venerdì 30 settembre 2011

AGNES CECILE di Silvia Pelissero












Progetto Banchi Nuovi presenta: AGNES CECILE di Silvia Pelissero. A cura di Nanà Inegres.
16 ottobre_5 novembre 2011. Inaugurazione alla presenza dell'artista: sabato 15 ottobre 2011 ore 18:30
Giovanissima eppur così complessa, Silvia Pelissero, dopo essersi diplomata al liceo artistico, segue corsi di
fotografia e di grafica digitale, studia materiali innovativi, tecniche sperimentali e, ispirata da Pollock, si
avvicina all'Action Painting iniziando a vivere la sua arte con dinamicità, trattando la tela con movimenti ampi
ed energici.
Proprio attraverso l'assenza di realtà oggettiva e soggettiva che il dripping riconosce, Silvia si ritrova a poter
riflettere al meglio le sue idee riuscendo a collegare l'atto del dipingere con la vita che le scorre intorno,
sfruttando a pieno l'irrazionalità che caratterizza questa tecnica e che le permette di uscire dagli schemi delle
regole artistiche esprimendo le sue sensazioni come soddisfazione di un bisogno.
Agnes Cecile, descrive un confine sul quale oscillare, tra una cosa e il suo contrario. Il dualismo di un viaggio
che trova il raccordo attraverso la violenza sensuale del nero. Una ricerca introspettiva che nasce dal vuoto ed
esplode o forse implode, in un vortice di colori resi schiavi dal non colore per eccellenza.
Le opere rappresentano un groviglio di emozioni, descritte da volti appartenenti ai non-luoghi della mente
dell'artista. L'intimismo dei lavori di Silvia, è un osservatorio sulle dinamiche dell'introspezione, processo con
andamento ciclico, dove le possibilità della mente sono aperte al confronto con lo specchio delle opere che
l'artista ci mette a disposizione.
I disegni e le tele rompono la loro unità formale, tutto si dirama nello spazio, dando l'impressione di sfuggire al
controllo verso i confini instabili della mente.
Comunicazione: Ufficio Stampa Nanà Inegres
Progetto Banchi Nuovi – Studio Architettura Arte_Design
Via dei Banchi Nuovi, 46 – Roma
Tel + 39 06 68801783
Orari: Lunedì – Venerdì 10:00/19:00
http://www.s3architetti.com/
http://www.nanainegres.com/

Giordano Bruno non è mai morto



· Martedì 4 alle 19.30

Giordano Bruno non è mai morto

Martedì 4 ottobre, ad Artificio, il critico d'arte Guglielmo Gigliotti dimostrerà che Giordano Bruno non è mai morto.
Non è morto MAI e come Vettor Pisani, cui si dedica la serata, non può morire.
Dopo il tramonto il pubblico sarà accolto
· dal Giordano Bruno di Moroncelli ad Artificio , nel cuore di Roma, in un punto idealmente al centro fra la prigione che vide gli ultimi giorni del frate filosofo e la piazza in cui eressero per lui la pira;
· dagli attori Gaia Riposati e Massimo Di Leo, che daranno voce e corpo ad alcune pagine tratte da “La Magia e le Ligature” in una performance tratta dagli scritti del frate nolano, per la regia di Riposati e Bancale, partendo da “Portalì”, istallazione di Bruno Ceccobelli con le sue suggestive porte girevoli che, una volta dischiuse, svelano il centro ideale del legame dell’uomo con l’arte;
· dal critico d'arte Guglielmo Gigliotti che trascinerà il pubblico in una dissertazione affabulatoria fra arte e pensiero.
Serata a ingresso libero
Quota associativa Teatraktys Artificio per il 2011 €5
· Venerdì 7 alle 21
7 ottobre 2006 - 7 ottobre 2011
A 5 ANNI DALL’OMICIDIO, ARTIFICIO RICORDA ANNA POLITKOVSKAJA
Ferdinando Maddaloni
in
Anna Politkovskaja
Concerto per voce solitaria
di
Ferdinando Maddaloni
Con
Carmen Femiano
Nicola Dragotto (voce e chitarra)
Vincitore del Premio Opera IMAIE 2009, Premio Salento Finibus Terrae 2009, Premio Sardinia Film Festival 2010 e del Premio Salerno Film Festival 2010, il documentario di Ferdinando Maddaloni dedicato ad Anna Politkovskaja prosegue il suo emozionante tour in giro per l’Italia con una fermata d’eccezione nella capitale ad Artificio per ricordare la giornalista russa a 5 anni dall’omicidio, avvenuto il 7 ottobre 2006.
Alla fine della proiezione, sulla scia del teatro canzone di gaberiana memoria, la graffiante ironia di Ferdinando Maddaloni, la profonda sensibilità di Carmen Femiano, l’irriverente chitarra del cantautore Nicola Dragotto daranno vita ad una performance teatrale e musicale, impegnandosi nell’ardua impresa di risvegliare le sopite coscienze. Un viaggio collettivo sui binari della corretta informazione, attraverso le stazioni dell’assurdità umana, con fermate previste in Russia, Stati Uniti ed Italia, nel nome di una donna che “scriveva quello che vedeva”.
Il concerto spettacolo
Il documentario è poi diventato l’elemento centrale dell’omonimo concerto spettacolo rappresentato da Ferdinando Maddaloni nelle piazze più importanti d’Italia e in importanti rassegne di Teatro Civile.
"Si tratta - spiega Ferdinando Maddaloni - di un percorso drammaturgico che, a partire dalla tragedia umana della Politkovskaja, cerca di scuotere coscienze di noi tutti, talvolta intorpidite da un sapiente e strumentale uso dei mezzi di comunicazione che trasforma il legame tra arte ed informazione in una deleteria disinformazione ad arte".
Prenotazione consigliata
Biglietto intero € 10 Biglietto ridotto € 7
Quota associativa Teatraktys Artificio per il 2011 €5


Sperando di aver suscitato il vostro interesse e di incontrarvi in quest’occasione, vi ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrete riservarci.

Ufficio Stampa: Cecilia Riposati 392 2299666

http://www.spazioartificio.it/ info@spazioartificio.it

Christoph Schmidberger






Open Sore
Private View 07/10/11 6-9pm

Exhibition dates: 08/10/11 – 19/11/11 


UNION gallery is pleased to present a solo exhibition of paintings and drawing by LA based Austrian artist Christoph Schmidberger.
Christoph Schmidberger’s naturalistic, figurative paintings dispense a certain sensuality coupled with a deliberate detachment. Taking portraits of friends and acquaintances as his material, he documents a poetic world of nature and architecture, of private interiors and sunlit gardens. The meticulously executed surfaces of his paintings in oil and acrylic render his subjects perfect and inscrutable, the sheen of their hair and eyes highlighted almost to overexposure. Placed in classical poses their protracted gaze lends an element of intrusion to the scene as if the viewer were privy suddenly to unseen rooms and private moments.
Schmidberger often contradicts the realism in his paintings with exacting areas of abstraction and dashes of chromatic enhancement. Any familiarity or intimacy that might be afforded a scene or its subject is masked by an immaculate and impersonal execution. Touching on the same subjects are his works on paper. In contrast to his painting’s saturated and iridescent palette, Schmidberger’s drawings are hyper ethereal and delicate studies in black and white almost disappearing into the paper like photographic plates or portraits from cinema’s golden age. The artist deliberately chooses ambiguous titles for his works that are both redolent and misleading in the context of his paintings. Removing the importance of his protagonists’ activities and identities, Schmidberger explores an image focused, self-consumed LA lifestyle with an indifference much found in the work of Gerhard Richter and Andy Warhol; the protagonist’s guise reaffirming the artist’s distinction between reality and his documentation of that reality.
‘In the seventies, Franz Gertsch's huge canvases were often interpreted as a mere exercise in style, influenced by the American Hyperrealism of Chuck Close and Richard Estes. It was only years later that we able to truly appreciate Gertsch's intentions for what they really were: a celebration of the Blow Up, the explosion of colour in cinema and European Hippy culture. It is dangerous to make predictions in art, however the idea that in thirty years or so the young, uninhibited and exhibitionist universe depicted by Schmidberger may be seen as a portrait of the inconsistencies that marked the first decade of the third millennium, is something more than a suspicion.’
Michele Robecchi
Christoph Schmidberger was born in 1974 in Eisenerz, Austria. He studied at the Higher Technical College of Graphic Art in Graz, Austria, graduating from the Academy of Fine Art in Vienna in 2002. He has exhibited frequently and internationally, including Comme des bêtes (Like beasts) Musée cantonal des BeauxArts, Lausanne; Sur Le Dandysme, Centro Galego De Arte Contemporaneo, Santiago De Compostela, Spain; The Museum of Contemporary Art, San Diego, Frederick R. Weisman Museum of Art, California; Landesmuseum Joanneum, Graz, Austria, and The Royal Academy, London. His work features in several prominent public collections, such as The Saatchi Gallery, London, The Museum of Fine Arts, Boston Los Angeles County Museum of Art, Vanhaerents Art Collection, Brüssels, Belgium and Museum Of Contemporary Art, San Diego, CA, USA.

