giovedì 31 marzo 2011

WIP EDIZIONI

Cari lettori, Vi comunico i nostri prossimi eventi:

giovedì 31 marzo ore 20.00 presso il Castello baronale di Valenzano presentazione del libro La critta di Saffo di Antonio Di Benedetto. Moderatrice: Antonella Mariani.


venerdì 1 aprile ore 18.00 presso la Sala Aldo Moro della Facoltà di Giurisprudenza di Bari avrà luogo altro sud, altro nord la presentazione del film e del libro di Pietro Alò. Intervengono: Franco Chiarello - Docente di Sociologia, Giovanni Forte - Segretario Generale CGIL Puglia, Mario Giovanni Garofalo - Preside Facoltà di Giurisprudenza, Silvia Godelli - Assessore Mediterraneo, Cultura e Turismo.


venerdì 1 aprile ore 18.30 presso il Circolo Canottieri Barion di Bari presentazione dei libri Baresismi e Baresismi Baby di Anna Sciacovelli.



sabato 2 aprile ore 20.00 Libreria Chiarito Via Ricciotti, 12 - Monopoli "Ripensando il mestiere di vento" vecchi e nuovi appunti di un viaggio nella memoria di Michele Cecere.



Stefano Ruocco

Responsabile WIP Edizioni

Ultimo appuntamento con Face Off al Lu.C.C.A. Talk show “Dignità e orgoglio. La forza del cuore e il coraggio di essere donna”


Il tema della dignità sarà il filo conduttore del settimo e ultimo appuntamento con “Face Off” che coinvolgerà le attrici di “Roma ore 11”, lo spettacolo di scena al Teatro del Giglio. Sabato 2 aprile alle ore 18 nella hall del Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art durante il talk show “Dignità e orgoglio. La forza del cuore e il coraggio di essere donna” si affronterà un argomento di grande attualità: la donna, vittima o protagonista della società attuale? Per non farsi umiliare, molte ragazze preferiscono una vita fatta di stenti, ma degna di essere vissuta a testa alta. Alle facili opportunità, ottenute concedendo il proprio corpo o vendendo l'anima al diavolo, viene preferito un percorso serio, impegnato, faticoso e coraggioso. Da una parte ci sono le motivazioni per dimostrare di poter fare qualunque cosa nonostante il proprio essere moglie e madre, dall'altra un senso di disincantata ironia che, unita all'intraprendenza, può far cambiare in qualsiasi momento le sorti della propria vita. In certi casi un sorriso vale un'intera esistenza. All'incontro, condotto dal direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, parteciperanno le attrici Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres e la scrittrice Rossana Giorgi Consorti. Ingresso libero. ROMA ORE 11 DI ELIO PETRI TEATRO DEL GIGLIO: spettacolo 1-2 aprile 2011 ore 21, 3 aprile 2011 ore 16.30 LU.C.C.A.: 2 aprile 2011 ore 18, Talk show “Dignità e orgoglio. La forza del cuore e il coraggio di essere donna” Per info: Teatro del Giglio Piazza del Giglio, 13/15 – Lucca tel. 0583 46531 http://www.teatrodelgiglio.it/ info@teatrodelgiglio.it Lu.C.C.A. via della Fratta, 36 – Lucca tel. 0583 571712 / fax 0583 950499 http://www.luccamuseum.com/ info@luccamuseum.com Ufficio stampa Teatro del Giglio Silvia Poli tel. +39 0583 465352 fax + 0583 490317 ufficiostampa@teatrodelgiglio.it Ufficio Stampa Lu.C.C.A. SPAINI & PARTNERS tel. 050 36042/310920 http://www.spaini.it/ Guido Spaini guido.spaini@spaini.it Matilde Meucci +39 329 6321362 matilde.meucci@spaini.it segnala: Addetta Stampa Lu.C.C.A. Michela Cicchinè tel. +39 0583 492180 mob. +39 339 2006519 m.cicchine@luccamuseum.com

9/19 Apr. alla Galleria Della Tartaruga "Sulla via del Sale", di Anna Costantini


Il 9 Aprile vernice della personale di Anna Costantini “Sulla via del Sale” Alla Galleria “Della Tartaruga” di Roma fino al 19 Aprile Sabato 9 Aprile, dalle ore 18.00 in poi, presso la Galleria “Della Tartaruga” a Roma (Via Sistina 85A, tel/fax 06 6788956; orari: 10-13; 16,30-19,30, esclusi i festivi e il lunedì mattina; http://www.galleriadellatartaruga.com/ ; info@galleriadellatartaruga.com ), si aprirà la mostra "Sulla via del Sale" dell’artista Anna Costantini, una collezione di 9 opere dedicate all’antichissima Via Salaria, fondamentale linea di collegamento tra Roma e il Mar Adriatico. Le opere sono ispirate alla storia, al meraviglioso paesaggio, alle tradizioni popolari e ai destini intrecciati di uomini che conservano intatto nei secoli il loro mistero. “Notte dei Tempi” (cm 100x70), ricorda la lunghissima vita di questa arteria, “Sciabordio” (cm 85x120), rimanda invece alla meta dell’antica strada: Castrum Truentinum, dalla quale i soldati romani e prima ancora i Sabini riportavano il sale (si racconta che proprio per le strie di sale cadute dai carri la via tese nel tempo a diventare bianca). “Gole del Velino” (cm 85x120) segue il ramo principale della Salaria che si dirigeva a Nord seguendo il sinuoso letto di questo fiume, che scorre lungo le pendici del Terminillo. Proprio queste gole, suggestive e profonde, costituirono però un gravoso problema lungo il percorso della Salaria e al loro valico dovettero porre mano e potenzialità creativa gli ingegneri di ben tre imperatori: Augusto, Vespasiano e Traiano. Le altre opere prendono spunto da modi di dire o da impressioni stagionali (“Agosto, capo d’inverno”, “Suggestioni d’Autunno”, “Tra i folti boschi”, tutti di cm 85x120) o da feste popolari (Lo «sparo» di Sant’Emidio, ovvero i fuochi d’artificio che si tengono ogni anno ad Ascoli Piceno durante la notte del 5 agosto, giorno dedicato al Santo Patrono dei terremoti). “L’albero di Picciò”, ovvero l'albero di Piccione (un platano che si trova sulla Salaria a tre Km da Ascoli Piceno in direzione Roma), ha invece una storia talmente particolare da entrare di merito nell’Elenco degli Alberi Monumentali Italiani, albo redatto dal Corpo Forestale dello Stato. Nel 1718 si descrivono i lavori del rinnovamento del selciato della strada e si individua questo enorme albero nel cui tronco cavo sembra si nascondesse un membro della famiglia Parisani, soprannominato “Piccione”. Il fusto ha una circonferenza di 8,7 metri e la sua cima tocca i 24 metri d’altezza, circondata da una chioma lussureggiante. Ma a una storia reale si contrappongono spesso altre storia, quelle popolare. E l’“Albero di Picciò” si lega prima alla storia del Regno d’Italia, a un priore Giovanni Piccioni vissuto nel Secondo Ottocento, un comandante degli Ausiliari Pontifici a capo di una banda di Briganti Antiunitari a cui vengono contestate imputazioni per attentato alla sicurezza dello Stato. Il tronco cavo diventa quindi il suo nascondiglio per tendere imboscate agli ignari viaggiatori: a legare il platano cavo a questo Piccioni vi è un riferimento storico, un combattimento tra i suoi fidi e i soldati Repubblicani capitanati da Colucci. Nel 1963, tradito dai suoi compagni e catturato venne condannato al bagno penale e morì nel carcere di Forte Malatesta ad Ascoli Piceno. Sembra però che nello stesso albero si nascose per un certo periodo anche il famoso bandito Cimino, poi catturato e ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia a Roma sulla Via Nomentana nel 1967, inseguito dal famoso poliziotto Spatafora, conosciuto da tutti come il "Poliziotto con la Ferrari". A chiudere la mostra “Rovine di un Impero”, sulla caduta di Roma e il conseguente disfacimento delle sue splendide e antiche strade. Anna Costantini è nata a Roma nel 1970. Giornalista, a lungo responsabile dell’Area Cultura dell’Associazione Stampa Romana, come freelance e operatrice di pace ha visitato numerosi Paesi, spesso quadranti complessi di Mondo. Per citare solo alcune tra le mete toccate: l’Ulster, dove va all’apertura dell’Inquiry sulla Bloody Sunday; la Turchia, dove visita i campi profughi Kurdi; il Libano dove si reca, invece, in quelli sciaguratamente noti di Sabra e Chatila. L’artista, definita “firma emergente della scuola informale romana” (Il Messaggero), nel 2010 è scelta per partecipare alla II Esposizione d’Arte “Spirito Olimpico italiano. Educare alla contemporaneità delle culture e alla pace”, organizzata dal CONI e dalla Galleria “Il Salotto dell’Arte di Torino”, proprio in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Vancouver 2010. La mostra, che ha avuto sede nella città canadese presso “Casa Italia”, ha ospitato il suo dittico “Senza respiro”, unica opera informale scelta dalla Giuria. Anna Costantini viene inoltre selezionata dalla “Galleria Studio S” di Roma per il Nuovo Premio Lissone, prestigioso concorso internazionale, “che prevede la partecipazione di artisti invitati da una apposita commissione, composta volta a volta da critici o direttori di musei, che segnalano autori secondo loro meritevoli di particolare attenzione”, (edizione 2010). Utilizza molteplici materiali, strumenti, pigmenti e supporti. Tra le sue sperimentazioni più note, la pittura su motori in moto (un esempio per tutti il “ Girasolodischi”, scelto come apertura di un servizio culturale sul TG3 Nazionale nel marzo 2008, primi 20 secondi in apertura: http://www.youtube.com/watch?v=snhCYJRUi0Y. Foto di sue opere, scattate a studio o in mostra - a firma di Mimmo Frassineti – sono presenti sul sito dell’Agenzia giornalistica fotografica http://www.agf-centralephoto.com/ (dello stesso Frassineti sono le foto sul catalogo “Tagli e Dettagli”, contenente anche “Sulla via del Sale”, “Lastre d’artista” e “Carte di complessa identità”). Anna Costantini ha al suo attivo numerose esposizioni in Italia e all’estero (Varsavia, Hangzhou, Londra, Berlino, Lubiana, Zamosc, Vancouver, ecc…); le sue opere sono pubblicate su diversi cataloghi e riviste. Di lei, oltre al Maestro Ennio Calabria, Danilo Maestosi, Simonetta Milazzo e Anna Laura Petrucci hanno scritto numerosi critici e giornalisti. Vive e lavora tra Roma, San Felice Circeo e i Monti della Laga.

