prima alla grande madre natura, dalla quale lo stesso Leopardi faceva derivare il suo pessimismo cosmico.
E così la donna gioca una frustrante e perversa partita con se stessa, vestirsi per svestirsi, negarsi per affermarsi, diventare artificio del femminile (Baudrillard- "Della Seduzione") per saturare gli attributi costretti dell'essere donna e potersene finalmente liberare attraverso l'esplosione di ciò che è stato saturato. A ricordarle l'origine, il "paradiso ogni giorno perduto", di ciò da cui essa si discosta, è la natura che impera intorno ad essa. Una natura che animata dal suo stesso senso di colpa ne diviene il gioco speculare, rinunciando anch'essa al suo stato di natura, al suo ruolo biologico per incarnarsi nell'artificio, nella trasformazione estetica attraverso la quale anch'essa evade il ciclo biologico per l'affermazione di un identità nuova. Ma cosa accadrebbe, quand'anche la natura si volesse trasformare e l'uomo avrà perso il riferimento a ciò che era, e non sarà più in grado di misurare la distanza del proprio distacco, l'origine immutata del proprio mutarsi? Vi sarà l'oblio?
Il ciclo di sculture tassidermiche di animali immaginifici ,seduttivi anch’essi , non mostri geneticamente manipolati e modificati . giocano come contraltare all’immagine della donna contemporanea , si trasformano abbellendosi .

Noemi Montanaro nasce a Napoli nel 1986 , dove vive e lavora.
Diplomatasi all’Accademia delle belle Arti di Napoli è alla sua prima mostra.

Segnala:
Amalia di Lanno

Approdare alla Deriva di Riccarda Montenero



A cura di Ivan Fassio
Inaugurazione: venerdì 13 Settembre 2013
Galleria Oblom
Via Giuseppe Baretti, 28
10125 Torino

La mostra personale “Approdare alla Deriva” di Riccarda Montenero, presso la Galleria Oblom di Torino, a partire da venerdì 13 Settembre 2013, trasforma lo spazio dell'esposizione in una vera e propria riflessione scenica sui concetti di territorio, nomadismo e stanzialità...

Perché non assoggettarsi all'uso di forme condivise? Perché allontanarsi dalle consuetudini della rappresentazione? A richiedercelo è un'analisi approfondita della realtà, che ci porta a considerare il mondo come un insieme di relazioni sottoposte ad una complessa logica del divenire. La conseguente necessità, derivante da questa presa di coscienza, implica un superamento dell'arte come prodotto umano, al fine di ricreare un mutamento espressivo costante, ad immagine della natura stessa. Inevitabile è tendere verso l'adeguamento a una regola sottostante e, al tempo stesso, a un'originaria modalità di produzione delle apparenze. Comprendiamo e produciamo significati nella consapevolezza di essere immersi in un complicato dinamismo, strutturante e modellante, che forgia tutto il vivente in gradazioni e tonalità. Abbandoniamo, allo stesso modo, l'idea di un dualismo incessante tra materia e sostanza, aspetto e contenuto: creatore e garante di soggetti e oggetti, essenze e coscienze.
Percepiamo la totalità nell'incommensurabilità di incontri, affetti, sfumature, concatenazioni. Il tempo non rappresenta soltanto una misura: è differenza, variazione, riproduzione dell'uguale. Oltre a estensione, lo spazio è intensità, distanza, unione e separazione.
Il territorio, di conseguenza, non equivale esclusivamente ad ambiente, paesaggio, costruzione, ma soprattutto a vettore: condizione di entrata e uscita incessante, perenne funzione di incanalamento. Le coordinate sono semplicemente rappresentate dai segni di demarcazione prodotti dalle creature. Per il mondo animale, le indicazioni imprescindibili e i confini biologici risultano molto precisi e circoscritti. Gli uomini, operando una grande quantità di segni, tratteggiano lo spazio, senza definire limiti statici. L'artista, declinando il proprio operato secondo infinite possibilità, incide e imprime sempre il territorio con i colori e le forme, con le parole e le immagini: tali segnalazioni costituiscono un flusso che va dall'autore al mondo, e viceversa. In questo caso, l'esistenza si esprime nell'invenzione di segni, i quali, riproducendo i meccanismi della vita, marcano il territorio esplicitamente, ripiegandosi sensibilmente sulla loro stessa finalità: mise en abyme, circolo vizioso, mimetismo tautologico. Gli artisti sarebbero, in questo senso, equiparabili a bestie sovrumane, pachidermi in continuo spostamento, stormi migratori capaci di portare, lasciare o depositare un messaggio compiuto in modo inequivocabile e manifesto.
Con l'esposizione “Approdare alla Deriva”, Riccarda Montenero inscena una produzione concreta di significati, in un dislocamento che ne definisce le dinamiche di appropriazione e dispersione. Il tempo si fa macchia illogica, accumulo di informazioni. Lo spazio si compone teatralmente, ridotto a simulazione di un non-luogo rivisitato: limite consunto, valvola di sfogo più che situazione di stallo. L'esausto sfiato della parola incarnata giunge ai sensi di un altrettanto spossato visitatore: il pubblico, con il suo fardello di preclusioni o con il suo carico di speranze. Monconi, uncini, protesi, tronchi di un corpo nomade preparano la zona di una futura permanenza, di una sistemazione stanziale. Questo particolare territorio occupa il tragitto di un'invasione barbarica. Dalla spiaggia di attracco clandestino – infestata da inesorabili presagi mortiferi – ai locali di stoccaggio, la traccia grammaticale delle migrazioni si condensa in ieratiche figure scultoree, in effigi sinuose e misteriose. Allacciata agli avvenimenti testimoniati dalla storia e dall'attualità, la tragedia rilascia un alone universale, distaccato, che evapora, fluttua e, finalmente, condensa. Questi risultati riportano agli esiti archetipici del viaggio: gli ostacoli del percorso, la preghiera, la sublimazione poetica, il passaggio denso del tempo, l'enigma di un orizzonte sconosciuto, l'abbraccio sensuale della conquista, la contaminazione e l'epidemia, le sbarre della prigionia...