For more information please contact: +44 (0)20 7739 9119 or: jari@union-gallery.com

personale a Roma di Giancarlo Fantini








VIAGGI, MIRAGGI, PARAGGI
14 ottobre/3 novembre 2011
Inaugurazione venerdì 14 ottobre 2011 ore 17.30
Atelier degli Artisti
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Via dell’Arco di S. Callisto 40 - Roma
Orario: tutti i giorni 14.00 - 21.00 (escluso il mercoledì)
ingresso gratuito
Comunicato stampa

Arriva come la brezza ancor calda delle famose ottobrate romane, in questo strascico di fine estate che ci riporta alla mente vacanze appena passate o rimaste nel cassetto dei sogni, la mostra “Viaggi, Miraggi, Paraggi” dell'’Artista aronese Giancarlo Fantini.
Uno spaccato di stile di vita e di cura del bello e del puro che viene a squarciare il caos e la frenesia quotidiani della grande città, un monito a ricordarci e dimostrarci che si può vivere in un mondo migliore. Una mostra che la "città eterna" aspettava da tempo.
Fantini lo fa mettendosi a nudo attraverso i suoi quadri, raccontandoci, con pennellate sicure e decise, i suoi viaggi nel tempo e nello spazio, inframezzandoli a quei sogni e miraggi insiti nella natura umana, vissuti con costanza e responsabilità nel quotidiano in quei paraggi in cui tutti noi siamo chiamati a vivere nel nostro passaggio nel mondo.
Lo fa esaltando “la dolcezza della natura che domina incontrastata”. Lo fa scrivendo di se stesso “il tema del viaggio, del cammino che ognuno di noi ha da percorrere in questa vita sta diventando davvero una costante del mio fare arte”.
Lo fa mettendoci passione e tenacia, anche quando l’'Artista si ritrova ad essere Docente di Esercitazioni di Botanica ed Ecologia o quando si dedica al suo giardino rendendolo rigoglioso e ridondante di colore in ogni stagione.
Lo fa con modestia ed amore donandosi ai suoi simili, lo fa apponendo come firma sui suoi quadri due uccelli che fungono da “segno distintivo: l’'animale scelto perché può volare e il numero in quanto non siamo mai soli”.
Una mostra da vivere nel profondo del nostro intimo, da vedere sfruttando le ore di minor affluenza, quando ci si può sedere comodamente a terra, al centro della sala espositiva dell’'Atelier degli Artisti che la ospita, immergendosi così in un ambiente reale e surreale nello stesso tempo, dove pare verosimile annusare il profumo dei prati in fiore, udire lo sciacquio di placide acque trasparenti o l'improvviso rombo del tuono nell'incombenza di un temporale in arrivo, scorgere vita fra le rocce, ascoltare parole silenti dalla luna.
In un connubio di forza e dolcezza... per partire e... perdersi. (Laura Lucibello - presidente Associazione per la Promozione delle Arti in Italia)
Giancarlo Fantini nasce ad Arona (Novara) nel 1954. Autodidatta, fin da bambino è attratto dai colori, complici il padre ed uno zio pittori. Diplomato Perito Agrario nel 1973, attualmente è docente di Esercitazioni di Botanica ed Ecologia presso l'Istituto Professionale statale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Crodo (Verbania), di cui è anche Direttore dei corsi. Pittore paesaggista è attivo dai primi anni ottanta, la sua prima personale si tiene nel '94 nella sua città natale; da allora inizia una intensa attività artistica, partecipando a numerose fiere d'arte nazionali ed internazionali. Nel 2003 ha fondato l'Associazione artistica ArteAdArona di cui è presidente. Dipinge soprattutto da ottobre a giugno nel silenzio della notte tra i monti di Crodo. A partire dal 2008 ha aperto uno studio anche ad Arona, presso l'abitazione, frequentato prevalentemente nei mesi estivi quando ha anche la possibilità di occuparsi maggiormente del suo giardino.
info.apai@virgilio.it





Mostra d’arte Contemporanea
Veronica Giorgetti
Dissolvenze
A cura di Andrea Romoli Barberini

Inaugurazione mercoledì 5 ottobre 2011 (fino al 9 ottobre 2011) ore 18.30
Chiesa della Santissima Annunziata

Piazza dell’Annunziata, Tivoli (Roma)

In occasione della IV edizione della manifestazione culturale Le cinque giornate di Tivoli, i suggestivi ambienti della chiesa della Santissima Annunziata ospitano la mostra personale di pittura Dissolvenze, di Veronica Giorgetti.
La mostra, curata da Andrea Romoli Barberini, documenta con un nucleo di circa 12 opere la recente indagine pittorica dell’artista romana.
“[…] Centrale, nella sua ricerca, è l’interesse, quindi lo studio, dello spazio, interpretato non come un elemento astratto, dato a priori, ma piuttosto come una sorta di entità viva e mai stabile, che genera e si genera da e con le forme e i corpi che include e da cui si determina. Lo spazio, quindi, è qui da intendersi non come contenitore neutro e passivo, ma come ambiente dinamico, connotato e connotante, quindi sostanzialmente indivisibile dalle presenze che lo sostanziano.
[…] Inoltre, lo spazio urbano, non già concepito e rappresentato secondo l’ormai logora tendenza del paesaggio metropolitano, è interpretato dalla Giorgetti con una sintesi estrema e ricercata, che riduce la complessità di quell’ambientazione a pura bidimensionalità, quasi dei tracciati planimetrici che fanno da sfondo alle figure. Queste ultime, che dominano la scena, a loro volta si scompongono e ricompongono (talvolta anche attraverso l’assemblaggio di supporti compositi), manifestandosi con una fisicità sempre più latente […] E il processo di progressiva perdita di definizione e rilevanza plastico-stereometrica riscontrabile nelle figure, sempre più impalpabili, che abitano le opere recenti, corrisponde a un’intenzione dimostrativa; alla volontà di evidenziare, con gli strumenti della pittura, le relazioni, le analogie, i condizionamenti che intercorrono tra pieno e vuoto, luce, forma e colore, e ancora stasi e movimento (quindi, e non soltanto per estensione sottintesa, anche l’idea di tempo, suggerita dalle diverse età delle figure rappresentate e dalla ritmica e segmentata serialità che questo corpus pittorico propone nell’elemento regolare monocromo). In altri termini, la sostanziale indissolubilità delle cose e degli individui rispetto al loro ambiente d’appartenenza (spazio-città e forme-colore-luce variabili nel movimento-tempo) […]”.
(dal testo in catalogo di Andrea Romoli Barberini)

Notizia BiograficaVeronica Giorgetti è nata nel 1977, risiede e opera a Roma. Segue un percorso di formazione artistica fin dagli studi liceali, frequentando il Liceo artistico sperimentale Alberto Savinio di Roma. Nel 1997 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma, alla cattedra di Decorazione tenuta dal Professore e Maestro Gino Marotta. Consegue il Diploma di Accademia con lode, presentando una tesi su Crivelli e la città oggetto. Tra il 2001 e il 2003 cofonda un gruppo di pittori con il quale partecipa a diverse
iniziative artistiche sul territorio nazionale. Nel 2004 si trasferisce a Dublino, dove collabora con compagnie teatrali locali, per cui realizza dei set scenografici; uno dei quali destinato allo Siamsa Tire di Tralee. Al suo rientro a Roma, segue un corso di approfondimento in tecniche di progettazione scenografica - cinematografica, nella Scuola dell’arte e dello Spettacolo di Roma. Dal 2007 collabora con Domenico Bianchi, continuando la sua attività artistica che la vede coinvolta nella fondazione di un’associazione culturale che si occupa della promozione di arte, cultura e spettacolo sul territorio di Roma.
Ingresso e orario: GIOVEDI 15:00/19:00 VENERDI 11:00-13:00/15:00-19:00 SABATO 11:00-13:00/15:00-19:00 DOMENICA 11:00-19:00
Info: verogiorgetti@tiscali.it - http://www.veronicagiorgetti.com/
Con il contributo di: Pio Istituto Catel
Con il patrocinio di: Provincia di Roma, Municipio VIII°, Comune di Tivoli (Rm)
In collaborazione con: Associazione Punto e Virgola; Associazione Camminare insieme; Associazione Tivoli Arte.

“Cromogrammi” di Renata Boero.



Renata Boero – Cromogramma – 1970 – colori vegetali su tela – 86.5 x 106.5 cm.



Dal 15 Ottobre 2011 – 03 Dicembre 2011
INAUGURAZIONE 15 Ottobre 2011 ore 18,00
ORARIO 16,00 – 20,00 dal lunedì al venerdì
10,30 – 13,00 / 16,00 – 20,00 sabato.
EDIZIONI Carlo Cambi Editore - italiano /inglese
Testo critico di Marilena Pasquali
Biografia, Bibliografia, Musei, Esposizioni a cura di Sara Meloni.
Per informazioni: galleria@openart.it – tel.+39 0574 538003
Sabato 15 Ottobre 2011 presso la Galleria Open Art di Prato si inaugura la mostra “Cromogrammi” di Renata Boero.
La mostra, con testo critico a cura di Marilena Pasquali e biografia a cura di Sara Meloni, intende indagare tra le pieghe dell’artista a partire dagli anni settanta fino agli ultimi cicli. Considerati come l’intelaiatura portante, la ‘grammatica’ della sua pittura, un’esperienza irrinunciabile, i Cromogrammi esercitano un irresistibile potere di seduzione, chiamando in causa non solo la vista e l’olfatto, ma anche il tatto, per le palpabili concrezioni cromatiche che si avvertono sulla superficie, l’udito nei leggeri scricchiolii della carta e perfino il gusto o, meglio, la sua memoria, nell’intuire nelle tinte naturali quei sapori che ad esse viene spontaneo ricollegare.

Opere come ‘sindoni’ vegetali in cui pare impresso il volto del tempo e che possono esser viste come varianti, modulazioni di un unico tema, di un motivo di fondo da cui l’artista sa trarre accordi e spunti sorprendenti e sempre diversi, in una sorta di ‘improvvisazione’ .
Alchimista della pittura, impegnata in un lento lavoro fatto di pazienti attese, d’intense scoperte, le sue opere si sviluppano attraverso una centralità attribuita al rapporto tra segno, colore-natura, memoria -rappresentazione. Una ricerca che dialoga direttamente con la natura della terra, estraendo da essa, dai suoi fiori e dai suoi frutti, vegetali, animali e minerali, pigmenti e cromie: “…sceglie erbe, radici, pigmenti, chiocciole, e quant’altro in natura, la curcuma, la cocciniglia, l’henné, la mestica; la loro ebollizione in grandi pignatte e contenitori e la successiva colatura dà il via al’azione sulla tela”. Così Paolo Fossati, tra i primi studiosi e critici d’arte a seguirla e a leggerne con raffinata attenzione la ricerca, descrive il suo procedimento creativo che si caratterizza per il costante travaso da un aspetto diciamo istintuale, sensoriale, attivo, ad un livello razionale, meditativo, contemplativo come suggeriscono le suddivisioni della tela in sezioni quadrate o rettangolari dove i colori si dispongono e distinguono, in una griglia di kleiana memoria, insieme a grafie e frammenti di frasi e parole capaci di sussurrare alla terra dalla quale nascono.