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DESIDERATA EXQUISITA MOSTRA IN MICROGalleria 5 aprile 2011


Spazio espositivo: MICROGalleria dell’Accademia Accademia di Belle Arti via Leonardo da Vinci, 67100 - L’Aquila Contatti: microgalleria@gmail.com Sito web : http://www.accademiabellearti.laquila.it/microgalleria/
Evento: DESIDERATA EXQUISITA A cura di Maria Jesus Abad, Anna Maiorano e Cristina Reggio. Data di vernissage: martedi 5 aprile 2011, ore 12.30. Data di chiusura: 27 aprile 2011 Abstract: Questo progetto espositivo, cui partecipano studenti e professori dell’Università CES Felipe II di Aranjuez è ispirato dalla logica di montaggio dei Cadavres Exquis surrealisti. Si vuole sperimentare una modalità produttiva in cui il risultato del lavoro di un gruppo superi le singole attribuzioni di ruolo, di gerarchia e di genere dei diversi autori, privilegiando piuttosto la connessione e la proliferazione delle forme e dei segni nella creazione di un pensiero e di un desiderio collettivo. Orari di apertura: Tutti i mercoledì dalle 12 alle 18 oppure su appuntamento Ingresso libero
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Chiusi e Caprese su Google con Michelangelo




Chiusi e Caprese su Google con Michelangelo Il sito michelangelo.it porta i territori di Chiusi e Caprese ai primi posti su Google. Un’opportunità unica per il turismo locale e le attività produttive del Casentino e della Valtiberina. Dopo l’esposizione del periodo di Natale, che ha riportato un’opera originale di Michelangelo in provincia di Arezzo, la Podesteria di Michelangelo mette a segno un altro bel colpo per la valorizzazione dei luoghi dell’artista con l’acquisizione del dominio web michelangelo.it . L’antica struttura di Chiusi della Verna, sede del Podestà ai tempi della Repubblica Fiorentina, riprenderà ad Aprile l’attività di promozione territoriale con l’apertura dell’Ufficio Informazioni Turistiche, ma grazie alla proprietà del dominio web michelangelo.it ha già inaugurato una vetrina importante sul territorio aretino. Ma cos’è un dominio web? È, per dirla in parole semplici, l’equivalente della scritta sul campanello della porta di casa, il nome che viene assegnato su internet ad un sito web per riconoscerlo e trovarlo più facilmente. Avere a disposizione il dominio michelangelo.it significa aprire una finestra privilegiata sui luoghi michelangioleschi della provincia di Arezzo ogni qual volta, da ogni parte del mondo, qualcuno suonerà alla porta di Michelangelo, ricercandone il nome su internet. Un’opportunità eccezionale, visti i numeri che il celebre artista è in grado di fare ancora oggi, a quasi 500 anni dalla morte. Il suo nome viene cercato da oltre 1 milione di persone ogni mese in tutto il mondo sul motore di ricerca più celebre del web, Google. E nonostante il nuovo sito sia così giovane, si è già posizionato al 5° posto nella lista dei risultati, creando flussi interessanti all’interno del sito. Un traguardo davvero importante, se si pensa che il 99% dei visitatori di internet si ferma a consultare proprio queste prime posizioni quando effettua una ricerca. I nuovi contenuti di michelangelo.it ruotano attorno ai “Luoghi di Michelangelo”, accompagnando il visitatore alla scoperta non solo della vita e delle opere del maestro, ma anche dei panorami che le hanno ispirate, e degli angoli di Toscana che hanno ospitato i natali dell’artista. Grande spazio è dato all’itinerario “Michelangelo tra Caprese e Chiusi”, che percorre questi luoghi passando dalla casa natale di Caprese, alla Podesteria con la roccia di Adamo, ai panorami del Tondo Doni. Tra i “Luoghi” il sito non dimentica Carrara, Bologna e Roma, in un gemellaggio virtuale con le città che hanno avuto un ruolo fondamentale nella carriera dell’artista. Il sito michelangelo.it è quindi una bella opportunità per il territorio aretino, per il Casentino e per la Valtiberina: un sito che riesce ad attirare visitatori verso l’arte, la natura, il parco, l’enogastronomia, l’artigianato del territorio, affiancando tutto ciò al nome di Michelangelo (probabilmente l’artista più conosciuto al mondo). Uno strumento importante per promuovere il turismo in quest’area: a breve verrà infatti arricchita anche la sezione con le proposte dei servizi di alloggio e ristorazione a Chiusi e Caprese, oltre ad una vetrina per l’artigianato locale di qualità. segnala: Marica Pieralli Ufficio Stampa Quadrata comunicazione creatività turismo tel. 393.1813074 email ufficiostampa@quadrata.biz

UMBERTO VERONESI e ALESSANDRO CECCHI PAONE "SCIENZA e PACE" Editore Passigli


Questo volume, a firma congiunta di Umberto Veronesi e Alessandro Cecchi Paone, è una riflessione sul tema della pace a partire da contenuti, linguaggi e obiettivi nuovi che propongono l'adozione del metodo elaborato dalla scienza per rifondare la base teorica del pacifismo: è dunque la scienza che può dimostrare di poter portare soluzioni a situazioni da sempre causa di guerra e, con l'aiuto delle scienze sociali, comprovare non solo la nobiltà, ma anche la piena convenienza economica del pacifismo. Science for Peace è un progetto nato su iniziativa di Umberto Veronesi che si pone come obiettivo la nascita di un grande movimento alla cui guida impegnare il mondo della scienza. All'appello di Umberto Veronesi hanno risposto molti Premi Nobel e personalità della cultura internazionale. Il successo dei due primi incontri internazionali svoltisi a Milano nel 2009 e nel 2010, alla presenza di scienziati e cittadini comuni giunti da ogni parte del mondo, ha dimostrato la passione e l'interesse per un grande progetto di pace fondato sull'autorità della scienza. PRESS OFFICE DANIELA LOMBARDI – 0574-32853

"IL BANDITO SERVODIO": GIOVEDI' 31 LA PRESENTAZIONE


Questa sera, giovedì 31 marzo 2011, alle ore 18.00, presso la sala consiliare del comune di Cassano, verrà presentato “Il bandito Servodio”, l’ultimo libro del prof. Antonio Giordano. L’evento rientra nel programma delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità Nazionale e vedrà la presenza dell’editore Nicola Surico (titolare della Messaggi Edizioni), del prof. Luca Gallo e dell’autore, prof. Antonio Giordano, oltre quella del Sindaco Maria Pia Di Medio e dell’Assessore alla Cultura Pierpaola Sapienza. A presentare e moderare l’evento sarà la giornalista Emy Sportelli. Ricordiamo, infine, che il volume è disponibile nelle edicole cassanesi.


segnala: l'obiettivo


"IL BANDITO SERVODIO": UN TUFFO NELLA STORIA CASSANESE TRA FINE OTTOCENTO E PRIMO NOVECENTO La sala consiliare del nostro Comune ha ospitato, ieri sera, la presentazione dell’ultimo libro di Antonio Giordano “Il bandito Servodio” edito per i tipi di Messaggi Edizioni. Presenti all’evento, che rientra nel programma cassanese dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la giornalista Emy Sportelli, in veste di mediatrice, che ha sostenuto di aver accettato con piacere l’invito, il nostro sindaco Maria Pia Di Medio che ha sottolineato l’importanza di opere come questa che trattano stralci della storia cassanese che si legano inevitabilmente al nostro presente; è necessario, ha concluso il sindaco, “non mi stancherò mai di dire quanto sia importante riconoscere la nostra identità ed opere come questa sono un’occasione”. La parola è passata poi all’assessore Pierpaola Sapienza che, oltre a ringraziare i presenti, ha esaltato tutti coloro che hanno dato il loro valido contributo continua>>>>


Annarita Mastroserio 01/04/2011

Art Actually 2011


(parte prima) 2-3-9-10 aprile 2011 Al via la terza edizione del Concorso Art Actually, un importante progetto finalizzato alla promozione degli artisti e dell’arte contemporanea. Apertura sabato 2 aprile 2011 alle ore 12:00 presso Palazzo Guberti Piazza Giuseppe Mazzini 6 – Palombara Sabina (RM). Saranno molte le personalità del panorama artistico italiano ed internazionale, con una grande attenzione verso gli emergenti secondo la volontà della curatrice Cristina Madini. Questi artisti pur operando autonomamente dal punto di vista espressivo e contenutistico sono fiduciosi nel confronto dialettico, pur conservando l'istinto che li spinge costantemente verso una ricerca personalissima e quindi ben distinta. Acrilici, oli, tecniche miste su tela, fotografia, grafica sono alcune delle molteplici variazioni tecniche comunemente sperimentate dagli artisti che incontreremo in questa mostra. Un parterre capace di mixare stili e ispirazioni differenti per un’edizione che promette impatto visivo e rara creatività figurativa. Prima selezione di artisti: Sarah Arensi, Claudio Caldana, Omodeo Maria Grazia, Sbrubich, Monia Tartarini, Emanuela Troiani, Stefano Visora Approfondimenti sugli artisti sono disponibili sul sito http://www.rossocinabro.com/ segnala:

T.Costa RossoCinabro Piazza Giuseppe Mazzini, 6 00060 Palombara Sabina (RM) tel. 06 60658125 – cell. 334 3422616 rossocinabro@gmail.com http://www.rossocinabro.com/current_exhibition_63.htm

lunedì 28 marzo 2011

CALA IL SIPARIO SU SICILIARTE 2011





Leonardi, Nigro, Cecchini
Piana, Rocca, Piccoli



«VINTA LA SCOMMESSA CHE PORTA LA CULTURA NEL CENTRO COMMERCIALE»



CATANIA - Un viaggio dell’arte nell’arte, che ha tenuto per mano “distratti” visitatori e grandi amatori per effetto di una trasversalità che ha appassionato tutti: nel dare l’arrivederci alla prossima edizione, SiciliArte nella sua ultima giornata ha registrato il suo momento più intenso nella perfomance di Graziano Cecchini: per l’occasione le pareti di Etnaexpo si sono trasformate in grandi schermi per la proiezione del video “Ma-Donna”, che il futurista romano - in collaborazione con Liliana Nigro e Rosalba Leonardi Indaco – ha realizzato in esclusiva per la mostra. Non poteva che essere forte e d’impatto il “Cecchini messaggio”, proprio come le immagini: ad ispirarle sono stati la rockstar Madonna e il suo libro-scandalo “Sex” in cui posò per una serie di foto erotiche rimaste nella storia. Un gioco di parole, di doppi sensi sul filo dell’equivoco: così Cecchini «contro i canoni che stanno fin troppo stretti alla donna, che la condannano ad un’eterna ricerca della parità con l’uomo, quando lei già è di gran lunga uguale se non migliore», fa un audace e provocatorio parallelismo tra Maria – la Madonna – e la rockstar “Madonna” in arte. No alle malattie, no ai facili pregiudizi che abbinano troppo facilmente una donna nuda alla pornografia. Si all’amore puro, universale e protetto. Questa la rivisitazione in chiave moderna voluta da Cecchini. L’ultima giornata di SiciliArte ha proposto altri eventi collaterali di indubbio interesse: in collaborazione con Tribeart è stato presentato il concept book “Mal di bici” di Giovanni Caviezel e Antonino Di Giovanni: un volume appartenente a un genere unico che permette una sorta di interattività tra il testo e chi legge. Le letture sono state di Lia Basile e Carmelo Motta, al piano Giovanni Guglielmino, relatore Nuccio Angelico. Nel pomeriggio è stato presentato il catalogo monografico a cura di Pino Pesce: “Ragonesi è /e fusione”. I visitatori hanno anche avuto modo di ammirare le creazioni del maestro Claudio Arezzo di Trifiletti, grazie a un corner espositivo nella terrazza sopraelevata che ha proposto alcune delle più celebri installazioni in esclusiva per SiciliArte. Una partecipazione suggestiva ed emozionante proprio come lo spirito e l’animo dell’artista. «Abbiamo vinto la scommessa più importante, dimostrando che si può fare cultura all’interno di un centro commerciale: è un bilancio positivo sia dal punto di vista delle contrattazioni, che da quello dei contatti da parte delle gallerie partecipanti. Così il direttore di Etnaexpo Salvatore Piana ha suggellato il finale della mostra d’arte che per cinque giorni – all’interno di Etnapolis – ha offerto la preziosa occasione di usufruire in modo innovativo di uno spazio vissuto con altri occhi, altri sensi, che ha segnato una tappa di qualità nel percorso dell’esposizione artistica in tutta la Sicilia. Gli stessi collezionisti hanno riscontrato solo presenze qualificate, al di sopra di ogni aspettativa. A ribadirlo anche il maestro di fama internazionale Pietro Piccoli, appena atterrato a Catania - reduce da una mostra a San Francisco – presente in esclusiva per la Galleria d’arte “Firme d’autore” di Lucia Rocca. A legarli è un lungo sodalizio artistico: vent’anni di confronti, affetti, esperienze che hanno forgiato il percorso di Piccoli, che per molti dei suoi dipinti ha trovato ispirazione nella luce, nel calore, nell’acqua della costa catanese. «A Lucia Rocca va riconosciuto un contributo fondamentale per l’ottima riuscita della mostra – ha sottolineato Piana – per aver lavorato con professionalità e grande umiltà. È stata il motore dell’evento, senza di lei non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo. Avrebbe meritato maggiore visibilità in quanto musa ispiratrice di SiciliArte, ma proprio per la riservatezza che la caratterizza ha preferito rimanere in secondo piano». Accanto a Piccoli, in esposizione tutte firme di prestigio: da Ernesto Gennaro Solferino – che per SiciliArte ha portato “Inferno II”, disegno su pergamena inserito nell’ambito delle celebrazioni per il Congresso Eucaristico nazionale - a Rita Maiana, da Giorgio Scalco a Gianni Gueggia, Antonio Maceri, De Gennaro, Franco Lo Cascio, alla Pow Gallery di Torino, Nicotra Arte di Catania, Galleria Li Art, la Galleria d'Arte Contemporanea Veronica Meschis di Palermo e Galleria Accademia di Reggio Calabria. 28 marzo 2011

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Al via la terza stagione artistica ai Magazzini della Lupa di Tuscania


Al via la terza stagione dei Magazzini della Lupa di Tuscania, l’Associazione culturale di Ivonne Banco, Mirna Manni e Vincenza Fava, in collaborazione con Dark Camera di Marcello Sambati. Si inizia sabato 2 aprile alle ore 18.00 con il Corso di Fotografia tenuto da Daniele Vita; l’insegnamento verterà all’apprendimento delle tecniche e degli strumenti fondamentali della fotografia in 25 incontri. Sabato 9 aprile alle 21.30 appuntamento musicale con “Viaggio nella memoria”, concerto del sassofonista Nicola Alesini, un viaggio sonoro plasmato con lo stile evocativo ed onirico che contraddistingue l’oramai noto fraseggio "parlato", intenso e graffiante del musicista. Sabato 16 aprile dalle ore 17.00 alle ore 20.00 Serafino Amato e William Pettit ci presentano “Four easy pieces /Quattro pezzi facili” una mostra di Pittura & Fotografia – Musica & Video. Una mostra realizzata più di venti anni fa, esposta proprio a Dark Camera – Roma, da Marcello Sambati con il titolo “Segnavia”. La mostra è accompagnata da un testo di Yvonne Dohna, storico e critico d’arte. Venerdì 29 aprile alle ore 21,30 la compagnia NEURòSPASTOS porta in scena “CALIGOLA’S BOUDOIR, nel Buio, dal Buio, con il Buio” un’opera scritta e diretta da Tiziano Panici, accompagnamento alla drammaturgia Ilaria Drago, scenografie virtuali Andrea Giansanti, ambienti sonori Marco Guidi, disegno luci Javier Delle Monache, costumi Alessandra Muschella. Caligola’s Boudoir è sotto ogni punto di vista un cantiere teatrale. Il progetto nasce dal dramma più toccante di Albert Camus, Caligola, ma si dirama toccando diverse sfere della comunicazione audio/visiva. Sabato 30 aprile alle ore 17.00 vernissage della mostra artistica di Lughia “Il silenzio dell’albero”. Lontana dalle vicende del quotidiano, Lughia naviga nelle non-dimensioni dell’eterno e dell’infinito affidando poeticamente la rappresentazione dell’umana specie ad ombre evocatrici di memorie. Sabato 14 maggio alle ore 21,30 appuntamento con lo spettacolo di danza “VORTICE – EPIFANIA”. Per Vortice vedremo in scena la coreografa danzatrice Melissa Lohman in una danza che ripercorre lo spazio della memoria. Per Epifania, il danzatore Flavio Arcangeli si propone in un totale svelamento della propria anima assecondando la rivelazione del corpo. Sabato 21 maggio alle ore 17.00, vernissage della mostra artistica di installazioni, video e fotografia “Il giorno delle piccole cose” di Hans Hermann Koopmann. “Tra il macro e il micro c'è l'uomo. L'universo con distanze di 16 miliardi di anni e il nostro DNA con il filo sottilissimo come chiave della vita. Con questo progetto vorrei dare una visione dell'uomo libero dalla gabbia delle dimensioni” afferma l’artista. Sabato 11 giugno alle ore 17.00 inaugurazione della mostra “Sindrome di Stendhal” di Martin Figura. Nella serie Sindrome di Stendhal vengono usate fotografie di mostre e musei che raccolgono opere di pittura e scultura. I diversi elementi delle immagini sono interpretati in modo nuovo; tendono a compenetrarsi e a perdere i contorni. A seguire alle ore 19.00 presentazione dei libri “L’odore del nulla o l’eresia del Cristo scomposto” del poeta, scrittore e giornalista Maurizio Gregorini (Ed. Del Cardo, 2011) con postfazione di Agostino Raff e “Elitra diafana – Partitura” della poetessa Raffaella Belli (Ed. Del Cardo, 2011), con postazione di Maurizio Gregorini. Coordina Vincenza Fava. Vincenza Fava