Ivan Fassio


Segnala:
Amalia di Lanno

Ennio Tullio en Vogue


ENNIO TULLO EN VOGUE
MOSTRA FOTOGRAFICA PERSONALE DI ENNIO TULLO

Vernissage venerdì 13 settembre 2013 - ore 20.30 CoArt Gallery Vico San Francesco (Piazza di Vagno) 70033 Corato (BA).

Prosegue la stagione espositiva della galleria d'arte contemporanea CoArt di Corato, dove venerdì 13 settembre 2013 prende avvio la mostra fotografica personale del fotografo pugliese Ennio Tullo - patrocinata dal Comune di Corato in collaborazione con Holly&paul fashion blogzine pugliese - visitabile fino a domenica 23 settembre. Il titolo dell'esposizione, ENNIO TULLO EN VOGUE, preannuncia l'intento artistico di seguire le tracce della carriera dell'artista coratino nelle sue espressioni visive riconosciute e apprezzate dai photo editor della nota rivista Vogue. L'inaugurazione, prevista alle ore 20.30, vedrà il centro storico animarsi di immagini che si scagliano cromaticamente sul paesaggio murgese, quale backstage favorito da Tullo per i suoi lavori fotografici che sembrano sondare le innumerevoli armonie emotive di sguardi, oggetti e paesaggi. Ogni opera fotografica è il racconto di visioni e ricordi lontani che appartengono a un tempo effimero eppure comprensibile. E' la storia emotiva che si fa materica nei giochi di luce, nell'astrazione delle forme, nella contemplazione dell'istante che suggella il vero significato della fotografia: raggiungere l'eternità attraverso il momento (Henri Cartier-Bresson). Fino al 23 settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 21,le sale della CoArt Gallery testimonieranno il lungo percorso fotografico di Ennio Tullo. Un cammino che passa attraverso l’arte, quella che ha respirato e vissuto sin da bambino seguendo gli insegnamenti di papà Nicola, pittore e insegnante di figura, e prosegue lungo differenti modalità espressive: dal ritratto alle immagini di nudo – a volte morbide e romantiche, a volte più dure e provocatorie – proseguendo con street style, Fine Art, paesaggi e fashion. Tullo inizia a esporre i suoi primi lavori prima a Corato, sua città natale, poi a Roma e Milano. Nel 2012 è stato selezionalo dal portale Olafhoto per essere accanto ai più grandi fotografi del mondo. Di lui si è interessato anche la rivista VOGUE pubblicando ad oggi oltre 100 scatti sul suo portale, di cui una fotografia quest’anno selezionata tra i “best of” e un’altra scelta come copertina del portale.

La mostra, curata da Graziana Lamesta, è un omaggio alla città di Corato, protagonista di molte opere fotografiche realizzate dall'artista che hanno avuto visibilità mondiale grazie alle pubblicazioni sul portale della rivista Vogue.