Una ricerca coerente e intensa, come dimostrano i critici e gli studiosi, le esposizioni personali e collettive con i quali e nelle quali, nel corso del tempo, le sue opere hanno saputo dialogare, Paolo Fossati, Martina Corgnati, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Marisa Vescovo, Luciano Caramel e Achille Bonito Oliva. Le sue opere sono state esposte da Vienna a Barcellona, da Bonn a Ginevra, da Bruxelles a Parigi, da Chicago alla Bielorussia. Fin dagli anni Ottanta sono da ricordare importanti esposizioni internazionali, presso spazi espositivi pubblici, come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma il Museo Pompidou di Parigi.
Ha partecipato alle principali biennali d’arte contemporanea, dalla Biennale di San Paolo in Brasile alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, dove espone per la prima volta nel 1982, nel Padiglione Italiano curato da Luciano Caramel; a questa, seguiranno l’invito alle Biennali Veneziane del 1993 (“Transiti”), del 1995 (“Identità e differenze”), del 2009 (“Fare mondi”), mentre nel 2008 e nel 2010 la sua opera è presente nelle mostre collaterali della Biennale Internazionale d’Architettura, sempre a Venezia.
Negli anni 2010 e 2011 un lungo ciclo di mostre in Argentina impegna l’artista negli spazi della Hall Central del Pabellón Argentina - Ciudad Universitaria UNC Córdoba, del Museo Provincial de Bellas Artes “Arias Rengel”- Salta, Museo Provincial de Bellas Artes “Timoteo Navarro”- San Miguel de Tucumán e Museo de Bellas Artes di Rio Cuarto.
Renata Boero vive e lavora a Milano, dove insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera.


PRESS OFFICE DANIELA LOMBARDI 339-4590927 0574-32853 http://www.danielalombardi.com/

Ongaro












Mariotti






Superstudio








Si inaugurano le mostre mostre: Athos Ongaro (sale espositive), Mario Mariotti (spazio progetti) e Superstudio (sale espositive CID/Arti Visive) che avranno luogo sabato 8 ottobre 2011 alle ore 18 presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Ivan Aiazzi – Centro Pecci

Tel. 0574-531828

i.aiazzi@centropecci.it



PRESS OFFICE

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giovedì 29 settembre 2011

mercoledì 28 settembre 2011

Giuseppe Bocelli "Graffiti"- alla Galleria " Arianna Sartori"




graffiti
incisioni di
GIUSEPPE BOCELLI
1 - 13 ottobre 2011

Galleria "Arianna Sartori"
Mantova - via Cappello, 17 - tel. 0376.324260
Giuseppe Bocelli - graffiti
Mostra a cura di: Arianna Sartori
promossa da: Centro Studi Sartori per la Grafica
Presentazione di: Basilio Luoni
Catalogo: a cura di Arianna Sartori, presentazione di Basilio Luoni
Catalogo edito da: Centro Studi Sartori per la Grafica
Date: dal 1° al 13 ottobre 2011
Inaugurazione: Sabato 1 ottobre, ore 18.00. Sarà presente l’artista
Orario di apertura: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30, Venerdì 9 settembre anche 21.00-23.00 e Domenica 11 settembre 10.30-12.30 / 15.30-18.30.

Il Centro Studi Sartori per la Grafica presenta la mostra “graffiti” incisioni di Giuseppe Bocelli alla Galleria Arianna Sartori Arte di Mantova, in via Cappello 17.
L’artista Giuseppe Bocelli, che ritorna a Mantova dopo una prima esposizione nel 2008 quando aveva presentato una serie di ritratti realizzati in bronzo e terracotta, per questa nuova occasione, metterà in mostra le sue incisioni, realizzate con la tecnica della puntasecca, dell’acquaforte e dell’acquatinta, e alcune recenti sculture in bronzo e terracotta.
L’inaugurazione è prevista per Sabato 1 Ottobre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista per presentazione di Basilio Luoni.
Per l’occasione è stato edito un catalogo, a cura di Arianna Sartori, con presentazione di Basilio Luoni, edito dal Centro Studi Sartori per la Grafica.
La galleria sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, chiuso festivi.
La prima incisione di Giuseppe Bocelli che mi capitò di vedere, vari lustri or sono, raffigurava un tacchino. Immagine indimenticabile, l'ho ancora davanti agli occhi e mi spiace che non sia presente in mostra. Se pensavo ai tacchini in arte, la mia memoria correva a Monet, ai suoi Dindons bianchi nel prato di uno château, eleganti, lievi, luminosi, sfarzosi come ballerine classiche. Il Bocelli, volutamente o no, aveva fatto il contrario del francese: il suo tacchino era pesante, sgraziato, nero, saturnino, gonfio probabilmente del rancore e della protervia che sembrano inoculati nei tacchini di pollaio. E non abitava uno spazio connotato, non poggiava le zampe sulla ghiaia o sull'erba, si campiva nel foglio come una figura araldica,un'icona pronta per fare l'allegoria o {'insegna di qualche vizio poco confessabile in una nuova iconologia di un nuovo Cesare Ripa.
Negli anni, il Bocelli al tacchino ha aggiunto animali dopo animali -uccelli, rane, maiali, farfalle, cavallette, cicale, grilli, grilli talpa, scarabei e pesci e crostacei - fino a comporre un vero e proprio bestiario, spesso destinato ad accompagnare le liriche di qualche amico. Perché a lui piace lavorare con i poeti, anche se va subito detto che non è un illustratore, e non regala mai quadretti di genere, non evoca atmosfere, evita con assoluta sicurezza le posizioni subalterne, le secche e gli scogli dell'aneddotico, la forfora sentimentale. Ha, credo, due certezze fondamentali, che all'inizio, come dice l'Evangelista, e'è la parola (in principio erat Verbum), e che alla parola, come hanno sottolineato i grandi narratori della Genesi, da Michelangelo a Blake, si accompagna sempre nello stesso istante un gesto del braccio e della mano di Dio. Il segno, la linea tracciata sul foglio dal poeta o dall'incisore, è la risultanza fisica del gesto inaugurale. Attraverso il gesto e il segno che il gesto traccia nell’aria o sulla carta, la parola diventa carne, creatura. Le incisioni del Bocelli mi sembrano rivelare, e conservare nel tempo, la magia dell'istante in cui, dal nulla, si crea una linea, e la linea diventa un gomitolo compatto di segni sempre più sicuri, sempre più fitti, sempre più intricati, e finalmente ci consegna una forma riconoscibile, un corpo, una creatura, nitida e prepotente sulla lastra e sul foglio come i graffiti degli sciamani sulle pareti delle caverne preistoriche. Perciò non hanno spazio tridimensionale intorno, le sue figure, non hanno piano d'appoggio e sono fuori dall'ora, dall'atmosfera e dai suoi fenomeni. Le sue bestie come le sue verdure - i carciofi, le viole, le zucche, i girasoli, le pigne - e le sue rare forme umane, i suoi rari paesaggi, dove le montagne e le città tendono ad assomigliare alla scorza scabra di un frutto o di un albero, hanno l'assoluta immanenza e insieme l'assoluta distanza degli archetipi, sono presenti e lontanissimi come i fossili affioranti in una roccia o come gli insetti catturati e imprigionati per sempre - morti e immortali - dentro un grumo d'ambra.
Vederli tutti insieme, i numeri della sua produzione, davvero procura un'impressione ambigua e spiazzante. Ci troviamo in una wunderkammer, accompagnati da un bonario Archivista che con ironia cremonese interviene di quando in quando: "Carino, vero? È una cosina fresca, sfiziosa"? O invece in un laboratorio dove uno Sciamano o Demiurgo poco rassicurante sta mettendo a punto, dietro una tenda o una porta, nuove colture genetiche, nuove metamorfosi?
Basilio Luoni
Giuseppe Bocelli è nato a Cremona e vive a Como.
Magistrato, coltiva nel contempo la grafica e la scultura, riscuotendo l'apprezzamento di Giovanni Testori. Ha esposto alla Pinacoteca civica di Como e in galler

Galleria "Arianna Sartori"

Colours. Le realtà nascoste dei colori.






La Galerie Unique presenta con un vernissage giovedì 6 alle ore 18,00, la personale di Daniela Brusaschetto.
La mostra visibile fino al 27ottobre, propone due serie di opere che sono da una parte il prodotto di una pittura che porta alla totale celebrazione
del materico e del colore, reso particolarmente armonioso dai macrocosmi prodotti dalla casualità o dalle leggi che vorrebbero regolarne il caos.
Dall'altra, come descrive il critico Massimo Centini, una serie di macrofotografie
realizzate estrapolando frammenti dalle sue tele e ricreando mondi nuovi,completamente ridisegnati, colti nell’atto della loro irripetibile mutazione.

Si tratta di opere di grande interesse, che oltre a offrirci una visione“altra” della ricerca della Brusaschetto e del patrimonio tecnico di cui dispone, sono l’occasione per provare a guardare attraverso un’ottica diversa, la materia e il suo dinamico articolarsi in uno spazio ingigantito e capace di proporsi insolite prospettive.
Grazie.