Gladis Alicia Pereyra: dall'Argentina all'Italia


Gladis Alicia Pereyra è una scrittrice che da anni vive in Italia, è nata in Argentina, Facciamoci raccontare da lei stessa la sua avvincente storia. “Sono nata a Cruz del Eje, una cittadina della provincia di Cordoba in Argentina. Mia madre era figlia di italiani; mio padre, un giornalista argentino di ascendenza basca, morì prima del mio secondo compleanno. Sono cresciuta a Cordoba in una famiglia di sole donne: mia madre, due sorelle molto più anziane di me e mia nonna materna: fu lei a insegnarmi ad amare l’Italia. Era nata a Sartirana Lomellina in provincia di Pavia e i ricordi del paese dell’infanzia che mi raccontava come fossero delle fiabe, destarono in me il desiderio di “ritornare” nella terra di origine. Finito il liceo, per colpa di effimeri entusiasmi giovanili, mi dedicai a studiare arte drammatica e più tardi regia cinematografica, tralasciando la scrittura che insieme alla lettura e all’interesse per la storia erano state fino ad allora – e oggi continuano a essere – realtà costanti nella mia vita. Dopo alcune esperienze teatrali a Buenos Aires, realizzai il progetto maturato nell’infanzia e a lungo rimandato di “ritornare” in Italia. Di ritornare – senza virgolette – sentono, come me, molti figli o nipoti di emigrati, cresciuti lontani dall’Italia ma in un ambiente che ha mantenuto vive tradizioni e cultura italiane. Contrariamente a ciò che avrebbe potuto desiderare mia nonna, non ho scelto per vivere Pavia o Milano, ma Roma. In questa città, carica di tempo e di storia, mi sento nel mio ambiente naturale. Qualche mese dopo il mio arrivo, una borsa di studio mi permise di frequentare un corso di regia televisiva presso la RAI di Firenze. In seguito ho lavorato come assistente volontaria alla regia in un film di Franco Rossi e come fotografa per un’agenzia; nel contempo tenevo lezioni private di spagnolo. Furono anni felici ma difficili: finite le risorse portate dall’Argentina, dovevo trovare, o inventare, un lavoro che mi permettesse una certa stabilità economica. La ricerca mi condusse a scoprire la ceramica. I primi risultati furono piuttosto incoraggianti e in un tempo relativamente breve fui in grado di eseguire pezzi unici che venivano apprezzati e soprattutto si vendevano. La ceramica mi insegnò qualcosa di me che non avevo ancora capito: mi piace lavorare, creare in solitudine. Rinunciai al cinema e alla fotografia e ripresi a scrivere, in spagnolo; subito mi accorsi, però, dell’impossibilità di vivere e pensare in una lingua e scrivere nella sua sorella: se avessi scritto in tedesco, forse, la difficoltà non sarebbe esistita. Avevo iniziato a studiare italiano da adolescente, lo parlavo e lo leggevo perfettamente e, se non fosse stato per le doppie spesso e volentieri messe a sproposito, avrei anche potuto ritenere di saper scrivere, ma fare letteratura, naturalmente, era tutta un’altra storia. M’impegnai a perfezionare l’italiano: se mia sentivo questa terra dove non ero nata, mia doveva essere la sua lingua. Fu un periodo molto intenso, di lunghe e diversificate letture: letteratura, storia, antropologia, psicologia, storia delle religioni. Seguii un corso di latino presso l’Università Gregoriana di Roma e di francese presso l’Alliance Francaise. Mi preparavo, ma dubitavo di avere capacità sufficiente per affrontare con serietà la scrittura. Diventare scrittrice mi appariva un traguardo troppo in alto per le mie forze. Un Natale ricevetti in regalo I miti di creazione di Marie Louise Von Franz, quel libro mi diede la spinta, il coraggio che mi mancava e nacque il mio primo romanzo: “ I quattro lati del cerchio” che, una volta finito, giudicai troppo sperimentale e saggiamente lasciai nel cassetto. Cominciai a lavorare a “ Il cammino e il pellegrino” e per cinque anni frugai tra le pieghe della storia fiorentina della fine del XIII secolo per costruire la quotidianità dei miei personaggi. Il nuovo romanzo ebbe lettori di eccezione come Pietro Citati e Daniel Chavarria che lo apprezzarono e mi incoraggiarono. Fece parte della cinquina del Premio all’inedito Palazzo al Bosco e Giovanna Querci Favini, promotrice del premio e scrittrice di grande talento, tentò senza successo di farlo pubblicare. Finito il libro, gli studi sul medioevo italiano continuarono. Intanto con alcuni amici ho fondato l’Associazione Culturale Clara Maffei di cui sono presidente. A settembre del 2009 ho finito il mio terzo romanzo “ I panni del saracino”. All’edizione di quell’anno di “ Più libri più liberi” ho contattato Anna Grazia D’Oria presso lo stand della Pietro Manni editore. Era la prima volta che mi rivolgevo a una casa editrice indipendente; la mia intenzione era chiedere di visionare l’ultimo romanzo. Sul momento, tuttavia, ho cambiato idea e le ho parlato di “Il cammino e il pellegrino”; è stato uno slancio di puro istinto. A giugno mi è arrivata la proposta di contratto che ho accettato. I panni del saracino attende fiducioso il suo turno; intanto lavoro a un nuovo romanzo e pubblico articoli e piccoli saggi di storia medievale sul sito Clara Maffei”. Attendo con ansia l’uscita del mio primo libro ……………………. Gladis Alicia Pereyra


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Museo d'Arte Contemporanea, Fonte Nuova, Roma


DISASTRO SENTIMENTALE Alessandro Rocchi – mostra mercato antologica Finalmente a Fonte Nuova la scultura dell'artista romano d’adozione mentanese Alessandro Rocchi. Cataloghi in galleria.

Nella mostra antologica la cui vernice si terrà a Fonte Nuova il 3 aprile alle 19, sono presenti le terracotte policrome della seria battezzata autobiograficamente del “tempo universale” tramite le quali, col sostegno di un manifesto teorico l’autore aveva definito la scultura quale una sorta di archetipo dell’inconscio collettivo in cui presagi, ricordi ed esperienze comuni al genere umano venivano messi in forma tramite il medium evocativo della scultura. E’ un prodotto estetico completo, esauriente e tanto entusiasmante da poterne parlare in qualità di ‘capolavoro’. La terracotta principalmente, con innesti di legno e oggetti privati dal loro uso comune tanto da collocarla completamente nel panorama dell’arte contemporanea, del concettuale, e dell’allestimento linguistico più propriamente affine all’installazione che alla scultura tradizionale. Gli assemblaggi mantengono in alcuni casi ancora la plasticità della anatomia figurata, in altri la perdono, facendo emergere la complessità degli eventi e il loro succedersi come nell’opera n.5 in cui un uomo con gli occhi chiusi (ad evocare il versante onirico) in armatura medievale in parte divelta, riporta uno squarcio sul petto, mentre viene accarezzato, forse nell’istante del trapasso della lancia, di cui rimane traccia, conservando ancora il bambino che è in lui (un piccolo bambino alloggia nel torace). Tutto ciò è molto più semplice se letto secondo le leggi dei tropi figurati, in cui la metafora e la metonimia giocano la parte principale. Così non è difficile leggere le sculture, come abbiamo fatto con i quadri e le sculture surrealiste del secolo scorso: una ‘guerra sentimentale’, in cui la donna è l’oggetto d’amore mentre l’uomo deve lavorare al fine di armarsi e conquistare una sua carezza, pur essendo sconfitto in un contenzioso finale, tradito, lasciato, morto. E’ così anche per il n.8 in cui un bacio e un incidente stradale, sono assemblati nello stesso volume, corpo, identità. Secondo Heidegger (l’uomo elo spazio)l’uomo e lo spazio sono la stessa cosa, non esiste differenza tra il volume e lo spazio,[…] la scultura, l’architettura fondano i luoghi. Si pensi al rapporto tra l’incidente stradale e l’amore: sembrerà assurdo ma esiste una letteratura vasta in merito a questo argomento. Basta pensare all’incipit del ‘film blu’ di Kieslowsky, in cui una donna, diventa protagonista (e rinasce alla sua vita) da un incidente stradale (contro un albero) in cui muoiono figlia e marito. L’albero in queste opere, non è solo la formalizzazione del procedere della vita, e il suo strutturarsi ma il suo arrestarsi, la sua fine ma è anche vertice dell’amore cristiano dato dal Cristo. Per dare un aiuto di lettura si pensi a numerosi fenomeni dell’arte contemporanea legati a una lettura esclusivamente psicologica: Serie di oggetti, classificazioni, raccolte e cassette (Boltansky), Sottrazione - rimozione - cancellazione o censura (si pensi a Matta Clarck); Impronte, Combustione, Cretto o essiccazione controllata (si pensi a Burri), Forature, Lacerazioni (si pensi a Lucio Fontana), Compressioni controllate, Impacchettamenti e copertura, censura, Accumulazioni (si pensi al Noveau Realism, Arman, Caesar), Ready made (ostensioni), secondo la casistica di Marcel Duchamp: Object trouvé, Adapté, Naturel; quelle di Man Ray: Decalcomania e silouette, Calco, Frottage, Fumage; Collage, Decollage, Raschiatura (atto del raschiare o levare, si pensi a Mimmo Rotella ma anche alle grotte di Lascaux ). Così non sarà affatto difficile ‘leggere’ le sculture di Rocchi, anche se ciò avviene senza una predisposizione particolare all’arte o alla storia dell’arte, in quanto tali opere hanno il pregio di suscitare emozioni inconscie e comportamenti inaspettati. Infatti più che l’allestimento contiguo di elementi in succesione diacronica, quello che resta del contenuto della sua opera è (specie nella serie del ‘tempo universale’) un vero ‘disastro sentimentale’ in cui riconosciamo le fasi dell’amore ora narcisistico ora edipico, alternandosi le vicende del singolo a quelle della coppia, e a quelle del triangolo, il bambino divenendo ora l’immagine arcaica dell’infante e dell’adolescente, poi quella del figlio della coppia di genitori (maternità), prodotto della famiglia. Quindi una lettura appropriata è quella delle fasi dell’innamoramento e dello sviluppo che fanno parte della storia recente o sommersa di ognuno di noi. La sua opera ha una grande potenza evocativa, che attinge ai periodi, agli antri nascosti, alle esperienze remote della nostra vita. Freud ha teorizzato e scritto che tutto ciò ha senso in quanto ogni uomo è un eroe, nei sogni; Il regista Almodovar che ha dato un contributo determinante alla storia del cinema e alla nostra percezione di relazione sentimentale, (Tutto su mia madre, Parla con lei) ci ricorda che di tutto questo non si è scoperto ancora nulla, l’amore è ben diverso dal feeling, e non si ‘sente’ o percepisce come qualsiasi altra cosa, un raggio di sole, un fiore, la brezza mattutina; percui non ha assolutamente senso, se non nell’arte, dire: “sento che mi ama”. L’arte ribadisce che questo è assolutamente vero, portati noi a toccare e sentire, ma senza alcuna certezza che questi gesti abbiano a che vedere con un progetto comune, sociale, una visione del mondo che altrimenti sarebbe solo un impressionismo superficiale di sensazioni. Coscenti di questo inganno continuo dei sensi del quale siamo vittime e che vorremmo dominare invano, conosciamo le tristi biografie dei grandi dell’arte, vissute nell’incomprensione: “l’arte è una grossa bugia” rammenta Pablo Picasso. La mostra inaugurata il 3 p.v. sarà visibile fino al 15 aprile presso il Museo d’arte contemporanea di Fonte Nuova. Curatore: Davide Tedeschini