Info/contatti
Ennio Tullo en VOGUE
mostra personale di: Ennio Tullo
CoArt gallery, Vico San Francesco 4/6 (P.zza Di Vagno) - Corato (Ba)
dal 13 al 23 settembre 2013
dal lunedì al sabato
h 10:00-12:00; 18:00-21:00
tel.cel.: 349.6141159
e-mail: coartgallery@hotmail.it

Segnala:
Amalia di Lanno

giovedì 29 agosto 2013

Art in residence presenta Raffaele Fiorella: "remind"

Installazione Site Specific degli artisti Raffaele Fiorella e Pietro di Terlizzi. Secondo appuntamento espositivo presso lo spazio ARTECO nel centro storico di Bisceglie 
dal 30 agosto al 1 settembre 2013

Il nuovo Spazio ARTECO, animato dagli arch. Pietro Cosmai e Daniela Troisi, in occasione della manifestazione "Libri nel Borgo antico", propone un nuovo opening espositivo, venerdì 30 Agosto 2013 dalle ore 19,30, nella propria sede al primo piano di via Cardinale Dell'Olio, 42 a Bisceglie, proseguendo nel progetto espositivo avviato nello scorso Dicembre, denominato “Art in residence”.

Le finalità del progetto di Spazio Arteco, sono legate al volere aprire e fare crescere, nella nostra città, in particolare nel nostro caratteristico centro storico, una nuova finestra informativa verso diverse sfaccettature della moderna creatività, che si presenta contradditoria e provocatoria nel giusto grado d’innovazione, coagulando attorno al suo progetto, nuovi interessi e una rinnovata sensibilità culturale, per diversi linguaggi espressivi che vanno: dal design all’arte contemporanea, dalla fotografia all’architettura, dalla videoarte alle performance, con specifiche declinazioni e contaminazioni di linguaggi.

Le singole proposte espositive che vengono realizzate degli artisti presentati, hanno come importante caratteristica, una stretta relazione coi luoghi ricchi di presenze storiche, in inscindibili e caratterizzanti installazioni site-specific.
Per questo nuovo appuntamento, in occasione della manifestazione "Libri nel Borgo antico", lo studio Arteco ripropone, la prima delle opere della collezione “Art in Residence”, un‘installazione a parete di Piero Di Terlizzi, artista con una navigata esperienza nel mondo dell’arte, e alle spalle una serie di importanti partecipazioni espositive e riconoscimenti in Italia e all’estero, e attuale Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, intitolata ironicamente: “Rimanere coi piedi per terra”, insieme alla nuova proposta del giovane artista Raffaele Fiorella, benchè molto giovane egli ha già alle spalle un solido percorso espositivo maturato con residenze ed esposizioni anche all’estero, nelle sue opere abbraccia diversi media, fra installazione, video e scultura. In bilico tra poesia e vita ordinaria, il suo lavoro appare come un sottile e sofisticato gioco di contraddizioni e appaiono come una proiezione concreta dell’io e ridefinizione di un’identità collettiva. Viene esposta in particola un’importante Installazione Site Specific dal titolo “Remind”, Il lavoro ha il nome di, appunti digitali su post it. Frammenti di vita vissuta o semplicemente immaginata impressa su piccoli fogli di carta volante.


Raffaele Fiorella

BIOGRAFIA:
Raffaele Fiorella, Barletta, 1979, vive e lavora a Barletta Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bari indirizzo Scultura specializzandosi successivamente in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso la stessa Accademia.
Nel 2013 un suo progetto viene selezionato per il concorso internazionale un'Opera per il Castello Sant' Elmo a Napoli, partecipa alla mostra “ Il Giardino segreto II “ Opere d’arte dell’ultimo cinquantennio nelle collezioni private baresi. a cura di Lia De Venere e Antonella Marino.( Castello Svevo di Bari) e a “OPEN SPACE2 “Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani” A cura di Carmelo Cipriani, Galleria Nazionale (Cosenza.) Nel 2012 viene selezionato dalla Biennale dei giovani artisti di Mosca, viene selezionato per il premio Movin Up promosso dal Gai per una residenza/mostra presso l’Istituto di Cultura di Pechino e curata da Lab-Yit. Viene selezionato per la fase finale del Premio Celeste, del quale vince il terzo posto) e invitato in una residenza in Lituania per il festival Insanitus e lettura del portfolio presso The Nida Artist-in-residence sempre in Lituania. Nel 2011 partecipa alla mostra Wonder Art presso il Mlac, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea a cura del CuratorialMlac, Università La Sapienza, Roma e alla 54th Biennale di Venezia Pad. Puglia. Nel 2010 partecipa all’ edizione Gemine Muse promossa dal Gai Ass. Giovani Artisti Italiani, nello stesso anno partecipa alla collettiva Nove Artisti per Napoli Milionaria a cura di Lia De Venere presso il Palazzo Ducale e sempre nello stesso anno viene invitato alla mostra Sud Generation presso la Fondazione Museo Pino Pascali a Polignano a Mare. I suoi lavori sono presenti in diverse collezioni private e pubbliche.