Galerie Unique

C.so Vittorio Emanuele II, n. 36 Torino - cap. 10123


tel 0115617049 -3348017314 info@galerieunique.comhttp://www.galerieunique.com/.

martedì 27 settembre 2011

mostra fotografica GENTE DI CINEMA




registi, attori, sceneggiatori, compositori, produttori, scrittori ed editori che hanno fatto grande il cinema internazionale ritratti dal fotografo Claudio Moschin da Christian De Sica a Pupi Avati, da Franca Valeri a Vincent Cassel, da Stefano Accorsi a Gabriele Muccino, da Bruno Bozzetto ad Aldo, Giovanni e Giacomo
5 – 14 ottobre 2011
Atelier Gluck Arte
Via Cristoforo Gluck, 45 – Milano
Info http://www.ateliergluckarte.org/ – Tel: 331.9963519
INGRESSO LIBERO
A partire dal 5 ottobre 2011 (con vernissage alle ore 19.00) l’Associazione Culturale Atelier Gluck Arte ospita una mostra personale del fotografo-giornalista Claudio Moschin. Oltre una sessantina di ritratti di attori e registi, sceneggiatori, musicisti e produttori, una “carrellata” straordinaria di visi intensi, mai banali, sempre raccontati nella loro spontaneità, volti senza trucco e senza posa.
Ritratti di grande formato che appaiono come finestre virtuali su un mondo, quello del cinema, sempre affascinante e spesso considerato misterioso. Fotografie sospese come intuizione di un fugace ed indifeso stato d’animo, cronaca silenziosa di un attimo che racconta l’uomo o il suo copione. L’intensità delle fotografie in bianco e nero svela volti a cui nessuno ha dato il “Ciak!”, così come nel palcoscenico dell’umanità l’obiettivo del fotografo rivela la maschera della vita.
Ecco allora apparire ad esempio Aldo Baglio in posa “seriosa”, Christian De Sica e Carlo Verdone stupiti, la bellezza di Marisa Berenson, Tilda Swinton, Vittoria Puccini, Laura Morante e Claudia Gerini, i pensieri di Ferzan Ozpetek, Ennio Fantastichini e Ivan Cotroneo, il carisma personale di Bernardo Bertolucci e Marco Bellocchio, la risata di un grande Arnoldo Foà e per concludere un cordiale omaggio dovuto al grande Mario Monicelli.
Inoltre, grazie alla collezione dell'Associazione Atelier Gluck Arte, che conta più di 5000 pezzi, molte fotografie saranno corredate dai manifesti cinematografici originali delle opere più rappresentative di ogni personaggio. Ecco quindi il volto intenso di Monicelli risaltare a fianco del manifesto originale de L'Armata Brancaleone, quello androgino di Tilda Swinton vicino a quello di Orlando e quello pensoso di Bernardo Bertolucci accendersi coi colori di Ultimo tango a Parigi o ancora l’insolito trio formato dall’editore Sergio Bonelli, l’attore Giuliano Gemma e il disegnatore Claudio Villa rendere omaggio al loro Tex Willer. Una mostra dentro la mostra che omaggia il grande cinema con la C maiuscola.
La mostra conterrà anche un omaggio all’editore Sergio Bonelli recentemente scomparso, anche lui in un certo senso “persona di cinema”. Accanto al suo ritratto fotografico saranno esposti quelli del disegnatore Claudio Villa, copertinista ufficiale di Tex Willer, quello di Giuliano Gemma, interprete del ruolo di Tex Willer nel film di Duccio Tessari di cui sarà esposto il manifesto originale.
Vernissage
Mercoledì 5 ottobre 2011
dalle ore 19
L'evento è realizzato con la collaborazione di Shabby Cupcakes – Homemade cakes, cookies & cupcakes; cake filling mix & match
in collaborazione con
Contatti utili
Associazione Culturale Atelier Gluck Arte
Via Cristoforo Gluck 45, Milano
http://www.ateliergluckarte.org/
Ufficio Stampa e Direzione Artistica Rosaspinto
Indira Fassioni
+39/3338864490
press@rosaspinto.it
http://www.rosaspinto.it/
HTTP://WWW.FACEBOOK.COM/PAGES/ROSASPINTO/107767055930798

Ufficio stampa Atelier Gluck Arte
Enrico Ercole

349/5422273
Shabby Cupcakes Milano
http://shabbycupcakes.altervista.org/
shabbycupcakes@gmail.com

nei colori dell'autunno... DUE PRESENTAZIONI ROMANZO FEDERICA FARINI "ANCHE L'AMORE QUALCHE VOLTA SBAGLIA STRADA", NEFTASIA EDITORE

SABATO 1 OTTOBRE 2011 ALLE ORE 17.30

PRESSO LIBRERIA EMAN - VIA ZANICA 2, 24126 BERGAMO

Ingresso libero

"Sei uno sciocco e non sai niente di Fantasia. È il mondo della fantasia umana. Ogni suo elemento, ogni sua creatura scaturisce dai sogni e dalle speranze dell'umanità e quindi Fantasia non può avere confini. Fantasia muore perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga. Il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo, e io ho fatto in modo di aiutarlo. Perché è più facile dominare chi non crede in niente ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere.Io sono il servo del Potere che si nasconde dietro il Nulla. Ho l'incarico di uccidere il solo in grado di fermare il Nulla. L'ho perso nelle paludi della Tristezza. Il suo nome era Atreyu.” (La storia infinita, Michael Ende)

INTERVENGONO

EMANUELE PAGANI

Scrittore. Autore di L'altopiano del desiderio, Runde Taarn Edizioni (2009), fantasy-mitologico ambientato nella Creta Minoica, Le verità di Manuel Johansson, Fermenti Editrice, Il regno di Trood, il mistero di Afrodite (Silele Edizioni) e Italia 2033 (Neftasia)

PITTURA, SIMONA SNIDER

Emozioni e sentimenti. Simona Snider, pittrice e decoratrice bergamasca, cresciuta “a bottega”, a contatto con i maestri del colore e del disegno, impegnata in mostre sul territorio lombardo e londinese, fino agli spazi culturali della Provincia e attività commerciali. I colori possono essere sulla stessa lunghezza d'onda delle emozioni e quindi venire adoperati per migliorare lo stato d’animo delle persone, avvicinandole alla spiritualità della Natura, impalpabile ma capace di regalare vita ed energia, rendendo bello ciò che appare ai nostri occhi. "Solo le persone superficiali impiegano anni per liberarsi da un’emozione. Chi sia padrone di sé può porre termine a una sofferenza con la stessa facilità con cui inventa un piacere. Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle.” (Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray)

ATELIER ALESSIO BLANCO

Nel fantomatico Atelier Alessio Blanco si incontrano, pensano e si confrontano varie menti creative che sfornano prodotti concreti, dissacranti ed ironici integrando arte, design e comunicazione. Tra le iniziative anche l'ironico mondo rosa e azzurro del progetto KAPRA SUTRA, il cuscino sfogliabile e le saponette interattive legate al gioco di parole e di immagini dedicato a chi è "capra" dentro e prende la vita con spensieratezza - www.kaprasutra.it

A SEGUIRE, DOPO LA PRESENTAZIONE DEL ROMANZO...Aperitivo & Esibizione dal vivo della cantautrice

ROMINA DE LUCA

www.myspace.com/rominadeluca, in accompagnamento ai temi del romanzo “Anche l’amore qualche volta sbaglia strada”, con due brani estratti dall'album Decantare, Vanessa e Pioggia di Diamanti. "Metamorfosi di me, s’apre una crisalide. Non ne conosco ancora il senso. Rotola solo il tempo e non voglio crescere. Vorrei che niente avesse fine, forse è possibile. Un illuso non ha barriere". Federica Farini e Romina De Luca hanno collaborato in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino 2011





VENERDI' 7 OTTOBRE DALLE ORE 19.30

“LOVE FOR ME ?”: Arte, Design, Musica e… Presenta

“Rock star” @ The Hub Hotel Milano

www.thehubhotel.com - Via Privata Polonia, 10 Tangenziale Ovest - A4/A8 Uscita V.le Certosa 20157 Milano

Dress code: something rock

PAROLE DALL'ANIMA DI CARTA E DI MUSICA

"Io desidero quello che possiedo; il mio cuore, come il mare, non ha limiti e il mio amore è profondo quanto il mare: più a te ne concedo più ne possiedo, perché l'uno e l'altro sono infiniti" William Shakespeare. Viaggiate sulle note delle emozioni nelle letture di Federica Farini, con il suo "Amore che sbaglia strada" e lasciate sciogliere i vostri pensieri nella musica della cantautrice Romina De Luca, attraverso le sfumate melodie del suo "DeCantare" e delle canzoni del rock "rosa" di tutti i tempi, da Janis Joplin, ad Alanis Morissette, a Amy Winehouse. Quando i sentimenti si colorano di intensità, ritmo, passione. "C'è un posto per noi, conosci la canzone del film. Quando capirai che è stato solo il momento ad essere sbagliato? Non posso, non riesco ad esprimermi come quelli che parlano in tv e non riesco a comporre una canzone d'amore nel modo in cui dovrebbe essere, non so fare tutto, ma farei qualsiasi cosa per te. Non so fare niente... se non amarti" Romeo and Juliet, Dire Straits.

INTERVENGONO
Musica:
Performance musica lirica di Martin Olmedo
Esibizione live di Romina De Luca
Dj- set di Tania Varuni
Arte:
espressioni artistiche di Francesca Olivetti e di Willow
Design:
selezione di complementi d’arredo curata da www.loveforme.it
Per informazioni: ginfizz1977@libero.it

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ARTE SVELATA




Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte
Cosenza, Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone
Prorogata fino al 6 novembre 2011

La mostra Arte svelata - Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte, allestita a Cosenza, Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e della Galleria Nazionale di Cosenza, inaugurata il 30 giugno del 2011, potrà essere ammirata fino al 6 novembre prossimo. L’esposizione è curata da Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria, con il coordinamento organizzativo di Domenico Bloise.
La mostra presenta alcuni capolavori di proprietà del Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) provenienti dal Museo Civico di Altomonte (Cosenza) databili per lo più al Trecento e ai primi decenni del Quattrocento e che raccontano di eccezionali e spesso aggiornatissimi episodi di committenza e collezionismo feudale.
La rassegna si apre con la pregevole tavola del senese Simone Martini raffigurante San Ladislao. L’opera, che venne ascritta al maestro toscano da Giovanni Paccagnini nel 1948, contiene in nuce elementi riconducibili alla pittura gotica della prima metà del Trecento. Verosimilmente commissionata da Filippo Sangineto, feudatario di Altomonte, è espressione del gusto di un potere signorile colto e raffinato.
Il percorso espositivo continua con le due tavole di Bernardo Daddi raffiguranti San Giovanni Battista con Santa Maddalena e Sant’Agostino con San Giacomo, probabilmente parti di un trittico il cui pannello centrale è andato disperso.
Segue la Madonna delle Pere, l’enigmatica tavola attribuita a Paolo di Ciacio da Mileto.
L’altarolo con storie della Passione di Cristo, commissionato dalla contessa Cobella Ruffo, è opera che segna una netta linea di demarcazione rispetto ai contemporanei sviluppi stilistici dell’arte locale.
Il percorso si chiude con le due finissime lastre in alabastro, con storie della Vita della Vergine e storie della Vita di Cristo e Giudizio Universale, scolpite a bassorilievo da maestri francesi.