domenica 27 marzo 2011

VINCITORI CONCORSO FOBIA ALLA GLOBALART




Domenica 27 Marzo 2011 ORE 19.30 presso la Galleria d'arte contemporanea Globalart di Rosa Didonna a Noicattaro (BA) in Via Ugo Foscolo, 29 70016 080 478 2863 mappa globalartweb.org Email‎: info@globalartweb.org si è tenuta la premiazione del Concorso d'Arte Fobia. Serata condotta da LUNA PASTORE, la giuria composta da:

ROSA DIDONNA, MIRELLA CASAMASSIMA ,LUIGI MASTROMAURO, GIOVANNI MASIELLO, SABRINA DELLITURRI, MAURIZIO GHIGLIA


comunicato

Per la prima volta nella storia di Noicattaro, ha avuto luogo presso la galleria d’arte contemporanea Globalart di Rosa Didonna, un concorso d’arte. Riservato ad artisti under 35, il concorso, chiamato Fobia, ha visto la partecipazione di ventiquattro artisti selezionati su cinquantasette. Sono sette i vincitori selezionati dalla giuria composta da Rosa Didonna, Mirella Casamassima, Luigi Mastromauro, Giovanni Masiello, Sabrina Delliturri, Maurizio Ghiglia e dalla votazione on-line.

1° premio: GRAZIA DEFLORIO – VIDEOGAMES FOBIA I videogiochi attirano tutte le età e con l’avanzamento della tecnologia odierna la dipendenza da essi si fa sempre più forte. È possibile fare una sintesi sugli effetti nocivi e negativi dei videogames: 1- VIDEOABUSO: comportamento incontrollato dal punto di vista quantitativo; il tempo speso a giocare virtualmente finisce per togliere spazi alle attività connesse al rendimento scolastico, alla famiglia e all’attività fisica. L’abuso degli adulti, in continua crescita, è innanzitutto diseducativo nei confronti dei bambini, e diventa anche motivo di problematiche di coppia e famigliari. 2- VIDEOFISSAZIONE: rapporto disturbato con il videogioco che sostituisce ogni altro tipo di relazione, favorendo uno stato di isolamento e limitando l’apprendimento di utili abilità sociali. Il punto chiave della dipendenza è la sfida tra individuo e macchina, una competizione che nasce dal bisogno di dimostrare a se stessi il proprio valore e le proprie capacità. L’opera ha attirato l’attenzione della giuria che ha ampiamente discusso sulla cause che hanno portato l’artista a voler lanciare un messaggio di guerra sul videogioco, attraverso un figurativo a tecnica mista. La Deflorio con la sua opera esorcizza la paura di perdere la propria identità assorbita da un mondo effimero in cui si è perso ogni contatto interpersonale in una società spersonalizzata e resa anonima da giochi multimediali e social network.


2° premio: LUISA VALENZANO – ARTISTA E DONNA SENZA PESO In un tempo in cui la donna aveva il solo ruolo di generare figli, la gravidanza appariva naturale e gioiosa. In epoca moderna tale ruolo viene ribaltato dalla tocofobia che è insita sin dall’adolescenza. Nell’opera di Luisa Valenzano, olio su tela, intravediamo il trasudare del parto mentre nei suoi occhi vige il mistero del proprio inconscio. Le grandi campiture a colori lucenti placano l’atmosfera rendendola statica, quasi fosse un fotogramma, dietro uno sguardo freddo e silenzioso che rimanda a paure millenarie. Il criterio utilizzato dalla giuria per assegnare il secondo premio a Luisa Valenzano è stato dettato dalla bravura pittorica della stessa, tale da non reggere confronti con il giudizio on-line. 3° premio – sezione fotografia: ROSSELLA TRAVERSA - ANABLEFOBIA Nell’opera anablefobia troviamo citazioni dotte a grandi fotografi ed artisti del passato come l’americana Berenice Abbot per il libro Changing New York del 1935, in maniera particolare lo scatto di Manhattan Bridge: Looking Up del 1936, opera nella quale si ritraccia la mastodontica architettura. La giuria ha premiato con il terzo premio sezione fotografia l’opera anablefobia per la sua raffinatezza e l’eleganza dello scatto unita ad un equilibrio dato dalla compensazione di orizzontali e verticali. Alla sottile ironia del piccione in bilico su un filo metallico è associata la perfetta sintonia del materiale predominante della Torre Eiffel.

3° premio – sezione installazione: FLAVIA D’ALESSANDRO – TRY AGAIN È una istallazione che sottoforma di grande dado mette in evidenza il gioco dell’esistenza in bilico tra la vita e la morte. Le sei immagini fotografiche, che occupano le facce del dado, ritraggono donne in attesa incapaci di vivere la loro condizione con consapevolezza; l’opera si mostra dunque come documento di cronaca dei casi di infanticidio. La donna rappresentata nelle sei facce del dado medita continuamente sulla “sorte” del suo bambino, che immagina in un sacchetto di plastica in procinto di essere cestinato. Quale sarà la sorte del nascituro? Che faccia del dado sarà quella vincente? Chi ascolterà il pianto di un bambino abbandonato? La crudele attualità di quest’opera ha affascinato la giuria che ha deciso di sostituire il terzo premio pittura con la sezione installazione.

3° premio – sezione scultura: ROSA BOSCIA - AGORAFOBIA Il quest’opera emerge il mondo femminile, misterioso corpo in posizione fetale come nel grembo materno. Il corpo/feto è raccolto in se stesso in un sicuro rifugio e sembra non voler venire alla luce mostrando così un’ agorafobia verso il mondo moderno. L’artista si è servita per il suo lavoro di materiali attuali dando vita ad una texture di produzione contemporanea che possiede proprio le caratteristiche dell’oggi. Infatti i particolari che impreziosiscono l’opera conferiscono maggior impatto per il fruitore dando una forte carica emozionale. È stato questo il punto di forza che ha determinato la scelta della giuria. L’opera sposa benissimo il tema del concorso, infatti l’impulso del fruitore è proprio il sospiro di spavento e mistero, voglioso di voler scoprire quale incognita cela il calco.


Premio della critica: SIMONA GELAO – SENZA TITOLO La solitudine è espressa nell’opera in due modi differenti. Nella fotografia traspare l’abbandono di una ragazza isolata in uno spazio dove tutto è effimero ad eccezione del letto sul quale è seduta. Una branda ospedaliera esalta la caducità e la debolezza dell’uomo di fronte agli avvenimenti dell’esistenza. Nell’istallazione vi è la totale assenza della figura umana e fa da protagonista una scala solitaria che porta su di sé i segni del tempo. Gli elementi che compongono l’installazione sono legate dal comune e poetico travaglio interiore dell’artista. Il “premio della critica”, voluto dalla direttrice, ha lo scopo di dar voce ai giudizi di ammirazione che l’opera ha ricevuto.

Premio on-line: GIUSEPPE ANGIULI - BATHOFOBIA La qualità pittorica adoperata da questo artista esprime le pulsazioni del segno del tempo in un abisso chiaroscurale vertiginoso. La fobia di un inconscio depressivo. Osserviamo sulla sua opera oggetti obsoleti al margine di un crepaccio senza scampo né vie di fuga. Sono stati d’animo che danno vita alla sua passione. Il “premio on-line” è stato assegnato a Giuseppe Angiuli utilizzando la scala on line secondo cui è il terzo classificato (il primo e secondo rientrano già tra i vincitori del concorso).