Negli ultimi lavori di Raffaele Fiorella si percepisce un territorio ibrido che vive di dati tangibili ed entità illusorie: le opere in mostra sono difatti avvolte da questa rarefatta dicotomia propria della creazione, da cui emergono ambienti sospesi che fanno irrimediabilmente scaturire interrogativi sullo spazio e sul tempo. Entità naturali, come i tronchi degli alberi o i diradati specchi d’acqua dalle temperature glaciali, ancorano la percezione verso verità tangibili. Gli elementi levigati, lampanti richiami a oggetti spaziali, ipotetici invasori del pianeta terra, non hanno un’aria minacciosa poichè giacciono abbandonati, svuotati da qualsiasi forma possibile di vita terrestre o aliena. Per Fiorella questi non sono magnetismi tratti dalla letteratura fantascientifica, ma suggerimenti estratti da libri mai letti, viaggi autonomi verso luoghi apparentemente imperscrutabili, corroborati dall’incanto delle forme levigate e da cromìe biancastre che rendono il clima della percezione privo di ogni tempo reale. Un tempo che scorre senza soluzione di continuità, dando l’illusione che qualcosa possa accadere o suggerendo un episodio del naturale ciclo dell’esistenza già accaduto. Una storia in divenire, quindi da erigere ex novo. Una storia “non accaduta” che galleggia nell’aria e nel pensiero, che non ha niente di circoscritto, ma che ha un limite del tutto dilatato, disposto a decodificazioni a maglie larghe. (Lorenzo Madaro)

Segnala:
Amalia di Lanno

Focus On Art #3 - The public space



Diventato un appuntamento fisso della fine della stagione estiva, la terza mostra del ciclo Focus On Art #3 indaga in modo poliedrico ed inaspettato il concetto della public art: dalla scultura monumentale all' Installazioni.

Portare l’ arte nel territorio pubblico rappresenta l’ occasione di far uscire la creatività dai luoghi ad essa deputati (es: Musei , Fondazioni , spazi no – profit …), ponendola in stretto contatto con un pubblico ampio, e non eterogeneo, caratterizzando e rivalutando l’ambiente cittadino.
Lo spazio urbano , della spiaggia e delle imbarcazioni, dell’A.S.D. Nautica Picena diventa il luogo ideale nel quale interrogarsi sulla funzione dell' arte e dell' interazione con la collettività.
Lo spazio pubblico diventa luogo di sperimentazione nel quale fare dialogare l'architettura marinara del balneare e delle barche con l' arte contemporanea.

Il progetto nasce dall' interazione tra l’A.S. Nautica Picena e l' Associazione Arte Contemporanea / AAC, con il Patrocinio del Comune di Porto San Giorgio – Assessorato alla Cultura.

Questo anno esporranno lavori site – specific lo scultore Luigi Ferretti con il lavoro ‘Il testimone ‘ appositamente realizzato per la mostra, gli artisti Alisia Cruciani, Paolo Chiacchera e Giovanni Cristino con l’ installazione ‘Bamboo, Felt, Emersions‘ , l’ architetto Charlie Ottaviani con il lavoro KBB - KILL BIG BROTHER ed Andrea Bufalini con una tela di un metro all’ interno di una teca di plexiglas.

I lavori in legno di Ferretti si plasmano come bronzi eterei di una realtà fantastica a tratti luminosi, a tratti con morbidi vortici e increspature, per la mostra è stato realizzato un lavoro di quasi cinque metri che verrà posizionato davanti al circolo .
L’ architetto Ottaviani ha realizzato una fotografia (immagine del flyer) collocata nel muro di ingresso del circolo, e l’installazione: KBB - KILL BIG BROTHER, un esperimento visivo che dichiara il diritto di controllo sulla propria percezione e invita a tornare ad osservare il mondo per quello che è la natura, il sole (elemento primario e fonte di vita); ripartendo da uno dei più elementi basici la misura del tempo: l'orologio.
Il lavoro analizza il contrasto tra luce (visione) e ombra (proiezione della realtà) in senso fisico e metaforico.
L’ installazione di Cruciani / Chiacchera e Cristino è una tenda completamente rivestita di feltro di Beuysiana memoria , illuminata di notte dalla quale si dirama la composizione musicale realizzata da Cristino.
Il lavoro affronta la relazione del cervello con il pensiero e le complessità della memoria.
All’ interno dell’ Associazione saranno esposti dei lavori pittorici dell’ artista Orchidea Bionda.

Sabato 7 Settembre, alle 18.00, la Docente Universitaria, dell’ ateneo di Macerata, Mina Sehdev terrà una conferenza per approfondire il tema del progetto, il cui titolo: "Parole e immagini. Comunicazione e incomunicabilità tra pubblico e privato nella società multimediale".