ARTE SVELATA
Il San Ladislao di Simone Martini e altri capolavori del Museo Civico di Altomonte
Cosenza, Galleria Nazionale di Cosenza, Palazzo Arnone
Prorogata fino al 6 novembre 2011

Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
Soprintendente: Fabio De Chirico
Coordinamento organizzativo: Domenico Bloise
Ufficio stampa: Silvio Rubens VivonePatrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.it

domenica 25 settembre 2011

the LOST ROOM - 25 settembre 2011 - MARCONI27, San Giovanni in Persiceto (BO)








Mostra di pittura di Alessandro Passerini
Performance di apertura di Elisa Mucchi, Maria Ziosi e Giulia Cabianca

Nelle varie stanze espositive le opere di Alessandro Passerini e la performance di apertura di Elisa Mucchi, Maria Ziosi e Giulia Cabianca sveleranno la porta ad una stanza celata, dispersa ma presente, in cui tutti potranno entrare, e perdersi.

“In fin dei conti un ricordo ogni volta che ci sovviene risulta patinato da un colore dettato dall’esperienza, una fotografia-souvenir nella nostra mente è filtrata, come nella trilogia cinematografica di Kieślowski, da colori che ci ricordano l’umore del momento vissuto: in questo modo Passerini dipinge, stratificando il vissuto ed i suoi colori con le tinte del presente e della sua personalissima arte”.
Michela Malisardi

———

Orari: dal 25/09 al 11/11, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 20.00

presso MARCONI27, via marconi, 27 – San Giovanni in Persiceto (BO)

Orario del vernissage: ore 17.30, con performance di Elisa Mucchi, Maria Ziosi e Giulia Cabianca.

Ingresso gratuito.

Patrocini: Premio Nazionale di Arte Contemporanea ‘B.Cascella’, Urbanica festival, Collettivo TM15, Simoni Arredamenti.

Curatori: Alessandro Passerini, Elisa Mucchi, Michela Malisardi, Antonio Simoni.

Artisti: Alessandro Passerini, Elisa Mucchi.

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Rassegna di Arte Contemporanea Premio B. Cascella

http://www.premiocascella.it/
www.premioceleste.it/premiobasiliocascella

venerdì 23 settembre 2011

11:11:11 Chronos - Il Tempo nell'arte: generazioni a confronto - Firenze 11/23 novembre 2011

APAI organizza presso l'antico Bar Ristorante "Giubbe rosse" di Firenze la mostra "11:11:11 Chronos - Il Tempo nell'arte: generazioni a confronto".
In base al progetto, avanzato dal socio ed artista Pino Salvatore, ed accolto da Apai, potranno partecipare solo 33 artisti associati.
La quota di partecipazione prevista è di euro 100,00.
Chi fosse interessato a candidarsi è invitato a contattare urgentemente l'organizzazione per maggiori dettagli, regolamento e per conoscere le misure precise delle opere da realizzare.


Progetto - Relazione artistico-culturale di Pino Salvatore
Venerdì 11 novembre 2011 alle ore 17,30 si inaugura alle "Giubbe Rosse", il locale storico per eccellenza di Firenze, punto di ritrovo e di incontro per il Futurismo italiano e per la cultura artistico-letteraria in generale, una mostra d'Arte contemporanea dedicata al Tempo nell'Arte (Chronos).
La scelta della data 11/11/11 (data del Vernissage) non è casuale, infatti nella numerologia l'11 rappresenta la fine di un ciclo storico e l'inizio di uno nuovo; è il numero Maestro per antonomasia che domina e governa l'intelligenza umana: è il numero delle grandi menti e dei creativi.
Dal punto di vista esoterico la sequenza-codice 11:11:11 ha un valore profondo: rappresenta il risveglio e annuncia un passaggio epocale, è la più alta vibrazione della sensibilità artistica.
In date contenenti il numero 11 sono successi fatti memorabili: sono stati siglati accordi, dichiarate guerre e condotti attentati sanguinosi.
L'esposizione curata da Apai intende approfondire i temi del Tempo e dello Spazio nell'Arte contemporanea, chiamando artisti della vecchia e nuova generazione a confrontarsi. E' davvero possibile collocare un'opera d'arte in un tempo sospeso, immobile ed eterno?
Quali ripercussioni sta avendo ed avrà sulla creazione artistica lo sviluppo dei nuovi media e delle nuove tecnologie informatiche? Esse basandosi sulle realtà virtuali saranno soggette a leggi nuove e quindi la nozione di Tempo unidirezionale e irreversibile non ha più senso.
E' a queste ed altre domande che la mostra intende rispondere e per raggiungere lo scopo si è deciso di dividerla in tre sezioni:
1- Chronos
2- Metamorphosi
3- Tempo sospeso
33 artisti (il numero non è casuale), utilizzando varie tecniche: pittura, fotografia, video-installazioni e proiezioni, si cimenterann in un percorso che inizia l'11.11.11 e termina il 23.11.11.


1) Sezione Chronos:
La prima sezione della mostra intende esemplificare, attraverso le opere degli artisti, le peculiarità iconografiche del dio Chronos (un uomo vecchio e alato che brandisce una falce e impugna una clessidra: la falce divide le ore del giorno, la clessidra simboleggia l'inesorabilità dello scorrere del tempo). Chronos simboleggia lo spirito saturnino degli artisti e degli alchimisti.


2) Sezione Metamorphosi:
è la sezione dedicata ai mutamenti e ai cambiamenti, riassunti nell'enigma che la sfinge presenta ad Edipo; è la domanda con cui gli uomini si confrontano da sempre: il contrasto impietoso tra il florido vigore fisico della giovinezza e la decadenza, solo in parte bilanciata dall'esperienza e dalla saggezza, della vecchiaia. E' un confronto generazionale sul Tempo anche attraverso le vecchie e nuove tecniche artistiche.


3) Sezione Tempo Sospeso:
è il momento fissato sulla tela o dall'obiettivo che immortala per sempre il gesto saliente della creazione artistica: condensare e rappresentare il Tempo in un secondo infinito in cui, come raggrumato, tutto viene contratto e liofilizzato, una sorta di Big Bang primordiale ove la nozione di Tempo ritorna relativa ed assoluta.


per informazioni :
info.apai@virgilio.it
Laura Lucibello

MISTER ITALIA 2011.CIRO TORLO UN MODELLO 'NOMADE' NAPOLETANO CHE AMA LA LOREN,LA MUTI E LA BELLUCCI.






MISTER ITALIA 2011.CIRO TORLO UN MODELLO 'NOMADE' NAPOLETANO CHE AMA LA LOREN,LA MUTI E LA BELLUCCI.

CIRO TORLO MISTER ITALIA 2011 ,VINCITORE DEL CONCORSO DELLA ‘CLAUDIO MARASTONI COMMUNICATION’.



E’ l’erede di Gabriel Garko. Fa il modello ma sogna la fiction tv ed il cinema. 24enne napoletano di Torre Del Greco, si definisce ‘un nomade’ dalle radici latine. Uno zingaro che ama la Grecia e che all’isola di Myknos ha ormai una sua base da un po’ di anni.



Ha lavorato con grandi fotografi come Alberto Magliozzi e Fabrizio Cavallaro. Vive tra Torre Del Greco, Roma e Milano . Single ‘felice’ per scelta ama l’amicizia ed i veri rapporti umani.



Essere diventato Mister Italia 2011 è per lui ‘un primo, vero biglietto da visita’.



Conta ora di iscriversi al più presto ad una scuola di cinema per rincorrere il suo sogno: DIVENTARE UNA STAR DEL GRANDE SCHERMO.



A MISTER ITALIA 2011 si e’ presentato con due amici che come lui hanno vinto una fascia nazionale:’MISTER ITALIA SALUTE E BENESSERE 2011’ GIANLUCA PIETROPAOLO E ‘MISTER TALENTO 2011’ LUCA CACCIAPUOTI. E HA DETTO:’SONO FIERO DI LORO’.



Cosa odia? L’IPOCRISIA E LA FALSITA’.



La sua attrice preferita? Tre italiane: SOPHIA LOREN, ORNELLA MUTI E MONICA BELLUCCI.

Il suo attore? RICHARD GERE.



Si è preparato fisicamente per il concorso nazionale con la DIETA TISANOREICA di Gianluca Mech.



Ha particolarmente gradito la grande novità di quest'anno, cioè la presenza del Coach di cultura scientifica e generale Dr. Rosario Porzio che ha affrontato argomenti di benessere sottoponendo i concorrenti a diversi test con relativa consegna delle targhe / premio in base ai diversi "step' realizzati dai ragazzi.



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E PER LA PRIMA VOLTA APRE LE PORTE DI PALAZZO EDISON
UniCredit si unisce ai festeggiamenti per i primi dieci anni di Invito a Palazzo celebrando l’occasione con una serie di aperture straordinarie, tra cui quella di Palazzo Edison, che per la prima volta sarà visitabile dal grande pubblico Sabato 1 ottobre dalle 10.00 alle 19.00
Invito a Palazzo, promosso dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, rispecchia l’orientamento culturale di UniCredit, banca vicina al territorio e alle persone.
UniCredit aprirà le sedi principali del Gruppo a Treviso, Trento, Udine, Venezia, Milano, Torino, Genova, Bologna, Perugia, Roma, Palermo e Siracusa che saranno visitabili da tutti per condividere un patrimonio artistico e architettonico di grande valore. In particolare a Milano per la prima volta sarà visitabile Palazzo Edison, edificato tra il 1938 e il 1942 dall’architetto Cesare Scoccimarro. L’edificio oltre a offrire un eccellente esempio di architettura razionalista ospita al suo interno l’affresco “Allegoria dei Commerci nelle varie epoche storiche” eseguito da Achille Funi nel 1951.
Lo spirito di Invito a Palazzo riflette una visione della cultura aperta e improntata al confronto del Gruppo, che dal 2010 nella sede di Palazzo Cordusio a Milano e a Palazzo Firmian a Trento, ha aperto gli STUDIO: spazi all’interno delle agenzie, dedicati all’esposizione temporanea delle opere di giovani artisti emergenti, non ancora inseriti nel circuito delle gallerie, visitabili dal grande pubblico.
Veronica Sculati
SEC Relazioni Pubbliche ed Istituzionali
Via Panfilo Castaldi, 11
20124 Milano
Tel. 02 - 624999.1

E-mail: sculati@secrp.it










“Angeli sul Mondo – IIIa Edizione”






ESPOSIZIONE COLLETTIVA D’ARTE CONTEMPORANEA
Ivrea, 23 – 25 settembre 2011
Chiesa di S. Marta - Ivrea (TO)
TEMA: “Angeli sul Mondo – IIIa Edizione”