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Massimo Nardi

SICILIARTE 2011, OGGI IL CONCORSO DI ARTISTI EMERGENTI




Cecchini - artisti

concorso giovani emergenti

simposio di scultura
CATANIA – «C’è effervescenza qui in Sicilia, una tensione artistica che potrebbe esplodere facendo affiorare il genio creativo di questa terra. Oggi, nel piazzale di Etnaexpo ci sono oltre cento giovani che dipingono ed esprimono in forme diverse la “sicilianità”, seppur seguendo l’impostazione didattica che ancora prevale in loro. E qualora tra questi ci fosse il talento libero dagli schemi, il talento vero, verrebbe ostacolato da quei cani latranti, da quella politica cieca, che ingabbiano e non comprendono questa effervescenza». Non è un tono polemico ma lucido quello di Graziano Cecchini, l’artista futurista - noto per le sue stravaganti performance che hanno tinto di rosso l’acqua della Fontana di Trevi e riempito di palline colorate la scalinata di Trinità dei Monti a Roma – che presiede il concorso di giovani artisti emergenti “La sicilianità, arte e folklore”, appuntamento di punta di “SiciliArte 2011”, la mostra internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospitata al centro fieristico di Etnapolis, a Belpasso, e organizzata da Salvatore Piana, presidente di Etnaexpo, insieme al suo staff. Cuffie alle orecchie per far danzare la vena creativa, carrelli improvvisati come portacolori e piedistalli per le tele, panchine trasformate in piani d’appoggio per nascenti installazioni. L’atmosfera è quella di un’accademia all’aperto, dove gli artisti, quasi ignari dei passanti e dei visitatori, traggono ispirazione dalla quiete del paesaggio di fronte. I giovani protagonisti del concorso sono una vera e propria attrazione, una manifestazione del mistero che accompagna la gestazione di un’opera. In posizione solitaria invece, quasi a voler custodire dal resto la propria concentrazione, gli scultori protagonisti del “Simposio di Scultura”, in tuta e occhiali protettivi modellano ferro, legno, pietra e argilla. Girato l’angolo poi la vista si riempie di rosso fiammante, quella delle celebri automobili Ferrari che la Scuderia catanese ha messo in mostra, in omaggio alla presentazione - nel pomeriggio di oggi, sabato 26 marzo - del libro della scrittrice Giovanna D’Urso “Io e la Rossa”, in attesa del primo ciak di una fiction tv tratta dall’opera e ambientata proprio nel territorio della provincia di Catania. Entrando all’interno di Etnaexpo, nei corridoi espositivi, mentre il curatore della mostra Francesco Gallo dialoga con galleristi ed esperti, i visitatori sostano davanti i quadri per interpretarne il significato, personale o universale che sia. Come quello espresso dall’opera di Lucio Fontana “Concetto spaziale”, esposta da Antique Gallery Life Style di Rosalba Leonardi Indaco. Datato 1965, pochi anni prima della morte del fondatore dello “spazialismo” – noto per i suoi tagli nelle tele – il quadro «è stato donato dal pittore al fratello, e non è mai stato esposto. Il rosa pallido che lo caratterizza conferma l’esecuzione eccezionale e la delicata fattura» spiega la Leonardi.
La mostra sarà aperta fino a domani 27 marzo, dalle 10 alle 21. Ingresso libero.

Alr I Press Sala stampa e Comunicazione Viale XX Settembre 45, Catania tel/fax 095505133 http://www.i-press.it/ http://www.i-pressnews.it/

venerdì 25 marzo 2011

Torna Silvana Froli con le donne di Puccini


Concerto-aperitivo al Lu.C.C.A. con il soprano lucchese accompagnato dal M° Marco Tomei
Secondo e ultimo concerto-aperitivo, a ingresso libero, per il soprano lucchese Silvana Froli, accompagnato al piano dal Maestro Marco Tomei, al Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art. Domenica 27 marzo 2011 alle ore 19 la hall del museo risuonerà delle melodie pucciniane che faranno rivivere ancora una volta le donne protagoniste di tante opere del grande compositore: da Manon a Mimì, da Tosca a Butterfly, da Suor Angelica alla sua amata madre.

Un duo d'eccezione per un concerto che vuole mettere in luce la grande sensibilità e la passione di Giacomo Puccini verso la musica e le creature femminili, che ha amato e che ha rievocato nelle sue melodie.
La calda e potente voce di Silvana Froli, che vestirà i costumi dei personaggi pucciniani, ci farà scoprire attraverso il canto, intervallato da racconti personali, la grande forza d'animo del genere femminile.
Durante la serata, le note di Marco Tomei scandiranno, insieme agli interventi del direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, l'incontro-confronto tra le donne di Puccini e quelle de “Il Piacere” di Gabriele D'Annunzio.



Biografia di Silvana Froli
Dotata naturalmente di voce di soprano, ha basato la sua formazione vocale privilegiando la ricerca personale sullo studio sistematico, avvalendosi dei preziosi consigli ricevuti da importanti cantanti frequentate in ambito teatrale. Nel 1998 ha superato le selezioni per la realizzazione di un video con protagonista Andrea Bocelli, allestito da una produzione americana.
Nel 2002 ha partecipato – quale solista – alla registrazione del Requiem di Mozart. Ha svolto – quindi – studi di perfezionamento con Susanna Rigacci. Nel 2003 è stata invitata ad effettuare una ripresa a cura di RAI 3 per uno speciale su Torre del Lago e Giacomo Puccini.
È molto presente in concerti in Italia e all’estero. Di recente è stata intervistata dalla Bbc, quale interprete pucciniana, per uno speciale televisivo trasmesso in U.K.
Ha all’attivo i ruoli di Mimì, Tosca, Butterfly, Santuzza, Nedda, Liù. Di recente è stata invitata nella “Sala Nervi” in Vaticano per interpretare un ruolo in un oratorio di Perosi.
Nel 2007 è stata chiamata quale solista per una ripresa discografica dal vivo di alcuni brani per soprano e orchestra del compositore lucchese Roberto Zucchi, recentemente riscoperto a seguito di ricerche e studi effettuati da uno staff dell’Istituto Musicale “Boccherini” di Lucca.
Sempre nello stesso anno ha stabilito importanti contatti con alcune città europee per realizzare una serie di concerti in occasione del centocinquantenario della nascita di Giacomo Puccini.
Nel giugno 2008 è stata invitata dall’associazione “Italiani nel mondo” a cantare nel prestigioso Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles in occasione delle ricorrenze pucciniane. Sta svolgendo un’intensa attività concertistica in Belgio, Germania, Norvegia, Siria, Marocco, Inghilterra. Sempre nel 2008 ha interpretato il ruolo di Tosca in una produzione scaligera. Collabora con il Festival Pucciniano di Torre del Lago quale solista in alcuni concerti.
Dal 2009 è organizzatrice, insieme all’amministrazione comunale di Lucca, del Concorso Lirico Internazionale “Città di Lucca Giacomo Puccini”. A luglio 2010 è stata invitata dall’Orchestra Philarmonic siriana e dal governatorato di Homs per il concerto di apertura del Festival del “Krak dei Cavalieri”. Sarà prossima nella stagione lirica del teatro di Agrigento con “Bohème” e presso il Teatro dell’Opera di Damasco con Tosca in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. Nell’aprile 2011 sarà Cio-Cio-San in una nuova collaborazione con La Scala di Milano.


Biografia di Marco Tomei
Ha studiato pianoforte e composizione all’Istituto Musicale “Boccherini” di Lucca sotto la guida del Maestro Pietro Rigacci. Diplomatosi col massimo dei voti, ha intrapreso lo studio della direzione sinfonico-corale con Marcel Couraud all’Accademia Musicale Pescarese. Si è dedicato quindi allo studio della musica antica e barocca con Anthony Rooley, Andrew King, Evelin Tubb, lavorando poi con vari gruppi fra cui il Pro Cantione Antiqua. È stato collaboratore della rivista “CD Classica” in qualità di recensore di incisioni discografiche e curatore del settore sulla musica antica. Ha collaborato inoltre alla realizzazione di una serie di registrazioni delle musiche dei Puccini, musicisti in Lucca per varie generazioni (Bongiovanni). Per un periodo ha inciso colonne sonore per importanti commedie, rappresentate nei maggiori teatri italiani.
Parallelamente all’attività direttoriale, ha formato – negli ultimi anni – un duo con la moglie, Silvana Froli, per approfondire soprattutto il repertorio cameristico otto-novecentesco, con particolare attenzione alle musiche dei concittadini Giacomo Puccini e Alfredo Catalani. Nel 2003 sono stati invitati ad effettuare una ripresa a cura di RAI 3 per uno speciale su Torre del Lago e Giacomo Puccini. Nel 2006 ha progettato – assieme alla moglie e al compositore lucchese Claudiano Pallottini – una trasposizione in musica del poema “Canzone per Wanda” di Licio Gelli, il cui esito si è concretizzato nella produzione di un CD, realizzato con la collaborazione di vari altri artisti. Da qualche anno si sta dedicando al gemellaggio musicale in collaborazione col Villaggio Europa ed ha già realizzato importanti concerti nelle città di Sint-Niklaas, nel 2008 per le ricorrenze pucciniane, Abingdon, Colmar, Joyeuse (Ardeche). Nel 2010, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, ha stabilito interessanti relazioni con la Siria, ove si è già esibito, in duo con la moglie, in un prestigioso centro universitario. Dal 1978 insegna pianoforte principale all’Istituto Musicale Diocesano “R. Baralli” di Lucca.



CONCERTO-APERITIVO CON IL SOPRANO SILVANA FROLI E IL MAESTRO MARCO TOMEI
DOMENICA 27 MARZO 2011, ORE 19
Hall del Lu.C.C.A.
Ingresso libero


Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 571712 Fax +39 0583 950499
http://www.luccamuseum.com/ info@luccamuseum.com
segnala:
Addetta Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè
0583.492180 / 339.2006519
m.cicchine@luccamuseum.com

Michele Roccotelli in mostra alla Galleria d'Arte "Il novecento"


dal 2 al 15 aprile Michele Roccotelli espone presso la
Galleria "Il novecento"
In corso Manfredi 192
tel 0884 589594
Inaugurazione con presenza dell'artista sabato 2 aprile alle ore 18,30