AAC è una piattaforma d’ arte contemporanea internazionale, anche, con sede nelle Marche.
Tra gli obiettivi si propone di diffondere l’ arte contemporanea in luoghi insoliti e sostenere il lavoro di giovani artisti collaborando con l’ Università, con fiere e musei internazionali.
Tra gli ultimi progetti curati da AAC: una mostra per Co/Lab ad ART – PLATFORM LOS ANGELES ed il Progetto Troubling Space nel quale l’ arte contemporanea dialogava con la storia dell’ arte in tre musei della Provincia di Macerata con la collaborazione dell’ Università Politecnica delle Marche.

Si ringraziano per il loro supporto le aziende:

GF GROUP Snc - Appignano (Mc) – http://www.gieffematic.it/

2F Snc / lavorazione pellami - Corridonia (Mc) - http://www.2fsnc.it/

Cartechini Infissi Sas – Corridonia (Mc) – http://www.cartechini-infissi.it/

Supporto tecnico:

Coffeeshirt – Pear Sas – Montefano (Mc) - http://www.coffeeshirt.it/

Tiberi Acciai – Tolentino (Mc)

Arch. Carlo Ottaviani –Macerata- http://www.nonsoche.it/


info:

AAC – http://www.camillaboemio.com/associazione.html
328.7187678

A.S.D. Nautica Picena
Lungomare Gramsci Nord scn
63822 Porto San Giorgio (FM)
Telefono & Fax: 0734 676200
http://www.asnp.it/master/asnp.aspx


Segnala:
Amalia di Lanno

Bipersonale: Grazia Salierno e Florenza Lessa

Bipersonale: Grazia Salierno e Florenza Lessa
dal 3 al 6 settembre 2013, presso la Pinacoteca Pino Pascali di Polignano a mare

Due artiste a confronto:
Per Grazia Salierno il ballo e il movimento del corpo è il tema che anima le sue ultime tele. Donne che si muovono, padrone dello spazio circostante, e allo stesso tempo in armonia con la natura.
Per Florenza Lessa tutta la sua arte è determinata dal bisogno continuo di comunicare con le sue emozioni e l'amore per tutto quello che la circonda.

INGRESSO LIBERO - orari: dalle 19.00 – 24.00

Pinacoteca Pino Pascali, Polignano a mare




RIEMPI / MENTI - Visioni Contemporanee


RIEMPI / MENTI è il titolo fortemente voluto dagli organizzatori della mostra evento che si terrà a Molfetta nell’austera cornice della Sala dei Templari dal 3 al 17 settembre prossimi. Un titolo intenzionalmente differente e dalle diverse chiavi di lettura, come diversa è l’interpretazione concettuale ed artistica ricercata dai diciassette Artisti molfettesi in mostra. Una ricerca di avanguardia sperimentale che ha impegnato e sta impegnando pittori, scultori, fotografi e grafici in una indagine dedicata a gli “Spazi & Pensieri Urbani” della nostra Città. Riempire le menti con le “visioni contemporanee” di coloro che riescono a percepire quelle sfumature che diversamente sfuggono agli affanni del quotidiano; riflessioni e percezioni che, sublimate dalla propria personale creatività, divengono un luogo di osservazione privilegiato sulla quotidianità di un mondo sempre in continua evoluzione. Non è una mostra che propone effetti speciali, lustrini e paillettes, molte sono le occasioni di distrazione che rendono inaccessibili i contenuti più importanti delle opere d’arte, Riempimenti vuole riportare all’essenza dell’esperienza creativa e concettuale ogni singola Opera d’Arte, perché il pensiero esistenziale di ogni Artista pervada l’osservatore, esortandolo ad una rielaborazione critica e del tutto personalizzata.
Un elogio alla sintesi, un nuovo modello di lirica visiva d’impatto, una nuova celebrazione dell’Arte attraverso le “visioni” di una Città apparentemente immobile, un approfondimento critico per affrontare le sfide, spesso sempre più incomprensibili, dell’attuale periodo storico. A cimentarsi in questa nuova esperienza con la Società di Cultura Europea “A. Caracciolo” organizzatrice dell’impresa ci saranno i Creativi: Michele AMATO, Domenico ANGIONE, Fabrizio ANNESE, Corrado BEFO, Dario BOVENGA, Mauro Domenico BUFI, Francesco CANTATORE, Nico CICCOLELLA, Maria DE GENNARO, Nicola GAUDIO, Vito GIANFREDA, Francesco MEZZINA, Arianna NOCERA, Serena NOCERA, Fabrizio PETRUZZELLA, PIN, Pino SPADAVECCHIA.
L’incontro di Artisti di generazioni e sensibilità molto diverse fra loro, esalterà l’esposizione d’Arte nel cuore pulsante del centro storico molfettese all'interno delle mura della trecentesca Sala dei Templari, annessa a ciò che resta dell’antica chiesa di San Niccolò. L’inaugurazione e la presentazione delle Opere sarà affidata alla prof.ssa Clara Spagnoletta, alla presenza del Sindaco di Molfetta Paola Natalicchio e dell’Assessore alla Cultura Betta Mongelli, interverranno inoltre Domenico Facchini, presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento e Michele Amato curatore della mostra. Una serata-evento intrisa di emozioni creative che sarà fruibile dalle ore 19,30 di martedì 3 settembre. 