La Compagnia Artisti e Autori con il Patrocinio del Comune di Ivrea propone dal 23 al 25 settembre 2011
l’Esposizione a Tema “Angeli sul Mondo – IIIa Edizione 2011”.
La terza edizione di Angeli, per proseguire il percorso di “Angeli sul Mondo” che, pur iniziato avventurosamente, ci induce a fare sempre meglio per poter dare un significato diverso, nostro e importante a queste parole:

Parteciperanno alla manifestazione artisti di vari settori dell’arte visiva (pittura, scultura e fotografia), provenienti da diverse località italiane: Patrizia Antonelli (Novara), Giusi Bergandi (Ivrea), Daniela Borla (Ivrea), Alessandra Cerruti (Piverone-TO), Moreno D’Angelo (Torino), Marietta Ierardi (Savonera-TO), Donato Lotito (Torino), Francesco Mastromonaco (Torino), Ozziglof (Ivrea), Vittoria Salati e Vanni Mondadori (Cambiago-MI), Pierino Pane (Foglizzo-TO), Leandro Settembre (Montegabbione-TR), Maria Soddu (Veroli-FR). Di grande spicco la partecipazione dell’artista messicano Mario Bourguet, presente all’inaugurazione, che arricchirà l’esposizione con due sue prestigiose opere: “Pietà” e “Angelo”. Durante la serata inaugurale verranno declamati alcuni versi in tema, delle poetesse Vincenza De Ruvo e Luciana Potenza nell’ormai consolidato connubio fra arte visiva e arte letteraria.
Inaugurazione al 23 settembre 2011 alle ore 18.00.
L’Esposizione sarà aperta al pubblico dal 23 al 25 settembre 2011 con orario 10-12.30 / 14-18.45
Per informazioni chiamare il n. 340.4543747
oppure inviare una email a info@artistieautori.org




Giusy Patti

mercoledì 21 settembre 2011

GLADIS ALICIA PEREYRA - FONDATRICE E PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZINE CULTURALE CLARA MAFFEI






Gladis Alicia Pereyra, della quale è uscito da poco il libro IL CAMMINO E IL PELLEGRINO, è socia fondatrice e presidente dell' Associazione Culturale CLARA MAFFEI, i cui principi e scopi sono espressi in questo articolo.

“L'OCA”

A metà degli anni cinquanta dell'ottocento, nei salotti eleganti di Milano, dove era solita riunirsi un'elite di intellettuali e artisti, nobili e borghesi, in maggioranza militanti o simpatizzanti della causa nazionale, gli austriaci non erano ammessi. Ufficiali e notabili del governo straniero, così ostentatamente snobbati dall'aristocrazia milanese, trovavano accoglienza nelle sale della contessa Samoyloff. Giovanni Visconti Venosta racconta come nelle serate della Samoyloff venisse addossato l'appellativo derisorio di oche, tracciando un parallelo satirico con le oche del Campidoglio, alle signore della città che incoraggiavano il sentimento nazionale nei loro salotti alla moda e con la loro influenza svegliavano nei giovani l'odio per la dominazione austriaca. Approdando nei circoli patriottici, la parola oca si trasformò da nomignolo canzonatorio in appellativo con cui onorare le dame impegnate nella lotta per la liberazione e l'unificazione d'Italia. Oca equivalse allora a donna colta, raffinata e patriota. Nessuna tra le signore dedite all'arte di ricevere meritò quell'appellativo più legittimamente della contessa Elena Chiara Maria Antonietta Carrara Spinelli in Maffei, Chiarina per gli intimi, più conosciuta come Clara Maffei o, semplicemente, la contessa.

La scelta di dare all'associazione, di recente costituita, il nome di quell'antica signora nasce dal desiderio di riappropriarci, rivisitandoli, di valori e virtù di cui Clara Maffei e il suo salotto sono paradigma, per riproporli oggi nei limiti delle nostre modeste possibilità. Lungi da noi l'intenzione di oziosi passatismi. "Ogni tempo passato era migliore" è valido per i nostalgici del paradiso perduto. Noi, al contrario, sappiamo bene che insieme a tanti paradisi si sono persi altrettanti inferni e ce ne rallegriamo.

E' ormai noto che la natura, la storia, la vita umana, hanno tempi di accelerazione, di rallentamento e di stasi; sono cicli naturali a cui nessuno sfugge. Quello di Clara Maffei era un tempo di accelerazione storica che incitava al risveglio le migliori energie della società; il nostro somiglia sempre di più a un tempo di stasi. L'Italia sembra immersa in uno sfiduciato torpore. Le esuberanti forze creative che la hanno caratterizzata attraverso i secoli lasciando l'eredità di un immenso patrimonio culturale, si direbbero assopite. Chissà che, recuperando il profondo senso di appartenenza a una comunità nazionale che contraddistinse uomini e donne del Risorgimento, non sia possibile ritrovare la fiducia e risvegliare le forze in grado di dare rinnovato impulso al paese. Di fronte a una globalizzazione all'insegna dell'omologazione culturale planetaria, che tende a ignorare e soffocare, per ragioni di mercato, le particolarità dei singoli stati, la consapevolezza della propria identità nazionale è oggi più che mai indispensabile. Le sfide del presente vanno affrontate tenendo conto della salvaguardia di questa identità e sviluppando uno specifico modello culturale che rappresenti anziché uno strappo con il passato, la sua necessaria e armonica continuità. Senza conoscere ciò che siamo stati non potremo capire ciò che siamo né immaginare ciò che saremo. Si propone oggi come necessario un patriottismo soft, non di ottusa chiusura verso l'esterno, ma di riconoscimento, valorizzazione e tutela di quelle peculiarità -pensiero, storia, lingua, letteratura, arte e, non ultimo, il paesaggio- che hanno contribuito a formare la fisionomia della nazione. A partire da una simile identificazione sarà possibile aprirsi positivamente al dialogo e all'intercambio con altre culture. Soltanto la piena consapevolezza della nostra identità ci permette di riconoscere l'altro e di apprezzare i suoi valori senza accettare, per uno sbagliato concetto di tolleranza, quelli incompatibili con i nostri principi, evitando così di cadere in un'amorfa dispersione della propria diversità. Chiusura e dispersione sono, in questo travagliato momento storico, due pericoli che incombono sulle nostre coscienze più di quanto si possa immaginare: non ignorarli e non nasconderli ma tenerli ben presenti al fine di trovare il modo di scongiurarli è l'unica strada praticabile per addentrarsi senza incertezze nel mondo globalizzato, apportando un contributo effettivo.


Un altro pericolo è la perdita, tra le molte cose positive che la società odierna sta dimenticando, di ciò che era alla base del salotto ottocentesco: l'arte del conversare. Bombardati da stimoli e allettamenti disparati, contraddittori, in gran parte banali e superflui, quando no deleteri, attraversiamo le nostre giornate in preda a una fretta molto spesso ingiustificata che ci costringe a scivolare sulla superficie delle cose negandoci ogni possibilità di approfondimento -i media, la televisione in primo luogo, con i loro madornali spropositi riguardo a fatti e personaggi della storia e dell'arte, sono l'esempio più lampante-; i rapporti interpersonali non sfuggono a questa perversa legge del nostro tempo. Sempre più impigliati nella rete del fare, la nostra vita somiglia a una bilancia con uno dei piatti stracolmo e pendente verso il basso mentre l'altro rimane lassù, vuoto e inutile. Così, senza accorgerci, slittiamo in uno stato d'insoddisfatta solitudine che ci porta infine, per compensare la mancanza di uno scambio serio con il prossimo, a erigere il nostro io a centro e paradigma universali e ogni possibilità di dialogo decade, non già per mancanza di tempo, ma perché abbiamo chiuso qualsiasi spiraglio verso l'esterno. In questa situazione lo scontro prende il posto dell'incontro, al dialogo fecondo si sostituisce il monologo sterile e aggressivo. Immersi in un vociare forsennato, perdiamo la capacità di ascoltare, di dare e di ricevere nel parlare, la capacità di trasformarci e crescere attraverso il confronto disteso con gli altri. Per ridonare alla vita l'equilibrio perso è indispensabile riscattare il quotidiano dalla morsa della fretta. Cominciare a ritagliarci oasi sempre più estesi di lentezza, che ci consentano di riappropriarci del tempo necessario alla lettura -che è anche una forma di dialogo-, del tempo per pensare, per scendere dentro di noi e tentare di capire chi siamo; del tempo per guardarci attorno e godere della bellezza che secoli di geniale creatività ci hanno regalato e imparare a valorizzarla e a riconoscerla come parte fondante di un' identità che ci accomuna. Rallentando la corsa potremmo ritrovare tante cose che stiamo perdendo, necessarie alla qualità della vita, allo sviluppo umano e, tra queste, il piacere del dialogare ponderato, fruttifero. Quella del conversare è un arte antica, non possiamo permettere che vada persa, proviamo a reimpararla.

Questo lo spirito con cui nasce l'Associazione Culturale "Clara Maffei". Spirito a cui ci ripromettiamo di mantenerci fedeli nello svolgimento delle attività che intendiamo intraprendere.
GLADIS ALICIA PEREYRA

Presidente
http://www.associazioneclaramaffei.org/

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Pescara protagonista della bellezza italiana


Tortoredo Lido ed Alba Adriatica (Te) hanno ospitato due storiche manifestazioni della bellezza italiana: “MISTER ITALIA”, mitico concorso nazionale dedicato alla bellezza maschile e “MISS GRAND PRIX”, da 24 anni evento legato al mondo dei motori e dello sport.

Le due manifestazioni organizzate dal Patron Claudio Marastoni della Claudio Marastoni Communication in collaborazione con l’agenzia di spettacolo Star’s Management, sono state realizzate in collaborazione con Costa dei parchi, il Consorzio di promozione turistica che unisce strutture ricettive e stabilimenti balneari del territorio Teramano ed il Patrocinio della Regione Abruzzo, Provincia di Pescara rovincia di Teramo e Comune di Pescara Assessorato al Turismo e Grandi Eventi.
Dopo una selezione di 94 aspiranti Miss, provenienti da tutta Italia e reduci dalle finali regionali e 95 bellissimi, 36 ragazze e 36 ragazzi hanno proseguito l’avventura per la Finale Nazionale che ha avuto l’epilogo Sabato 17 Settembre nell’affascinante scenario dello Stadio del Mare di Pescara,
città che ha già ospitato negli anni le due importanti manifestazioni, sempre con grande successo di pubblico mediatico.
La grande novità di quest’anno è stata senz’altro la presenza del Coach di cultura scientifica e generale Dr. Rosario Porzio che ha affrontato argomenti di benessere sottoponendo i concorrenti a diversi test con relativa consegna delle targhe / premio in base ai diversi "step” realizzati
dai ragazzi.