Michele Roccotelli

Michele Roccotelli è nato a Minervino Murge nel 1946; a Bari ha seguito gli studi artistici, che ha perfezionato a Roma. Iscritto alla facoltà di Architettura ha rivolto ben presto i suoi interessi alla pittura e all’insegnamento. Ha cominciato ad esporre nel 1968 e da allora ha allestito numerosissime personali. E’ presente, sotto invito in prestigiose rassegne nazionali e fiere d’arte contemporanea: Arte Fiera di Bologna, Arte Roma, Fiere di Bergamo, Padova, Carpi, Miarte ecc. E’ presente a tutte le edizioni dell’Expo-Arte di Bari, sempre ospitato da prestigiose gallerie italiane, a partire dallo Spazio Giovane, con segnalazioni della Galleria Marescalchi di Bologna nel 1982 e successivamente negli spazi espositivi dell’Ariete, della Galleria Ghelfi di Verona e Montecatini. In esse espone in permanenza da circa trenta anni. Stringe amicizia con Franco Solmi, che lo presenta in cataloghi e monografie, allestendo mostre nelle più importanti città italiane ed estere. Già nel 1985 espone a Bruxelles e ad Ottawa nel 1988, per una mostra personale organizzata dall’Università e Scuola d’Arte canadesi. Nel 1989 è a Celle in Germania,nella galleria Halbach. Nel 1995 espone opere di grande dimensione all’Intercontinental Galerie di Vienna e alla Iniziative Agence Conseil en média di Jouxtens, Svizzera. Gli assessorati alla cultura di città italiane gli organizzano personali e retrospettive, e in qualità di rappresentante qualificato e significativo della pittura locale, tiene una personale nel castello svevo di Barletta nel 1990, nella chiesa delle Tonacelle ad Ostini nel 1987 e nella chiesa galleria di S. Giorgeto a Verona. Opera nel 1997 con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Basilicata nell’ambito del Festival della Terra delle Gravine. E’ presente in Biennali d’arte ed è stato più volte insignito di importanti premi. Si è dedicato attivamente alla ceramica prendendo spunto dalle forme e tecniche pugliesi per nuove invenzioni. Alberto Bevilacqua gli presenta una serie di serigrafie acquerellate in cartella-cofanetto edito Bugatti di Ancona. Illustra libri di narrativa per noti scrittori, fa parte della Myle Art, esegue lavori pubblici per hall di alberghi, ospedali, palestre. All’estero espone in permanenza nella galleria “Maringer” di St. Pöolten, Vienna e nella Galleria Halbach di Celle-Amburgo. Nella Spartkasse Gallerie di Munchen, nel 1996, tiene una prestigiosa personale di 50 grandi opere. Sempre presente, in qualità di espositore ed animatore, negli spazi aperti all’arte, della Fiera del Levante di Bari, curati da Ester Milano.
Nel 1999 l’Assessorato alla Cultura della Regione Campania ha patrocinato la sua mostra “paesaggi a confronto”, coordinata dal Centro Studi “La Favette” e organizzata nelle sale espositive della prestigiosa Villa Campolieto di Ercolano. Le sue ultimissime mostre all’estero sono: Jubilaums austellung in Celle, Amburgo a cura di Ute Halbach; Kultur im Schloss Seefed a cura di Gianna Pachera; Art Miami Beach alla International Art Exposition a cura di Giorgio Guelfi. Nel 2002 è a Roma nel Palazzo Margotta e a Napoli nella chiesa di S. Severo al Pendino. Ha esposto a Dresden e Cottbus le opere sul “Mediterraneo” in occasione del Festival del Cinema dell’Est, nell’ottobre del 2001 nell’Art’s Gallerie di Kupferzell, Stoccarda, nel marzo 2002 e febbraio 2004 e in gallerie private di Augsburg, Germania nel gennaio 2003 e 2004. Nel 2005 a Taranto nella prestigiosa galleria “Margherita”, a Bari nel Fortino con la scenografica esposizione e a Catanzaro in “Anime Mediterranee”, personale voluta dall’associazione culturale “Hakepa” con patrocino dlla Regione, Provincia, Comune e dell’Università di Catanzaro. Dopo la mostra avvenuta a Citta di Castello, si sta organizzando un’itinerante da Bari a Bagheria e Pienza, evento curato dall’Associazione Culturale “World Arts” di Bari. E’ premiato alla carriera per l’arte “Rosa Marina” 2005. Fra gli atri hanno scritto sull’opera di Roccotelli: Paolo Rizzi, FrancesInserisci linkco Mastromatteo, Giorgio Segato, Raffaele Nigro, Richard Seidl, Andrea Fioretti, Massimo Bignardi, Franco Solmi, Vittorio Sgarbi, Tommaso Paloscia, Giuseppe Veronesi, Rita Ceci, Enzo Spera, Dino Pasquali, Franco Corrado, Italo Evangelisti, Pietro Marino, Francesco Butturini, Anna d’Elia, Michele Campione, Vincenzo Ancona, Angelo Mistrangelo, Luigi Meneghelli, Maurizio Vitello, Franco Silvestri, Ignazio Schino, Liana Bortolon, Agostino Bagordo, Alessandro Monzambani, Gustavo Delgrado, Piero Ragone, Lino Angioli, Dalmazio Ambrosiani, Giuseppe De Vita, Renzo Biasion, Raffaele De Grada, Enzo Fagiani, Alberto Bevilacqua, Swiridoff Verlag, Adele Scarpelli, Anita Pepe, Vinicio Coppola, Carmine De Novellis, Angelo De Falco, Aneka Schult, Ute Halbach, Matilde Martinetti, Stefano Bottini, Alessandra Redaelli, Rino Cardone, Rosalba Matarrese, Katia Giannetto, Marco Livrea.

segnala : mas-art

mercoledì 23 marzo 2011

Cantautori italiani con Giulio D'Agnello .Quattro serate con la musica dei più grandi autori italiani al Lu.C.C.A.


Quattro appuntamenti per rendere omaggio alla canzone d'autore italiana. A partire da venerdì 25 marzo 2011, alle ore 21, la hall del Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art ospiterà il musicista toscano Giulio D'Agnello, tra i più interessanti interpreti della musica italiana, che ci guiderà in un viaggio alla scoperta o ri-scoperta degli autori italiani più noti e amati dal pubblico: da Fabrizio De André a Giorgio Gaber, Gino Paoli, Luigi Tenco, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Pino Daniele, Vasco Rossi e tanti altri.
Lo spettacolo di Giulio D'Agnello, a ingresso libero, è un percorso attraverso le cinque scuole di canzone d'autore italiana più famose: la milanese, la genovese, l'emiliana, la romana e la napoletana. Il primo incontro sarà dedicato alle prime quattro scuole e ad un confronto stilistico e tematico tra di esse e tra i loro massimi esponenti. I brani saranno inquadrati in un contesto di storia dello spettacolo, sociale e del costume del nostro paese. Alla scuola napoletana sarà invece dedicato un esclusivo e approfondito spettacolo finale.
Durante le quattro serate (si replica l'8 e il 29 aprile, e il 6 maggio), a partire dalle ore 19 e fino a mezzanotte il Lu.C.C.A. Café sarà open bar. Inoltre sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Gioni David Parra. Ulisse e la luce dell'ombra” (fino al 27 marzo) e la rassegna di videoarte “Fragile: Handle with care”. Sempre dalle ore 19, ingresso ridotto a 5 euro per la mostra “Jean Dubuffet e l'Italia”.

Biografia di Giulio D'Agnello
Giulio D’Agnello, toscano, è cantante, musicista e storico dello Spettacolo. Autore di musiche di scena e colonne sonore, ha “prestato” i suoni per molte collaborazioni con importanti nomi non solo della canzone italiana e della musica etnica, ma anche del teatro, del cinema, della letteratura. Studioso ed appassionato della cultura e dell'arte dell’intero mondo latino, ha fondato nel 1986 il Gruppo Mediterraneo, storica band di musica etnica con la quale ha partecipato ai più importanti festival di etno-music in Europa.
Poca e misurata l’attività discografica, della quale si evidenzia il disco “Canti Randagi” (Ricordi-Bmg 1995), disco-tributo a Fabrizio De André ad opera delle maggiori band etno italiane, e “L’Illogica speranza” (Carosello Records 2005). Il suo ultimo lavoro è il disco “Forse un uomo” realizzato insieme al grande paroliere Sandro Luporini.

CANTAUTORI ITALIANI CON GIULIO D'AGNELLO
25 marzo, 8 aprile, 29 aprile e 6 maggio 2011 ore 21
Open bar dalle ore 19
Ingresso gratuito alla mostra “Gioni David Parra. Ulisse e la luce dell'ombra” (fino al 27 marzo) e rassegna di videoarte “Fragile: Handle with Care”
Ingresso ridotto (5 euro) alla mostra “Jean Dubuffet e l'Italia” dalle ore 19

Per info:
Lu.C.C.A.
via della Fratta, 36 – Lucca
tel. 0583 571712 / fax 0583 950499
http://www.luccamuseum.com/
info@luccamuseum.com

segnala:
Addetta Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè
tel. +39 0583 492180 mob. +39 339 2006519
m.cicchine@luccamuseum.com

Presentato a Pinerolo il romanzo della scrittrice di Vigevano GIADA GERLI



Le avventure di Azzurra tra villaggi turistici e crociere

Presentato nei locali della Libreria Mondadori, a Pinerolo (To), in Piazza Barbieri n. 15, è stato presentato il romanzo “Polvere di stelle e tirate di sciacquone” della scrittrice di Vigevano, Giada Gerli. Di fronte ad un pubblico molto interessato all’argomento del romanzo, Giada Gerli (presentata dal giornalista e scrittore pinerolese Fabrizio Legger) ha intrattenuto piacevolmente il pubblico raccontando le sue esperienze di vita e di lavoro (come ballerina e coreografa nei villaggi turistici), esperienze che sono poi state trasposte nel romanzo, dove la protagonista, Azzurra, è una sorta di alter ego della scrittrice. Il pubblico che frequenta la Libreria Mondadori di Pinerolo (la quale propone ogni settimana sino a tre presentazioni librarie) ha mostrato di gradire la presentazione, accompagnata anche da letture di brani del romanzo eseguite dalla stessa autrice, ed è poi intervenuto con una serie di domande sul mondo dei villaggi turistici e del cosiddetto turismo esotico di massa. La serata si è conclusa con un ottimo rinfresco offerto, come d’abitudine, dalla libreria, diretta con passione da Milena Bertotto, una vera amante dei libri e della cultura.