Segnala:
Amalia di Lanno

mercoledì 28 agosto 2013

GAME in progress

Fabrizio Plessi " Grenoble" 1983


AMY D Arte Spazio
presenta
GAME in progress
12 sept_14 sept 2013
opening 12 settembre ore 18.30

Lenuta Lazar
Antonella Riotino
Antonia Azzolini
Edyte Kozakiewiez
Fabiola Speranza
Grazyna Tarkauska
Lvath Eward
Nike Adekumie
Brunella Cock
Gabriella Falzini
immigrata di colore, 25 anni (08/02/2012). Le cronache non riportano neppure il nome

La lista dei femminicidi, vera sclerosi culturale, è lunghissima suddivisa non equamente tra i vari Stati.

La violenza avrà mai fine?

È con questo interrogativo che è nato GAME in progress, specializzazione (i programmatori di videogiochi lo chiamerebbero sviluppo) del progetto THE GAME business and manipulation inaugurato il 26 giugno scorso.
Questo show flash, a seconda dei vari artisti, diventa opera poetica con la performance di Giò Lacedra - L’Aspirante - omaggio a Sylvia Plath e la partecipazione straordinaria di Roberto Milani, o progetto, come “SE tu Fossi Me” di Maria Sara Cetraro e Serena Giardino, finalista nell’ambito del contest nazionale “No Violenza Donne” indetto dall’AIED in collaborazione con Cocoon Projects, che consiste nel tradurre in azione quello che Luigi Pirandello definiva sentimento del contrario, riflessione più profonda che scaturisce dall’immedesimazione nell’Altro/a.
Il lavoro pittorico di Fabrizio Plessi degli anni ’70 presentato a Grenoble, raffigurante una gabbia con l’elemento dell’acqua al suo interno, è la sintesi artistica più alta.

“L’Origine del mondo” di Courbet 1866.
Jacques Lacan conservava l’”Origine del mondo” nascosta dietro un pannello, nello studio della sua casa di campagna, non rivelandone il segreto che agli ospiti d’élite: Dora Maar, Marguerite Duras, Claude Lévi-Strauss. E quando finalmente svelava il dipinto, Lacan concentrava il proprio sguardo non sul monte di Venere, ma sullo sguardo dello spettatore.
È di fronte alla vertigine di un godimento che non conosce padroni che scatta la violenza maschile, come tentativo di colonizzare un territorio che non ha confini, di ribadire su di esso una falsa padronanza.
Il limite insuperabile che sempre una donna rappresenta per un uomo.
Questa è del resto la bellezza e la gioia dell’amore, quando c’è Non il superamento della propria potenza attraverso l’Altro.
Per un uomo, amare una donna è davvero impresa contro la sua natura fallica, è poter amare l’etero, l’Altro come totalmente Altro, è poter amare la legge della parola, come ha teorizzato J. Lacan.

Amy-d Arte Spazio
Via Lovanio 6, 20121 Milano
Tel: +39.02.654872 - www.amyd.it - info@amyd.it 

THE GAME
Business and manipulation
Project economART

Video:





Segnala:
Amalia di Lanno

NOTE DI TALOS di Maria Pansini



NOTE DI TALOS

MOSTRA FOTOGRAFICA DI MARIA PANSINI

Dall’8 al 15 settembre 2013*
Chiostro dei Domenicani
Ruvo di Puglia

*Gli orari della mostra coincideranno con quelli dei concerti previsti nel programma del Talos Festival presso l’ex convento.
Per info sui programmi visitare la pagina www.talosfestival.it

Note come annotazioni, appunti che invece della scrittura calligrafica ultilizzano la luce per scrivere un diario che raccoglie “impressioni”. Le fotografie di Maria Pansini raccontano il Talos edizione 2012, un festival vissuto attraverso il mezzo fotografico. Gli scatti dell’autrice narrano situazioni di backstage, prove, camerini, concerti in piazza, nel palazzetto e nella storica cornice della Cattedrale ruvese. La musica e la fotografia hanno uno stretto rapporto, un rapporto sinestetico e il reportage fotografico cattura ricordi, rimanda a suoni e visioni che il Festival Talos ha regalato per anni e promette di continuare a farlo.