La giura è stata composta da Raffaella Zardo, Enzo Salvi, , Roberto Manfredini, Giuliano Cimetti, Rajae Bezzaz, Fabio Palazzi, Paolo Chiparo, Barbara Barbieri, Deborah Salvalaggio, Pierluigi Spezia, Cosetta Turco, Alessio Sassi, Roberta Costanzo. Rocco Barbaro, il comico gigolò di Zelig.

Vincitrice della fascia “Miss Grand Prix 2011”, IRENE CAVAGLIA' 18 anni di
CHIERI - TO Eletto invece “Mister Italia 2011”, CIRO TORLO 24 anni di TORRE
DEL GRECO - NA

Oltre alla proclamazione di “Mister Italia 2011”, la giuria ha eletto le
storiche fasce che hanno reso famosi tanti personaggi, oggi inseriti nel
mondo dello spettacolo:
L’UOMO IDEALE D’ITALIA: MICHEL ROBOULAZ, 22enne di Aosta IL VOLTO PIU’ BELLO
D’ITALIA: MARCO CREPALDI, 22 anni di Cavarzere (VE) IL MODELLO D’ITALIA:
DAVIDE CARLOTTA, 21 anni di Modena UN BELLO PER IL CINEMA: ANDREA NOTARO, 19
anni di Somma Vesuviana MISTER TALENTO: LUCA CACCIAPUOTI, 29 anni di Livorno
MISTER ITALIA BENESSERE E SALUTE: GIALUCA PIETROPAOLO 22 anni di Napoli

Mentre per “Miss Grand prix 2011”, la giuria ha eletto:
MISS GRAND PRIX MOTO: AUDREY CHABLOZ, 18anni di Aosta MISS GRAND PRIX AUTO:
CRISTINA DIMA, 19 anni di Casteldilama (AP) MISS GRAND PRIX CALCIO: ELENA
PAVOLOVA, 18 anni di Alba Adriatica (TE) MISS GRAND PRIX GOLF: MARIA
ANTONIETTA FASONE, 19 anni di Palermo MISS GRAND PRIX FITNESS: CAROLA
CAMILLI, 21 anni di Siracusa MISS GRAND PRIX BELLEZZA E SALUTE: VERONICA
CERONI, 27 anni di Casalecchio
(BO)


PRESS OFFICE DANIELA LOMBARDI 339-4590927 0574-32863


Claudio Marastoni Communication
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lunedì 19 settembre 2011

"Fai il pieno di cultura...all'Accademia Tadini"

23, 24, 25 settembre 2011
L’Accademia Tadini aderisce alla manifestazione “Fai il pieno di cultura”, tyhpromossa dalla Regione Lombardia, attraverso una serie articolata di eventi che ne sottolineano l’aspetto variegato e multiforme di realtà culturale aperta sul territorio.
Venerdì 23 settembre, h. 21.30 La Galleria dell'Accademia Tadini sarà aperta al pubblico dalle ore 21.00 alle ore 24.00. L'ingresso sarà ridotto a 5 euro per tutti i visitatori, che potranno partecipare alla visita guidata:
Le mutevoli apparenze.
Trasformazioni della moda tra Cinquecento e Ottocento” Un suggestivo percorso tra le opere della Galleria dell'Accademia Tadini per scoprire insieme il fascino delle apparenze: modi e mode di presentarsi in società, di mostrarsi nella propria "veste" migliore, e posare con quella davanti a un pittore, per lasciare l'immagine del proprio status sociale.
Dopo la visita, chi fosse interessato alle proposte rivolte dall’Accademia al mondo della scuola potrà prendere visione dei progetti e incontrare il personale che collabora con i servizi educativi dell’Accademia Tadini per sentire le nuove idee maturate per l’anno in corso.


Sabato 24 settembre, h. 16.00
L’incanto dei suoni
Appuntamento presso la Sala degli Affreschi, Accademia Tadini
(con ingresso da piazza Garibaldi 5)
Intermezzi musicali eseguiti dai piccoli allievi della Scuola di musica
dell'Accademia Tadini, allieteranno il pomeriggio. Pianoforte, violino, chitarra in
concerto, e la possibilità per tutti di visitare le aule della scuola e di incontrare
gli insegnanti, in attesa che nasca un nuovo amore per la musica.
Domenica 25 settembre
Pennelli, pennarelli, matite e pastelli
Appuntamento h. 16.00
Per tutti, Laboratorio di disegno con Renata Besola, e presentazione delle
attività dell’Accademia Tadini.
Nel corso degli incontri, sarà possibile iscriversi ai corsi di

E' uscita la raccolta di poesie "Misure del timore" di Antonio Spagnuolo - ed. Kairos






Antonio Spagnuolo

Prolifico poeta e scrittore partenopeo, ha alle spalle una ricca carriera di consensi sia di pubblico che di critica. Particolare attesa ha suscitato l’uscita della sua ultima raccolta di poesie “Misure del timore” – ed. Kairos, un’antologia poetica dai volumi 1985 – 2010. Le parole di Nando Vitali racchiudono in maniera magistrale la profondità dei versi e dei sentimenti che la raccolta scaturisce nell’animo di chi la legge, l’assapora, come un frutto giustamente maturo che attende solo di essere colto e gustato.

“Venticinque anni di versi che formano un tessuto unico e perfettamente controllato dal linguaggio calibrato delle parole. Un chiarore sensuale, amoroso, che per il lettore diventa lentamente una sorta di meccanismo perfetto che coinvolge, resta nella bocca, negli occhi, sotto la pelle. Esempio di come l'esattezza, diremmo scientifica della grammatica, e il suono dell'urgenza di un grido necessario, ineludibile, si mischiano. E resistono al disfarsi del tempo. Nella dimostrazione di quanto l'atto creativo venga prima del tempo, e duri oltre la corrente del suo disfarsi. Un viaggio che rasserena e turba somigliando a un'ombra di passaggio, o al giro completo di un intero alfabeto”

Nando Vitali



Mio padre
Non compresi il gesto della sua solitudine!
Da vecchio.
Le dita scarne imploravano delicatamente
Un breve cenno, ma io non comprendevo ….
Antonio Spagnuolo (da “Misure del timore”)

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Koinè culturale ...



Orsomarso (Cs) - Chiesa di Santa Maria del Mercure


Il 23 settembre prossimo a Cosenza, presso il Palazzo della Provincia, si terrà una Giornata di studio sul tema: Koinè culturale di un territorio: il Mercurion ed il patrimonio. L’approfondimento evidenzia la Calabria settentrionale dal VII al X secolo d.C. interessata dalla presenza di monaci “greci” che si radicarono sul territorio secondo le tipologie organizzative derivate dall’insegnamento di san Basilio di Cesarea e dalla riforma di san Teodoro Studita, in forme anacoretiche o eremitiche e forme chiesastiche. Testimonianze significative per la Calabria che denotano una storia antica: strutture, edifici, segni di civiltà che la caratterizzano e la pongono all’attenzione e all’interesse di studiosi di tutto il mondo per un patrimonio storico e artistico assai singolare e rilevante.
Presiederanno l’iniziativa portando i saluti di rito: Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza e Giuseppe Stolfi, soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Interverranno Roberto Banchini, soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia; Simonetta Bonomi, soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria e Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria. Tra i relatori il prof. Cuteri (La Calabria bizantina, il Mercurion e un ricordo a Biagio Cappelli); la prof. Falla Castelfranchi (La pittura monumentale bizantina nel territorio del Mercurion); il prof. Minuto (Le ascetiche palestre delle Saline e del Mercurion nella Calabria Bizantina); il dott. D'Alessio (Una nuova iscrizione greca da Copia Thurii. Prime testimonianze di Cristianesimo nell'alta Calabria Jonica); il prof. Roma (Considerazioni sul Mercurion); l’ing. Manna, Società Speleologica Italiana, (Testimonianze dell'anacoretismo ipogeo in Calabria); la dott.ssa Bonofiglio della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria e il dott. Piccolo della Soprintendenza B.A.P. per le province di Cosenza, Catanzaro, Crotone.
L’iniziativa è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2011.

Cosenza, 19 settembre 2011
SILVIO RUBENS VIVONE


Koinè culturale di un territorio: il Mercurion ed il patrimonio
Cosenza – Palazzo della Provincia
23 settembre 2011 - ore 10,00– 18.00
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone
Soprintendente: Giuseppe Stolfi
Coordinamento: Adele Bonofiglio, funzionario Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria

Sguardi Divergenti- Circuiti Dinamici






lunedì 26 settembre alle ore 19.00 - 13 ottobre alle ore 19.00

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Associazione Circuiti Dinamici - Spazio 1/



Via Giovanola 21/C Milano http://www.bertoldbrecht.it/

Con il 2011 si è inaugurato il secondo ciclo di mostre collettive della serie Circuiti Dinamici promosse dall’Associazione Circuiti Dinamici già Circolo Culturale Bertolt Brecht e curate da StatArt. Progetto ideato col fine di rendere “reale” un’arte che molto spesso nasce e vive solo nel web. Si crea così un circuito dinamico che coinvolge mondo virtuale e mondo reale intessendo una rete di scambi e di connessioni reciproche. L’artista diventa l’attore, l’ideatore sia nel web che nell’epifania della creazione che accade qui e ora. In particolare questa interconnessione avviene nella performances che nel web vivono solo per metà. Arte come un circuito: mai statico, ma dinamico, mutevole e vario. Trentadue i giovani artisti selezionati con trentadue interpretazioni diverse del tema, indagato attraverso differenti tecniche esecutive che spaziano dalla pittura alla fotografia, dall’installazione al disegno, dalle performances ai video.

I protagonisti della mostra conclusiva del secondo ciclo di Circuiti Dinamici sono: Debora Barnaba, Dario Maglionico, Saul Sanchez (Byesix), Gilly Sephira (Cristina Verderio), Mario Sughi.