Postremo Vate

Recensione

Retroscena e intrighi nel mondo dei villaggi turistici

L’altra faccia del divertimento nel romanzo di Giada Gerli

Giada Gerli, giovane scrittrice di Vigevano, è l’autrice del romanzo “Polvere di stelle e tirate di sciacquone” (pagine 247, Euro 15,00), pubblicato dalla Italian University Press, del Gruppo Editoriale Interacta (Lugano). Si tratta di un romanzo di intrattenimento ma anche in certo qual modo di “denuncia”, nato in seguito alle esperienze professionali dell’autrice, che per cinque anni ha lavorato come ballerina e coreografa nei villaggi turistici di mezzo mondo. La protagonista del romanzo è Azzurra, una giovane, spigliata e promettente coreografa, che lavorando nel mondo dei villaggi turistici e delle navi da crociera, scopre come quel mondo non sia così brillante e incantevole come appare da fuori. La sua esperienza la porterà a conoscere invidie e calunnie, smacchi e tradimenti, e spesso a pugnalare alle spalle sono proprio le persone di cui più ci si fida, i colleghi sui quali si spera sempre di poter contare. Azzurra scopre “l’altra faccia del divertimento”, e lo fa sulla propria pelle, vivendo in prima persona i retroscena amari e le disillusioni aspre e brucianti che contrassegnano il mondo sfavillante dei villaggi turistici, dove l’ospite ha comunque sempre ragione. Nella seconda parte del romanzo, Azzurra, in compagnia della sua migliore amica, compie una crociera sul Mar Mediterraneo e viene coinvolta in un intrigo pazzesco, in una sorta di spy story che la trasforma in una sorta di detective dai tacchi a spillo, con tutto un susseguirsi di emozionanti colpi di scena. Un romanzo molto gradevole e molto scorrevole, che si legge d’un fiato e che ci fa conoscere un mondo, quello del turismo esotico di massa e dei villaggi turistici, dove tutto è finzione consumistica, e dove spesso, al di là delle sfavillanti apparenze, si nascondono solo l’invidia, la maldicenza, il compromesso, la falsità e l’arrivismo rampante di persone senza scrupoli. Una lettura che apre gli occhi su un settore importante della nostra società dei consumi!

Fabrizio Legger


PRESS OFFICE DANIELA LOMBARDI

"ANCHE L'AMORE QUALCHE VOLTA SBAGLIA STRADA"

DOMENICA 27 MARZO ALLE ORE 18.30

presso Shari Vari (ex Supper Club)

Via di Torre Argentina 78, ROMA


Nella cornice dell’evento Love: il cuore, la passione e l’energia incontrano l’arte, il design e la musica, fondendosi in una cosa sola.

Il potere dell’amore ci ricorda che nulla è realmente impossibile se nella vita non smettiamo di credere nei nostri sogni.



LOVEIMAGINE PRESENTA:
FEDERICA FARINI
ED IL SUO ROMANZO DI ESORDIO
"ANCHE L'AMORE QUALCHE VOLTA SBAGLIA STRADA"
NEFTASIA EDITORE
Se nel viaggio chiamato vita i sogni possono talvolta frantumarsi in tanti pezzi, non è mai troppo tardi per ricominciare e sperare. Il domani è pur sempre un altro giorno e un cielo azzurro nel quale imparare a volare liberi come le rondini. È spesso il destino stesso a stupirci beffardo quando meno lo aspettiamo, insegnandoci che nella vita non si finisce mai di essere felici, perché l’amore è un viaggio che non finisce mai.

INTERVENGONO

Rodolfo Baldassarri,

scrittore, autore del romanzo “In riva al mare”, Neftasia Editore

“Il vero amore è come l’onda del mare, torna sempre indietro”

&

Giulia Regoli

psicologa-psicoterapeuta, collaboratrice dell’organizzazione umanitaria internazionale

The Prem Rawat Foundation

“E’ legge eterna dell’amore che le creature nascano l’una per l’altra solo nel primo istante dell’amore” S.Kierkegaard

SEGUE

RECITAZIONE-LETTURA DIALOGHI SU PROIEZIONE DEL READING-TRAILER

Le pagine del romanzo si arricchiscono dell’impatto interattivo audiovisivo della lettura dal vivo di estratti di dialoghi su immagini che riproducono alcuni passi scelti del libro (reading-trailer).

La sequenza filmata permette al romanzo di vivere a tutto tondo e trasformarsi in video.

Reading-trailer realizzato per la regia, fotografia e montaggio di Fabio De Stefano, fotografo milanese di moda e pubblicità.

Attraverso la particolare tecnica fotografica dello stop-motion, la sequenza di scatti si trasforma in un prodotto filmato originale e innovativo,

anche grazie alle suggestioni delle musiche di Ryuichi Sakamoto Bibo No Aozora, Ennio Morricone, Richard Galliano, Bjork

e dell’utilizzo rarefatto della luce teatrale.

La sintesi del reading-trailer è stata trasformata in book-trailer e diffusa su internet:

http://www.youtube.com/watch?v=A5viqipwtm8


A seguire dalle ore 19.30 in poi:

Fanatic Food party con mostra d’arte di “Giuseppe la Spada”

Party Bollywood


Per adesioni relative all’evento pregasi rivolgersi all’indirizzo e-mail:
ginfizz1977@libero.it

PRESS OFFICE DANIELA LOMBARDI




Bestie mutanti


ATM BAR
presenta
"BESTIE MUTANTI"
Mostra pittorica di Antonino Latella
a cura di Indira Fassioni
SABATO 26 MARZO 2011 dalle 19.00
c/o Bastioni di Porta Volta, 15, Milano
Dal 26 marzo, l’ATM Bar presenta “ Bestie Mutanti “ una mostra dedicata all’universo brutale di Antonino Latella, abitato da presenze informi. Alle deformazioni grafiche dell’artista corrisponde un analogo ideale di realtà e di uomo, educato ai modi tragici del contemporaneo.

Scarnificati ed irrequieti, i protagonisti del microcosmo di Latella sono frutto di manipolazioni genetiche dettate dall’istinto di sopravvivenza. Costretti alla perdita degli abituali punti di riferimento spazio-temporali, i segni informali dell’artista testimoniano l’assenza di consequenzialità nel nostro vissuto. Registrazione di comportamenti evasivi, i disegni diventano una sorta di realtà altra in cui, sollecitati da una sensazione di spiazzamento, ogni individuo si ricrea nell’istanza di una visione antiprospettica del futuro pronta a cogliere le vicissitudini della presente caducità umana.

Lontani dall’essere piacevoli e delicati, i corpi stilizzati sfuggono alle proporzioni per allungarsi e dilatarsi alla ricerca di uno spazio proprio in cui acquisire un’essenza formale. Segni incisivi, colori violenti, graffiti allegorici che sostanziano e concretizzano l’instabilità dell’individuo contemporaneo sopraffatto e vinto dalla mutevolezza della condizione esistenziale.

L'artista si avvale di stratificazioni, superfici rugose e scalfite per esprimere la tragedia del vivere trasfigurata in esseri macabri ed inquietanti. Allusioni alle metamorfosi umane generate sotto l'azione di forze estreme, le linee si intrecciano per celebrare la bellezza dell’ibridazione naturale resa in disegni originali, ma quasi mai riconoscibili. Figurini e creature grottesche celebrano la diversità alla luce dell’impossibilità di riformulare il più antico ordine naturale delle cose.

Comico, ironico ed esistenzialista, Latella trasmette i dati della deformazione fisica di un microcosmo subalterno animato da corpi mostruosi attratti dalla contaminazione genetica. Alla base c'è la simulazione di una realtà colta nel suo evidente stato di disordine e caos. Disorientati, isolati e sproporzionati, gli esseri sfidano i canoni di gusto e bellezza, sfuggendo ad ogni possibile catalogazione anatomica ed estetica.
Mentre gli occhi gusteranno le opere di Antonino Latella le orecchie saranno deliziate dalle letture e dai mico-racconti di “Estratti di Porpora".

“Estratti di Porpora” è un progetto che nasce nel 2008 dalla mente turbata di Ambra Rampoldi, aka Guenda, con l'unico vero scopo di dare libero sfogo alle sue esigenze di esibizionismo e di espressione.
La voglia è quella di indagare, attraverso diverse forme d'arte, il delicato e sublime concetto di “erotismo”, inteso come complesso miscuglio di impulsi chimici, fisicità, odori, sentori e tutto ciò che “sfiora ma non tocca”.
Nella primavera del 2009 decide di dare una forma concreta a questa idea e trova subito terreno fertile e viva collaborazione nella fedele compagna d'arte Giorgia Brandolese, già bassista degli Hezel (www.myspace.com/hezel), la quale, per l'occasione, rinuncia al basso preferendo le corde del violoncello.
Le due iniziano una fervida ricerca della giusta dose di testosterone che termina con l'ingaggio di Marcello Finardi, chitarrista-fantasista versatile ad alto contributo ormonale, che si unisce agli “Estratti di Porpora” con pelvico entusiasmo.
Nasce una performance che consiste in un reading di micro-racconti erotici, accompagnati dalle atmosfere sensuali e dalle nebulose armoniche create da violoncello e chitarra, ai quali, in occasioni particolari e speciali, si aggiungono vari ospiti: Roberto Gelli al contrabbasso, Giorgio Vitali al sax tenore, Simone Rossetti Bazzaro al violino.

"Estratti di Porpora" è: luci soffuse, proiezioni stimolanti, letture erotiche e musiche impalpabili per un percorso sensoriale verso il piacere.
Sabato all’Atm Bar un appuntamento per gustare arte e bontà in un’unica soluzione.

Occasione culturalmente stimolante per elevare il concetto di “aperitivo”.



In mostra fino a lunedì 11 aprile 2011.

Atm Bar

Bastioni di Porta Volta, 15 – 20100 Milano

Tel. 02/89454988

atmbar@gmail.com

Ufficio Stampa e Direzione Artistica Rosaspinto

Indira Fassioni

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