Maria Pansini: nasce nel 1974 a Terlizzi; nel 1999 si laurea a Bari in Lettere moderne, con una tesi in Antropologia sul popolo Kurdo. Le regalano una macchina fotografica….primo istinto: viaggiare! L’Europa dell’Est è stata la sua prima meta: Praga, Vienna, Budapest, Berlino. A Praga visita la mostra di Josef Koudelka…una folgorazione. A Milano, supera la selezione per frequentare il CFP BAUER, storica scuola di fotografia. Collabora con il fotografo Pino Ninfa, nel campo della musica e dello spettacolo; realizza un reportage del tour Razmataz di Paolo Conte ed un lavoro nel Carcere di San Vittore, dove intanto insegna Italiano per stranieri. Lavora per Ninfa come stampatrice in camera oscura e lo segue per concerti (Umbria jazz-Perugia, Suoni e visioni-Milano). Dopo 8 anni di vita milanese decide di trasferirsi nuovamente a Sud: una questione di “luce”. Qui inizia la collaborazione con la galleria ADSUM, realizzando la prima personale “INCIDENTI MEDITERRANEI” e le collettive FIL ROUGE e SMALL ART, oltre che numerose altre esposizioni promosse dal gruppo ADSUM. Fonda l’associazione culturale “FACTORY arti visive” che promuove esposizioni, eventi e corsi fotografia. Entra in contatto con il Museo della fotografia presso il Politecnico di Bari, dove tiene dei seminari e cura progetti e mostre ( “Racconti della città vecchia” presso la Galleria Spazio Giovani di Bari, giugno 2012). Attualmente è insegnante di lettere, tiene corsi di linguaggio fotografico e organizza workshop ed eventi legati alla diffusione della cultura e dell’arte fotografica.


Segnala:
Amalia di Lanno

GENTE DI JAZZ - collettiva fotografica



GENTE DI JAZZ


Collettiva fotografica
a cura di Maria Pansini

opere di Giovanni Albore, Andrea Boccalini, Gianni Cataldi, Cosmo Laera, Enzo Paparella e Domenico Tattoli.
Dall’8 al 15 settembre 2013*
Chiostro dei Domenicani
Ruvo di Puglia

*Gli orari della mostra coincideranno con quelli dei concerti previsti nel programma del Talos Festival presso l’ex convento.

Per info sui programmi visitare la pagina www.talosfestival.it
Gli autori delle immagini in mostra intrecciano due grandi passioni, quella per la fotografia e quella per la musica. I fotografi interpretano la scena musicale del jazz, ne rappresentano l’atmosfera, raccontano palchi, soundcheck, camerini, strumenti, ma soprattutto presentano i musicisti e il loro mondo. Attraverso un bianco e nero elegante ed essenziale si mette in gioco la sfida di mostrare suoni, ritmi, emozioni che l’esibizione dal vivo sa regalare agli spettatori. Baricco scrive “se non sai che cos’è allora è jazz”… alla fotografia il compito di lasciare traccia luminosa di questo mistero.

Segnala:
Amalia di Lanno

Workshop TALOS Fotografia: la musica nelle immagini



Workshop TALOS Fotografia:
la musica nelle immagini

a cura di F.project – Fiorito Foto Film
e dei fotografi Andrea Boccalini e Maria Pansini
7-15 settembre 2013
CHIOSTRO DEL CONVENTO DEI DOMENICANI
Via Madonna delle Grazie, Ruvo di Puglia

Quest’anno il festival Talos promuove il rapporto tra musica e fotografia con un momento di formazione affidato a professionisti del settore. Il percorso didattico parte da una introduzione teorica di tecnica e storia della fotografia, per poi sperimentare sul campo la pratica della ripresa dei concerti del festival, prevede infine verifica e lettura portfolio dei partecipanti.

PROGRAMMA:
SABATO 7 SETTEMBRE (SEMINARI IN AULA)
ore 10:00 - Maria Pansini
Approfondimento teorico sulla fotografia nel mondo della musica; attraverso la lettura guidata delle immagini di importanti autori si affronterà un percorso didattico sul racconto fotografico, contestualizzato nella realtà dei concerti live e del marketing legato all’immagine del musicista e della sua produzione discografica.
ore 15:00 - Andrea Boccalini:
Leggere la luce come elemento emotivo e descrittivo per un’introspezione del soggetto – Interpretazione e lettura del palco partendo dalla composizione dell’immagine in funzione del come muoversi durante un concerto in funzione degli artisti e del pubblico – Aspetto Narrativo e concettuale dell’immagine – Da produttori di immagini a fotografi, limiti e prospettive della fotografia di scena nell’era del digitale – Fuori e dentro il palco, come superare le categorizzazioni – svendersi o promuoversi, il rischio della scomparsa della figura professionale del fotografo di scena.