Un'analisi etereogenea dove trovano respiro molteplici percorsi d'indagine, accomunati da uno spirito fortemente contemporaneo.
Debora Barnaba compie uno studio sul corpo femminile nella serie In the Bathroom: l'artista si svela nella sua intimità e potenza grazie all’autoscatto, che introduce l’osservatore nel suo “Mondo”.
Dario Maglionico usa il volto di Aileen – prostituta serial killer dall’infanzia difficile e dalla vita complessa – per attuare uno studio sulle espressioni: sguardo allucinato perso nell’odio. In Go(l)d we trust esamina, invece, aspetti sociali quali la corruzione e il legame con il denaro che invade anche la chiesa e il suo massimo esponente.
Luoghi abbandonati e desolati fanno da sfondo agli scatti in bianco e nero di Gilly Sephira-Cristina Verderio che denunciano una condizione di precarietà che si prospetta alle generazioni future.
Intensità cromatica e accattivante sensualità si ritrovano nelle opere di Saul Sanchez e Mario Sughi. Nella serie intitolata Censured, Saul Sanchez(Byesix) rappresenta l'eros attraverso linee grafiche sinuose e campiture piatte di colore introducendoci in un mondo erotico dove i soggetti sono privati della loro identità come a voler massificare il suo racconto e contemporaneamente auto-censurarsi; l’illustratore Mario Sughi mette invece a nudo la complessità dei rapporti interpersonali e della comprensione di se stessi tramite il colore e le linee che lo compongono: The creator of images; Two Girls; Yes or not. Sfruttando anche le tecniche del metalinguaggio, è abile nel dare profondità, rendere vive le figure e i tessuti, nonostante la loro bidimensionalità.

Debora Barnaba

domenica 18 settembre 2011

II Bosco d'Amore omaggio a Renato Guttuso




„Dal 17 settembre al 5 novembre, alla Fondazione Puglisi Cosentino, Palazzo Valle, di Catania, si terrà la mostra II Bosco d'Amore, omaggio a Renato Guttuso.
La mostra è promossa e organizzata da Nextl’ink, con il sostegno ed il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo.

L'evento prevede una mostra con opere dei 26 artisti (pittori e scultori) invitati ad aderire al progetto con opere coerenti al tema e di vario formato ed alle quali saranno accostate, anche in occasione dell'anniversario del centenario della nascita del Maestro di Bagheria, tre opere guttusiane.
L'allestimento prevede anche l'esposizione dei testi in prosa e dei componimenti poetici in serrato dialogo con le opere esposte e restituiti in chiave performativa attraverso voci e suoni. I letterati protagonisti sono: Giuseppe Bella, Carmelo Causale, Vincenzo Crapio, Francesco Nicolosi Fazio, Angelo Scandurra, Maurizio Scibilia, Stefano Strazzabosco.

Vernice Sabato 17 Settembre alle 18:00

Orari apertura mostra
17 / 30 settembre 2011
Dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20. Sabato, domenica dalle 10 - 13 / 17 - 20
1 ottobre / 5 novembre 2011
Dal martedì dalle 17 alle 20. Mercoledì / domenica dalle 10 - 13 / 17 - 20.

http://www.cataniatoday./


Segnala: Amalia Di Lanno

Il Kandinsky Prize, una vetrina per la giovane scena creativa di Mosca. Aspettando la Biennale, eccovi una carrellata di foto






Lione, Salonicco, Istanbul. E Mosca ce la dimentichiamo? No, perché la “biennalite” che ha deciso di concentrarsi in questi giorni centrali del mese di settembre, dopo la doppia sosta in Europa del Sud farà una brusca sterzata verso Nord, per la quarta edizione della Moscow Biennale curata da Peter Wiebel. D’accordo, ancora è presto, il vernissage è il 22, ma Artribune – sempre più presente nei luoghi...
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Artribune

venerdì 16 settembre 2011

MILANOFFICINE - OFFICINE INDIPENDENTI. Ciclo di incontri a cura di Sintetico e Elisa Legnani






Martedì: 27 Settembre, 4 e 11 Ottobre 2011, ore 19.00 Presso La Pagoda di Piazza Gramsci, Milano



Il ciclo di incontri Milanofficine – Officine indipendenti nasce nell’ambito del progetto biennale Milanofficine, a cura di Reporting System e di Sintetico. In fase di pubblicazione, dopo due anni di progettazione condivisa con associazioni, artisti e professionisti di diversi settori sul territorio milanese, la cabina di regia del progetto ha sentito l’esigenza di raccogliere in una sezione della pubblicazione, a cura di Gabi Scardi e Reporting System, in uscita a Dicembre, le interviste di diverse realtà associative giovani e indipendenti che con la loro attività creano alternative innovative all’interno del panorama dell’arte contemporanea milanese.
Per aggiungere senso a questa indagine Sintetico e Elisa Legnani (Reporting System) hanno deciso di organizzare tre appuntamenti che hanno lo scopo di presentare il lavoro di tre diverse associazioni che hanno aderito all’iniziativa: Boîte, MARS Milan Artist Run Space e Sottobosco.
L’ obiettivo è quello di conoscere, dialogare e presentare il lavoro di queste giovani realtà dell’arte contemporanea e di creare una piattaforma di dibattito e confronto con nuove entità progettuali che si contraddistinguono per una notevole carica di energia inventiva e per l’originalità delle metodologie utilizzate nel fare e nel promuovere l’arte contemporanea.

Martedì 27 Settembre 2011, ore 19.00, Boîte
Partendo dalla consapevolezza che per comprendere i significati e le forme della contemporaneità sia indispensabile la lettura storica dei fenomeni artistici fino a giungere al confronto con ciò che accade oggi, Boîte propone un dialogo sulla connessione tra storia e contemporaneità. Il tema dell’incontro nasce dall’esigenza di mettere a confronto, e in connessione dialogicamente le diverse generazione di artisti,
A tale scopo l'incontro sarà un dialogo aperto che raccoglierà le opinioni, le riflessioni, le critiche dei partecipanti, alla presenza di un docente, testimone dell’importanza di un metodo di studio utile per avvicinarsi all’arte con onestà intellettuale e nell'ottica di ristabilire relazioni tra ambiti diversi di “addetti ai lavori”, gallerie, musei e università.

Boîte: è un free press il cui titolo si ispira alle Boîtes di Marcel Duchamp, dove l’artista ha inserito note riguardanti il suo capolavoro La Mariée mise à nu par ses célibataires, même conosciuto anche come il Grande Vetro, e sintetizza il ruolo fondamentale che l’artista ha avuto nella storia dell’arte contemporanea, nonché il valore esplicativo che la parola assume se associata all’opera d’arte. Boîte focalizza l’attenzione sull’importanza della storia per comprendere la contemporaneità, tramite interventi storico-critici di professori universitari e professionisti del settore; connette la storia al presente coinvolgendo artisti affermati e promuovendo nuovi talenti. Boîte è un progetto di Giulia Brivio e Federica Boragina. http://www.boiteonline.org/


Martedì 4 Ottobre 2011, ore 19.00, MARS Milan Artist Run Space
MARS trasformerà Piazza Gramsci in un teatro per una lecture performativa, una lezione di disegno urbano che coinvolgerà attivamente il pubblico. L’incontro avrà come tema centrale l’analisi ambientale, partendo dalla pratica En plein air e dalla riflessione dell’artista brasiliano Hélio Oiticica: " Museo e' il mondo; e l'esperienza quotidiana. Ambientale per me significa l' unione invisibile di tutti i mezzi in possesso dell' artista al momento di creare e le appropriazioni ambientali (ossia luoghi e opere trasformabili) mi consentono di trovare cose che si vedono tutti i giorni, ma che non si aveva mai pensato di cercare."
Alla performance parteciperanno tutti gli artisti di MARS Milan Artist Run Space.

MARS MILAN ARTIST RUN SPACE: è una realtà tutta gestita da artisti che sceglie di non servirsi di alcun apparato critico-curatoriali. Si rivolge ad un pubblico curioso di conoscere più intimamente "i motori" dell´arte contemporanea. Nello spazio di zona Pasteur una ventina di giovani artisti italiani si aggregano su idea originaria di Lorenza Boisi avviando un calendario di eventi performativi, espositivi ed artistici sul modello delle più diffuse realtà autogestite europee.
Partecipano attualmente al progetto MARS: Alessandro Roma, Andrea Dojmi, Antonio Barletta, Dacia Manto, David Casini, Ivan Malerba, Jacopo Miliani, Laura Pugno, Lidia Sanvito, Lorenza Boisi, Luca Bertolo, Luca Trevisani. Luigi Presicce, Manuele Cerutti, Nicola Gobbetto. Paolo Gonzato, Sergio Breviario, Simone Tosca, Stefano Mandracchia. http://www.marsmilano.com/


Martedì 11 Ottobre 2011, ore 19.00, Sottobosco
L’Associazione culturale Sottobosco proporrà il format Show desk Team Edition,.
Nell’ambito del progetto Milanofficine - Officine indipendenti l’associazione intende investigare le strategie di progettazione di alcune associazioni ed alcuni gruppi informali nati negli ultimi anni sul territorio. Come prevede il format originale Showdesk, verrà allestito un desk per presentare il lavoro di ogni gruppo, un’occasione per conoscere altre realtà, mettersi in rete e per potersi confrontare con strategie di co-creazione alternative a quelle istituzionali. Le associazioni no-profit invitate: Dynamoscopio, Visual Container, Fuori dal Vaso.
Sottobosco an art platform: è un progetto di condivisione finalizzato alla creazione di una piattaforma indipendente per la progettazione culturale. Un network di connessione, condivisione e archiviazione per la produzione artistica. Attraverso la messa in rete di conoscenze e competenze diversificate e sulla base del network e dell'archivio artisti, Sottobosco sviluppa strumenti specifici di formazione, informazione e visibilità per i giovani artisti, basati sui criteri dell’open content.
Sottobosco è: Eugenia Delfini, Nicola Nunziata, Fausto Falchi, Pasquale Nunziata, Tiziano Manna.
www.sottobosco.net/fragoline/


Milanofficine – Officine Indipendenti è un produzione
info@sintetico.org
http://www.sintetico.org/
http://www.milanofficine.net/







Rosa Carnevale