DALL’ 8 AL 15 SETTEMBRE
Applicazione pratica (a cura di Maria Pansini) :
Sessioni fotografiche guidate durante il sound-check e i concerti al fine di mettere in atto concretamente le nozioni, gli accorgimenti e i parametri affrontati nella parte teorica. Coloro che si iscrivono al workshop avranno un pass photo speciale per accedere gratuitamente ai vari eventi del Talos Festival.
Verifica finale e lettura portfolio:
Al termine del Festival verrà organizzato un incontro con la docente Maria Pansini per la verifica e la valutazione del lavoro svolto.
Costo del workshop integrale: 140 €
Costo della sola lezione teorica del 7 settembre: 40 €
numero massimo di partecipanti alla sezione pratica: 15
Per iscriversi è NECESSARIO versare un acconto di 40 € presso F.project – Fiorito Foto Film in via Postiglione 10 a Bari.
info: info@fproject.it

DOCENTI:
Andrea Boccalini: Fotografo trentaseinne, ha iniziato la propria attività da professionista con il reportage lavorando in diversi progetti in Guatemala, su lavoro minorile e movimenti di resistenza campesina contro lo sfruttamento delle risorse minerarie. Progetti che sono sfociati in una mostra per l’Onu dei giovani e per la pubblicazione “Conflictos mineros y pueblos indigenas en Guatemala” di Joris van de Sandt. Dopo il reportage è subentrata la passione per la fotografia di scena teatrale e jazz e per la ritrattistica. Negli ultimi tre anni ha collaborato con riviste nazionali ed internazionali (New York Times, New York Post, Repubblica, Vanity Fair, XL, Il Mucchio Selvaggio, Jazztimes, Downbeat, Musica Jazz e molte altre) e ha scattato le immagini di oltre ottanta dischi. Annovera tra le sue collaborazioni foto di booking e dischi con: Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Horacio el Negro Hernandez, Oregon, Antonio Sanchez, Paul Motian, Michael Blake, Antonello Salis, Giovanni Guidi, Giovanni Hidalgo, Dino Saluzzi, Michael Blake, Roy Hargrove, Roberta Gambarini, Anja Lechner, Giovanni Falzone, John Taylor e molti altri. Mentre in teatro oltre a seguire produzioni indipedenti, ha lavorato con Peter Stein nella sua rilettura dei “Demoni”, Maddalena Crippa e Vincenzo Schino. In occasione della fase finale del leica Talent, selezionato tra oltre 45.000 Iscritti, si è riaccesa la passione per il reportage. Da quest’anno è Ambassador Leica, e mille voti lo hanno decretato miglior fotografo di jazz Italiano per il Jazzit Award.

Maria Pansini: nasce nel 1974 a Terlizzi; nel 1999 si laurea a Bari in Lettere moderne, con una tesi in Antropologia sul popolo Kurdo. Le regalano una macchina fotografica….primo istinto: viaggiare! L’Europa dell’Est è stata la sua prima meta: Praga, Vienna, Budapest, Berlino. A Praga visita la mostra di Josef Koudelka…una folgorazione. A Milano, supera la selezione per frequentare il CFP BAUER, storica scuola di fotografia. Collabora con il fotografo Pino Ninfa, nel campo della musica e dello spettacolo; realizza un reportage del tour Razmataz di Paolo Conte ed un lavoro nel Carcere di San Vittore, dove intanto insegna Italiano per stranieri. Lavora per Ninfa come stampatrice in camera oscura e lo segue per concerti (Umbria jazz-Perugia, Suoni e visioni-Milano). Dopo 8 anni di vita milanese decide di trasferirsi nuovamente a Sud: una questione di “luce”. Qui inizia la collaborazione con la galleria ADSUM, realizzando la prima personale “INCIDENTI MEDITERRANEI” e le collettive FIL ROUGE e SMALL ART, oltre che numerose altre esposizioni promosse dal gruppo ADSUM. Fonda l’associazione culturale “FACTORY arti visive” che promuove esposizioni, eventi e corsi fotografia. Entra in contatto con il Museo della fotografia presso il Politecnico di Bari, dove tiene dei seminari e cura progetti e mostre ( “Racconti della città vecchia” presso la Galleria Spazio Giovani di Bari, giugno 2012). Attualmente è insegnante di lettere, tiene corsi di linguaggio fotografico e organizza workshop ed eventi legati alla diffusione della cultura e dell’arte fotografica.
Ricevo e pubblico: 
Amalia di Lanno